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Il Gruppo Monzino affonda le sue radici nel lontano 1750 quando Antonio Monzino, il primo di una lunga dinastia, costituisce a Milano, in Contrada della Dogana all’Insegna della Sirena, un laboratorio di strumenti musicali.

La filosofia che supporta la continuità nel tempo del Gruppo si basa su semplici concetti che pongono la musica, ed il suo ruolo sociale, al centro delle strategie imprenditoriali. Come dichiara Antonio Monzino: “Siamo consapevoli della tradizione, crediamo nella Famiglia e nella salvaguardia dei valori che hanno connotato il cammino fin qui percorso, abbiamo dedizione e passione verso il core business, e guardiamo al futuro nella ferma convinzione che la sfida del passaggio generazionale debba trovare, proprio nei valori consolidati, la base per garantire la continuità. Crediamo inoltre che promuovere la conoscenza, il sapere e soprattutto il saper fare, nella formazione dei giovani, sia condizione essenziale per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile”.

72 http://www.barovier.com/it/azienda/museo

Pagina | 99 Il Gruppo Monzino, dal 1999, opera anche attraverso la Fondazione

Antonio Carlo Monzino. La prima azione della Fondazione è la donazione degli strumenti più significativi della Collezione di Famiglia, raccolta in più di duecentocinquant’anni di storia, alla città di Milano; collezione esposta al Museo dello Strumento Musicale al Castello Sforzesco.

Questo atto è nato dal forte interesse che la Famiglia Monzino ha sempre dimostrato verso i giovani, ai quali ha voluto lasciare testimonianza della storia di oltre due secoli e mezzo dell’artigianato liutario lombardo. La conservazione e la valorizzazione degli strumenti rimasti in seno alla Fondazione è solo uno degli obiettivi che la Fondazione Antonio Carlo Monzino si prefigge. Tale attività prende corpo nel costante restauro degli strumenti e nella concessione in uso a giovani bisognosi e a musicisti di talento. Altro fondamentale obiettivo che la Fondazione persegue è la diffusione dell’apprendimento della pratica musicale come componente fondamentale nella formazione culturale della persona a partire dall'educazione dei giovani. Le ricerche scientifiche mostrano sempre più importanti interrelazioni fra “musica e cervello” e dimostrano come il “far musica” da bambini aiuta a sviluppare potenzialità sia a livello neurologico sia cognitivo in quanto stimola la memoria, accresce le capacità di apprendimento matematico linguistico e scientifico, sviluppa il pensiero astratto e la creatività.

La conoscenza del linguaggio e della pratica musicali non hanno solo un ruolo determinante per la crescita intellettuale e culturale dell'individuo, ma rivestono anche una valenza sociale importantissima in quanto, il suonare e cantare insieme, educa all'ascolto, al rispetto degli altri e alla tolleranza. La musica diventa così un potente mezzo di aggregazione sociale e uno strumento significativo per prevenire e contenere il disagio giovanile, contrastando l'abbandono scolastico e il bullismo. 73

La Fondazione, attuando il paradigma di recupero al disagio e al percorso riabilitativo attraverso la pratica musicale si è avvicinata alla realtà della Casa di Reclusione di Bergamo e di Bollate.

Questo nel solco del progetto “Salva la Musica”, una delle attività della Fondazione volta a diffondere la pratica musicale quale fondamentale strumento di formazione nell’ educazione, anche sotto l’

aspetto rieducativo. Nel carcere di Bollate, questo è potuto avvenire anche grazie alla collaborazione e supporto delle aziende Mogar e Carisch (Società del Gruppo Monzino), attraverso le quali è stato donato il materiale per allestire le sale di musica dei detenuti e delle guardie carcerarie.

73 http://www.monzino.it/

Pagina | 100 Per completare il “significato” delle donazioni, la Fondazione ha

messo a disposizione dei detenuti un’insegnante di pianoforte, che li segue con scadenze fisse, per poter offrire l’opportunità di avvicinarsi a un modo alternativo di espressione. I detenuti hanno risposto con grande entusiasmo ed è particolarmente significativo che alcuni di loro insegnino ai compagni ciò che imparano durante le lezioni, costituendo dei gruppi di studio.

La Fondazione, inoltre, per diffondere la musica anche a chi non può partecipare ai corsi, offre la possibilità dell’ ascolto con concerti dal vivo e, durante il periodo natalizio, la sfilata di una banda musicale con l’intenzione di corrispondere al programma di recupero attraverso il canale emozionale.

Pagina | 101 2.1.c Le imprese di oggi e gli investimenti nella cultura e nelle

opere d’arte con alcuni approfondimenti

Anche negli ultimi decenni in Italia si rilevano casi di imprese, solitamente industriali, che hanno investito in iniziative culturali.

Queste iniziative si distinguono da quelle delle epoche passate per settore d’investimento e finalità. Oggi i settori culturali nei quali le imprese intervengono, interessano in particolare il settore economico che le caratterizza con attenzione alla formazione dei giovani nel loro settore di attività ed alla sponsorizzazione di iniziative culturali attraverso le quali associare all’eccellenza culturale il nome dell’impresa. Si tratta spesso di strategie di promozione culturale alle quali si legano gli impatti sulla notorietà dell’impresa e le performance dei fatturati.

Nella Tabella 3 si descrivono gli investimenti culturali di alcune imprese italiane e le finalità che le spingono in tali iniziative.

Si tratta di iniziative importanti e di successo ma poco in relazione con le iniziative dei secoli scorsi. Comunque gli imprenditori che si interessano alla cultura mostrano una discreta disponibilità a sostenere le iniziative in maniera congiunta con altri loro colleghi. Emerge meno rispetto al passato, salvo alcuni casi, l’idea di fondo dell’imprenditore sulla quale avvia un’iniziativa culturale/sociale che dura nel tempo, a vantaggio di iniziative numericamente maggiori con le quali risulta difficile alla collettività capire cosa è stato fatto e da chi se non per specialisti di settore.

Pagina | 102 Tabella 3 – Imprese di oggi e settori di investimento culturale

Impresa Sede e anno di Fondazione

Settore d’investimento

culturale

Finalità

Benetton Treviso – 1987

Fondazione Benetton Studi e Ricerche (Centro documentazione)

Governo e disegno del paesaggio

Barilla Parma – 2004 Academia Barilla Diffondere i valori della gastronomia italiana Fondazione

Vincenzo Agnesi

Roma

Museo Nazionale delle Paste Alimentari

Favorire la conoscenza e la valorizzazione della pasta

italiana nel mondo

Intesa San

Paolo n.d. Iniziative

culturali

Intesa San Paolo, insieme ad ENI, è una Corporate Ambassador che sostiene

“Italy in U.S. 2013” - 2013 anno della cultura italiana negli USA – progetto volto a valorizzare la cultura italiana e ciò che questa evoca presso

il pubblico americano Diego della

Valle

(Sant'Elpidio a Mare, 30 dicembre 1953)

Ristrutturazione beni culturali

Restauro Colosseo - Fondazione Teatro alla Scala

Famiglia Arvedi

Cremona – 1990

Fondazione Arvedi Buschini

Educazione e istruzione, assistenza sociale, valorizzazione del patrimonio

artistico e culturale.

Inaugurazione dell’

auditorium di Cremona nel 2012

Aboca San Sepolcro

(AR) – 2002 Aboca Museum

Recuperare e diffondere l’antica tradizione dell’uso

delle piante medicinali

Franco

Spaggiari Piacenza

Proprietario del Castello di San Piero in Cerro – MIM Museum in

Motion

Collezione d’arte contemporanea

Fendi Gruppo LVMH Restauro beni culturali

2 milioni e 180 mila euro per il restauro di Fontana di Trevi; 300 mila euro per il restauro del Complesso delle

Quattro Fontane.

Renzo Rosso

(Brugine – 15 Settembre

1955)

Restauro beni culturali

Restauro del Ponte di Rialto a Venezia – Accordo con BNL (BNP Paribas) che stanzia

una linea di credito di 50 MLN di euro per PMI italiane

che ruotano attorno a Staff Internazional

Ansaldo Genova – 2007 Fondazione Ansaldo

Studio e ricerca sui temi della storia e della cultura dell’impresa. Promozione

culturale e artistica, dei servizi culturali e dell’alta formazione manageriale e

professionale.

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Fiat Torino - 1966 Fondazione Agnelli

Approfondire e diffondere la conoscenza delle condizioni da cui dipende il progresso

economico, scientifico, sociale e culturale

Tenaris Dalmine

Dalmine (BG) - 1999

Fondazione Dalmine

Promuove attività di studio, ricerca, formazione e divulgazione nelle aree tematiche della business history e cultura d'impresa.

Da contributi anche all’Università di Bergamo

Aziende:

Aermec, Aperol,

Apice, Arclinea,

Corriere della Sera,

Distilleria Nardini, Gruppo Pirelli, Hangar Design Group, Hausbrandt,

Istituto Europeo di

Design, Mapei, MST

- GruppoMacc

aferri, Oracle, Rubelli, Swatch, Tempini,

Trend.

dal 1992

Intrapresae-collezione Guggenheim

E' il primo progetto italiano di Corporate Membership. Un gruppo di aziende interne alla

Collezione Peggy Guggenheim, dal 1992 esprime la propria identità

attraverso il sostegno continuo all'Arte. Una partnership strategica tra la

Collezione Peggy Guggenheim e un gruppo di

aziende virtuose che condividono la passione per

l'arte e credono nella comunicazione culturale come innovativa forma di comunicazione aziendale.

"L'arte ispira le imprese. Le imprese fanno vivere l'arte"

esprime il legame tra Intrapesae e la Collezione. Le

aziende aderiscono ad Intrapresae con un quota anuale ricevendo in cambio

una serie di benefit* e l'opportunità di associare la

propria storia ed identità aziendale al più importante museo per l'arte moderna in Italia e ad uno dei più noti brand in campo culturale al

mondo.

* benefit: presenza dell'azienda nel video e nel

sito internet di Intrapresae Collezione Guggenheim;

presenza a progetti ed attività cultuali promossi dalla

Collezione Peggy Guggenheim. Opportunità di

networking e collaborazioni con le altre aziende del gruppo. possibilità di utilizzo

gratuito degli spazi della collezione a Venezia per

l'organizzazione di eventi.Possibilità di partecipazione ad incontri e

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momenti decisionali del museo.

Le imprese che investono nel sostegno di eventi culturali, valutano attentamente la scelta del progetto culturale al fine di legare la propria immagine all’evento, in certi casi si tratta di investimenti autoreferenziali. Da un lato l’azienda segue coerentemente un percorso che la porta, ad esempio, a scegliere le arti visive piuttosto che il teatro, dall’altro ricerca l’autorevolezza e la reputazione dell’evento e del suo promotore. Negli ultimi anni le imprese piccole e medie sostengono soprattutto l’organizzazione di eventi ai quali associano così il loro nome, le imprese più grandi sostengono eventi importanti di livello nazionale e si occupano del recupero dei beni culturali ed alcune si strutturano con Fondazioni per sostenere in modo continuativo iniziative che spesso si riconducono o alla loro attività oppure a settori completamente diversi quali in particolare quello medico.

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