(i)>Il Testo dicelo ferisce mor-talmente nelpetto colla lancia:ciò dev'essereoerroredellAutore
Fran~
cese, o del Traduttore
Greco
,pei^-chèse siè detto
che Scanderbeg a-veva
giàimbranditala scimitart'a,non
poteva ferire il nemico colla lancia.Di
questa osservazione tec-nica iosono debitoreal sublimeGe-rito PartenopeonellaScienza della
-Scherma
il signorMaresciallo diCampo Barone
Rosaroll.
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sa
ma
alla£ne Sca«derbegarrecanna»
tremendaferitaallespalledel suo av-versario,chequasilo bipartì (i),'e lo .sbalzòstrascinatodal stio cavallo.
Mirandoquindi ambedue,stesi a tese-rà senetornòa piedidavantial Sul-tano
,ilqualeloaccolse con grande gioiayeavendo iodatainuna maniera analogalasuacapacità^ evalorxt,gii disse: che avendo veduto ilsecondo Persiano correrein a iuto del suo com-pagno avessedato subito ordine, die
simassacrassero quegrinsidiatori,iquali fuorideipatti,avevanoosatodi
com-batterlonellostesso |^mntotuttiedue;ma
dieprovava estremooontwito^ ve-dendolo avereconse^itala gloriadi liberarsi da se modesimo dall' immi-nente pericolo. Atuiirat nelT eccesso dellasua allegrezza gli ordinò, che
io avvenirelo avessechiamatosuo pa-dre)dicendo, cheancoregli io
(i) feffetto deila scimi-teuTa^ e
non
già della
lancia{idem
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r«bbe riìgiMH^aio
come
suofigliò (i).r L’idrtrcpìdezza'diScànderbeg nel-le battaglienonera inferiore diquanta nentostravane’dnetti.Intempodi as-sedio egliil’primosalivaaudacemente le
mura
,epiantavalostendardoOt-tomano
nella partodellafortezza, ove sifacevala scalala;ènei combatti-menti colsuo senno, ed esperienza guidavaisoldati pelpiù sicuro sen-tiero-, elianimava coll’esempio del suo coraggio (2).IlSultano, alladi aiipresenza
da-(1)
Amurat
inquelloccasione predisse,che
se Scandei'be^ fosse giunta alletàperfettaynon
a.'m'eb-be trovato pariaisuogran
valorcy nèuomo
chegliavesse potuto resi-stere.(Demetrio
Franco
. Fatti,e gloriose gestadiScanderbeg
y Prin-cipe dellAlbania Venezia
iSgi.). (2) Scarulerbeg nell assaltare ilnemicomai
dissead
alcuno an-date,ma
seguitemi(
Idem
).a4
vafine alla maggiorpartedellesue,, imprese, rimaneva cosi stupefatto
,
chesistimavainvincibilequando Scan-derbeg avevailcomandodellesue ar-mate. QuestoPrincipe però ogni qual voltacraicostrettoacombattere i cri-stiani, provava estremo dispiacere, risparmiandosolo illoro sangue per quanto iltempoelecircostanze glie-lopermettevano;dapoicchèsolo ncl-resteriore apparivaTurco, essendo;
internamente tutto consacratoallafede, diG.C.Idi luigranditalentiguerrieri riempivanodimeraviglia, edi stupo-reilmonarca,ed igrandidell’ impe-ro
;lesue virtù poi pobtichee
mo-ralilorendevanocaroalpopolo, ed aisoldati.Egli trattavatutticon dol-cezza ebontà, ed ogni qual volta,
ricevevaregaliedoni dall’ Imperato-re,premuravasiadividerli agl’ infe-lici e meschini. Mentre dunque sem-brava che godesse unaperfetta e si-curafelicità, laquale è impossibile dirili’ovarsinellaterra, ovetuttele
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a5
cose sonoinstabili,dubbie edincerte
,
all’improvviso seppe lamortedi suo padre Giovanni Castriotto (i). Tale nuova cagionogli lutto queldolore
,
che deve provare T animod’un
amo-roso figlioinuna simile perdita;cd il suo duolo rendevasi più acerbo, es-sendo necessitatodi serbarlo nascosto nel fondodelcuore, affinchèil Sul-tano non se ne accorgesse; poiché volendocostui esseredaesso conside-rato, eamato
come
ilsuo proprio pa-dre, gli sarebbe
sommamente
dispia-ciuto,selo avesseveduto avere per un’altro amiciziaeamore.Dopo
la morte diGiovanni Ca-'Striotto, gli Albanesi speravano che il Sultano, secondo gli accordifatti avrebbe mandato uno de’figli del
lo-Scand. I 3
(i)
Nel
, 29 annidopo
essersi reso tributario di
Amurai
(
Giammaria
Biemini. Istoria diScanderhe^.
Lib.I.Bresciaa6
ro principe per prendere ilgoverno delle sueprovincie,
ma
restarono der lusi nellelorosperanze.Ainnrat dimenticandoipatti,si
impadronì dell’Albaniainviando guar-nigioniOttomane intutte lecittàe fortezze di quelloStato.
Nulladime-nn
assegnònellaMacedoniaricchissime renditepel mantenimentodiVoisava, vedovadiGiovanniCastriotto,e ma-drediScanderbeg,laqualesitrasferì in quelpaeseconunadellesuefigbe, a-vendogiàmaritatelerimanenticon di-versi Signori della suapatria. Visse molti anniinpaceedinquiete,ma
senza avereilcontento dirivedersuofiglio a riacquistare gloriosamenteilpaterno diadema.Varj autoriaflferinano, cheAmurat
per evitareigiustirimproveri de’ figbuoli diCaslriolto,nonavendoli posti al possessodell’Albania,sicco-me
egliavevapromesso alloro geni-tore,comandò che si avvelenasseroi tremaggiori, salvando solo Scarider-beg , che probabilmente 1’avreb-DigilizedbyGoogle
be fattopartecipe dellastessa sorte, senon avesse temuto, che questo principeessendoamalo ugualmentedal popoloedaisoldati, sifossero questi sollevali,edavessero chiestovendétta della diluìmorte;oltre diche consi-derandolo
come
utile,enecessario al-lesue mire,particolarmentealle spe-dizioni, che avea nel pensiero d’ in-traprendere, stabilianon tendere in-sidie allasuavita. Tuttavia rifletté, che convenissemascherarecon lodevo-lipretesti l’usurpazione del governo deirAlbania controipattienel tem-postessodileguareisospettidiquesto principe, chedoveva concepire per r improvvisa morte de’suoi fràtclli.Perlaquale cosa, presoloindisparte, procurò condiversi modiaconsolarlo dellamortedi suopadre, efratelli:
gli promise didargliuno Statopiù riccoepiù esteso di quello dell’ Al-bania, lopregòdinon abbandonarlo nellecircostanzein cui trovavasi,e
r
assicuròcheavrebbe ricevuto nellaa8
suacorlcInll’ibenietutt’i conten-ti, cheavrebbe pollilo desiderare.
Scanderbcgs’accorsedell’asluzia,
ma
similinenlecomprese,chela circostan-zaesigeva di adoperare lafinzione,
percui rispose al Sultano nella sc-giienle guisa; ,, Toslochè, o Sire, ,, sopporti, che iotiriguardi
come
,, mio padre, coluicheho perduto, ,,non che i miei fratelli vivranno
,,nellatua persona.Pregoladivina ,, provvidenza di conservare la
mia
,, forzaevalore, che
mi
hacompar-,,titaondeiopossacombattere e vin-,,cere perteintuttoilcorso dellamia ,, vita,,.
Ognuno
facilmente crede ciò che brama;Amurat
desiderava cheilprincipedell’Albania fosse in-tieramentededicato ase; ondecredè, cheparlato gli avessecon sincerità.Scanderbegperò nutriva nell’interno un'implacabile odio controilrapitore delsuo trono paterno, e1’empio o-micidade’suoifratelli. Egli conside-rava
Amurat come
untiranno,il<jua-DigitizedbyGoogle
19
lenonrispettassealcuna cosasacrae venerandanel
mondo
y e forse pron-to astendereanco controdi lui lasuamano
micidiale, se nonfosse tratte-nutodallecircostanze deltempo; per' cui giudicando,chelostarepresso di
un
talemonarca>glisarebbe per Tav--venire pericoloso,stabilìdi allontanar-si dalla sua corte, subitoChè avesse trovata1'opportunità. Finoallora i suoi sospettierano senza*fondamento,
poiché
Amurat
l'amava
sinceramentef
CAPITOLO
III.Insidietesea Scanderbegda Amurat.Lo mandacontroFesercitoalleato de' Cri-stiani. Disfatta dell' esercito Turco.
FugadiScanderbeg.Suostratagemma per impadronirsidi Croia. Riacquista il suo Stato. Siprepara alla difesa^
controAmurat.
‘ '
I
)
La
gloriadiScanderbeg,ildicui splendoresiaumentavaallagiornata a motivodellesue eroiche gesta^l’amore del popplo edellearmate, elagrandeoo
benevolenzacbegodeva del Sultano,
jnossero 1'invidiade grandidellasua corte, iqualinon soffrendo la gran-"^
dezzadiquello,siprefisserodi per-seguitarlo sinoa morte. Questi primie-i ràmente fecero osservare al Sultano>
collaconsueta astuzia de'cortigiania^
essereinfausto anzivergognosoe bia-simevole pressolanazione Ottomana
,
il vedere un' estraneo^e dialtra na-zioneconseguire tutti gli onori, ed esseretralutt’i Turchi egli solo de-gnodimaggioriglorie.Quindi volen-doinspirargli l’infedeltàdel principe,
«suscitarglide’sospetti, incominciaro-no con scaltrezzaa rappresentargli, dovernssogiustamente temere, che r ambizione diquesto forestiere non loriducessea nutrirela miradel