Benefici non quantificabili

I benefici descritti di seguito rappresentano delle ricadute sulla collettività valutabili solo sotto l’aspetto qualitativo, ma non per questo sono meno rilevanti rispetto ai precedenti.

In questa sede deve essere inoltre fatta una premessa importante:

non tutti i benefici elencati in questo paragrafo non possono essere misurati perchè non quantificabili in alcun modo. Molti di essi possono essere misurati ma solo a fronte di studi e analisi molto più approfondite, che non è stato possibile affrontare in questa sede.

Di seguito sono stati individuati una serie di benefici che potrebbero derivare dalla corretta esecuzione degli interventi proposti in questo lavoro, se fossero realizzati da tutti gli edifici presenti sul territorio di Punta Prosciutto.

• Riduzione delle emissioni

L’uso consapevole e responsabile dei materiali da costruzione sono in particolar modo legati alla riduzione delle emissioni dovute alla produzione e alla lavorazione dei prodotti (come già trattato all’interno del paragrafo 2.2).

• Sostegno dell’economia locale

Scegliendo dei materiali che siano locali (da preferire, come già spiegato nel paragrafo 2.2.2) oltre alla riduzione delle emissioni dovute al trasporto dei prodotti, comporta il sostegno e la riattivazione dell’economia locale, con la valorizzazione del territorio e delle tradizioni costruttive del luogo, sostenendo le aziende locali.

La riattivazione dell’economia locale è inoltre legata anche al miglioramento dell’attività turistica (cfr. di seguito).

• Miglioramento della qualità estetica

La realizzazione degli interventi comporta un miglioramento complessivo della qualità estetica non solo dei singoli edifici, ma più in generale di tutta la località marina.

Ciò, oltre a influire sul decoro complessivo degli insediamenti, potrebbe portare ad incentivare il turismo, invogliando maggiormente i turisti

materiali altamente riflettenti e che rimangono più “freddi”.

Nella sezione “Riduzione dell’impatto sul microclima e dell’inquinamento atmosferico” del Decreto 11 gennaio 2017, nel quale viene stabilita l’adozione di CAM (criteri ambientali minimi per l’edilizia), si parla di SRI per superfici impermeabili:

- Superfici esterne SRI>= 29

- Per coperture non verdi: SRI >= 29 per pendenza > del 15%

SRI >= 76 per pendenza <= al 15%

Il cool roof è un sistema che utilizza in copertura materiali ad alta riflettanza, con alti valori di albedo in modo da riflettere la radiazione solare incidente sulla superficie del tetto.

Il concetto di “tetto fresco” veniva già utilizzato nell’architettura tradizionale mediterranea (vedi Capitolo 2), i tetti di colore bianco, infatti, aumentavano la riflettanza e rendevano l’edificio più confortevole nel periodo estivo.

a trascorrere le vacanze presso la località.

• Miglioramento dell’attività turistica

Tra i benefici trova sicuramente posto la riattivazione e il miglioramento dell’attività turistica sul territorio interessato.

Ciò è dovuto, oltre al già citato miglioramento della qualità estetica della località, anche al diverso uso delle proprietà. Infatti, molti dei proprietari degli edifici, attraverso gli interventi che aumentano la flessibilità delle abitazioni, ne aumentano l’uso, con destinazione prevalentemente finalizzata alla locazione turistica.

L’aumento e il miglioramento del turismo si intreccia al già citato sostegno dell’economia locale, comportando ulteriori entrate per le aziende locali.

• Abbassamento dell’isola di calore urbana

Attraverso la realizzazione degli interventi per la de-impermeabilizzazione delle superfici e quelli sulla copertura degli edifici è possibile abbattere notevolmente il fenomeno chiamato

“isola di calore urbano” attraverso ciò che viene chiamato cool roof.

Il colore scuro di un tetto può essere la causa di gravi problemi sia all’edificio stesso sia al contesto in cui esso è inserito.

• I tetti di colore scuro assorbono le radiazioni solari che, oltre a surriscaldare l’edificio, rilasciano calore anche nello spazio urbano circostante provocando il fenomeno “isola di calore”

che nei centri urbani può portare ad un innalzamento delle temperature di 4-5°C.

• Altra conseguenza è l’aumento delle emissioni causate dall’uso di condizionatori per molte ore nell’arco della giornata per contrastare il calore delle abitazioni.

Il Solar Reflectance Index (SRI) è una misura della riflettanza solare e dell’emissività di un materiale che può essere utilizzata come un indicatore di quanto calda può diventare una superficie colpita dalla radiazione solare. Più basso è l’SRI, più il materiale si surriscalderà

Dark roof: L'accumulo di calore sul tetto può filtrare all'interno dell'edificio scaldando l'ambiente.

Nei periodi estivi questo comporta un maggiore utilizzo dei condizionatori che porta l'utilizzo di più energia elettrica e di conseguenza un aumento delle emissioni di gas serra.

Cool roof: La trasmissione di calore nelle zone interne dell'edificio è nettamente minore.

Nei periodi estivi questo comporta un minor utilizzo dei condizionatori che porta l'uso di meno energia elettrica e di conseguenza una diminuzione delle emissioni di gas serra.

Bibliografia:

Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi nella Meccanica Avanzata e nella Motoristica, Riflettanza del calore e piastrelle di ceramica: isolamento termico e riflettanza solare: http://

www.inprocer.it/pdf/RIFLETTANZA.pdf (data ultimo accesso:

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Caldo e condizionatori, è record per i consumi di elettricità, a cura della Redazione Economia, Corriere della Sera, 31 luglio 2018.

Sitografia:

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greenstyle.it (data ultimo accesso 19.08.2019)

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Documenti

UN Global Compact, DNV GL – Business Assurance, Sustainia, Global Opportunity Report, 2018: www.globalcompactnetwork.org (data

ISOLA DI CALORE

DARK ROOF COOL ROOF

ISOLA DI CALORE

DARK ROOF COOL ROOF

ultimo accesso: 19.08.2019)

“Adozione dei criteri ambientali minimi per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili”, Decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, 11 gennaio 2017, in G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017.

Appendici