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Borsa Valori

Nel documento Calcolo Stocastico e Mercati Finanziari (pagine 20-24)

La Borsa Valori (italiana) rappresenta la più alta espressione di mercato

nanziario secondario regolamentato. Si dierenzia dagli altri mercati nanziari per i seguenti motivi:

• il suo assetto istituzionale e autoregolamentato;

• la standardizzazione dei contratti e delle modalità di negoziazione;

• l'accesso soltanto ad intermediari abilitati (SIM, banche sia comunitarie che extracomunitarie, imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie autorizzate);

• richiesta di particolari requisiti ai titoli perché siano negoziabili sia relativi alla società emittente sia ai titoli stessi.

Le principali funzioni della Borsa valori sono:

• denire i prezzi dei titoli;

• denire i requisiti e le procedure di ammissione e permanenza sul mercato per le società emittenti;

• denire i requisiti e le procedure di ammissione per gli intermediari;

• gestire l'informativa delle società quotate;

• vigilare sul corretto svolgimento delle negoziazioni.

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Il ruolo svolto dalla Borsa è di importanza fondamentale per l'economia poiché

• permette alle società quotate la raccolta di mezzi nanziari;

• consente agli investitori l'individuazione degli investimenti più redditizi;

• favorisce l'allocazione delle risorse disponibili verso i settori economici più ecienti.

Dal 1998 la Borsa valori è gestita e organizzata dalla società privata Borsa I-taliana s.p.a che ha sede a Milano in Piazza Aari nel Palazzo Mezzanotte e che si occupa anche della gestione di altri mercati nanziari (come ad esempio l'IDEM, ossia il Mercato dei derivati, il MOT, ossia il Mercato Telematico delle obbligazioni e dei titoli di Stato, ecc.).

La gestione del mercato avviene attraverso circa 130 intermediari nazionali ed in-ternazionali che operano in Italia o dall'estero utilizzando un sistema di negozia-zione completamente elettronico per l'esecunegozia-zione degli scambi in tempo reale.

A partire dal 1998 Borsa Italiana si è trasformata da singola società di gestione del mercato in un Gruppo diversicato nel campo dei servizi nanziari. Infatti la società svolge anche attività organizzative, commerciali e promozionali per assicurare la competitività e lo sviluppo dei mercati da essa gestiti attraverso quattro società:

• Cassa di Compensazione e Garanzia, che svolge attività nalizzate ad assicurare l'integrità dei mercati, interponendosi come controparte centrale e fungendo da garante dell'esecuzione delle transazioni;

• Monte Titoli, il depositario centrale e il gestore dei servizi di liquidazione e regolamento;

• BIt Systems, società tecnologica che si occupa della gestione, manutenzio-ne e sviluppo dei sistemi informativi del Gruppo che fornisce anche servizi di sviluppo di sistemi informatici per operatori privati, pubblici, istituzioni

nanziarie e società di gestione dei mercati;

• Piazza Aari Gestione & Servizi, garantisce la gestione di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa.

Il controllo sulla Borsa valori è esercitato dalla Consob e dalla Banca d'Italia.

Il 23 giugno 2007 la Borsa Italiana è stata acquisita dalla Borsa di Londra (LSE

= London Stock Exchange) e dal primo ottobre 2007 è stata quotata per la pri-ma volta a Londra.

Il 9 ottobre 2020 è stata annunciata la vendita di Borsa Italiana da parte di LSE a Euronext, una confederazione di listini europei a guida francese che controlla, tra gli altri, i listini di Parigi, Amsterdam, Oslo, Bruxelles, Lisbona e Dublino. La cordata di Euronext ha vinto la concorrenza degli svizzeri di Six e dei tedeschi di Deutsche Boerse. L'acquisizione di Borsa Italiana per un valore di 4,44 miliardi di euro è stata approvata il 20 novembre 2020 dall'assemblea degli azionisti di Euronext ed è stata completata il 29 aprile 2021. Nella cordata vincitrice sono entrati come azionisti Cdp Equity e Intesa Sanpaolo con la sottoscrizione di un collocamento privato rispettivamente di 5,6 milioni di euro e 1 milione di euro.

Cdp Equity è una società per azioni che fa parte del gruppo Cassa Depositi e Prestiti, controllato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che promuove la crescita del Paese e gestisce il risparmio postale. Per tale motivo la vendita è stata accolta con favore dal governo italiano che ha sempre premuto per ripor-tare Borsa Italiana sotto il controllo italiano, almeno in parte. In questo modo dovrebbe essere tutelato il mercato dei titoli italiani di debito pubblico ed anche favorita la quotazione in borsa delle piccole e medie imprese italiane.

La Borsa valori no al 14 aprile 1994 era basata sul sistema di contrattazio-ne denominato contrattazio-negoziaziocontrattazio-ne a chiamata o alle grida; ciascun titolo veniva contrattato in un preciso momento della seduta di Borsa e gli intermediari, situa-ti intorno ad un recinto detto corbeille, gridavano i prezzi ai quali erano dispossitua-ti a vendere o ad acquistare il titolo no a quando non si perveniva alla formazione del prezzo che rimaneva ssato per tutta la giornata. Ora è stato introdotto il si-stema di contrattazione denominato asta continua con il quale la negoziazione di ciascun titolo può avvenire in qualsiasi momento nella seduta di borsa grazie al sistema telematico di Borsa che non richiede la concentrazione sica degli o-peratori, collegati tra loro per mezzo di una rete di elaboratori e terminali.

Il meccanismo d'asta fa incontrare domanda ed oerta: lo scambio si compie tra chi ore il prezzo più basso in oerta e chi ore il prezzo più alto in domanda.

Dunque le oerte di prezzo vengono fatte sia dagli acquirenti che dai venditori dei titoli. Il sistema telematico, gestito dalla società BIt Systems, visualizza le proposte di negoziazione all'interno di un libro (book) che compare sui terminali degli operatori autorizzati.

Dal punto di vista matematico, nella contrattazione continua il tempo t rap-presenta una variabile continua, mentre nel mercato non telematico il tempo t era considerato una variabile discreta.

Al termine di ogni seduta della Borsa, viene redatto e pubblicato il listino di Borsa, che contiene i dati fondamentali relativi a ciascun titolo trattato. E'

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diviso in due comparti:

• listino delle azioni;

• listino dei titoli di Stato e delle obbligazioni.

La stampa specializzata rende noti anche alcuni indici che consentono di misu-rare ed esprimere sinteticamente l'andamento della totalità delle azioni quotate o di gruppi di esse. Infatti si distingue tra:

• indici globali, riferiti a tutti i titoli azionari quotati;

• indici settoriali, relativi alle quotazioni dei titoli di società che apparten-gono ad un determinato ramo dell'economia.

Gli indici di Borsa sono espressi da un numero, determinato operando una media ponderata tra i corsi di un certo numero di titoli ritenuti signicativi in cui si dà peso maggiore ai titoli con maggiore capitalizzazione e facendo riferimento ad una data iniziale. Attualmente come data di riferimento viene preso il 19 dicembre 2008 per tutti gli indici, esclusi il FTSE MIB e il FTSE Italia Star. Il valore via via assunto dall'indice fornisce una visione della variazione subita dal mercato rispetto al momento assunto come base.

Dal 10 giugno 2009 i vecchi indici di Borsa sono stati sostituiti dai nuovi in-dici FTSE Italia, calcolati dal provider FTSE (Financial Times Stock Exchange) che già elaborava gli indici dei mercati borsistici anglosassoni. I nuovi indici ven-gono realizzati utilizzando gli standard di FTSE riconosciuti a livello mondiale e utilizzati dagli investitori tradizionali. Le principali caratteristiche metodolo-giche sono un ltro per la liquidità, l'inclusione di una sola tipologia di azione per società e l'esclusione delle azioni estere che non possono essere inserite negli indici, ad eccezione del FTSE MIB e del FTSE Italia All-Share. Da notare che le azioni emesse da società aventi base all'estero, ma che vengono quotate solo nella Borsa italiana, sono considerate nazionali. Tra i principali indici ricordiamo:

• FTSE MIB, indice calcolato ogni 15 secondi relativo alle quotazioni dei 40 principali titoli della Borsa italiana periodicamente selezionati con ri-ferimento al volume degli scambi, alla loro liquidità e capitalizzazione di Borsa nei 12 mesi precedenti; la data di riferimento è il 13 dicembre 1997;

• FTSE Italia All-Share e FTSE Italia MIB storico indici globali, relativi a quasi tutte le azioni quotate in Borsa (95%), il primo indice calcolato ogni 15 secondi, il secondo calcolato una volta al giorno al termine della seduta di borsa utilizzando i prezzi uciali;

• FTSE Italia Star indice relativo alle quotazioni delle azioni emesse da medie imprese con data di riferimento il 28 dicembre 2001.

Nel paragrafo successivo richiamiamo alcuni concetti di base relativi alle leggi

nanziarie.

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