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l

INQUAL

MODO CHAMOURRAU

INAUGURA LASUA

NUOVA

PROPRIETÀ’.

Poco tempo

dopol’asta giudiziariailcui risul-tato era stalo cosifavorevolealla famiglia Guil-lot,

una

grandenotiziasisparsenel piccoloborgo diChelles emisedi

nuovo

in

movimento

le lin-guedi tuttelecomari del paese; avvegnachétutti sanno che quanto più

un

luogoè piccolo,tanto più isuoi abitanti trovano gustoad occuparsi de-gli affaridel vicinato.

Gli èl’ex-negoziante di vino, il faceto

Lumi-not

che

viene

un

mattinodalla signoraDrognet, gridando:,

Sapete voi la notizia... la grandenotizia!...

— Ehi mio Dio,

no, noi non ne sappiamo nulla...

come

volete ch’io sappia qualchecosa col signor Droguet, il quale

non

pensa chealla sua quadriglia dei lancieriche non imparerà mai!...

Seutiamo, signor Luminot,di checosa si tratta?

Voi conoscete bene quella deliziosa pro-prietà,situata nellamigliorsituazione delpaese...

quella bella dimora ch’era stata fabbricataper

un

ex-artista del Vaudeville...il qualel’harivenduta ad

un

confetturiere di Parigi che poco dopo

falli...

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— La

villa dai pesci rossi,voi voletedire?la sichiama così, perch’essa racchiude un bacino cheè pienodi tali pesci...

Ignoravo questacircostanza...che dà viemag-giorpregio a quel podere.

Ebbene, questacasa?...

Essa fu comperata non ha guari da alcune personeaquanto pare moltodistinte e necessa-riamenteassai ricche,dappoiché bisogna essere ricchiporcomperare una similecasadi

campa-gna...

— Ehi

Dio

buono

t essa non ò mica un ca-stello...credoche ne volessero 60,000 franchi...

l’avrannovenduta per 50,000.

Ebbene...50,000franchi per una

campagna

che non siabitacostantemente è già molto...e tutto ciò ch’essa costadopol’acquisto... viha entro

un

parco di noveingerì...

Quello non è

un

parco,è un giardino con alberi.

Scusate,

un

giardinodidieci iugeri sarebbe troppo grande.

Infine, qualisono queste personedi distin-zione che

hanno

comperato la villa dai pesci rossi?...

Esse tengonocarrozza.

— Tengono

carrozzaI...loro propria... econ ca-valli?

Sì, sì,econ che cavalli!... sono maritoe mogliee non

hanno

figli...si dicechela signora sia estremamente bella...e di un’eleganza...

— Bene

, bene, li vedremo... dubito però

che

questa signora possa essere abbigliala meglio di me... avete voivedutoilvestito cheio aveva gio-vedì,

Luminot?

— Devo

averlovisto!...

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Egli ciavrà appena badato!... una stoffa di

damasco

grigioastriscieverdi...

— Oh!

si,essa era stupenda... voi avete do-dici piedi dicirconferenza, perlo

meno!

Ora

non

si trattadella

mia

circonferenza...

io vi parlodel

mio

vestitoche costa ventifranchi al metro...esso èmagnifico!

Voi eravatestupenda!

Lasciatemi!... Voialtri uomini non pensate

che

alle novità,evi entusiasmateperlesignore

che

non conoscete!...

Io

non mi

entusiasmo...

ma

ripetociòche

mi

fu riferito... del resto sono contento cheil

bel

mondo

alfluisca nel nostro paese.

— Come

sichiama,esso, cotesto bel

mondo

?...

Aspettate... ho inteso il

nome

del compra-tore...

un nome

ridicolo... quellodi unsito molto conosciuto nei dintornidi Parigi...

— Come!

codestepersone distinteportano il

nome

di unsito?...

Perchè no?...

Non

sarà Saint-Cloud...

— Ah!

ah!Ilsignoreelasignora Saint-Cloud! questo sarebbe

un nome

assai ridicolo!...

— Nè

quello di Vaugirard... diavolo!iolo sa-pevo, questo nome... non è

nemmeno

laVilettet...

L’arrivo della siguora

Remplumè

interrompe

Luminot;

ella pureaccorre in fretta.

Signora Droguet... ho dellenotizie!...

Mia cara,credo chele vostre notizie sieoo roba vecchiaper me...

La

villa dai pesci rossi è venduta, èquestochevolevate raccontarmi?...

— Oh

1 losapete... tuttavia è una notizia fre-se,a...

L’ho saputa poco fa...è il vicino

Luminot

eh’ èvenuto ad informarmene.

— Come

fa egli

dunque

asapere per ilprioao tuttelenovità?

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— Eh!

signore naie, io passeggio io tutti i sensi...

Inuovi pròprietarii dovevano venire que-st’oggia stabilirsi nella loro nuova dimora per passarvi tutta l’estate1...

— Ecco

ciò che noi non sapevamo ancora...

e

come

si

chiamano

queste persone... ilsignor

Luminot

non senepuò ricordare...

Illoro nome... aspettate,essomifudetto...

èqualchecosa cheassomigliaa della Courtille...

Il loro

nome

somiglia a quello della

Cour-tille...inveritàiononcicapisco niente...Droguet, avete finito di fare delle giravolte?... questo

mi

producedeiziz-zaginnanzigliocchi... non è

un

marito cheho preso,

ma

una trottola...

La signora Jarnouillard vienepoco

dopo

ad aumentare il

numero

di quest’amabileriunione, j

Imieicomplimenti allacompagnia, io ve-niva ad annunziare che la proprietà del confet-turiere èfinalmente venduta,

ma scommetto

che tuttiquestisignori losapevano digià...

Sì, si, noi losapevamo.

— Non

vi ha cheil

nome

del compratore, di cui nessuno sipuò sovvenire.

Ilsignor diBelleville.

— È

questo...èproprioquesto, ch’io volevo dirvi

quando rammentavo

i dintornidi Parigit

Ohibò, voinon

me

l’avetedetto...Belleville, questo è

un

nome.

De-Belleville 1

Egli hail

De

?

Si, ènobile.

Giova sperareche questi signori

saranno

politi... eh’essi vorranno stringererelazione

con

noi,che non imiteranno l’esempio di quei sci-piti della casa Courtivaux.

71

— Oh!

non vi è pericolo... pareanzichela signoraabbia intenzionedi dare dellemagnifiche feste, allequali inviteràtuttoil paese!

In verità! e

come

sapete voituttoquesto, signoraJarnouillard?

— Oh

! loso,perchèl’ultima voltachei

com-pratorisono venutiincarrozzaa visitare la loro proprietà... valeadirechela

dama

sola è venuta...

il marito non siè ancor visto,Jarnouillard, il

qualepassava per dilà,hafattociarlare

un

pocoil cocchiere...così per avere delle informazioni.

— Va

benissimo, ciò è molto prudente,così

almeno

si sa con chisi ba da fare... e il coc-chiere non ha detto altro?

I suoipadroni sonoassai ricchi,essi abitano aParigi nella Chaussèe-d’Antin.

- Oh!

essi abitano la Chaussèe-d’ Antin!...

allora io ho lapiù altaopinione della loro

mo-ralità!...

— E

devonovenire aistallarsi quest’oggi?

Sidice.

Jarnouillard andrà apasseggiarenelle

vici-nanze

dellavilla daipescirossi, edeglisaprà se

i nuovi proprietari vi sono.

Questosignor Jarnouillard èveramente

un uomo

preziosoperassumere informazioni.

Lo

stesso giornoversole dueore pomeridiane,

un

bel calesse scoperto correaconfracassole con-trade del piccoloborgo di Chelles.

Il cocchierea vearicevuto l’ordinedi far scop-piettaresenza posailsuo scudiscio,edegli

adem-piva il suo compito con tanto zelochesul suo passaggio iragazzi gridavano fuggendo,legalline non avevano che il temponecessario di raggiun-gereilloropollaio,icaniabbaiavano e ciascuno contemplava consorpresa ciòcheavveniva.

72

In fondoalcalesse stavanoilsignore e la si-gnora diBelleville.

Telenia in una meravigliosa teletta del mat-tino, procuravadi assumere un’ aria affettata e quei movimenti sdegnosi di testa che le

donne

del medio celo

hanno

sempre a loro servizio per gettarelapolvere negliocchi agli imbecilli.

Chamoureau

si tenevaduro estecchito; a

ri-gorelosisarebbe potuto prendere per

un uomo

di legno collocatocolà per rimpiazzare un cava-liere.

Alposto d’innanzi stava lacameriera,

madami-gellaMelia, edallato al cocchiere eraassisa la guatlera.

Il restodellospazio libero nellegnoera pieno discatole, di baulie di custodie;

Chamoureau

neportava quattro sui ginocchi; lacamerieratre, la signora non portavanulla.

Telenia non avea perdutoil suotempo,

dopo

la conversazione daleiavuta colmarito,eincui questileaveva raccontato

come

l’amante di

Ed-mondo

fosse a Chelles e

come

eglivi avesse ap-pigionatouna casa;ellasu duepiedi era partita solaalla voltadel paesee, giunta appena,s’era informatadelle abitazioni cherimanevano da af-fittareoda vendere nel villaggio.

Da

appigionarsi non vieranoche piccoli ap-partamenti indegni della sua nuova posizione;

in quantoa quelli da vendere lesieraindicata lacasa del confetturiere, siccomela pili belladel paese.Telenia eraandata subitamentea visitare la villa dai pescirossi.

Questa abitazionefabbricata peruna delle no.-streattrici alla

moda

doveva necessariamente pia-cerle; però uscendone, ella siera recata sul fatto pressolapersonaincaricata della vendita: l’affare

73 fu prestoconcluso e fu fissato per l*indomani un appuntamentoa.Parigipresso

un

notaio. Te-lenia che disponevadellacassaavea pagato ilsuo acquisto,

dimochè Chamoureau

portando V indo-mani asua moglie i Petites-Affiches perch’ella potesse scegliere fra le case di

campagna

poste in vendita nei dintorni di Parigi,rimase grande-mentesorpresonell’apprenderechetutto erafatto ech’egli era possessore diunacasadi

campagna

assai bellasituata a Chelles.

— Oh

bella! aChelles,avea gridato

Chamoureau,

ah! questa è curiosa!

— Che

cosa ci trovate dentro di curioso,

si-gnore?

Gli ècheappuntoaChelles

Edmondo

Didier hapreso inaffìtto unacasa per essere vicinoalla signora

Dalmont

edalla suagiovane amica.

— Ebbene,

signore, checosa importa a noi cotesto? in che cosa ciò ci riguarda?... perchè

Edmondo

ha degli intrighi colà, dovrò io forse privarmi del piaceredi comperare una deliziosa proprietà situatain un bel paese che mi piace moltissimo?...

No, certamente, mia

buona

amica, ionon ho

giammai

avuta l’intenzione di dir questo...

è

una

semplice osservazioneche facevo.

Un’altra voltaguardatevidal fare osservazioni, fate piuttostole vostre provviste edivostri pre-parativi; fracinquegiorni noi cistabiliremo nella nostra nuova proprietà. Mi occorrequesto

tempo

perfarmi farei vestili edi cappelliche

mi

sono necessarii.

I cinque giorni erano scorsi, e

Chamoureau

vieneaprenderpossesso d’uria

campagna

chegli era totalmente ignota.

Arrivandonel villaggiole cuistradeerapo bi-Kock.Paoloeilsuocane.Voi. 4 6

74

storte,ripide,stretteemalselciate,eglinon

manca

tuttaviadi gridare:

Bel paese, delizioso paese...esso

mi

risveglia le

memorie

della Svizzera!

Voisietestato in Isvizzera, osignore?

— Noi ma

ioho avuto un cliente,chespesso

me

neparlava... oh!

come

èbuona l’aria della campagna!...oh!

come

la si respira conpiacere.

In quel

momento

Telenia teneva ilsuo fazzo-lettosottoil naso perchèil legnopassava vicino adun

monte

diletamefiancheggiato daunafossa di acqua puzzolente che esalava un odore de-testabile.

Voi nonsietefortunato nelle vostro citazioni, o signore...l’aria chesi fiuta in questoluogo è al presenteassai disgustosa.

— Ohi

nonè niente, signora... una pozza, le cui acque saranno state intorbidate da qualche anitra...

ma

l’abbiamogià passata.Eccodelje bel-lissimeabitazioni... ah! questa quiimita un ca-scina... ohi

come

èoriginale.

Voi avete

adunque

vedute delle cascine vere,signore?

No,

ma un mio

cliente miaveva fattoil di-segnodi una...

SignordiBelleville,

quando

finiretevoi di parlare deivostri clienti?... bisogna cercaredi

non

dire similicoseinfacciaagliestranei.

Che

bisogno c’èchesisappia chevoiavetetrattalo gli affari?...

siete

uno

stupido.

Ma,signora,iopotreiessere avvocato...questa èuna bella posizione.

v

— Ah!

ah! avvocato! voi avvocato! echi lo crederebbe, gran Dio!

Tutta la gentecorrealle porte ed alle fi-nestrepervedercipassare,signora.

75

Ebbene,

hanno

ragionedi farlo.

Convienesalutarli, cara amica?

Sta a vedere... salutar chi? vi credete voi forse un’autorità...

un

prefetto, un generale...

Ionon lo sono, èvero,

ma

potreiesserlo...

allora io

mi

contenteròdi sorridereaquesti abi-tanti.

— Ma

. no,signore... ve ne prego, nonsorridete nienteaffatto... gli è inutile.

Convien peròeh’io faccia una ciera qua-lunque.

Sarebbe meglio che badaste a ciò che te-nete sulleginocchia.

— Ah!

ahi la strada diviene piùdeliziosa... ci approssimiamo noialla nostraproprietà?

Si,signore,eccola a destra...voi la vedete.

— Come

!questasuperbacasa?...conterrazza...

con vasi di fiori?

Si,o signore.

— E

questo belviale di tigliè anche nostro?

Senza dubbio, esso fa parte della casa.

— E

noi passeremo in vettura sotto questo viale?

Sicuramente...e che! vorreste forsechevi passassimo dissopra?

Signora, iosono stupito, incantato...

— Non

vistupite tanto,signore,percarità...si

crederebbe che non abbiate posseduto mai nulla.

— Ma

viè un cancello che chiude il viale...

ma

eccolo si apre... vi è

dunque

della gente nella nostra

campagna?

Vi è il giardiniere ed il portinaia che io ho conservatoal loro posto.

— A

meraviglia, vedo disfatti un

uomo

vicino al cancello;egli ci attende senza dubbio.

— L’ho

fatto prevenire che

saremmo

arrivati quest’oggi.

70

Ilcalesseè giuntoall’ingresso presso cui sta un vecchio contadino che ha una vanga sulla spalla eche saluta umilmente i suoi nuovi pa-droni intantochelalorocarrozza entravanel viale.

Ghamoureau

sbalordito da tutto ciò che vede

,

esclama:

Perchè non ha egli tirato?

Tiratochecosa,signore?

Il suocolpo di fucile.

Perfar questo bisognavane avesse uno.

— Come!

non aveva egli forse unfucilesulla spalla?

Vi pare, signore, quella era una vanga.

— Oh!

io l’aveva preso per unfucile... il fu-cilesarebbe stato meglio...ei loavrebbe sparato al nostroarrivo.

Ma, ancora unavolta,signore, voinonsiete mica il feudatario del paese perchè vi si debba ricevere a colpidi fucile.

— E

cheimporta, signora; un domestico ha sempre il diritto di sparare un’

arma

,

quando

vede entrarei suoi padroni.

Se tutti i domestici facessero altrettanto, ogni voltache vedono'venirei loropadroni,

non

si udirebbe che una fucilata generale e con-tinua.

Finalmente la carrozzasi ferma sotto

un

ma-gnifico verone. La cameriera saltòa terra;

Cha-moureau

che

muore

divoglia di conoscere la sua

campagna

vuol farealtrettanto e lascia ca-scare avanti lacarrozzatutti i pacchi ele scatole chegliavevano messo sui ginocchi... allora Te-lenia prorompeinaltegridaregalando suomarito dei

nomi meno

graziosi. Per sottrarsi a tate diluvio diepiteti, il nuovo proprietario si lancia super la scala, infila unvestibolo e dispare.

77 Telenia fa raccogliere le suescatole che con-tenevano cappelli ed altre acconciature, ilche spiega lasuacolleracontroilmarito. Poi sale al-rappartameuto cheavea'scelto per sè.

Madami-gellaMelia va inestasivedendolabella distribu-zionee l’eleganza dell’alloggio, la magnifica vi-sta, intantocheabbigliavala suapadrona il cui primo pensiero fu quello di cambiare di toe-letta; poi ciascuno si reca a prendere possesso delsuo appartamento. Telenia dopoesserrimasta solain un deliziosogabinettovicino alla sua

ca-mera

daletto, apreuna finestra dalla quale si

scorgonoparecchie case delborgo;ellaleguarda un

momento,

poi dice:

Quanto primasapròdove abita

Edmondo

e dovedimorano queste

donne

presso lequaliegli va...

ma

chim’impediscedisaperloanchesubito?...

Melia1

La

cameriera accorre.

Andateacercarmi il portinaio... s’eglinon èd’abbasso, lo troveretein giardino.

Il portinaiosi presentaper ricevere gliordini della suanuova padrona.

Prima di tutto

come

vi chiamatevoi?...ho dimenticatoilvostro nome.

— Tommaso,

per servirvi, signora.

Ditemi,Tommaso... voi conoscete bene il

paese?

— Come

la mia tasca, signora.

Videv’essereuna casache appartenevaal signorCourtivaux e che òslata comperala da

una

signora qualche mesefa.

Sì,sì,dalla signora Dalmorit che ha preso asuoservizioTonietta, lanipotedi Guillot.

— E

che ha consè

un

altrasignora...

MadamigellaAgata...

un

bel pezzo di ra-gazza...

78

Ebbene,ditemi,

Tommaso,

daqual parteè situala lacasa di questesignore?

All’altrocapodel paese, vicipoalla ferrovia.

— Ed

io non la posso vedere da questa fi-nestra ?

— Non

signora.

— E

sapeteanche oveabita un giovane parigi-no...

un

signoremoltoeleganteche ha appigionato un grande appartamentoper Iqisolo?

— Un

giovine signore, gentile, elegante...deve essei£coluiche ha preso in affitto lacasa del signor

Durand

..

Si chiama

Edmoqdo

Didier...

Appunto, ilsignor Edmondo... ah!egli

di-mora

vicinoallasignoraDrqguet,nella Grai}Via...

Possoio vederecotesta casastando

qui?

No,essa èdall’altra parte.

— Va

bene, grazie.

« Io non vedròle loro case, dice fra sè la bella bruna,

ma

ciònon ra’impedirà di sapere quelch’essi fanno... all’altro capodel paese...

ora

andiamo

a percorrere i giardini,essi sqno moltospaziosi...e videv’esserequajph’altropunto di vista.

Telenia andòa passeggiare nej suoi giardini e ne’ suoi boschi che potevanopassare per

un

pic-colo parco.Ella

monta

sopraparecchi mqpticelli

i quali raffiguravano dei chioschi e dalla cui sommitàsi dominava ilpaese,

ma

siccome ella non conosceva puntoil borgo,così non potè sco-prire nulla nellasua escursione.

Dopo

la passeg-giata, la signora dai grand’occhi neri ritorna al suo appartamentoch’ellaesamina

minutamente,

poi dà gli ordiniacciò si appresti il pranzo; il cambiamento d’ariale eccita l’appetito. Soltanto alloraella $iaccorgedinonaverve4ut9

p

ma-79

ritodal

momento

dell’arrivo in poi.Ella pensa che gli aspri modi con cui lo ha trattaloper l’affaredelle scatolelo tengano lontano da lei,

ma

non seneinquieta d’avantaggio.Intanto pas-sano l’ore esi vienead avvertirlache il pranzo èin pronto.

— Va

bene, rispondeTelenia, andatea preve-nire il signorech’iosto permettermi a tavola...

Ma, dove troverò io ilsignore, o

madama?

— Dove

lotroverete... nelsuo appartamento...

almenolocredo.

— E

doveè il suo appartamento,o signora?

Il suo appartamento è naturalmente dalla parte affattoopposta al mio..a destra, al primo piano.

Madamigella Melia va acercare il suo padro-ne,

ma

ella ritorna per dire alla signora:

— Ho

visitato tutte lecamere chevoi m'avete indicalo.., enon ho potuto trovare il signore.

Allora egli sarà nei giardini... quest’uomo è insopportabile...per farsi cercare,e sìche do-vrebbe sapere che questa èl’ora del desinare...

intanto ditea

Tommaso

checerchi il signorenel parco...echesi faccia aiutare da Lapierre... io

muoio

di famee vado apranzo.

Telenia simette'a tavola emangia la sua mi-nestra... ella è già al bollito e

Chamoureau

non

compare;

in quella ritornano il cocchiere ed il giardiniere.

Noi

abbiamo

cercato dappertutto...

ma

il

si-gnore

non èin giardino,eneppurenel bosco.

Ecco

un

caso singolare... ove

dunque

s’è egli cacciato...chefosseper avventura caduto in qualchefosso?

— Oh

! signora,nonve n’àalcuno nella vostra proprietà.

80

— Ma

il bacino?...

Ilbacino non hache due piedi e

mezzo

d’acqua, e perannegarvi dentro bisognerebbe met-tervi deH’ostinazione...d’altrondeilsignordi Bel-levillenon è

un

ragazzo.

Signora,dice lacameriera, il padroneè en-trato perprimo nella casa e tuttavianon

Pab-biamo

nèveduto,nèintesodacché vi siamonoi...

questaèstrana...eglinon conosce la casa, giac-ché vi vieneperlaprimavolta... è probabileche

questaèstrana...eglinon conosce la casa, giac-ché vi vieneperlaprimavolta... è probabileche