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RUOLO Sensibilità

Proposta 2 Città dei sensi e dell’intuizione

dei sensi e dell’intuizione”, nome scelto per esaltare l’aspetto an-tropomorfo rispetto ad uno più freddo e meccanico. L’obiettivo è quello di pensare ad un progetto incentrato sulla ricerca e l’inno-vazione, all’introduzione delle nuove tecnologie nella vita quoti-diana, aderente alla concezione più moderna di smart cities. La descrizione delle aree si articola di seguito.

Il complesso degli ex-mercati generali non subisce trasforma-zioni radicali, rispetto all’ultima riconversione in occasione delle Olimpiadi invernali, nell’ottica di un recupero non invasivo. Le ali esterne, verso Via Giordano Bruno e Via Zino Zini, e l’edificio ae-roplano sono destinati ad ospitare servizi connessi alla vocazio-ne gevocazio-nerale proposta per l’area, mentre i corpi di arcate saranno interessati da una rifunzionalizzazione. Il corpo di fabbrica verso Nord, peraltro il più danneggiato dagli atti vandalici e dall’in-curia, sarà liberato dalle addizioni dell’ultima ristrutturazione e trasformato in uno spazio espositivo, intevenendo sulle chiusure vetrate perimetrali. Il corpo di fabbrica verso Sud, verrà ripristina-to in linea di massima e gli spazi interni, utilizzando appunripristina-to gli elementi inseriti per la riconversione olimpica, saranno destinati ad ospitare un ambiente per il coworking.

All’area ex-bunker sarà assegnata la funzione principale dell’in-tera area, ossia il centro per l’innovazione tecnologica preceden-temente esposto, e se la tipologia risulta poco convenzionale per la realtà urbana in cui si insedia, la morfologia ipotizzata è ancor più originale. Gli attori coinvolti in quest’opera potrebbero essere società private a cui sarà affidata la gestione, in collabo-razione con le istituzioni. Il complesso si presenta suddiviso in quattro corpi di fabbrica, dotati di accessi indipendenti sulla stra-da di nuova realizzazione e disposti parallelamente alle strade principali, in continuità con l’andamento delle arcate, di altezze progressivamente ascendenti verso Via Zino Zini, su cui si atte-sta l’edificio più alto, di quattro piani. La superficie territoriale è di quattromilaottocento metri quadrati, per un’altezza minima di cinque metri dell’edificio su Via Giordano Bruno ad una massima di diciotto e un mezzo sul lato opposto. La superficie lorda com-plessiva, considerando anche il primo piano interrato, è di circa ventimila metri quadrati. L’accessibilità e l’attraversamento del

lotto sono consentiti in modo parallelo agli edifici, consenten-do una fruizione degli spazi interni del lotto anche dai passanti occasionali, in più gli edifici, dal lato del MOI, possiedono una copertura che digrada al suolo, permettendone l’ascesa tramite gradini. Il tetto calpestabile sarà coperto da un manto erboso, così come i passaggi tra un edificio e l’altro, in modo che da un’i-potetica vista aerea zenitale, risulti un’uniforme area verde. La tipologia strutturale pensata è di concezione tradizionale: una serie di pilastri paralleli in calcestruzzo armato che sorreggono travi reticolari in acciaio, a cui si appoggiano solai misti in acciaio e calcestruzzo. L’involucro esterno è costituito da superfici vetra-te, opportunamente schermate e dalle prestazioni energetiche adeguate per tale tipo di facciata continua. L’interno è voluta-mente lasciato libero, senza partizioni interne, ad eccezione dei locali di servizio, in modo da creare ampi sapzi openspace in cui si situano le postazioni di lavoro degli utenti, e il collegamento interno tra i piani è consentito da due corpi scala per edificio.

Inoltre gli edifici sono collegati internamente tra loro, median-te un passaggio nel sottosuolo, il quale inmedian-terconnetmedian-te gli edifici più alti, verso Via Zini, sede degli ambienti di lavoro, a quello centrale, in cui si colloca il bar/ristorante, dotato comunque di ingresso autonomo. Nel sottosuolo, oltre al collegamento sud-detto, saranno presenti una serie di ambienti di servizio e alcuni in cui si installeranno dei laboratori di ricerca, a supporto delle attività svolte ai piani superiori. In più al secondo piano interrato si collocherà un’autorimessa ad uso esclusivo degli utenti. Per quanto riguarda il rifugio, si prevede la stessa funzione illustrata nel caso precedente, con la differenza dell’accesso, il quale sarà costituito dalla prima costruzione delle quattro presenti nell’a-rea, la più bassa di un solo piano fuori terra.

Al Villaggio olimpico sarà assegnata una funzione altrettan-to innovativa, inserita nel solco della condivisione: l’abitazione condivisa, il coliving. Le palazzine, il cui aspetto morfologico non subirà variazioni, ospiteranno ai piani bassi i locali e gli spazi comuni, aperti anche al pubblico non residente, mentre ai pia-ni superiori saranno alloggiati i “coabitanti”, con a disposizione spazi privati. Se per ottenere questa tipologia saranno

necessa-SPAZIO

CO-WORKING CO-LIVING

Parco pubblico RAILFRONT Pista ciclabile

Nuova strada

Nuovo approdo passerella

SERVIZI SERVIZI

MUSEO

POLO ESPOSITIVO POLO

TECNOLOGICO SERVIZI

rie alcune modifiche interne, la maggior parte dei cambiamenti si verificheranno nell’efficientamento energetico, in particolare con l’apposizione di una centrale di cogenerazione, coprente il fabbisogno di tutte e dodici le palazzine. Infine l’area lungo ferrovia vedrà le stesse trasformazioni illustrate nella proposta precedente.

Per questo scenario si immagina di seguire la linea guida dell’i-dea, perseguendo la strada dell’invenzione, in particolare ipotiz-zando nuove funzioni architettoniche, in un’ottica di incrementa-re capacità di attrazione di investimenti.

SPAZIO

CO-WORKING CO-LIVING

Parco pubblico RAILFRONT Pista ciclabile

Nuova strada

Nuovo approdo passerella

SERVIZI SERVIZI

MUSEO

POLO ESPOSITIVO POLO

TECNOLOGICO SERVIZI

11 11111111

11111111119 9 99 99

PIANTA PIANO AMMEZZATO SEZIONE BBSEZIONE AA 0.00+2.80

11 11111111

11111111119 9 99 99

PIANTA PIANO AMMEZZATO SEZIONE BBSEZIONE AA 0.00+2.80

777777777 9

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1111111111 13 14 15 9910 PIANTA PIANO TERRA 1 Accoglienza 2 Ufficio 3 Locale di servizio 4 Spogliatoio personale 5 Esercizio commerciale 6 Spazio espositivo 7 Spazio addizionale/commerciale 8 Caffetteria/Mensa 9 Spazio lavoro condiviso 10 Spazio lavoro temporaneo 11 Spazio lavoro privato 12 Sala riunioni 13 Auditorium 14 Cabina telefonica 15 Atrio/galleria

1224 3

33 3

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6

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6 6

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B B

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PIANTA PIANO TERRA 1 Accoglienza 2 Ufficio 3 Locale di servizio 4 Spogliatoio personale 5 Esercizio commerciale 6 Spazio espositivo 7 Spazio addizionale/commerciale 8 Caffetteria/Mensa 9 Spazio lavoro condiviso 10 Spazio lavoro temporaneo 11 Spazio lavoro privato 12 Sala riunioni 13 Auditorium 14 Cabina telefonica 15 Atrio/Galleria 15 Atrio/galleria

PIANTA PIANO TERRA 1 Ingresso museo 2 Accoglienza 3 Caffetteria 4 Cucina 5 Ufficio colllettivo 6 Sala relax 7 Auditorium

1

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2 5 6 7

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AA

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PIANTA PIANO TERRA 1 Ingresso museo 2 Accoglienza 3 Caffetteria 4 Cucina 5 Ufficio colllettivo 6 Sala relax 7 Auditorium

PIANTA PRIMO PIANO INTE 1 Spazio espositivo 2 Spazio multifunzionale 3 Laboratorio 4 Auditorium 5 Locale tecnico 6 Desposito

1 2 3 6

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AA

B B

SEZIONE AA SEZIONE BB

-12.00 -6.50 -2.000.00 +5.00 +9.50 +14.00 +18.50 -10.50 -6.50 0.00

SEZIONE AA SEZIONE BB

-12.00 -6.50 -2.00 0.00 +5.00 +9.50 +14.00 +18.50 -10.50 -6.50 0.00

PIANTA PRIMO PIANO INTERRATO 1 Spazio espositivo

2 Spazio multifunzionale 3 Laboratorio 4 Auditorium 5 Locale tecnico 6 Deposito

Palazzina E1 1 Ingresso 2 Cucina comune 3 Sala comune 4 Servizi igienici 5 Camera singola 6 Bagno privato

PIANTA PIANO TIPO

PIANTA PIANO TERRA

Palazzine B2, D0, F0, D2, F2 1 Ingresso

2 Cucina comune 3 Servizi igienici 4 Ufficio 5 Locale tecnico 6 Sala comune 7 Camera singola 8 Saletta privata 9 Bagno comune 10 Mini appartamento

Palazzina E4 1 Ingresso 2 Caffetteria 3 Servizi igienici 4 Cucina 5 Ufficio 6 Locale tecnico 7 Locale di servizio 8 Palestra 9 Spogliatoio 10 Massaggi 11 Sauna 12 Camera singola 13 Bagno comune PIANTA PIANO PRIMO

PIANTA PIANO SECONDO PIANTA PIANI SUPERIORI

PIANTA PIANO TERRA PIANTA PIANO TERRA

PIANTA PIANO PRIMO PIANTA PIANI SUPERIORI

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Palazzina E1 1 Ingresso 2 Cucina comune 3 Sala comune 4 Servizi igienici 5 Camera singola 6 Bagno privato

PIANTA PIANO TIPO

PIANTA PIANO TERRA

Palazzine B2, D0, F0, D2, F2 1 Ingresso

2 Cucina comune 3 Servizi igienici 4 Ufficio 5 Locale tecnico 6 Sala comune 7 Camera singola 8 Saletta privata 9 Bagno comune 10 Mini appartamento

Palazzina E4 1 Ingresso 2 Caffetteria 3 Servizi igienici 4 Cucina 5 Ufficio 6 Locale tecnico 7 Locale di servizio 8 Palestra 9 Spogliatoio 10 Massaggi 11 Sauna 12 Camera singola 13 Bagno comune PIANTA PIANO PRIMO

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PIANTA PIANO PRIMO PIANTA PIANI SUPERIORI

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Palazzina E1 1 Ingresso 2 Cucina comune 3 Sala comune 4 Servizi igienici 5 Camera singola 6 Bagno privato

PIANTA PIANO TIPO

PIANTA PIANO TERRA

Palazzine B2, D0, F0, D2, F2 1 Ingresso

2 Cucina comune 3 Servizi igienici 4 Ufficio 5 Locale tecnico 6 Sala comune 7 Camera singola 8 Saletta privata 9 Bagno comune 10 Mini appartamento

Palazzina E4 1 Ingresso 2 Caffetteria 3 Servizi igienici 4 Cucina 5 Ufficio 6 Locale tecnico 7 Locale di servizio 8 Palestra 9 Spogliatoio 10 Massaggi 11 Sauna 12 Camera singola 13 Bagno comune PIANTA PIANO PRIMO

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PIANTA PIANO PRIMO PIANTA PIANI SUPERIORI

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Dalla valutazione di gestione delle risorse emergono i seguenti tratti. Per quanto riguarda le scelte, gli attori che hanno maggior potere decisionale sono il progettista in larga parte, seguito in misura minore dalle istituzioni e dagli utenti, i quali partecipano principalmente alle decisioni di assetto iniziale, come concept, ti-pologia e morfologia delle strutture. Sull’area del bunker il clien-te parclien-tecipa alle decisioni, in quanto si prevede di affidarne l’uti-lizzo e la gestione della struttura proposta. In questo senso non vengono considerati parzialmente gli utenti finali e l’industria, per la natura particolare dell’opera realizzata. Negli interventi al MOI e al Villaggio olimpico, non sono considerati alcuni aspetti tecnologici, dato l’operazione di recupero che si intende percor-rere. Dal punto di vista delle innovazioni si rileva una maggioran-za dei tipi incrementale e modulare, per la natura di intervento conservativo delle strutture, mentre per l’edificio nell’area del bunker si riscontrano innovazioni di tipo architettonico, incremen-ti dovuincremen-ti al progetto immaginato, non tradizionale. Per lo stesso motivo si registrano novità radicali nel rapporto con il contesto urbano e l’approccio estetico, sistemiche nel concept tipologico e morfologico della struttura, architettoniche per l’accessibilità e le tecnologie. Il Villaggio presenta innovazioni architettoniche e di sistema nel concept, tipologia ed efficientamento energetico che, mentre presenta aspetti incrementali e modulari nella mor-fologia e l’accessibilità, per il non stravolgimento delle strutture.

Il tipo incrementale è rilevabile nel MOI, data la grande presenza di superfici vetrate.

In conclusione si analizzano gli aspetti economici, le ricadute sociali e il guadagno ambientale dell’intervento. Dal lato eco-nomico, si rileva un andamento neutrale con buone prospettive di guadagno, a fronte di costi quasi nulli. Rispetto ai contraccolpi sociali si registrano effetti positivi, con ottimi benefici, in partico-lare nell’area del bunker. Gli impatti ambientali sono ridotti al minimo per tutte le aree interessate, nonostante qualche effetto negativo nelle arcate. La proposta in generale si conferma come un’operazione di recupero positivo, constatando innovazioni nel-le tipologie proposte, nel-le quali si presentano molto vantaggiose nella loro realizzazione.