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L’elemento centrale in entrambe le opere è rappresentato dall’ “Unico Anello”. La sua rappresentazione musicale è senz’altro complessa come viene assolutamente evidenziato dal fatto che in entrambi i compositori lo declina, in tutte le sue sfaccettature.

Shore individua quattro diversi temi: la “Storia dell’Anello”, la “Malvagità dell’Anello”, la “Seduzione dell’Anello” e la “Distruzione dell’Anello”. Il leitmotiv più complesso e proattivo, dei quattro, è il tema della Storia dell’Anello, in quanto racchiude in sé, anticipandone tutte le sfumature di quello che potremmo definire il vero protagonista. Il tema della Storia dell’Anello” apre il primo film:

Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli, Un Anello per Ghermirli e nel buio incatenarli.81

81 J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello, Bompiani VIII edizione, Milano, Traduzione riveduta e aggiornata in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana, 2014, p.75.

È da queste parole che Shore fa sorgere il tema della Storia dell’Anello, dove si rispecchia subito un forte collegamento con il tema dell’Anello di Wagner, per la costruzione melodico-armonica e anche per le numerose forme che si possono riscontrare nel corso delle due opere.

Tema della Storia dell’Anello

La melodia, eseguita dai violini e poi dal corno inglese, è composta nella tonalità di Fa maggiore, presentando un andamento di salita e discesa, che richiama la forma circolare dell’anello stesso. Peraltro, Shore va oltre e per rappresentare le varie sfaccettature del “personaggio Anello” gioca con la struttura armonica. Per evidenziare la sua natura duplice -bene/male- utilizza una struttura della melodia che parte dal IV82 grado alzato di una triade minore83 -e non da un I grado come da regola- costruendo una struttura armonica complessa dove la melodia tocca due tonalità: Fa maggiore e La minore, con la quale si chiude il tema. Ed ancora rappresenta l’Anello che si divincola, quando è attratto dal potere di Sauron, con l’utilizzo della tonalità in Dob maggiore uniti a passaggi cromatici.

A differenza di Shore, Wagner non ci presenta subito il tema dell’anello, ma lo annuncia tramite il tema dell’ “Oro del Reno” e lo modella nel tema della

“Rinuncia dell’Amore” identificando il potere che viene dall’Anello, come assoluta negazione dell’amore.

La storia racconta che lo sguado di Alberich84 dopo, i suoi fallimenti nel catturare

82 Quarto suono della scala di Fa maggiore, Sib.

83 Composizione di due intervalli armonici di terza, dove la seconda nota è abbassata di un semitono.

84 Vedi paragrafo “I Regni dei Nani: Moria e Nibelheim”.

le Figlie del Reno85, viene attirato da un bagliore, che a poco a poco si propaga nelle acque per concentrarsi alla fine in un raggio di luce che si scaglia sulla cima della roccia. La rappresentazione musicale dell’Oro del Reno, avviene tramite un ondeggiamento degli archi, che raffigurano il movimento delle acque, mentre l’oro ci viene annunciato prima dal corno, poi dalla tromba, che lo rende ancora più luminoso86.

T ema dell’Oro del Reno unito al tema del Reno

Alberich, incuriosito, chiede spiegazioni alle Figlie del Reno e le rispondono che

«chiunque con l’oro sapesse forgiare un anello, costui avrebbe in mano il potere del mondo, ma per farlo sempre costui deve saper rinnegare la forza dell’amore e ai suoi diletti»87 e da queste parole sorge il tema dell’anello, il quale viene esposto dai legni.

Tema dell’Anello

Come per il tema della Storia dell’Anello di Shore, anche in questo caso troviamo una struttura armonica assai complessa, dove le armonie si contrappongono e si rilasciano in un accordo perfetto di Si maggiore e la successione di intervalli di terza in ascesa e in discesa evocano un movimento a semicerchio, che riconducono alla forma circolare dell’anello. Questo tema si completa con quello della rinuncia dell’amore.

Tema della Rinuncia dell’Amore

Questo tema, a differenza degli altri, viene composto con una serie di accordi

85 Vedi paragrafo “Le creature della Natura: gli Ent e le Figlie del Reno”

86 E. Newman, Le Opere di Wagner, traduzione di Daniele Spina, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981, pp 492-493.

87 G. Pestelli, L’anello di Wagner: musica e racconto nella tetralogia dei nibelunghi, Roma, Donizelli, 2018, p 33.

perfetti (Do minore, Fa minore e Lab Maggiore) che accompagnano la melodia del canto di Woglinde88, eseguiti dagli ottoni dalle sonorità profonde da quattro Wagner-Tuben (due tenori e due bassi), un basso-tuba e un trombone contrabbassi.

La struttura armonica e la sua esecuzione richiamano la tassatività della scelta tra bene e male e la sua gravità nella consapevolezza delle conseguenze che da essa scaturiscono, quale punto di non ritorno.

La complessa natura dell’Anello non si esaurisce nella sua descizione, ma si completa nella rappresentazione delle relazioni con i singoli personaggi, che di volta in volta si interfacciano con lui. Uno di questi è senz’altro Fáfner, che nella mitologia norrena è conosciuto con il nome di Fafnir.

Fafnir è il figlio del re nano Hreidhmar, che uccise il padre per impossessarsi dell’oro datogli dagli dei, ma rifiutandosi di dividerlo con il fratello, il fabbro nano Regin, lo uccise e corrotto dall’avidità lo porta a mutare il proprio aspetto assumendo le sembianze di un drago. Custodì il tesoro all’interno di una caverna, Gnitaheidh, insieme all’anello. Wagner riprese il mito di Fafnir, ma lo denominò Fafner. Originariamente non era un nano, ma uno dei giganti, che venne assunto da Wotan per la costruzione di Walhall. Lo stesso personaggio lo vediamo nella forma di drago nel preludio del II atto del Siegfried dove ci viene presentata Neidhöhle,

«grotta dell’invidia», scrigno inviolabile dell’oggetto voluto da tutti, cioè l’anello.89

Tema di Fafner, drago

Nelle battute iniziali del preludio, Wagner imposta, con un tremolo pianissimo di viole e violoncelli, due motivi riferibili appunto a Fafner: una declinazione individuale del motivo del Drago che volge le sue spire nella sola tuba contrabbassa e il motivo di Fafner come drago, utilizzando timpani e contrabassi.

In quest’ultimo frammento notiamo come Wagner riprende il motivo iniziale dei giganti, dove però originariamente si aveva un intervallo di quinta (Do-Sol), ora

88 Una delle Figlie del Reno, vedi paragrafo “Gli Ent e le Figlie del Reno: le creature della Natura”.

89 G. Pestelli, L’anello di Wagner: musica e racconto nella tetralogia dei nibelunghi, Roma, Donizelli, 2018, p 161.

invece si ha un tritono (Do-Solb). Questa scelta è stata fatta da Wagner per il fatto che il tritono è il contrasegno del motivo dell’anello90.

Il mito di Fanfir porta con sé un elemento che accomuna molti miti e leggende, quello della brama e della ricchezza. L’avidità è uno dei temi principali delle opere di Tolkien sia negli antagonisti che nei protagonisti, infatti la creatura Fanfir ha ispirato Tolkien per i personaggi di Gollum e il drago Smaug91.

Gollum, in precedenza era conosciuto con il nome di Smeagol, un Hobbit92 che apparteneva alla famiglia matriarcale di Hobbit Sturoi, che si erano stazionati sulle rive del Grande Fiume. Nel 2463 (per il calendario della Terra di Mezzo) Smeagol e Deagol93 fecero una battuta di pesca durante la quale Deagol cadde in acqua e ritrovò l’Unico Anello, il quale suscitò fin da subito in Smeagol una grande bramosità, che lo portò ad uccidere l’amico per averlo.94 Entrato in possesso dell’Unico Anello Smeagol ne diventa dipendente portandolo a mutare il proprio aspetto, avvelenandogli la mente per oltre 500 anni fino a fargli cambiare identità, infatti comincia a essere conosciuto con il nome di Gollum. Questo è un personaggio molto complesso e ambiguo, infatti, a differenza degli altri, è la rappresentazione vivente fra bene e male:

Gollum is complex character. He is Smeagol by birth who became corrupted by the ring and becames the creature Gollum, He is constantly at battle.95

Questa complessità la riscontra anche Howard Shore per la realizzazione del materiale tematico, riguardo al quale effettua una scelta tutta umana esprimendo la

“pietà”, per questo personaggio devastato fisicamente e mentalmente dalla continua guerra tra Bene e Male. Infatti, il tema affiancato a questa figura è la “Pietà di Gollum”, il quale si lega con il tema della Storia dell’Anello, dato che è proprio lui ne subisce più di ogni altro la sua influenza: conosce molte più cose di ogni altro

90 R. Pecci, Sigfrido, seconda giornata della sagra scenica Der Ring des Nibelungen, in tre atti, libretto e musica di Richard Wagner, Teatro La Fenice, La Fenice prima dell’opera 2007, p 90.

91 Personaggio dell’Universo Arda che appare come antagonista nel romanzo “Lo Hobbit” e viene anche citato nel “Il Signore degli Anelli” e nei “Racconti Incompiuti” di J.R.R. Tolkien.

92 Vedi paragrafo “Riguardo agli Hobbit: Concerting Hobbit”.

93 Hobbit Sturoi di Campo Gaggiolo e cugino di Smeagol. Dizionario dell’Universo di J.R.R Tolkien, a cura della Società Tolkieniana Italiana, Milano, III Edizione Tascabile Bompiani, Maggio 2005, Voce Gollum, p 95.

94 Dizionario dell’Universo di J.R.R Tolkien, a cura della Società Tolkieniana Italiana, Milano, III Edizione Tascabile Bompiani, Maggio 2005, Voce Gollum, p 168.

95 D. Adam, The music of The Lord of The Rings film, A comprensive account of Howard Shore’scored, Van Nuys, CA, Carpentier 2010, p 36.

sull’Unico Anello96.

Tema della pietà di Gollum

Questo tema esprime lo stato emotivo di Gollum e mostra la sua totale sottomissione all’Unico Anello. Viene costruito su una serie di armonie minori, leggermente legate da una melodia che sale e scende. Con questi elementi Shore crea un ritratto triste e misterioso di questo personaggio, diventando così l’elemento principale della partitura The Fellowship of the Ring, anche se lui stesso è assente dalla storia. Nelle The Two Towers il tema della Pietà di Gollum è più motivato e complesso: la tristezza viene meno e sorge la forza di reagire e riprendere l’Unico Anello. In questa parte della colonna sonora, Shore lascia le quarte aumentate sospese, senza risolverle, dove la melodia si muove verso nuovi orizzonti e si sviluppa all’interno del tema della Storia dell’Anello. Questo accostamento nasce proprio dall’ossessione e dall’attaccamento che Gollum ha nei confronti dell’Anello.

Gollum’s Song

Il tema della Pietà di Gollum ha un ulteriore sviluppo nel brano Gollum’s Song, canzone conclusiva di The Two Towers eseguita da Emiliana Torrini97, intonando una melodia in pieno sviluppo e esplorazione, infatti non si ha una tonalità precisa, ma gira intorno a diverse tonalità minori (Sol minore, Do minore, Si minore…) come lo stato d’animo di Gollum, che continua ad oscillare fra bene e male (più in quest’ultimo) e proprio per questo fatto si presenta una melodia meno pietosa e più indetta allo scopo: prendere l’anello e uccidere i due Hobbit, Frodo Beggings e Samvise Gamgee98.

96 Ivi p 18.

97 Cantante islandese che collaborò con Howard Shore per l’esecuzione della canzone Gollum’s Song.

98 Vedi paragrafo “La Compagnia dell’Anello”.

I REGNI DEI NANI: MORIA E DEI NIBELHEIM

I Nani della Terra di Mezzo sono esseri simili agli uomini, ma più piccoli di taglia e di fisionomia robusta. Aulë99creò i Sette padri dei Nani, da cui discesero in seguito sette casate, ma ne sono rimasti solo tre a noi note: Durin, Dwalin e Thàr. Nella compagnia dell’Anello, come rappresentate dei Nani viene scelto Gimli, figlio di Gloin, appartenente alla dinastia dei Durin, e per descrivere al meglio la cultura di questa popolazione, Shore ha suddiviso il materiale musicale in blocchi bassi e profondi, con l’utilizzo di timbri gravi e ritmi stretti, che dovevano ricordare il rumore delle asce100.

Tema di Moria

Le miniere di Moria rappresentano una delle più grandi miniere mai costruite dai nani, nonché uno dei loro reami più potenti e splendenti della Terra di Mezzo e sono anche conosciute con il nome di Khazad-dûm, il Reame di Nanosterro. Il tema musicale che lo rappresenta è diffuso e accompagna il viaggio della Compagnia dell’Anello nell’oscurità di questo regno. La melodia ricorda l’idea della pietra e si muove principalmente su quinte parallele. La linea melodica principale viene raddoppiata con una quinta perfetta nella parte del basso per creare un’armonia più quadrata. Il coro dei nani è eseguito da 60 cantanti maschi maori (originari della Polinesia): 50 cantavano mentre gli altri 10 erano “grugniti” di giocatori di Ragby101.

99 Vala fabbro e maestro d’arti. Dizionario dell’Universo di J.R.R Tolkien, a cura della Società Tolkieniana Italiana, Milano, III Edizione Tascabile Bompiani, Maggio 2005, Voce Aulë, p 28.

100 D. Adam, The music of The Lord of The Rings film, A comprensive account of Howard Shore’scored, Van Nuys, CA, Carpentier 2010, p 56.

101 Ivi, p 57.

Tema di Nanosterro

Nel momento in cui la Compagnia dell’Anello raggiunge Nanosterro, situato all’interno delle Miniere di Moria, la colonna sonora introduce il tema riferito a questa città, composto da linee melodiche audaci eseguite dal corno inglese, che creano un senso di solidità. La melodia è costruita con due modi: quello Lidio102, che rappresenta il luccichio dei gioielli, e quello Eolio103, che presenta, invece la caduta di Nanosterro.

Anche con Wagner troviamo una sola stirpe del popolo dei nani: quella dei Nibelunghi. Anch’essa, conosce tutti i segreti della fusione e lavorazione del ferro e delle pietre preziose. Secondo il Nibelungenlied essi possedevano un vastissimo tesoro che in seguito, venne conquistato dall’eroe Sigfrido. Di questa stirpe Wagner ci presenta Alberich, il re dei Nibelunghi e della dimora Nibelheim (dimora delle nebbie104), colui che ha rubato l’oro del Reno e, rinunciando all’amore, riuscì a forgiare l’anello.

Tema di Alberich

A differenza di Shore, vediamo che Wagner non usa toni solenni, anzi il tema di

102 È un modo maggiore che presenta i due semitoni diatonici tra il IV e il V grado e il tra il VII e l'VIII.

103 Modo musicale basato sulla scala diatonica, che corrisponde ad una scala minore naturale e si ottiene utilizzando la stessa sequenza di toni e semitoni del modo maggiore a partire dal sesto grado relativo.

104 G. Pestelli, L’anello di Wagner: musica e racconto nella tetralogia dei nibelunghi, Roma, Donizelli 2018, p 30.

Alberich viene preceduto da una serie di arpeggi, eseguiti dagli archi, che ci portano nella tonalità di Sol minore introducendoci cosi, in maniera definitiva, la figura di questo personaggio. Da un chiaro accordo di Do maggiore, che raffigura i movimenti delle figlie del Reno, seguono, invece, le cadute e l’andatura claudicante di Alberich che in partitura vengono raffigurati tramite l’uso costante del cromatismo105.

LA FUCINA DEI NIBELUNGHI E LA FORTEZZA DI ISENGARD

Tema della “Fucina”

Il regno dei Nibelunghi (Nibelheim, dimora delle nebbie) si trova nel profondo della terra, dove via via che ci si avvicina sorge sempre di più il tema della fucina.

Come è implicito nel suo disegno ritmico, esso descrive il frenetico martellare dei nani asserviti, e dunque costituisce un motivo che potrebbe essere definito autonomamente motivo delle Fucina. Tale motivo lo ritroveremo nel corso della Tetralogia106. Esso ci viene presentato quando Alberich fa la sua entrata in scena, o quando un personaggio si avvicina al regno dei Nibelunghi e nel momento in cui Alberich conquista l’elmetto magico107, proclamandosi il signore dei Nibelunghi («Der Niblungen»108) viene eseguito in maniera enfatica contraddistinta da un intervallo di tritono discendente di Mib maggiore eseguito dai legni e da sei corni.

Tale tema subirà una mutazione armonica nel momento in cui Alberich e la schiera dei Nibelunghi si ritrovano davanti a Wotan109 e a Longe110: qui la musica sembra suggerire il pericolo che si annida per Alberich sotto le cupe volte Nibelheim111. Shore utilizza lo stesso procedimento compositivo del tema delle fucine nella

105 R. Pecci, L’oro del Reno, prologo della sagra scenica Der Ring des Nibelungen, in tre atti, libretto e musica di Richard Wagner, Teatro La Fenice, La Fenice prima dell’opera 2007, 60.

106 E. Newman, Le Opere di Wagner, traduzione di Daniele Spina, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981, p 512.

107 Oggetto magico che rende invisibili chi lo indossa, oppure gli fa assumere qualsivoglia forma. G. Pestelli, L’anello di Wagner: musica e racconto nella tetralogia dei nibelunghi, Roma, Donizelli 2018, p 51.

108 V 997, R. Wagner, L’Oro del Reno, con testo a fronte, a cura di G. Manacorda, Firenze, Le Lettere, 2013, p102.

109 Vedi paragrafo “La Musica degli Elfi di Shore e gli Dei di Wagner”.

110 È un semidio del fuoco che nell’Edda è conosciuto sotto il nome di Loki. G. Depanis, L’anello del Nibelungo di Riccardo Wagner, Torino, Roux Frassati e C, 1896, p 35.

111 E. Newman, Le Opere di Wagner, traduzione di Daniele Spina, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1981, p 519.

stesura del tema di Isengard112.

Tema di Isengard

Come visto per il tema della Fucina, anche in questo caso si utilizza un modello ritmico, che Shore denomina the five-beat pattern113 costruito sul tempo di 5/4 dove l’accento cade sul primo e quarto movimento, che raffigurano al meglio la brutalità degli orchi resa immediatamente percettibile con l’utilizzo di strumenti quali piastre d’acciaio, tamburi giapponesi e le corde del pianoforte che vengono percosse114. Sopra a questo modello ritmico viene eseguita una linea melodica composta da tre note che si muovono in maniera discendente e vengono eseguite dagli ottoni bassi. Questo tema ha una stretta relazione armonica con il tema della Storia dell’Anello perché entrambi sono costruiti su un tetracordo minore115.

112 Isengard era una roccaforte gondoriana, una fortezza di ferro in mezzo a campi verdi e rigogliosi con un fiume dalle acque purificanti. Durante la Guerra dell’Anello Isengard divenne la base delle operazioni di Saruman il Bianco contro i Rohirrim, ma la fortezza cadde grazie agli Ent, che alla fine della Guerra dell’Anello venne restaurata da Barbaralbero, l’Ent più anziano, dove ci piantò molti alberi. Enciclopedia tolkieniana https://lotr.fandom.com/it/wiki/Isengard (Ultimo accesso Settembre 2020).

113 D. Adam, The music of The Lord of The Rings film, A comprensive account of Howard Shore’scored, Van Nuys, CA, Carpentier 2010, p 93.

114 Intervista rilasciata nel DVD The Lord of the Rings Symphonie.

115 D. Adam, The music of The Lord of The Rings film, A comprensive account of Howard Shore’scored, Van Nuys, CA, Carpentier 2010, p 93.

LA MUSICA DELLA NATURA

Del tema che vi ho esposto, io voglio che facciate, uniti in armonia, una Grande musica […] Io siederò e ascolterò, e sarò lieto che attraverso di voi sia stata destata in canto una grande bellezza.116

Cosi Eru creo Ea, il mondo che è, scaturito dalla visione della Musica degli Ainuir, i Santi “rampolli del suo pensiero”: l’armonia della natura modellata dall’armonia per eccellenza”117. In quella Musica, attraverso le dissonanze create da Melkor118, trovò spazio il peccato d’orgoglio di Lucifero.119 Cosi è il nostro mondo, e cosi che è quello “sub-creato” da J.R.R Tolkien, con la differenza che la Terra di Mezzo è come la nostra Terra quando era più giovane e più verde120.

Gli eventi raccontati in The Lord of the Rings indicano una realtà che va oltre alla Terra di Mezzo: la voce della Natura si oppone a quella del male di Insengard e di Mordor, dove le fonti corali rappresentano il principale mezzo di espressione attraverso il quale il tema della Natura fiorisce. Gli altri temi che costituiscono la colonna sonora, si intrecciano con i nemici della Terra di Mezzo, mentre quello della natura appare solamente in momenti chiave della narrazione.

116 J.R.R. Tolkien, Il Simarillion, Milano Bompiani, Traduzione riveduta e aggiornata in collaborazione con la Società Tolkieniana Italiana, 2013/2015, pp 47-48.

117 Dizionario dell’Universo di J.R.R Tolkien, a cura della Società Tolkieniana Italiana, III Edizione Tascabile Bompiani, Milano, Maggio 2005, Voce Natura, p 267.

118 Era uno degli Ainur (spiriti della natura divina), arreco dolore e disperazione alla Terra di Mezzo e fu il maestro di Sauron. Dizionario dell’Universo di J.R.R Tolkien, a cura della Società Tolkieniana Italiana, III Edizione Tascabile Bompiani, Milano, Maggio 2005, Voce Melkor, p 237.

119 Ivi, Voce Natura, p 267.

120 Ibid.

Tema della Natura

Tolkien ci vuole mostrare una natura che si schiera contro i nemici della Terra di Mezzo e da questo Shore crea una melodia, che doveva incarnare la purezza espressa attraverso l’utilizzo della voce bianca maschile, che rappresenta la

Tolkien ci vuole mostrare una natura che si schiera contro i nemici della Terra di Mezzo e da questo Shore crea una melodia, che doveva incarnare la purezza espressa attraverso l’utilizzo della voce bianca maschile, che rappresenta la

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