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Comfort termico

4.1 Aula 4V

4.1.2 Stagione invernale

4.1.2.3 Confronto risultati soggettivi ed oggettivi

Aula in cui è presente solo un impianto di riscaldamento, mentre assente quello di raffrescamento. Per poter trarre delle conclusioni sulla parte termica sono stati utilizzati i parametri calcolati del PMV e del PPD, approfonditi ai rispettivi paragrafi 3.1.8.1 e 3.1.8.2.

L’utilizzo di questo metodo durante la stagione invernale è possibile solo se l’ambiente in cui ci si trova per l’analisi è “moderato”, cioè le condizioni ambientali non sono influenzate dalle caratteristiche dell’aula

Il grafico sottostante rappresenta la correlazione estrapolata tra la sensazione termica di ogni individuo tratta dalle risposte del questionario e il dato PMV. I dati sono stati correlati sulla base della posizione degli individui in modo tale da avere delle sensazioni precise.

Gli assi di riferimento del grafico sono così suddivisi: sulle ascisse ci sono i dati del PMV, mentre sulle ordinate i valori della sensazione termica percepita, convertita secondo una scala di valori con un range da -1.5 a 1.5 (vedi tabella conversione sottostante).

Scala di conversione dei valori sulle ordinate.

Molto freddo: -1.5

Freddo: -1 Poco freddo: -0.5

Neutra: 0 Poco caldo:

0.5

Caldo: 1 Molto caldo: 1.5

y = 0,0169x - 0,3314 R = -0,158

-1,5 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5

-1,5 -1 -0,5 0 0,5 1

SENSAZIONE TERMICA

PMV

All’interno del grafico si nota come la maggior parte dei punti si discostano abbastanza dalla linea di tendenza. Sono tratte tre conclusioni differenti per tre tipologie di insieme di punti: quelli che hanno come ordinata 1, hanno una sensazione di calore, mentre quelli che hanno ordinata -1, hanno una sensazione di freddo; gli altri, con ordinata 0, sono invece in una condizione di comfort, anche se il loro valore di PMV si discosta dalla linea di tendenza. Ogni individuo ed ogni rispettiva sensazione sono alterati in modo positivo o negativo dalla tipologia di vestiario indossata. In questo caso, anche se la sensazione provata dall’individuo non risulta essere neutrale ma orientata una sensazione di caldo e di freddo, secondo il PMV la maggior parte degli individui risulta essere in comfort.

Un altro grafico fondamentale che aggrega le varie sensazioni all’interno di ogni zona è il successivo. A differenza del grafico precedente (fig. 92), sulle ordinate si ha il valore della sensazione termica media basata sugli individui di ogni differente zona, mentre sulle ascisse si ha il valore della PMV medio basato sugli individui di ogni differente zona.

Scala di conversione dei valori sulle ordinate.

Molto freddo: -1.5

Freddo: -1 Poco freddo: -0.5

Neutra: 0 Poco caldo:

0.5

Caldo: 1 Molto caldo: 1.5

Fig. 92 Correlazione tra la sensazione termica media percepita e l'indice PMV medio calcolato.

Anche in questo grafico si nota come i punti sono lontani dalla linea di tendenza, però a differenza del grafico precedente qui i punti sono leggermente più vicini in

y = 0,2647x - 0,2296 R = -0,021

-1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

-1,5 -1,0 -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5

SENSAZIONE TERMICA MEDIA

PMV MEDIO

quanto è un aggregato di valori e dunque alcuni parametri vanno ad alterarne altri.

Ovviamente essendo un insieme di dati basato su delle sensazioni termiche percepite su ogni individuo in maniera differente, ci possono essere dei dati non precisamente definiti che così facendo sono annullati da altri, infatti come si può notare risulta esserci solo una zona in discomfort, ovvero la zona centrale lato destro.

Scala di conversione dei valori sulle ascisse.

Molto

insoddisfatto: -1

Insoddisfatto: -0.5 Né insoddisfatto, né soddisfatto: 0

Soddisfatto: 0.5 Molto soddisfatto:

1

Fig. 93 Correlazione tra la qualità del comfort termico percepita e l'indice PPD.

Un altro indice importante per poter trarre delle conclusioni è il PPD (Percentage of Person Dissatisfied). Questo indice definisce la percentuale di persone insoddisfatte della qualità del comfort termico. Dunque, la correlazione tra il PPD e la qualità del comfort termico percepita dagli individui all’interno dell’aula definisce un grafico, anch’esso con una linea di tendenza che indica i valori di soddisfazione del comfort termico.

Il grafico soprastante (fig. 93) illustra due valori di riferimento: PPD (calcolato tramite l’uso di CBE Thermal Comfort Tool su ogni zona) sulle ordinate e qualità del comfort termico percepita sulle ascisse (convertita secondo una scala di valori con un range da -1 a 1).

y = 0,0126x + 0,1215 R = -0,025

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

-1 -0,5 0 0,5 1

PPD

QUALITA' COMFORT TERMICO

di persone insoddisfatte delle condizioni di comfort termico è bassa ed accettabile;

i punti più lontani presentano un PPD > 10%.

Per poter meglio capire il grafico precedente si prende una sola zona tipo in analisi, spiegata nel grafico successivo.

Successivamente, anche in questa si è analizzato il fattore correnti d’aria e Draft risk, correlati entrambi alle correnti d’aria percepite dagli individui nelle singole zone dell’aula.

Scala di conversione dei valori sulle ascisse.

Molto forti: -1 Forti: -0.5 Neutri: 0 Deboli: 0.5 Molto deboli: 1

Fig. 94 Correlazione tra correnti d'aria percepite e velocità dell'aria rilevata.

Attraverso l’utilizzo delle risposte sulle correnti d’aria, e convertendo le sensazioni delle correnti d’aria in una scala numerica di riferimento compresa in un range tra -1 e +1 con intervalli di 0.5, si possono correlare numericamente la percezione dei movimenti d’aria e la velocità dell’aria.

Nel grafico soprastante si avvicinano maggiormente alla linea di tendenza la maggior parte dei punti, in quanto tutte le zone hanno dei flussi d’aria molto deboli.

La linea di tendenza ci indica un equilibrio che ci dovrebbe essere all’interno dell’aula, e che nella maggior parte delle zone viene rispettato.

y = -0,0093x + 0,0697 R = -0,163

-1 -0,8 -0,6 -0,4 -0,2 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

-1 -0,5 0 0,5 1

VELOCITA' DELL'ARIA [m/s]

CORRENTI D'ARIA

Scala di conversione dei valori sulle ascisse.

Molto Forti: -1 Forti: -0.5 Neutri: 0 Deboli: 0.5 Molto deboli: 1

Fig. 95 Correlazione tra correnti d'aria percepite e draft risk calcolato.

Procedendo con le analisi dell’aula 4V, si è correlato le correnti d’aria percepite dagli studenti e il draft risk. Il grafico soprastante mostra come anche in questa correlazione la maggior parte dei punti risultano coincidere sulla linea di tendenza, questo indica che all’interno dell’aula, il rischio di correnti d’aria che possono rendere gli individui insoddisfatti è praticamente nullo.

Nel grafico sottostante (fig. 95), all’interno dell’aula la maggior parte degli studenti, quasi l’50% prova una sensazione termica orientata verso il freddo. La causa più probabile, essendo il draft risk praticamente nullo perché la percezione delle correnti d’aria risulta essere debole (fig. 94), risulta dunque essere il vestiario non adatto. Mentre per chi indossa un abbigliamento consono all’ambiente in cui si trova, e alla stagione, risulta essere in una sensazione orientata verso la neutralità.

y = -0,0066x + 0,0104 R = -0,333

0%

10%

20%

30%

40%

50%

-1 -0,5 0 0,5 1

DRAFT RISK

CORRENTI D'ARIA

Fig. 96 Grafico istogramma, condizioni complessive della sensazione termica percepita.

Fig. 97 Grafico istogramma: condizioni complessive delle correnti d'aria percepite.

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