Ca-vallette9
ed in
particolare delle diligenzeusate
nel Verno*.CAPITOLO
VII.Fin
ora ci siamo trattenuti col nostro ragionamento nel riferire la storia delle Locuste, occupanti leconsapute Terre dellanostraToscana, per quanto ap-partiene alle loro proprietà, ed operazioni naturali;
rimane adesso il dover narrare le savie , ed
oppor-tune operazioni fatte dagli uomini, affine di difen-dersi dalle loro ingiurie, e di srerminarle del tutto, siccome, laDio mercè
, è seguito felicemente.Ma
che dico le operazioni degli uomini, e non piuttosto le operazioni di
un Uomo
solo , il quale per l'eroi-che , esovrumane
virtù ,che l'accompagnano, vuoisi da noi venerare in terra per più cheuomo
? Questi senza alcun dubbio è 1' A. R. del Sereniss. nostroGran
Duca*, la cu! indicibile pietà, e la cuimente
tutta benigna, e zelante della felicità de' suoi
Sud-diti , sono state le sole , ele primarie cagioni di tutte leoperazioni suddette, e dellaprosperitàdel successo.
Laonde
tutta questa ultima parte del nostrodiscorso, nonaltro sarà ,che un riferire tuttoquel che si è fatto ne'mentovati Paesicon infinita sollecitudine , pruden-za, e industria per porre in salvo le sospirate rac-colte, ed i pascoli necessarj dall'imminente
rovina , cheera loro minacciata dalle perfide innumerabili Ca-vallette,tuttele qualicosenondico eseguire con tanto di felicità ,ma
sto per dire , che nèmeno
sisareb-e
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bero potute concepire , opensare senza Vefficace im-pulso,
comando,
ed ajuto dellamedesima
A. R. , e in conseguenza,un
simigliante ragionamento non al-tro in vero sarà, che una continua laude della sua Paterna impareggiabile Provvidenza.Adunque
appena venne rappresentato neirAutunno trascorso del 1715. allamedesima
A. R.ilsommo
pe-ricolo, che soprasrava alleMaremme
diSiena , e di Pisa, dell*esser quivi divorata nell'annoavveniretutta lasementa, ed ognigenere dierba,edi pascolo dalleLocuste, le cui uova in infinito
numero
erano sparse pertuttequelleCampagne,
conprobabiletimore ezian-dio, che perla loro nascita fecondissima potessero re-star'inondate dalle stesseLocuste non solola Toscani tutta ,ma
alcune altre parti d' Italia ,come non
dira-do
essere accaduto narrasi dalle Storie; che inconti-nenteV
ottimo cuore della R. A.S. restò acceso, einfiammato, dal desiderio dì difendere i suoi Popoli da così fatta estrema disavventura : onde per savio consiglio, ed impulso della sua solita
immensa
Pietà volle, che inprimo
luogo si ricorresse alla Divina Misericordia , la quale pocodopo
fu implorataco-munemente
con pubbliche Processioni , digiuni , ed elemosine . ed operando, che dagFJllustriss. Prelati Arcivescovi di Pisa , e di Siena , e Vescovi di Vol-terra,Massa
, Grosseto , e Sovana , le quali erano le Diocesi al minacciato pericolo piùsottoposte,fos-sero eoa solenne funzione maledetti,
come volgar-mente
suol dirsi , gli stessi -insetti, secondo il tenore del Breve delSommo
Pontefice a tale effettootte-nuto.
Dopo
avere in talguisa beu incominciata Tini-presa, con aver cominciato dal Cielo, furonoimme*
—DigrtizedE>yGi
rT^vnmente dati gli ordini necessari , perchè russerò j osti in uso rutti i migliori, e più convenevoli urna-ri artifizj ,indnzzati all'opra
medesima
, la serie dei quali artifizj , e di tutte l'opere praticate, è l'infra-scritta.In tre diversi tempi fu stabilito doversi le perfide Cavallette perseguitare, e combattere , cioè a dire , nello stesso
Autunno
, e nelVerno
seguente, coldi-struggere le loro uova quanto più sia possibile ,
di-minuendo
in tal guisa la loro nuova nascita; nella fu-tura Primavera uccidendo, e sperperando le Locuste subito nate, e nella lorosomma
piccolezza ;final-mente
nella State avvenire facendo asprissima guerra controdiesse già adulte, e gagliarde.E
perdirverouna
simile determinazione fu di singoiarprudenza ri-piena, e parve presa, e imparata dagli antichiRo-mani
,i quali per legge inviolabile avevano obbligato le loro milizie dimoranti nella fertilissimaCampagna
dell'Africa nelle vicinanze di Cirene, di perseguitare conl'ordine
medesimo
leLocuste,dacui la dettacam-pagna
eraspessoingiuriata, In Cyrcnaicaregione lex est, terannodebellandieas.Primoovaobtcrendo,deindefoetum
,postremoadultas: Descrtorispcenain
eum
quicessaverit;cosi nefatestimonianzaPliniol'Istorico.In quella partedellaMaremma
diSiena,edel TerritoriodiVolterra,dove
,come
sièdetto nel secondo Capitolo ,avevano
covato questeperniciosebestiole, fuper sovranocomando
data laprimariaincumbenza alSig. Cav. FerdinandoMare-scotti PatrizioSanese,dioperare, e disporreconla
som-ma
sua vigilanzatuttociò , chegliparesse necessario,o
proficuoperconseguireilfinedesiato;ed unasimigliarneincumbeuza
fudataaltresì al Sig.Cammillo
Cartels&-e x
«
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pretendente delle razze de iCavalli di S. A. R. per-chè egli lo stesso operasse nelle pianuredi Campiglia
,
enell'altre a questa adiacenti.
Ma
perchè nel Territo-rio diPiombino , che èfuori delloStatodellamedesima
R.A. edove
più che altrove albergava la Pestilenza di taliincetti ,comecché
quivi era stata la prima loro sorgente ,non si scorgeva in quei popoli la necessaria sollecitudine , e prontezzadi praticarela artimedesi-me
;perciònonè esplicabilecon quantozeloed, ardoreil Sereniss. nostro Sovranoprocurasse allora di eccitar-gliacooperaredalcanto loronella
medesima
inchiesta, somministrando loroconeccesso di generosità il dana-ro persupplireal necessario dispendio,eglistrumenti opportuni pereseguire quanto facea di mestiere. NeirAutunno medesimo
furonoconsomma
diligenza ricono-sciuti,e contrassegnatitutti i luoghi delle predette va-steCampagne
,ne i quali si conosceva chelegià mor-te Locuste avevano lasciato le lorouova
; la qualcosa non fu difficilea riconoscersi,perocchéne i luoghido-ve
covano le Cavallette si mira il terreno essere alquanto smosso nella sua superficie peri piccoli fori quivi fatti da esse nel formarei cannelli di terra , do-ve nascondonoVuovacome
siè dettonelCapitolo quar-to; enei luoghi medesimi si vede ancora una totale, ed estrema destruzionedi tutta I'erba; e finalmentesi distinguonoi dettiluoghicol ritrovargli assai doviziosi dei già mentovaticannelli,o cilindri vuoti di terra,ove
le piccole uova stanno nascose. In questi luoghiadunque
giàdistinti ,e contrassegnati , fu dato princi-pioallaprima
guerra delle tre sopraddette,perocché quivipermano
di molti, e moltiuomini distribuiti in varj posti ,fu ilterreno agitatocon la zappa,sconvol-DigitizedbyGoogle
to, e scavato in molteguise, con infragnere, e con distruggere I
1uova nelmiglior
modo
,e nellamaggior
quantità,che fussepossibile.Una
simile diligenza pra-ticata,come
ellafu perqualchetempo
noncorto,non vi ha dubbio alcuno che fusse allora moltoutilissima , con avere in talmodo
distrutta,edestinta una non pic-cola parte diquella nuladettasemenza
.Ma
quale Er-culea forza averebbe mai potuto resistere ad unapiù lungacontinuazione di unacotantodisastrosa fatica del lavoro sopraddetto, il quale dovea.esercitarsi non già inun
terreno domestico, e facile,ma
in un terrena Silvestro, sodo, incolto, difficilesommamente,
edi aspri sterpi,e pruni ripieno?imperciocchéincosì fatte terre maninconiche ,maligne,edalle biadepuntonon
convenevoli , le astute Locuste permaggior
sicurezza della loro prole futura sogliono le uova partorire ,come
si scorge con evidenza.Ed
oltre alla narrata difficoltà furono i predetti lavori impediti del tutto dall'eccessivo rigore delloscesso verno trascorso, nel quale a vicenda regnarono , odirottissime piogge,o
insoffribile freddezza indotta dalla ostinata durazione delle nevi, e de'ghiacci . Per la qual cosa, essendo stata allora una insuperabilenecessità didesistere dall' intrapreso lavoro, fu giudicato pensiero utile l'intro-durre appostatamente nei luoghi mentovati non pochi branchi di Porci, i quali
dimorando
quivi, e procu-rando il loro pascolo, ed alimeuto, scavavano,con-forme
sogliono fare , la terra con ilorogrugni ,edin tal
modo
trovando i cannelli dell'uova , lamag-gior parte dei detti animali se ne cibavano
avida-mente
, benché per dire il vero, alcuni di loro gli aborrissero del tutto.Né
qui vogliamo tralasciareilDigitizedbyGoogle
.3*
due,
che alla destruzione delleconsente
pernicio-sissimeuova,oltre nllementovate diligenze usatedalla industria degli uomini ,cooperòinqualcheparte ezian-dio lanaturamedesimi
,attesochéinquellostessotem-po
del verno concorsero in quei luoghi scavati dall' arte unagrandissima quantità diUccelli,e specialmen-tedi Storni , e di Corbi, i quali coi bacchiloro disfa-cendo i cannelli , l'uova che vierano dentro, sapori-tamentemangiavano
:onde
se gli abitatori dell'Isola diLemno
,o
-Statimene,come
appellasipresente-mente,
venerano i Corbi con culto sagro, perchè credevanoleLocusteessere impedite,e gettateaterra nei loro voli dagli stessi Corbi, cheappostavolavano loro incontro, avrebbero viepiù accresciuta cosìfatta ridevole venerazione , seavessero saputoil gran gua-sto , che fanno delPuova
delle Locuste i medesimi Uccelli , riferito di sopra; siccome lo seppero moltobene
( per quantoracconta Eliano) i popolidellaTes-saglia ,e della Schiavonia, eperciòcon pubblica spesa alimentavano non piccol
numero
di Corbi per segno di gratitudine.Nel tempo
però, in cui per la suddetta necessità indotta dal crudo verno stavano in ozio le persone soprintendenti all'eccidio delle Locuste ,non
manca-vano
dipensare alla preparazione della guerraseconda che doveva loro farsi nella prossima Primavera, to-stamente che fussero nate, la qualguerra senza alcundubbio
doveva essere la più forte, e la più efficace per conseguire la desiderata estirpazione di detti ani-mali ;ed
a tal fine fecero radunare nei luoghi già nominatiuna
incredibile quantità di fascine. e di gra-natini , per servirsene asuotempo
, io combatterle39 Locuste con la forza del fuoco, e fecero preparare parimente alcuni altrimateriali giudicati neccssarj, ed in particolare un
numero
grande di tende bianche, ilcui uso riuscì utile, e