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6.2 Descrizione degli strati di finitura

6.2.2 Le finiture a rivestimento continuo

Tutti i sistemi destinate ad opere edilizie, realizzate mediante prodotti vernicianti sono definiti

‘’rivestimenti continui’’ dalla UNI 8752:1985 (Verniciature, pitturazioni, RPAC, tinteggiature, impregnazioni superficiali. Classificazione, terminologia e strati funzionali), per distinguerli dai rivestimenti di parete e pavimentazione ottenuti da elementi precostituiti (carta da parati, guaine bitumose, piastrelle, etc.).

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Figura 65. Classificazione dei rivestimenti - Prospetto 1. UNI 8752:1985

Esistono sostanzialmente due sistemi di classificazione: quello secondo la UNI EN 1062-1 e quello secondo la UNI 8681. Il primo metodo, secondo la UNI EN 1062-1, prevede una classificazione in base ad una serie di parametri: impiego finale, natura chimica e stato fisico del legante, stato fisico del legante, grado di brillantezza, spessore della pellicola, granulometria, permeabilità al vapore acqueo, permeabilità all’acqua liquida. Mentre la UNI 8681:1984 (Prodotti per sistemi di verniciatura, pitturazione, RPAC, tinteggiatura e impregnazione superficiale. Criteri generali di classificazione), stabilisce, oltre ad alcuni criteri generali, l’elenco dei leganti prevalentemente impiegati, prevedendo un metodo di identificazione alfa-numerico. Esiste, inoltre, una classificazione specifica per i prodotti di verniciatura all’acqua, fornita dalla norma UNI EN 13300, la quale fissa delle classi per quattro caratteristiche: brillantezza, rapporto di contrasto, resistenza alla spazzolatura ad umido e granulometria. Tuttavia ciò che determina la funzionalità di qualsiasi finitura in opera su un supporto, è lo strato solido e definitivo del prodotto impiegato.

Tutti i prodotti vernicianti sono comunque costituiti da cinque componenti.

- Leganti: conferiscono le proprietà fondamentali (tipo di essiccamento, aderenza al supporto, il comportamento nel tempo, etc.). I principali tipi sono costituiti da dispersioni o soluzioni di resine sintetiche o in alcuni casi di tipo inorganico come i silicati, la calce e composti cementizi.

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- Sostanze volatili: componenti liquidi e volatili, sono costituiti da solventi organici o da acqua che mantengono il prodotto in soluzione o in dispersione.

- Pigmenti: sono particelle finissime (da 0,1 μm a qualche μm) e conferiscono colore e potere coprente. Fra i pigmenti inorganici (a base di ossidi metallici e che conferiscono maggiore resistenza ad ambienti alcalini ed all’azione dei raggi UV) vi è il biossido di titanio; i pigmenti di natura organica conferiscono invece tinte più vivaci.

- Cariche: diminuiscono la brillantezza, migliorano l’aderenza e il potere riempitivo e sono anch’esse particelle solide di granulometria leggermente maggiore rispetto ai pigmenti.

Sono costituite usualmente da carbonato di calcio, quarzo, talco, caolino ed altri silicati.

- Additivi: sono di varie tipologie a seconda del fine come impedire la sedimentazione, evitare la formazione di schiuma, migliorare la dispersione dei pigmenti, facilitare la filmazione, etc.

Il progetto della miscela di questi componenti consente molteplici variazioni e pertanto i sistemi di pitturazione hanno sempre presentato una notevole una grande varietà di prodotti.

Per la realizzazione dei provini sono state usate due differenti tipologie di pitture: silossaniche e acrilsilossaniche.

Silossaniche

I silossani47 sono una classe di composti chimici nella cui struttura si ripete il gruppo funzionale R2SiO, dove R è un idrogeno o un gruppo alchilico (alcano privato di un atomo di idrogeno) o arilico.

Il nome "silossano" deriva dalla combinazione di silicio, ossigeno e alcano. Vengono considerati parte della classe dei composti organosilicei. I polimeri dei silossani dove R è un gruppo alchilico, sono comunemente noti come siliconi o "polisilossani". In chimica organica alchile (o gruppo alchilico) è il nome generico del gruppo funzionale corrispondente ad un alcano privato di un atomo di idrogeno. I gruppi alchilici prendono il nome dai corrispondenti alcani e hanno formula generale -CnH2n+1. Tra i vari gruppi alchilici fa parte anche il metil -CH3.

Figura 66. L'unità base dei silossani. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Silossani

I materiali per cappotto silossanici hanno una doppia proprietà: traspirante e impermeabile. Tale qualità consente la fuoriuscita di umidità contenuta all’interno del muro e impedisce la penetrazione di acqua all’interno. Queste finiture per cappotto vengono quindi utilizzate soprattutto in luoghi molto umidi e/o con elevate precipitazioni in quanto, grazie alle caratteristiche idrofile e idrorepellenti, sono ideali per la conservazione della muratura. La posa dei materiali silossanici per

47https://it.wikipedia.org/wiki/Silossani

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l’isolamento a cappotto esterno è facilmente eseguibile dal momento che non richiede determinate condizioni ambientali. In facciata queste finiture presentano un aspetto opaco ma un po’ satinato.

Rivestimento metilsiliconico con granulometria da 1,2 mm

Supporti su cui è applicabile Proprietà del materiale Dati tecnici

- Rasature - Intonaci minerali o rivestiti con

prodotti sintetici

- Alta traspirabilità al vapore acqueo

- Idrorepellente - Facile da applicare

- A basso odore, ecocompatibile - Elevata stabilità del colore - Resistente agli alcali - Non termoplastico

- Reazione al fuoco: B1 secondo DIN 4102

- Con film protetto dall'aggressione di microrganismi

- Densità: Ca. 1700-1900 kg/m3

- Permeabilità all'acqua (valore w): < 0,10 kg/m2

Tabella 22. Caratteristiche del prodotto utilizzato. Fonti: Scheda tecnica (Allegato 13) e scheda dati di sicurezza

Acrilsilossaniche

Sono un misto tra le finiture silossaniche e acriliche (sono composte da resine sintetiche con proprietà idrorepellenti) come dice il nome stesso. Le resine acriliche48 (poliacrilati) sono ottenute dalla polimerizzazione di monomeri acrilici, principalmente acido acrilico ed esteri acrilici o metacrilici. L'acido acrilico (CH2=CHCOOH) è il più semplice acido carbossilico insaturo con un gruppo carbossilico ed un doppio legame carbonio-carbonio.

Figura 67. Struttura dell'acido acrilico. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Acido_acrilico

Con questi prodotti vengono offerti un elevato grado di impermeabilizzazione e lavabilità e una discreta traspirazione. Queste finiture possiedono anche proprietà elastomeriche che permettono di assorbire e smorzare i movimenti in facciata, evitando il problema di cavillature. Le finiture per cappotto acrilsilossaniche sono versatili per molti tipi di pannelli per cappotto e in parete hanno un aspetto estetico privo di aloni e di ombreggiature.

48 https://it.wikipedia.org/wiki/Acrilico_(fibra)

131 Rivestimento per facciate di tipo acrilsilossanico, fibrato, ad alta resistenza, con granulometria 1,2 e 1,5 mm

Supporti su cui è applicabile Proprietà del materiale Dati tecnici

- Rasature - Intonaci

- Calcestruzzo e calcestruzzo armato - Rivestimenti con vecchie pitture

- Aspetto compatto ed omogeneo

- Alta resa, facilmente lavorabile

- Alta traspirabilità e idrorepellenza

- Film protetto contro l’attacco di funghi e alghe

- Resistente agli agenti atmosferici e all’abrasione

- Densità: Ca. 1750 kg/m3 - Diffusione del vapore - spessore

di aria equivalente sd: Classe V1 – Alta

- Permeabilità all'acqua (valore w):

Classe W2 - Media)

Tabella 23. Caratteristiche del prodotto utilizzato. Fonti: Scheda tecnica (Allegato 14) e scheda dati di sicurezza

Finitura decorativa per effetti lisci su cappotto

Supporti su cui è applicabile Proprietà del materiale Dati tecnici

- Rivestimento - Facile e veloce applicazione a

spatola

- Struttura superficiale estremamente fine - Resistente agli agenti

atmosferici e all'acqua

- Densità: Ca. 1250 kg/m3 - Diffusione del vapore - spessore

di aria equivalente sd: 0,19 m - Permeabilità all'acqua (valore

w): < 0,06 kg/m2

Tabella 24. Caratteristiche del prodotto utilizzato. Fonti: Scheda tecnica (Allegato 15) e scheda dati di sicurezza

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