4. L’Accountability nelle aziende non profit
4.1 Il concetto di Accountability: definizione, oggetto ed influenze
4. L’Accountability nelle aziende non
thical accoutability. Questo approccio diviene fondamentale al fine di una ge‐
stione efficiente, efficace in grado di operare in termini di economicità.
La rendicontazione sociale rappresenta uno degli strumenti di accountability a disposizione delle aziende, che intende rispondere ad alcune domande che l’offerta di accountability si pone:
• verso chi rendere conto? (stakeholder);
• perché? (valenze);
• quale è l’oggetto su cui rendere conto? (aspetti sociali, ambientali, etici, con‐
tabili, etc.);
• come? (a quali principi e modelli ispirarsi)91.
Assume un duplice ruolo di gestione e rilevazione degli accadimenti aziendali sulla base di processi di rilevazione attraverso il sistema informativo aziendale, che nel caso di elementi non economici (etici, morali, sociali, ambientali, etc.), dovrà essere in grado di rilevarne, misurarne e confrontarne il valore nel tempo e nello spazio. Nel tempo, rispetto all’andamento delle performance sociali dell’azienda, in termini di efficienza ed efficacia della gestione in un arco tempo‐
rale definito. Nello spazio, offrendo occasione di confronto esterno rispetto ad aziende con caratteristiche interne, di prodotto/servizio offerto, di ambiente di riferimento simili.
Il sistema informativo, una volta rilevati gli accadimenti aziendali oggetto su cui l’azienda intende dare conto, ha il compito di redigere dei documenti informati‐
vi di sintesi. Tali documenti rappresentano una forma di comunicazione che va oltre alla mera condivisione delle informazioni tra azienda e stakeholder, ma adotta un linguaggio strutturato con vari livelli di codifica. Attraverso questa fa‐
se di reporting l’azienda rendiconta i risultati emersi dal processo di rilevazione.
In base a questa distinzione il bilancio sociale o di missione rappresenta uno strumento di risposta alla domanda di rendicontazione sociale.
“Cosa si intende con il termine accountability? e quale è il suo significato facendo riferimento alle diverse tipologie di azienda?”
91 Cfr. Mansfield, 1982; Hinna L., 2005; Kearns K. P., 1994.
The concept of accountability is inherentily ill structured. It is laden with compet
ing assumptions and complicated by contextual factors that make the notion of accountability the ultimate “moving target”. Con queste parole Kearns K. P.92 il‐
lustra la complessità di definizione del concetto di accountability.
Il termine “accountability”, di derivazione anglosassone ed ampiamente diffuso a livello internazionale, è entrato a far parte della letteratura italiana verso la fi‐
ne degli anni ‘70, con riferimento alle aziende intese in senso generale, com‐
prendendo pertanto sia le aziende profit oriented, sia quelle non profit, sia le i‐
stituzioni pubbliche.
Nonostante la difficoltà di traduzione, si usa intendere l’accountability come
“l’insieme delle azioni con le quali si rende conto a qualcuno di qualche cosa con precisi strumenti”93. Più specificatamente Matacena94 afferma che
“l’accountability esprime la responsabilità informativa dell’azienda medesima e sostanzia quel sistema di comunicazioni, interne ed esterne, che nella traspa‐
renza e nel controllo d’esito trovano la loro piena conformazione; accountability da intendersi sinteticamente come esigenza (particolarmente sentita nel mondo anglosassone) del dover render conto dei risultati ottenuti nel caso si utilizzino risorse non proprie.”
Da questa definizione emerge la doppia valenza interna ed esterna della accoun‐
tability95. Si parla infatti di dover render conto alla comunità di riferimento e‐
sterna sull’utilizzo delle risorse e sui risultati conseguiti rispetto alle finalità isti‐
tuzionali. L’accountability esterna è finalizzata a produrre informazioni destina‐
te alle diverse categorie di stakeholder; al fine di permettere agli stessi di essere informati circa le decisioni d’impiego delle risorse, sui risultati conseguiti, sulla coerenza dell’attività svolta rispetto alla mission istituzionale. Questo tipo di ac‐
countability risulta influenzata da fattori esterni quali il contesto legislativo ed il contesto socio‐culturale in cui opera.
92 Kearns K. P., 1994.
93 Hinna L. 2005; Cfr. Pezzani F., 2001.
94 Matacena A. 2002.
95 Hinna L. 2005, Zamagni, a cura di, 2002, Il non profit italiano al bivio, et al.
Accountability come strumento indispensabile per il mantenimento della demo‐
crazia, per la riscoperta e il recupero dei valori fondanti la società oltre che per diffondere a tutti i livelli valori di appartenenza alla società civile, per coniugare efficienza economica e moralità. (Pezzani F., 2001)
A fronte di un’influenza esterna è presente anche un’influenza della accountabi‐
lity sull’ambiente interno, che nasce dalla necessità di introdurre logiche e mec‐
canismi di responsabilizzazione all’interno dell’azienda, focalizzati sull’impiego delle risorse e sul raggiungimento di determinati risultati.
L’accountability interna è finalizzata a supportare il management aziendale nelle decisioni sull’allocazione e sull’impiego delle risorse, in merito alla definizione di autonomia e responsabilizzazione dei risultati. I fattori che la influenzano so‐
no fattori interni, quali il contesto strategico ed il contesto organizzativo realiz‐
zati nell’azienda.
Parlando di assunzione di responsabilità informativa occorre introdurre un’ulteriore distinzione tra accountability obbligatoria e accountability volonta
ria96. Esistono infatti specifiche norme che prevedono la predisposizione di de‐
terminate forme di comunicazione. Ne sono un esempio alcune disposizioni di tipo fiscale, l’obbligo di rendicontazione sociale per alcune categorie specifiche di aziende non profit (imprese azionarie, fondazioni bancarie, cooperative), etc.
Questo tipo di rendicontazione è anche definita gerarchica, poiché in genere è indirizzata a quelli che sono i componenti dell’organizzazione ed ai più diretti sostenitori, coloro i quali partecipano alla “gerarchia”, alla struttura portante dell’azienda.
L’accountability volontaria, invece, rappresenta un’assunzione di responsabilità sociale che va oltre agli obblighi di legge, e che risponde ad una esigenza sentita dal management di rendere conto dei valori, delle finalità, delle attività e dei re‐
lativi risultati economici, sociali ed ambientali espressi dalla azienda, nel corso di un determinato periodo di tempo. In questo caso si parla anche di accountabi‐
96 Montanini L., 2007.
lity estesa, poiché i destinatari non sono necessariamente gli stakeholder prima‐
ri dell’azienda, quanto piuttosto i portatori di interessi generalmente intesi.
In relazione all’obiettivo che l’azienda si propone si può distinguere tra accoun
tability amministrativa e strategica.
Questa distinzione si definisce in forza degli obiettivi del soggetto chiamato a render conto verso coloro che sono portatori delle attese. Se lo strumento della rendicontazione è la sola assicurazione di trasparenza e responsabilizzazione su un efficiente ed efficace impiego dei fattori produttivi e dei conseguenti risultati raggiunti, è sufficiente l’adozione di un linguaggio basato sull’analisi, più o meno approfondita, delle performance. Si parla pertanto di accountability amministra
tiva97.
Quando invece l’obiettivo non si limita alla semplice responsabilizzazione e tra‐
sparenza, ma si estende al conseguimento di un sostegno politico98 il linguaggio cambia radicalmente. Si tratta, in questo caso, di accountability strategica, ap‐
punto perché finalizzata alla legittimazione delle scelte strategiche e, conse‐
guentemente, di quanto compiuto attraverso la gestione.
La letteratura in tema di accountability si divide in due correnti, ognuna delle quali pone l’accento su di una valenza diversa, andando a concretizzarsi in strumenti di accountability e modelli di rendicontazione e differenti. Secondo la corrente di pensiero di origine statunitense, all’accountability viene attribuita una funzione di strumento gestionale. “L’ambito gestionale si situa principal‐
mente nella definizione delle politiche d’intervento in sede di programmazio‐
ne”99. Secondo questa ottica, sono stati elaborati modelli per la creazione di strumenti di rendicontazione, quali ad esempio il bilancio sociale, che assumono il ruolo di documenti consuntivi, culmine di un processo in realtà molto più lun‐
go e complesso. In un simile processo la dimensione della rendicontazione è più sfumata, in quanto il valore aggiunto del bilancio sociale va individuato nelle sue
97 Cfr. Cutt J. e Murray V.; Kearns K. P., 1994.
98 Es: la nomina o la riconferma di un CdA.
99 Ecchia G., Lanzi D., a cura di 2004.
potenzialità programmatiche. In sostanza, il documento frutto del processo di accountability assume un ruolo di supporto ai processi decisionali, ossia si inse‐
risce in una fase programmatica.
D’altra parte esiste una linea di pensiero, di matrice europea, che assume una visione in base alla quale l’accountability sia un processo di rendicontazione e che, pertanto, il bilancio sociale, sua espressione, abbia funzioni informati‐
ve/comunicative.
In effetti la denominazione stessa di “bilancio sociale” rimanda alla funzione ti‐
pica: “illustrare le attività organizzative in una forma diversa che includa precisi riferimenti a questioni etiche, sociali e, in taluni casi, ambientali”100. Il bilancio sociale mette così in secondo piano la propria valenza programmatoria, per di‐
ventare un documento rivolto agli stakeholder. Tuttavia è raro che nella realtà aziendale i processi di accountability assumino una distinzione così netta tra l’uno e l’altro approccio. Nella maggior parte dei casi i modelli che si connotano per la loro valenza comunicativa, possono comunque assumere una valenza ge‐
stionale, specialmente nella definizione di politiche e obiettivi per gli esercizi fu‐
turi. Anche i modelli che hanno una struttura più orientata agli obiettivi gestio‐
nali riservano una certa attenzione agli aspetti comunicativi, specialmente nell’ambito di redazione del report sociale.