• Non ci sono risultati.

IMPATTI SULLA CIRCOLAZIONE VEICOLARE

Nel documento Capitolo 4 (pagine 122-126)

ANALISI DEGLI IMPATTI

Studio di Impatto Ambientale del progetto definitivo dell’impianto di dissociazione molecolare e 367

ANALISI DEGLI IMPATTI

Studio di Impatto Ambientale del progetto definitivo dell’impianto di dissociazione molecolare e 369

4.7.2 Fase di esercizio

Nella fase di gestione l’impatto sulla circolazione veicolare è generato dal transito dei mezzi di conferimento rifiuti e da quello indotto dalla gestione complessiva sia della dell’impianto di dissociazione molecolare che della discarica.

Occorre a tale proposito precisare che l’impatto in esame non costituisce l’introduzione di impatto ex novo ma lo sviluppo di un impatto esistente.

Attualmente l’impianto di discarica è autorizzato a ricevere un quantitativo di rifiuti pari a 240.000 t/anno provenienti per la maggiore quantità da attività della provincia di Pisa e per una quota più piccola dalle Province di Livorno, Lucca e Massa.

Nella situazione di progetto, anno 2013, che prevede la realizzazione dell’impianto di dissociazione molecolare e della relativa discarica, è previsto che il quantitativo massimo di rifiuti in entrata al comparto sia pari a quello mediamente conferito attualmente, ovvero circa 220.000 t/anno, che corrisponde a circa il 90% del quantitativo massimo autorizzato. La circolazione di mezzi connessa con il conferimento dei rifiuti verso il comparto tenderà progressivamente a migliorare negli anni che vanno dal 2013 al 2025, in quanto si assisterà ad una riduzione di conferimento volontario da parte di Ecofor service, consistente in un quantitativo pari a 10.000 t/anno. Nell’anno 2025 giungerà all’impianto un quantitativo di rifiuti pari a 120.000 t/anno che verranno interamente gestiti dall’impianto di dissociazione molecolare, senza più assistere al conferimento diretto in discarica.

Oltre al conferimento dei rifiuti un incidenza marginale sulla circolazione veicolare della zona è connessa a tutte le attività correlate sia all’impianto di dissociazione molecolare che alla discarica. In particolare si prevede una circolazione dei mezzi legata all’impianto di dissociazione, soprattutto per quanto concerne la fornitura di reagenti utilizzati nel sistema di abbattimento fumi e nel ciclo termico per la produzione di energia elettrica, oltre a quelli addetti al trasporto dei reflui provenienti dal ciclo produttivo dal lavaggio dei piazzali e dal sistema di abbattimento degli odori. Inoltre il ciclo d’impianto prevede la produzione di ceneri che devono essere smaltite e il recupero di materiali ferrosi e non da avviare verso impianti di riutilizzo. Lo smaltimento delle ceneri trova spazio all’interno della discarica posta a fianco dell’impianto e pertanto non crea impatti aggiuntivi sulla circolazione veicolare.

ll trasporto dei materiali ferrosi e non verso gli impianti di recupero viene eseguito con cassoni scarrabili e pertanto comporta un seppur minimo aumento della circolazione di mezzi.

Per le discariche esaurite e per quella in costruzione vengono mantenuti e/o realizzati tutti i presidi per la gestione dei reflui di percolazione che devono essere allontanati su gomma verso gli impianti di depurazione. Tale aspetto determinerà la presenza di mezzi di trasporto sulle principali viabilità fino al termine della fase di post mortem delle discariche.

Studio di Impatto Ambientale del progetto definitivo dell’impianto di dissociazione molecolare e Nonostante che la circolazione dei mezzi relativa alla gestione dei due impianti che si andranno a realizzare nel comparto Ecofor Service vada generalmente a migliorare con l’entrata a pieno regime dell’impianto di dissociazione molecolare e la riduzione volontaria dei conferimenti in discarica, sono state svolte delle considerazioni sulla circolazione veicolare e sull’assetto delle principali viabilità presenti nell’area.

Come ricordato ai punti precedenti il flusso principale dei rifiuti che giungono al comparto Ecofor Service proviene dalla provincia di Pisa ed in subordine da quelle di Livorno, Lucca e Massa. L’arteria maggiormente interessata ai flussi di traffico per giungere al comparto è la strada di Grande Comunicazione Firenze Pisa Livorno, ed il tratto della sp.n.23 di Gello, che dalla svincolo della SGC delle Melorie, giunge all’altezza del ponte sullo scolmatore dell’Arno. Da tale intersezione si percorre il Viale America che porta direttamente all’ingresso del Comparto Ecofor Service.

La costruzione della Strada di Grande Comunicazione FI-PI-LI all’inizio degli anni 1990 ha esaltato il ruolo di Pontedera come centro industriale, commerciale e di servizi per tutto il circondario della Valdera. In particolare le vicende degli ultimi anni legate alla crisi della grande industria Piaggio, ai successivi processi di ristrutturazione e le iniziative conseguenti intraprese dagli Enti Locali, hanno innescato processi e dinamiche nuove sul fronte produttivo e terziario ed hanno definito anche le scelte di pianificazione territoriale operando sul fronte delle infrastrutture per la mobilità, delle aree produttive e commerciali. E’ stata definita una maglia viaria che ha interessato anche la SGC FI PI LI con la costruzione del nuovo svincolo delle Melorie. La realizzazione del nuovo svincolo ha contribuito a smaltire gli intensi volumi di traffico che si immettevano dalla SGC sulla SP di Gello, causando prolungati incolonnamenti di auto e mezzi pesanti soprattutto nelle ore iniziali della mattina e del tardo pomeriggio.

Un notevole contributo alla riduzione del traffico sulla SP di Gello, che in precedenza rappresentava l’unica via di accesso all’area industriale omonima è costituito dagli interventi sulla viabilità che hanno previsto il collegamento dello svincolo di Pontedera est della FI PI LI, con la zona industriale di Gello e con il P.I.P. 3 (ad ovest di S. Lucia) e con lo svincolo della Superstrada della Melorie e con la futura circonvallazione di Ponsacco. La realizzazioni di tali interventi ha permesso di liberare così i centri urbani collocati sull’asse Ponsacco - Pontedera e le frazioni di Gello e S. Lucia dal traffico pesante, servendo le aree produttive esistenti e quelle future con un sistema di viabilità efficiente e facilmente collegato con la superstrada e con i Comuni a nord ed a sud di Pontedera.

Questo nuovo asse posto ad est di Pontedera costituisce, con la S.S. 67 e parte della

ANALISI DEGLI IMPATTI

Studio di Impatto Ambientale del progetto definitivo dell’impianto di dissociazione molecolare e 371

strada corrente lungo il canale Scolmatore d’Arno, munito di cavalcavia ferroviario, e con la via provinciale di Gello, una sorta di anello viario intorno a Pontedera, che facilita una migliore gestione del traffico anche in corrispondenza degli impianti Ecofor Service.

Tutte le attività presenti ad est ed a nord del comparto Ecofor Service sono attualmente servite da un’unica viabilità costituita da Viale America che si sviluppa parallelamente allo scolmatore dell’Arno. Le previsioni urbanistiche prevedono la realizzazione di un ampia zona industriale che si svilupperà ancora verso est fino a lambire l’attuale fattoria di Gello. L’urbanizzazione di tali aree prevede la realizzazione di una serie di strade che andranno a ricollegarsi con la Sp di Gello, riducendo drasticamente il passaggio di mezzi su Viale America.

Dall’analisi sulla situazione del traffico generato dagli interventi in progetto emerge quanto segue:

- l’impatto generato sul traffico andrà gradualmente riducendosi in ragione di una diminuzione di rifiuti che giungeranno al comparto;

- la realizzazione dell’impianto di dissociazione molecolare e della relativa discarica, produrranno un prolungamento di impatto anche se di entità minore rispetto alla situazione attuale, che potrà definitivamente annullarsi con la chiusura dell’impianto di dissociazione e la fine della gestione post mortem delle discariche;

- la realizzazione di interventi viari in prossimità del comparto (zona est di Pontedera e nuovo svincolo delle Melorie sulla SGC FI PI LI) hanno sicuramente contribuito ad alleggerire il traffico sulla strada S.P. n.23 di Gello che rappresentava una situazione di criticità per l’intera area.

Nel documento Capitolo 4 (pagine 122-126)