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4.2 Business case: MRO Project

4.2.4 La classificazione merceologica degli MRO

L’organizzazione all’interno dei 24 plant produttivi non è delle migliori in termini di MRO system, infatti, la registrazione dei materiali acquistati non avviene seguendo uno standard comune per tutti plant. La creazione di un Master Data in cui conflui-scono le diverse informazioni trattate dai plant, dà la possibilità al cliente di avere un’unica visualizzazione globale e di standardizzare il processo il più possibile, impar-tendo le regole di codifica comune a tutti i plant considerati. La struttura del Master

89 Data è ad albero, più precisamente viene denominato Master Data Structure, for-mato dalle diverse categorie e sottocategorie di ogni classe merceologica. Avere una struttura di base condivisa da tutti i plant permette un’anagrafica uniforme e comune per i numerosi part number trattati, anagrafica nella quale ogni plant inserirà le ca-ratteristiche ed informazioni di ogni materiale.

Per diminuire la complessità, rispetto alla wave 1 è stata fatta una modifica sul Ma-ster Data Structure, infatti dai quattro livelli (level 0, level 1, level 2, level 3) di wave 1 si è passati ad una struttura a soli tre livelli. In particolare, l’informazione del livello 0 era relativa alla tipologia di prodotto: prodotto ausiliare o prodotto di manuten-zione; per snellire la ramificazione dell’albero, quest’informazione è stata spostata in un’altra posizione, che vedremo di seguito. Inoltre, alcune modifiche sono state fatte anche sul numero di gruppi/classi/sottoclassi dei livelli.

Ritornando alla wave 2, nel livello 1 viene indicato il gruppo di prodotto, ovvero le 19 famiglie individuate e sopra citati, nel livello 2 la classe di prodotto e infine il livello 3, quello di maggior dettaglio, specifica la sottoclasse degli items. Più nello specifico:

Level 1, gruppo di prodotto: raggruppa i PNs nelle 19 famiglie individuate in base alla caratteristica del prodotto, all’utilizzo del prodotto nel sistema in-dustriale, ad esempio è ovvio che una punta del trapano vada nei “cutting tools” mentre non certamente vero che una batteria del trapano vada negli elettrici, in quanto essendo quest’ultimo un componente accessorio ad un al-tro strumento (trapano) dovrà essere raggruppato nella famiglia “power sup-plier tools”. Nella seguente tabella (Fig. 24) sono riportati i primi livelli del Master Data Structure:

Figura 24: Tabella leve1, wave 2

Level 2, classe di prodotto: in questo livello ad ogni gruppo precedente ven-gono associate più classi, esattamente 105, a fronte delle diverse caratteristi-che del prodotto riuscendo quindi ad individuare più particolari del prodotto;

ABRASIVE TOOLS PACKAGING

CHEMICALS, FUEL AND INDUSTRIAL GASES PERSONAL PROTECTIVE EQUIPMENT (PPE) CLEANING EQ. AND PROC./PROD. PROTECTION POWER SUPPLIED TOOLS

CUTTING TOOLS AND INSERTS RUBBER AND PLASTIC

ELECTRIC/ELECTRONIC SPARES AND MOTORS STATIONERY AND OFFICE SUPPLIES FILTERS, FILTRATION AND SPARES-ALL VECT. WELDING MATERIALS

HAND-TOOLS WORKSHOP FURNITURE AND EQUIPMENT

MEASURING INSTRUMENTS WORKWEAR

MECHANICAL SPARE PARTS

MEDICAL AND SANITARY PRODUCTS METAL PRODUCTS AND BOLTS

Master Data Structure - Level 1

90 ad esempio un olio utilizzato nell’ambito automotive, andrà nel gruppo “che-micals, fuel and industrial gases” e in particolare nella classe specifica oils.

Level 3, sottoclasse di prodotto: ulteriore ramificazione dei livelli precedenti, 365 sottoclassi, è il livello che identifica del tutto la funzionalità dell’oggetto.

Sempre riprendendo l’esempio dell’olio precedente, un olio industriale non è generico ma può avere diverse funzionalità evidenziate proprio in questo li-vello, infatti può essere un generico olio lubrificante, un olio lubrificante per scopi idraulici, un fluido da taglio, olio per trattamenti termici.

Fatta questa classificazione, per identificare nel dettaglio ogni singolo item e permet-tere la razionalizzazione richiesta, il Master Data Structure, contiene una serie di ca-ratteristiche tecniche, specifiche per ogni tipologia di prodotto che consentono di classificare gli items per intero in modo quasi del tutto univoco. Il numero di caratte-ristiche tecniche varia in base alla classificazione dei livelli 1, 2 e 3 passando da un numero minimo di una sola caratteristica per prodotto ad un numero massimo di 28 caratteristiche per prodotto. Ogni caratteristica deve essere compilata con il suo va-lore corrispondente ricavato dalle informazioni del prodotto presenti nella scheda tecnica, catalogo predisposti dal fornitore dell’item od ottenute dal sito internet del fornitore, inserendo in quest’ultimo il Manufacturer Commercial Code.

Per agevolare la compilazione della giusta classificazione e di tutte le caratteristiche, sono stati creati degli Handbook per ogni famiglia di prodotto, che seguendo la strut-tura del Master Data Structure e attraverso immagini di oggetti per ogni famiglia, aiutano l’addetto alla compilazione a non commettere errori.

Altro aspetto fondamentale è la chiarezza e univocità delle classi, affinché durante la classificazione degli item si riducano al minimo le perplessità su dove collocare un determinato item. A tal proposito, nel mentre della validazione della wave 2, il mio team si è accorto che per un determinato componente la classificazione possibile era duplice, comportando nei diversi plant classificazioni diverse, andando contro la stan-dardizzazione richiesta. L’item in questione è un prodotto che serve a coprire le cal-zature degli operai della produzione nelle attività come la verniciatura; è un semplice copri scarpa di materiale plastico. In realtà la duplice classificazione era indotta dagli handbook consultabili di due gruppi diversi, infatti, sia nell’handbook dei “Workwear”

sia in quello dei “Personal Protective Equipment (PPE)” c’era l’immagine dell’item in questione, come illustrato di seguito (Fig. 25), che ha determinato classificazioni di-verse tra i diversi plant. Questo è un evidente errore, poiché le classi devono essere necessariamente univoche altrimenti non si potrà mai arrivare né alla razionalizza-zione per singolo plant né soprattutto alla razionalizzarazionalizza-zione per i 24 plant. È stato opportuno quindi scegliere una sola classe e si è scelto di lasciare il prodotto nella

91 classe PPE, precisamente nella sottoclasse “accessori per scarpe” e rimuoverlo, ag-giornando ovviamente gli handbook, dalla classe dei workwear.

Figura 25: Classificazione diverse per uno stesso item

L’errore visto per fortuna è stato contenuto in quanto è un tipo di prodotto con un valore di spending molto basso, ma è tuttavia da correggere e da standardizzare per ridurre al minimo i costi e gli sprechi.

Il valore di ogni attributo/caratteristica tecnica che deve essere inserito per specifi-care ogni prodotto può essere di tre tipi:

Valore multiplo, inserimento dell’attributo da un menu a tendina contenente valori che sono stati definiti in fase preliminare del progetto, in accordo con il cliente e che consentono la scelta dell’alternativa corretta per quella deter-minata caratteristica del componente;

Numerico, inserimento di un valore numerico accompagnato dalla relativa unità di misura se si tratta di una caratteristica misurabile, ad esempio la “lun-ghezza dell’oggetto” o un semplice numero se si tratta ad esempio di un con-teggio delle “quantità del packaging”;

Testo libero, inserimento di un valore numerico, valore testuale per descri-vere la specifica, ad esempio il valore del “codice standard” per un inserto.

Quindi, ricapitolando il Master Data Structure oltre a permettere la classificazione degli items in categorie permette l’arricchimento degli attributi tecnici per rac-cogliere più dati possibili su ogni prodotto, per categorizzarlo in modo preciso al

92 fine di confrontarlo con i prodotti simili o equivalenti e al fine di gestire efficien-temente il magazzino. La figura seguente (Fig. 26) evidenzia un esempio per una determinata classificazione della completezza dell’albero merceologico.

Figura 26: Esempio di organizzazione gerarchica dell'albero

Fonte: MRO Overview Workbook