RepublicaEtrufca)concordemillumapudHetrufcos refendi Jlatumdtllolutumfui[fequisnon fufpicetur,O"Civitatesdì
-vul/'as
,
&
ftcfinitimorumviribusceffiffeì1!tattodello feio-glimentodell’unionefrale Città Étrufche èverilfimo, e nonpuò dubitarfi chepriveleune delfoccorlòdellealtre recarono efpodeallaforzadei confinanti,Galli,Liguri, e Romani;qualiconfinanti dellanoltraparte etfendoifierilfl-miLiguri
,potèbenitfimoavvenireeriufeirlorod‘ impadro-nirfidiuna grantratto deinoltroTerritorio difficilea di-fenderlieconfervarfi
.
E
beneancoras*imparadallofleflòStrabono,che quel-lodovette«flòrequeltrattoditerritorio,chepoiinotirinel divifatomodoricuperarono;diniunaltropotendointenderli oveegli ferivo come fopra,admontes Lunjt incumbentese/i luce,ubi pleriquevicatim habitant, tradirnefefifaccia rc-fleflionefopraciòche fubito continuaadire,probitat etamert virorumfloret,&
roburmilitaremagnumbine educitur&
e-quitum muhitudo,exquibusSenatus(diRoma
)militares ca-piiOrdines.Imperocché daunpiccoltratto diterritorionon erapoflibilecavareroburmilitaremagnum,
&
equitum mul-titudo.Perciòbifognaconvenirechedaimonti chedannofo-r praLuniilnofiroTerritorioinquelleparti filkndeflenon p>co per tuttequelle montagneche portavanoai confini diLabarna,di,Veleja, edi Parma,cofachenon averebbef
atutonegareilSig.Muratoridopo quel fuorifleflonel§, 11.cheleCittàchepotevano fommini/iratemigliatiSoldati or-dinariamente eranolemontuofe.Anziio credo chefeavefle oflervato,cheStrattonefimofiròbeneintefòeforiffediLuc-r cainquellecontradedell’Emilia,ediVelejanientedifle, confiderai chedurane Lucca e non Veleja dovette edere la piònominata,forfèaverebbemutatolinguaggio, edefilinodal daretantoluogo aVelejanelfuoCommentario.
Ed
inoftrinonfoloavevano unvalloTerritorioal con-frontodiVeleja, ediPiacenza,ma
comefideducedalla no-flraTavolapofledevano gran beninonmenoinLucenfe,che inVelejate,m
Parmenft,&
Piacentino,cosìchefièveduto cheiColoniLucchefipoteronoofferireboniperilvalore di ledicimilionidifellerzi.Inoltrefiorivainpaefel’induftria, atteilandoilMarchefeMaffeichelanofiraCittà è nomina-' tafraquellenellequalififabbricavanolearmi,e verifimil-menteviaverà fioritoan«healtrotraffico,fapendofiche*la mercaturainLuccaè antichiffìma,Che
fe1’artemilitare«. . - dovette
Ta5y*Goo3le
L
et t
* ra nr. 5j dovetteportarenelloStatopiùtofto chepovertà,ricchezza,fièpotutocomprendere daStrabone, che qua vigevaanco quella eccellentemente>
Perlequali cofetutte,ornaiparmia furficienzachiaro che quantoall’erogato milione e quarantaquattromila Sefter-zi,dellefopraderte treRepubbliche,con pieno fondamento fideve opinare perlanoftradiLucca,cuinondovetteman*
catenèunbuonpublicoErario, nè unbuonFifco, nè par-ticolariCittadiniricchi,daqualioinunmodo, oin un al-tropotefle ufciretantodenaro.Accenneròanchèunaltra
ma-niera. «
E’ certo chela noflraTavola,ela largitàcheineflà comparifce,fonocofe polleriori allaguerradiDacia; fimilmcn-teèindubitatocheiRomani(ìfcrvivanodeilanoilra milizia cavandodalnoftroPaeferoburmilitaretnagnum,
&
equitum multitudo»Vorremonoicredereche inotiti Soldatinon a-vrannofervilo nellaguerradiDacialE
fe verifimililTìmamen-tevifervirono,fifacheilRegnodiDaciafumedo
a lac-co, e però fembra certo, o probabile, che ancheinollri,al-meno
iDuci,ne averannoprofittato.RecateinPatria rag-guardevoliricchezze,potèbenillìmoavvenirecheun Milione venifledeftinatoafavoredipoverifanciullidipovere famiglie militari,afinediallevaredeSoldatifui rifleflo che1’arte militarefofTeunbenedellaPatria.Sisàchetaleeral’idea diTrajanoneldareglialimentiaifanciulliRomani,ere -feerentdetu»(dillealui,cdiluiPlinionelPanegirico) quicrefctrenttibi,alimenùfque fuìsad/lipendiatua peneni-ttnt&c.Pocoperaltroimportacheora nonfifappia pre-cifamcnteinqualmodoilMilioneufeidainollri.Balla che perlecolèdettenonfipollafondatamente penfare adaltriche ainollri.Palioavanti.
Uttxindulgentia(continuailProemiodellanoflra Ta-vola)OptimimaximiquePrincipisImp. Cxf.N:rvx Tra}ani jiugujli, Germanici,Datici
,PutrìPutiiique alimenta dcci-piant,legnimiN.
XLV.
infingulotH
S.XVI. M
&c.&
legnimiN.
XXX
IV.fingiti.c
H-S.XII. N.
&
c.Quello che nonpuòlignificare,equellocheancoinfenfodelSig. Mar-chefeMaffeipuòimportarel’utexindulgentiaoptimi&c. già l'hò dettopilifopra,ealtresìhò toccato cheiltitoloDatici heafficurachelanoflraTavolanotièpiùantica dell1anno diCrifloio?.Quello che ora meritaefame è,chifoflero, edadovefofleroiFanciullielefanciullechedovevanocon-feguircglialimenti.
C
j II\
'54 Lettera
II!.I!MarchefeMaffeiavendooffervato«hePutrortm qnì-bus alimenta conjlituebantur non apparent nomina,eche
ne-dum
nomina,/ed nec Patriamemorante,itatitcuiCivitatili~beralitatem hanc Imperàtorindulferitproftraturumq'am,fi è aitenutodaldireaquale Città o Republtcà,quei fanciulli apparteneflero
.
Il Muratoripiticoraggiofo,nonhàéfitatopunto a af-fermare foderodella CittàdiVeleja.Petaltro talvòlta
G
è moflrato dubbioTòfefoderotuttididettaCittà,fcrivendo nel§.III.*Setanto denaroe/li(Trajano)impiegò..»
ad
alimentariquellidellafolapiccolaCittà dì 'Vileja
(fe puri
dileifolas'tóda intenderelaTavoli Piacentina) rs
Ci
fh vedetelaTavolanoflraelettifolamenteFanciulli Ì4-5>e fan-ciulle34.dellaCittàdiVeleja(fepureadefia fola appartie-ne quejtaT
avoli)Ma
poco dopoi fcf iVe:A
proporzione diRoma
potibenecontintàrfi la piccolaCittà di Velejache179*fuoi fanciulliefanciulle entrajTeroa parte del Ccfareo benefi-zio.Quiglihàfuppolii tutti diVeleja,ecosìpurenel§•»
V»
ove producendolefuoiragioniperVeleja,ripiglia.; Giujio fondamentopofeiaabbiamo dicrederecheiFanciulliAliménti» riaccennatinellaTàvolaàppaftenefferonon giàtìlaCittàdi Piacenza,
ma
bensìa quelladiVeleja,siparchilàrtteieftmè Tavola fu difotferratanella Collinaelungida Piacenza, é forfènelluogodove fu?anticaVelejà,es)perché làmaggior partedeldenarofivedeinvejlitanelT
értitoriodieffa»E*d’ uo-potenereamentequellefuoiragioni.
IlLamipoidopoaverlettaattentamentelanoflra
Tà-volanonmenocheiCommentar)filila ftefladelMarchefe MaffeiedelMuratori,fièoppoftoapertamente a i lènti-mentidelmedefimoMuratori,edhà dichiarato chela Tavo-la,cgliAlimentar) appartenneroallanoflraCittàdiLucca« Nellagiàcitataletteraprimahafcritto. Rileggendo quella Tavola piùmaturamentemifono perfaifo cheeffanon appar-tenganiaVeleja,niaPiacenza,nia Parma,ni a La-barn»,fenon per accidente&c...*-»«Ma
d*ondefi rica-vachequejiicontrattifeneratizirifgkérdinofolamentei Lue-chefi?A
meftmbrapoterficongetturareI.dalnumero confide-ràbiledefanciullidaalimentarftcheidi245. numero conve-nienteauna Cittàd*importanza,comei /latafempre Lucca. II.Perchénon pare cheVeleja fofftCittàs)ampiae ragguar-devolechedoveffe effereintantaconftdetazioneal? Imperatore«alPopoloRomano,offendo inmente,eappena facendofena
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