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4. DIGITAL & SOCIAL MEDIA STRATEGY

4.2. Stato dell’arte

4.2.1. Mercato

4.2.1.1. La storia del documentario58

Con il termine documentario s’intende un’ampia categoria di prodotti audiovisivi realizzati non con il fine di raccontare una storia di finzione, ma piuttosto per dare nozioni sulla realtà di un Paese, di una persona o di un qualsiasi avvenimento d’interesse. Il documentario è antico come il cinema stesso, anzi si dice che il cinema sia nato per documentare: inizialmente veniva inteso come filmato con scopo divulgativo ed esplicativo che aveva il particolare compito di permettere la scoperta di genti e luoghi lontani e difficilmente esplorabili. Molti dei cortometraggi proiettati dai fratelli Lumière59 il 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café, prima proiezione pubblica della storia, sono considerati facenti parte di questo genere narrativo.

In seguito, questa tipologia di prodotto visivo affascinò diversi uomini, portandoli a sfruttarne le potenzialità per scopi di informazione e divulgazione scientifica. Tra il 1905 e il 1915 l’Italia fu testimone del lavoro di due importanti documentaristi: Luca Comerio e Roberto Omegna. Il primo è considerato il cineasta ufficiale della Grande Guerra e prima ancora della guerra in Libia.

Omegna invece può essere visto come il padre del documentario scientifico, con i suoi film sulle farfalle dove usava la macrofotografia e si avvaleva, per le didascalie, delle composizioni del poeta Guido Gozzano, suo cugino.60

Inizialmente la distribuzione dei primi filmati documentaristici fu affidata alle sale cinematografiche o alla forma radiofonica.

È solo nel corso degli anni Trenta del secolo scorso che si diffonde, infine, l'uso del termine “documentario" così come viene comunemente inteso e utilizzato ancora oggigiorno.

58 Per ulteriori approfondimenti si rimanda a Enciclopedia Treccani, “Documentario”, http://www.treccani.it/enciclopedia/documentario_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/ (ultimo accesso in data 13 agosto 2019).

59 I fratelli Auguste Marie Louis Nicolas Lumière e Louis Jean Lumière sono stati due imprenditori francesi, inventori del proiettore cinematografico e tra i primi cineasti della storia.

60 Archivio Luce, “Roberto Omegna”, https://www.archivioluce.com/2018/11/06/roberto-omegna/ (ultimo accesso in data 13 agosto 2019).

158 Nonostante le grandi potenzialità e la forza narrativa del genere documentaristico, nel nostro Paese (e non solo) il Documentario è stato discriminato e ostacolato, favorendo piuttosto l’ascesa di altre forme narrative come il cinema, la fiction televisiva e l’animazione: risale infatti solo al 2006 con “Fahrenheit 9/11” (Moore, 2006) la prima vittoria di un documentario ad un festival prestigioso come Cannes.

Per ciò che concerne il documentario italiano, anche detto Cinema del Reale, esso ha ottenuto in questi ultimi anni molti riconoscimenti nel panorama audiovisivo e cinematografico internazionale. Per citare alcuni di essi: nel 2015 “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi vince l’Orso d’Oro a Berlino, mentre “Gian Luigi Rondi: vita, cinema, passione” (2014) di Giorgio Treves si aggiudica il premio per miglior documentario sul cinema ai Nastri d’Argento e miglior documentario ai Globi d’Oro; “Santiago, Italia”

(2018) di Nanni Moretti trionfa invece nel 2019 ai David di Donatello61.

4.2.1.2. La produzione di documentari in Italia e nel mondo

“Il mercato dei documentari sta per diventare una cosa molto grande. Moltissime compagnie stanno entrando nel mercato in questo momento, infatti ogni anno il panorama cambia di parecchio”. (2018)

Questo è il pensiero di Ben Braun, produttore e sales agent per la Submarine Entertainment, società di vendita, produzione e distribuzione. Nell’ottobre del 2018 rilascia un’intervista nella quale esprime la sua teoria sull’espansione del mercato dei documentari, riferendosi al mercato americano.62

A FilMart 2019 il suo pensiero viene confermato dalle altissime percentuali di espositori impegnati nella produzione di film documentari registrate alla fiera di Hong Kong: 290 espositori, quasi il 40%, provenienti da 26 Paesi e regioni, con un aumento del 30% dal 2018, quando è stata lanciata la sezione "Doc World".

"Il documentario è dove vediamo davvero il potenziale - è la nuova frontiera in questo settore, frontiera che in precedenza non era stata sfruttata", ha detto Anthony Mak, direttore newyorkese dell’Hong Kong Trade Development Council. "FilMart è andato

61 MyMovies, “Film documentari dal 1895 a oggi”, https://www.mymovies.it/film/documentari/premi/

(ultimo accesso in data 13 agosto 2019)

62 MiaMarket, “Qual è la situazione attuale del settore dei documentari? La risposta di Ben Braun”, https://www.miamarket.it/it/qual-e-la-situazione-attuale-del-settore-dei-documentari-la-risposta-di-ben-braun/ (19 ottobre 2018) (ultimo accesso in data 13 agosto 2019)

159 avanti per due decenni, ma è solo negli ultimi due anni che abbiamo visto una notevole crescita in questa particolare area. Non possiamo prevedere il futuro, ma siamo molto ottimisti".

Ha aggiunto: "Gran parte dei contenuti è ancora prodotta in Occidente, e gli Stati Uniti sono già un mercato molto, molto grande, quindi forse in precedenza c'era meno attenzione al crescente mercato asiatico. Ma è per questo che siamo qui - per cercare di far conoscere a più persone questa opportunità."

"Penso che sia troppo presto per dire se stiamo entrando in un'età d'oro del documentario, ma alla BBC stiamo sicuramente notando che il documentario sta diventando più mainstream." Queste le parole di David Weiland, della BBC, che collega l’ascesa del documentario a quella di piattaforme globali che creano contenuti di qualità per giovani assetati di conoscenza di mondi al di fuori del proprio.63

Cosa succede, invece, in Italia? Nel “Bel Paese”, come nel resto del mondo, la produzione di documentari ha registrato un forte incremento negli ultimi dieci anni, con un picco nel 2015 (come si può notare nel grafico sottostante), in cui sono stati realizzati 1132 nuovi documentari.64

63 Variety, “Documentaries show strong signs of growth in global markets”, https://variety.com/2019/film/asia/filmart-documentaries-doc-world-1203165418/ (18 marzo 2019) (ultimo accesso in data 13 agosto 2019)

64 Dati ricavati dal sito www.cinemaitaliano.info, ultimo accesso effettuato in data 13 agosto 2019

204 180 232

357 429 493

616 602 634 639 592

494 500

657

799 888

990 1079 1132

987 971

858

0 200 400 600 800 1000 1200

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Produzione italiana di film e documentari

Film Documentari

Figura 125 - grafico che riporta la produzione di film e documentari dal 2008 al 2018

160 Se poste a confronto, le produzioni di documentari e film appaiono subito molto sbilanciate a favore della prima categoria. Questo può essere dovuto a diversi fattori:

• In media i costi di produzione dei film sono maggiori rispetto a quelli dei documentari, complice la possibile necessità di dotarsi di scenografie, costumi, attori rinomati, post-produzione o data la complessità di alcune riprese.

• I maggiori costi di distribuzione dei film, dovuti alla necessità di raggiungere audience diverse e dislocate sul territorio, laddove invece solitamente un documentario interessa nicchie specifiche o un pubblico con un livello di cultura più elevato che possa essere fidelizzato più facilmente. D’altro canto, però, è complicato per il produttore di un documentario trovare un distributore ed un esercente disposti a investire, sia in soldi che in sale, in un prodotto che ha generalmente minore fascino rispetto a un film o ad una serie.

Dall’analisi dei dati si può quindi stimare che la produzione dei documentari continuerà ad essere fiorente e un numero sempre maggiore di questa tipologia di audiovisivo verrà selezionato e proiettato ai festival e, conseguentemente, anche sul grande schermo o in televisione (questo in base, ovviamente, agli accordi presi dalla singola casa di produzione con i distributori).

Inoltre, grazie a piattaforme quali ad esempio Netflix, molti titoli del genere documentaristico riusciranno a entrare nelle case degli spettatori, diventando più facilmente fruibili e sempre meno legati unicamente a nicchie di appassionati.

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