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La trasformazione in una città rinnovata, più europea, più salubre, più a misura d’uomo. Questa è la VERONA prefigurata nel programma del Movimento 5 Stelle dedicata ai trasporti e alla mobilità. Una VERONA in cui vengano difesi, valorizzati ed estesi i beni comuni dei cittadini, dove muoversi sia l’espressione di un modo di vivere, l’esercizio di un diritto che viene garantito, protetto e reso più efficiente. I temi principali sviluppati nel programma sulla mobilità cittadina sono il trasporto pubblico che viene valorizzato ed esteso, il recupero di spazi contesi per la mobilità dolce, il rinforzo della legalità e della sicurezza sulle strade cittadine, la riduzione dei danni generati da una mobilità distorta, l’educazione e l’informazione, una gestione più efficiente e moderna del trasporto merci. E poi la promozione della mobilità elettrica, dello sharing, dell’uso della bicicletta, la riduzione della congestione, sono altre tessere che completano il mosaico di una Verona finalmente sostenibile. La crescente mobilità e la minore accessibilità minacciano la qualità ambientale, il benessere sociale e la vitalità economica della città. Un forte aumento dei flussi di traffico ed un cambiamento drastico nell’utilizzo dei mezzi di trasporto con l’abbandono dell’andare a piedi, in bicicletta e con mezzi pubblici a favore dell’automobile contribuiscono a queste tendenze.

RIDUZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA MOBILITÀ SU GOMMA: attraverso il rafforzamento delle altre modalità di trasporto è importante attivare misure logistiche di localizzazione del traffico

Deve essere drasticamente ridotto il traffico su gomma attivando le seguenti politiche:

RIDUZIONE DELL’USO DELL’AUTO:

Vietare nei centri e nelle zone l’accessibilità su gomma ed estendere le zone pedonali;

Prevedere biglietti unici per le varie modalità di trasporto; realizzare parcheggi scambiatori e sostenere

Diffondere il del car-sharing e car-pooling.

Promuovere e patrocinare le forme di condivisione dell’auto ( Jungo, Uber, Bla Bla car, corsie con alto numero di persone a bordo)

Interloquire con le associazioni dei tassisti favorendone il ruolo pubblico

Creazione di parcheggi scambiatori collegati al TPL per fermare il traffico extraurbano in entrata

Impostare un infrastruttura per promuovere le auto elettriche (colonnine, parcheggi dedicati)

TRASPORTO MERCI IN AMBITO URBANO:

efficientare il trasporto merci in ambito urbano i particolare nella zona ZTL arrecando il minor disagio ai residenti e a i turisti, garantendo il servizio ai commercianti Riorganizzare il city logistic attraverso l’individuazione di aree di interscambio dedicate.

Creare una collaborazione con le associazioni di categoria interessate dal servizio per rivedere orari e percorsi dei mezzi per renderlo più efficiente, nel rispetto della città pedonale.

Favorire le consegne leggere con mezzi a pedali o elettrici di ridotto ingombro INFRASTRUTTURE VIABILISTICHE: la riduzione della mobilità su gomma passa I nostri obiettivi sono:

attraverso una radicale modifica del piano di investimenti per la mobilità sia da parte del comune che da parte della regione. Le infrastrutture su gomma, le cosi dette autostrade in città non devono più esistere perché il traffico su gomma deve essere ridotto dal concorrenziale trasporto pubblico e da altre misure adiuvanti.

stralciare dai piani tutte le in fratture viabilistiche che prevedano la creazione di autostrade in città;

predisporre attraversamenti ridotti dei centri abitati anche attraverso servizi di navetta;

ottimizzazione delle complanari;

studio dei progetti presentati in project finacing come il Traforo delle Torricelle e ridirezionamento eventuale dei lavori verso altri obiettivi quali la manutenzione stradale ovvero al creazione di un sistema di maggiore comunicazione stradale tra Verona nord e Verona sud ovvero predisposizione di piste ciclabili

RAZIONALIZZAZIONE DELLA MOBILITÀ URBANA: SPOSTAMENTI DI PERSONE E MERCI Redigere il PUMS che tenga conto delle diverse modalità di trasporto e che faccia da linea guida per i progetti di settore.

Introdurre nel regolamento edilizio l’obbligatorietà a predisporre spazi per le biciclette sicuri e protetti all’interno dei condomini e degli spazi commerciali e del terziario.

Le norme urbanistiche devono prevedere il collegamento con i mezzi pubblici ad una distanza non superiore ai 500 m per i nuovi insediamenti.

In base alla densità abitativa va garantito un certo numero di posteggi dedicati al car sharing su tutta la città.

Ridurre in proporzione il numero dei posti dedicati all’auto privata e convertirli in aree verdi.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE TPL E SISTEMA FERROVIARIO REGIONALE ( METROPOLITANA DI SUPERFICIE

IL Trasporto pubblico locale (TPL) deve essere integrato al sistema metropolitano ferroviario SMFR

Il SMFR deve esser raccordato al servizio di trasporto pubblico su gomma, così da bloccare le auto in ingresso e localizzare il traffico. Il nostro obiettivo è quello di rendere il sistema di trasporto pubblico la modalità preferenziale per muoversi in ambito urbano.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (TPL )

( interrelazione con la regione)

Richiedere maggiori finanziamenti in regione per il trasporto pubblico locale e per il sistema metropolitano ferroviario regionale

Razionalizzazione delle linee di autobus esistenti; le rotte vanno ridisegnate in modo da essere dirette e garantire tempi di percorrenza più brevi, vanno eliminate le sovrapposizioni, favoriti gli scambi di linea , resa flessibile la disponibilità dei mezzi in base alla variabilità della domanda.

Aumento della frequenza dei bus e raccordo con le fermate SMFR ei parcheggi scambiatori

Trasformazione della rete di trasporti urbani extraurbani da radiale a reticolare in rapporto anche alle fermate del SMFR ai parcheggi scambiatori ai punti di eccellenza ed al rapporto interqartierale

Introdurre sistemi di monitoraggio elettronico dei biglietti all’ingresso dei mezzi

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Potenziare il collegamento con l’aeroporto con una linea ad alta frequenza Revisione del piano tariffario

Garantire il trasporto pubblico festivo domenicale e notturno

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Ipotizzare un sistema di minibus urbani ad alta frequenza.

RIDISCUSSIONE DEL PROGETTO FILOBUS

La proposta del filobus dell’amministrazione dovrebbe portare sino a 1900 passeggeri per ora per direzione, ovvero una frequenza di un mezzo ogni 5’. I tempi di ammortamento dell’impianto filoviario è di 40 anni ma forse non basteranno.

Secondo M5S una busway con uguale capacità può essere creata usando gli attuali autobus a metano senza aggiungere un nuovo mezzo che comporta costi di installazione e di gestione di un nuovo sistema. Esperienze europee di busway, hanno mezzi di trazione a metano, Strasburgo, o a diesel, Grenada e Bordeaux.

Però l’ elettromobilità è sicuramente il futuro, e nel 2019, saranno prodotti in serie dalle grandi case come Mercedes e MAN mezzi a batteria in grado di compiere 250-300 km, ovvero un turno di servizio, con una carica durante la notte in deposito;

oppure sistemi di carica dopo ogni singolo viaggio al capolinea, con sistemi a mensola con pantografo rovescio (ABB), o semplice pantografo (Siemens), o ad induzione, senza dover stendere il bifilare, e attivabili a comando, senza necessità di alimentazione continua.

Il filobus di Tosi, rischia concretamente di nascere già vecchio e costoso.

FERROVIE E LOGISTICA. Devono essere rafforzate e razionalizzate le ferrovie esistenti senza l’introduzione della TAV, altamente impattate, costosa e priva della necessaria efficienza. Il quadrante Europa deve essere rifunzionalizzato per il cambio di mobilità merci da gomma a rotaia, favorendo la riduzione dei camion circolanti e la possibilità di esportare in modo più sostenibile

NO TAV: M5S è da sempre contrario al TAV un’ opera inutile, costosa e devastante per l’ ambiente ma è favorevole al potenziamento ed alla velocizzazione delle linee esistenti che offrono ancora ampi margini di sfruttamento L’attuale tracciato ferroviario della Milano Venezia, è stato tracciato dagli austriaci, ed essendo la ferrovia un’opera infrastrutturale ad alta intensità d’investimento, le soluzioni proposte devono essere efficaci e valide per periodi molto lunghi.

Uno dei limiti più volte sottolineati dei progetti TAV, è che la progettazione non parte mai dall’analisi del modello di servizio, come se sia possibile progettare un’opera senza considerare le esigenze di chi dovrebbe utilizzarla, o di chi, a cui è rivolta.

Metropolitana ferroviaria. Verona deve essere servita al più presto dal SFMR (Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale), cioè di una metropolitana di superficie (estesa verso le città limitrofe di Brescia, Mantova, Modena e Legnago) che serva tutti i paesi e città rendendo Verona e i suoi servizi maggiormente accessibili. Il Movimento 5 Stelle agisce per l’attuazione della SMFR anche attraverso interventi del gruppo regionale M5S.

Il progetto prioritario per la moblità sostenibile SMFR ( interrelazione con la Regione)

ella nostra regione il trasporto ferroviario regionale e locale può migliorare la qualità della vita dei pendolari e dei territori. Attualmente il servizio regionale è strutturato su due livelli di servizio:

treno regionale veloce, e treno regionale.

Il primo parte da Porta Nuova diretto a Venezia, con fermate a Porta Vescovo, S.Bonifacio, Vicenza, Padova, Mestre; il secondo ferma in tutte le stazioni tra Verona e Venezia. Chi risiede in provincia, è costretto a raggiungere Vicenza, Padova o Venezia con il regionale, poiché non è sempre possibile la coincidenza con il regionale veloce, e così raggiunge con tempi che si avvicinano alle due ore il capoluogo di regione.

Al contrario sarebbe utile che il servizio fosse strutturato su tre livelli: regionale,

regionale veloce, regionale espresso. Il regionale fermerebbe in tutte le stazioni, ma dovrebbe nascere a Peschiera o Desenzano ed essere limitato a Vicenza. In questa maniera si eliminerebbe l’attuale cesura del servizio ferroviario regionale per chi abita nella parte ovest della provincia.

Accanto al regionale dovrebbe esistere un regionale veloce, nascente a Verona e diretto a Venezia, che fermerebbe in tutte le fermate tra Verona e Vicenza, per fermarsi poi solamente a Vicenza, Padova, Mestre.

Accanto alle due tipologie precedenti un terzo livello di servizio chiamato regionale espresso, nascente a Verona e diretto a Venezia, che compie fermate a Porta Vescovo, San Bonifacio, Vicenza, Padova, Mestre.

Ovviamente le due tipologie, regionale veloce e regionale espresso, dovrebbero fare coincidenza con la prima tipologia, ovvero regionale, in maniera da servire capillarmente il territorio e garantire tempi di viaggio contenuti per gli spostamenti all’interno della regione.

Il contratto di servizio del trasporto ferroviario locale, è lo strumento sul quale agire per un miglioramento del servizio. Esso è redatto dalla Regione Veneto, stazione appaltante, e Trenitalia Divisione Trasporto Regionale, o altra impresa ferroviaria, che vinca la gara. Un comune capoluogo potrebbe spendersi presso al Regione.

Sempre all’interno di un’ottica di miglioramento del trasporto locale, la città potrebbe favorire l’apertura della rete ferroviaria alla città in più punti e diversi dalla solita stazione di Verona Porta Nuova: i chilometri di ferrovia che attraversano e lambiscono la città non sono pochi, perché non creare fermate a favore del servizio ferroviario regionale nei quartieri cittadini ? Ad esempio al Chievo, presso il forte; alla Croce Bianca; a San Massimo; a S.Lucia e a Madonna di Campagna. Ad esempio a Chievo, Croce Bianca, S.Massimo la ferrovia è intersecata da vie cittadine, in sovrapasso o sottopasso, presso le quali è possibile creare delle fermate coindivise con le autolinee del trasporto pubblico urbano, come viene fatto in Svizzera, Austria e Germania. Nel prossimo futuro la regione vuole stabilire il sistema di biglietto unico regionale, con il quale servirsi di treno, autobus extraurbano e autobus urbano. Si presenta così l’opportunità di, non solo favorire un più immediato accesso al trasporto ferroviario regionale il territorio (chi abita a Madonna di Campagna e S.Michele Extra, non deve necessariamente raggiungere Porta Vescovo o Porta Nuova, ma può avvalersi della fermata del trasporto ferroviario regionale più vicina, ma anche la possibilità di utilizzare il treno per i trasferimenti in città, con tempi più rapidi, evitando la congestione del traffico automobilistico. Mentre il servizio ferroviario regionale è di competenza della regione, per la creazione di fermate in

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linea, il comune può dialogare direttamente con RFI.

Richieste: paragonare i progetti esecutivi tav con i progetti esecutivi SMFR per verificare che sulle linee storiche sia possibile realizzare la metropolitana di superficie. Noi crediamo che la TAV occupi lo spazio dedicato al SMFR.

AEROPORTO: si tratta del miglior aeroporto interregionale del nord Italia per la sua posizione strategica anche rispetto ad importanti circuiti turistici internazionali. La vocazione è quindi chiara essere n aeroporto turistico dove trovino spazio le compagnie private charter e le principali linee nazionali ed internazionali. La regione ed il comune devono sostenere il ruolo dell’aeroporto di Verona in concorrenza con quello di Brescia Montichiari

Ghedi che nelle intenzioni della regione Lombardia dovrebbe divenire l’alternativa all’aeroporto di Malpensa difficilmente accessibile

L’aeroporto di Verona deve riprendere e rafforzare il suo ruolo rispetto ai voli charter a servizio delle città regionali e padane favorendo il turismo

devono essere rafforzate le linee ferroviarie regionali (SMFR interregionale per l’accessibilità all’aeroporto dalle città della pianura padana e delle principali linee ferroviarie

Aeroporto di Boscomantico: nei progetti del PAQE Boscomantico è indicato quale area destinata a divenire la cittadella dell’aeronautica ovvero un centro commerciale turistico. Ci opponiamo a tale progetto che insiste su un’area agricola di grande valore.

CICLABILITÀ. La ciclabilità deve divenire la modalità concorrenziale all’uso dell’auto in ambito urbano in concerto con l’aumento del TPL Deve essere creata e rafforzata una cilcabilità che favorisca i movimenti casa-lavoro, casa-scuola e il collegamento tra quartieri. Inoltre, la ciclabilità turistica deve essere collegata a questa rete urbana completando le piste ciclabili internazionali che ci attraversano: la pista Adige Sole, la Claudia Agusta ed il collegamento alla pista Ven-to.

Rendere la mobilità ciclabile entro cinque chilometri di distanza (15 min) la scelta più conveniente per gli spostamenti e favorire i percorsi ludico ricreativi. turistici, enogastronomici, culturali, track,.

Messa in sicurezza delle ciclabili esistenti

Creazione di una rete che colleghi i nodi di servizi più importanti (scuole, biblioteche, distretti sanitari, cinema, teatri, sedi istituzionali e amministrative, poste, luoghi di culto, aree commerciali, ecc.)

Valorizzazione dei percorsi turistico – paesaggistici e collegamento alle reti ciclabili extracomunali e internazionali. Completamento delle piste ciclabili Adige Sole e Via Claudia Augusta;

Creazione di servizi alla ciclabilità: aree di soste protette e capillarmente distribuite, punti di assistenza, parcheggi scambiatori con le altre modalità di trasporto.

Rendere obbligatorio nei nuovi insediamenti il collegamento con la rete ciclabile esistente e le infrastrutture necessarie al ricovero dei mezzi.

Obbligatorietà di predisporre una side-way ciclabili per le nuove infrastrutture o per quelle esistenti non ancora dotate;

garantire i trasporti ciclabili extraurbani con i comuni contermini e interqartierali;

dotare le piste ciclabili di opportuni servizi secondo il loro livello.

PEDONABILITÀ E SENTIERISTICA. Devono essere completati i marciapiedi, estese le zone pedonali e le zone trenta Kmh e costruiti percorsi protetti per diversamente abili e per le categorie più deboli.

Zone 30 e zone pedonali: individuare in ambito urbano i percorsi

rendere la mobilità pedonale entro un chilometro di distanza (15 min) la scelta più conveniente per gli spostamenti e favorire quella turistico ricreativa.

Messa in sicurezza dei marciapiedi e degli attraversamenti stradali.

Eliminazione delle barriere architettoniche. Valorizzazione dei percorsi turistico – paesaggistici. Pedonalizzazione degli spazi in prossimità dei nodi di servizi più importanti ( scuole, biblioteche, distretti sanitari, cinema, teatri, sedi istituzionali e amministrative, poste, luoghi di culto, aree commerciali, ecc.).

Espansione della ztl in centro storico, delle zone 30 e delle aree pedonali, recupero della senti eristica, dei percorsi minori inclusi quelli storici quali: percorsi interni agli isolati storici, introi, strade lastricate, lasagne, sentieri.

Servizi al pedone (fontanelle, panchine, ecc.

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TRASPARENZA

L’obiettivo che ci poniamo è quello di garantire la totale trasparenza dell’attività amministrativa di governo della città dando piena attuazione al decreto trasparenza. Vogliamo rendere fruibili tutte le informazioni che riguardano l’Amministrazione, anche attraverso un ammodernamento del sito web del Comune, rendendo libero e pubblico l’accesso a tutti gli atti promulgati, con l’utilizzo di strumenti informatici capaci di facilitare la loro fruizione, ricerca e comprensione, con dati aggiornati in tempo reale e strumenti di ricerca di più facile accesso. Intendiamo utilizzare la trasparenza quale arma per la prevenzione della corruzione all’interno dell’Amministrazione Comunale, favorire l’adozione di procedure di Whistleblowing che possano garantire l’anonimato a chi denuncia frodi o problemi di vario tipo all’interno del Comune o delle sue partecipate; miriamo ad adottare una politica di collaborazione con l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) per la realizzazione di prassi virtuose come, ad esempio, la trasformazione del Nucleo di valutazione (NV) in Organismo indipendente di valutazione (OIV) delle performances del Comune e del suo personale (evitando che il controllore coincida con il controllato). Ci impegneremo anche a modificare il regolamento per la scelta dei candidati alle partecipate adottando le audizioni pubbliche e seguendo criteri più stringenti di incandidabilità, incompatibilità e assenza di conflitto di interessi, prevedendo anche un obbligo di rendicontazione verso il Comune più ampio.

TRASPARENZA Collaborazione con l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) per la realizzazione

di prassi virtuose. In ciò rientra anche la trasformazione del Nucleo di valutazione (NV) in Organismo indipendente di valutazione (OIV) delle performances del Comune e del suo personale;

Modifica del regolamento per la scelta dei candidati alle partecipate adottando le audizioni pubbliche e seguendo criteri più stringenti di incandidabilità, incompatibilità e assenza di conflitto di interessi, prevedendo un obbligo di rendicontazione verso il Comune più ampio

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Garanzia dell’anonimato e adeguate misure di tutela a chi denuncia frodi o problemi di vario tipo all’interno del Comune, con estensione di tale modalità alle partecipate;

Audizioni pubbliche seguendo criteri più stringenti di incandidabilità, incompatibilità e assenza di conflitto di interessi, prevedendo un obbligo di rendicontazione verso il Comune più ampio.

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