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MODULO FC.1 - QUADRO FC2 “PATRIMONIO MOBILIARE”

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE

PARTE 2 – DSU MINI

4. MODULO FC.1 - QUADRO FC2 “PATRIMONIO MOBILIARE”

Nota bene: Gli importi contenuti nel Modulo FC.1, devono essere arrotondati all’unità di euro, per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a cinquanta centesimi di euro o per difetto se inferiore a detto limite.

Esempio: 65,49 diventa 65; 65,50 diventa 66; 65,51 diventa 66.

Il patrimonio mobiliare è composto dalle voci di seguito indicate, anche detenute all’estero, possedute alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU, fatto salvo quanto diversamente disposto con riferimento a singole componenti:

a) depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al lordo degli interessi, al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU, ovvero, se superiore, il valore della consistenza media annua riferita al medesimo anno. Qualora nel secondo anno precedente si sia proceduto all'acquisto di componenti del patrimonio immobiliare, ovvero a variazioni ad incremento di altre componenti del patrimonio mobiliare, per un ammontare superiore alla differenza tra il valore della consistenza media annua e del saldo al 31 dicembre, può essere assunto il valore del saldo contabile attivo al 31 dicembre del secondo anno precedente, anche se inferiore alla consistenza media; ai soli fini di successivi controlli, nella DSU il valore della consistenza media annua va comunque indicato. Le carte prepagate con IBAN sono assimilate al conto corrente bancario o postale e vanno dichiarate con il codice 01.

Per quanto riguarda i rapporti da considerare vedi il punto 4.1 codici 01, 03, 09;

b) titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU.

Per quanto riguarda i rapporti da considerare vedi punto 4.2 codici 02, 07;

c) azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, per le quali va assunto il valore risultante dall'ultimo prospetto redatto dalla società di gestione alla data di cui alla lettera b).

Per quanto riguarda i rapporti da considerare vedi il punto 4.2 codici 02, 05, 06;

d) partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, per le quali va assunto il valore rilevato alla data di cui alla lettera b), ovvero, in mancanza, nel giorno antecedente più prossimo;

e) partecipazioni azionarie in società non quotate in mercati regolamentati e partecipazioni in società non azionarie, per le quali va assunto il valore della frazione del patrimonio netto, determinato sulla base delle risultanze dell'ultimo

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bilancio approvato anteriormente alla data di presentazione della DSU, ovvero, in caso di esonero dall'obbligo di redazione del bilancio, determinato dalla somma delle rimanenze finali e dal costo complessivo dei beni ammortizzabili, al netto dei relativi ammortamenti, nonché degli altri cespiti o beni patrimoniali;

f) masse patrimoniali, costituite da somme di denaro o beni non relativi all'impresa, affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del decreto legislativo 23 luglio 1996, n. 415, per le quali va assunto il valore delle consistenze risultanti dall'ultimo rendiconto predisposto, secondo i criteri stabiliti dai regolamenti emanati dalla Commissione nazionale per le società e la borsa, dal gestore del patrimonio anteriormente alla data di cui alla lettera b).

Nel caso di rapporto fiduciario ex legge n. 1966/1939, vedi punto 4.2 codice 04;

g) altri strumenti e rapporti finanziari per i quali va assunto il valore corrente alla data di cui alla lettera b), nonché contratti di assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita e di capitalizzazione per i quali va assunto l'importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data, al netto degli eventuali riscatti, ivi comprese le polizze a premio unico anticipato per tutta la durata del contratto per le quali va assunto l'importo del premio versato; sono esclusi i contratti di assicurazione mista sulla vita per i quali alla medesima data non è esercitabile il diritto di riscatto.

Nel caso di contratti di assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita e di capitalizzazione vedi punto 4.2, codice 23.

Nel caso di altri strumenti e rapporti finanziari indicare codice 99;

h) il valore del patrimonio netto per le imprese individuali in contabilità ordinaria, ovvero il valore delle rimanenze finali e del costo dei beni ammortizzabili per le imprese individuali in contabilità semplificata, determinato con le stesse modalità indicate alla lettera e).

La prima sezione deve essere obbligatoriamente compilata. Se non si è posseduto alcun rapporto finanziario deve essere barrata la prima casella.

Se invece è stato posseduto un qualunque rapporto finanziario: deve essere compilata la sezione I se si possiedono depositi e/o conti correnti bancari e postali e la sezione II se si possiedono altri tipi di rapporti finanziari.

4.1. Quadro FC.2, prima sezione: depositi e conti correnti bancari e postali

Nel caso di assenza totale di rapporti finanziari deve essere barrata la casella contenente la dicitura “Nel secondo anno precedente la presente DSU non è stato posseduto alcun rapporto finanziario”. Nel caso di rapporti finanziari con dati contabili a zero deve essere barrata la casella contenente la dicitura “Nel secondo anno precedente la presente DSU è stato posseduto almeno un rapporto finanziario” e compilate le relative sezioni.

Nella prima colonna “tipo-rapporto” vanno utilizzati i seguenti codici:

▪ Codice 01 conti correnti

Sono comprese tutte le tipologie di conti correnti, compresi quelli in valuta, i conti di vincolati /liberi ed i conti di pagamento, nonché le carte prepagate con IBAN.

▪ Codice 03 Conto deposito a risparmio libero/vincolato

Sono compresi in questa codifica tutte le forme di deposito libero/vincolato, compresi i libretti nominativi ed al portatore, sia bancari che postali.

▪ Codice 09 conto terzi individuale/globale

Trattasi di conti transitori bancari, generalmente aperti per accogliere partite delle quali siano ancora in corso le lavorazioni per l’imputazione ai conti di definitiva pertinenza.

Questo rapporto è anche aperto per effettuare operazioni a quella parte della clientela che non intrattiene conto corrente e che svolge solo operazioni di carattere saltuario ed occasionale. È utilizzato comunque anche per quella clientela che è titolare di rapporto di conto, specie per gli operatori commerciali che effettuano transazioni estere e movimenti di capitale.

I conti terzi possono essere individuali, cioè intestati nominativamente al cliente, oppure globali quando in detto rapporto confluiscono importi per operazioni diverse relative a nominativi diversi (es. ricavi cedole, diritti di custodia, importi a disposizione, ecc.) oppure partite impersonali (es. recupero assegni smarriti o rubati, o erroneamente pagati).

Indicare, successivamente, l’identificativo del rapporto, il codice fiscale dell’operatore finanziario, il valore del saldo contabile attivo al lordo degli interessi al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU, nonché il valore della giacenza media annua riferita al medesimo anno. Nel caso di rapporti cointestati indicare la quota di saldo e giacenza media secondo il numero dei cointestatari (ad esempio per due cointestatari indicare la quota del 50%, tre cointestatari quota del 33,3%, e così via).

Per giacenza media annua si intende l’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il calcolo della giacenza media annua, ovvero dell’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo, ragguagliato ad un anno, si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero di giorni in cui il deposito/conto è rimasto aperto. In questo contesto con giacenze giornaliere si intendono indicare i saldi giornalieri per valuta.

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Nota bene: nel calcolo della giacenza media annua è utile far riferimento agli estratti conto. Nell’estratto conto sono infatti riportati, ai fini del calcolo degli interessi, i cosiddetti “numeri creditori” (il prospetto che li riporta può assumere diverse denominazioni, le più comuni essendo “Riassunto scalare”, “Calcolo delle competenze”,

“Calcolo degli interessi”, “Scalare per valuta”). Per ottenere la giacenza media basta sommare i “numeri creditori totali” riportati negli estratti conto in maniera da coprire tutto l’anno (ad esempio, se si ricevono estratti conto trimestrali, il primo estratto riporta i numeri creditori totali dal 1° gennaio al 31 marzo, il secondo dal 1° aprile al 30 giugno e così via; vanno pertanto sommati i numeri creditori totali indicati nei quattro estratti conto) e poi dividere per 365.

Nelle ultime due colonne della tabella indicare la data di inizio e la data di fine del rapporto solo se il rapporto è stato rispettivamente aperto o cessato in corso d’anno.

Nell’ultimo rigo della tabella, se è stato posseduto più di un rapporto, indicare la somma dei saldi e delle giacenze medie nello spazio indicato rispettivamente come totale (A) e totale (B).

Se la differenza (A-B) è positiva, l’ISEE è calcolato sul saldo; se è negativa l’ISEE è calcolato sulla giacenza media. Se la giacenza media è superiore al saldo e però sono stati fatti nel secondo anno precedente acquisti netti di beni immobiliari (ad es. acquisto di una casa) o di altre componenti il patrimonio mobiliare (ad es. acquisto di titoli di stato) o trasferimenti ad altri componenti il nucleo familiare indicato nella prima sezione del Quadro A (ad es. bonifici da conto corrente del padre a quello del figlio) per un ammontare superiore o uguale in valore assoluto alla differenza (B-A), allora l’ISEE è calcolato sul saldo. In tal caso occorre barrare la relativa casella ed indicare rispettivamente l’incremento del patrimonio immobiliare (C) e/o l’incremento del patrimonio mobiliare (D) verificatisi nel secondo anno precedente.

Nota bene: il totale di tali valori incrementali del patrimonio (C+D) deve essere maggiore o uguale in valore assoluto della differenza tra giacenza media e saldo precedentemente indicata (B-A) perché l’ISEE sia calcolato sul saldo anche quando inferiore alla giacenza media.

I dati contabili (saldo finale e giacenza media) vanno espressi in Euro anche per i rapporti finanziari in valuta in base al tasso di cambio a fine anno, o - per i rapporti chiusi nell’anno - alla data di chiusura del rapporto.

Per identificativo del rapporto si intende per i conti correnti e assimilati preferibilmente il codice IBAN ovvero, se non disponibile, il numero rapporto (ad esempio il numero del libretto, ecc.).

Nel caso di operatori finanziari esteri non dotati di codice fiscale, ma di altro codice identificativo, deve essere inserito il carattere E come primo carattere del campo operatore finanziario, seguito da un massimo di 15 caratteri alfanumerici (in caso di indisponibilità del codice identificativo, per operatori ad esempio extra Unione Europea, può essere inserito il valore END, dove ND sta per non disponibile).

4.2. Quadro FC.2, seconda sezione: altre forme di patrimonio mobiliare Indicare nella colonna “tipo rapporto” i seguenti codici:

▪ Codice 02 Rapporto di conto deposito titoli e/o obbligazioni

Tale forma di deposito contiene i titoli acquistati o ricevuti dalla clientela ai fini della gestione e dell’amministrazione degli stessi.

Sono tali i titoli di massa o in serie, nominativi o al portatore o all’ordine, titoli di Stato, obbligazioni, azioni.

Sono altresì compresi in questa categoria i depositi a custodia per i fondi di qualsiasi tipologia: speculativi, di reddito, di accumulo, di investimento mobiliare.

Il valore da riportare è quello dell’estratto conto periodico inviato alla clientela e che riporta il controvalore dei titoli depositati.

▪ Codice 05 e codice 06 Gestione collettiva del risparmio e gestione patrimoniale

Tali rapporti sono prevalentemente caratteristici delle società di gestione del risparmio (SGR) e degli organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR). La gestione collettiva del risparmio rappresenta quella tipologia di servizi di gestione patrimoniale caratterizzati dalla confluenza del risparmio raccolto in un fondo di investimento, amministrato Esempio: calcolo della giacenza media. È necessario:

▪ Calcolare le giacenze giornaliere per ogni giorno dell’anno

▪ Moltiplicare le singole giacenze giornaliere per i giorni in cui sono rimaste costanti

▪ Sommare gli importi ottenuti

▪ Dividere il risultato per 365gg Numericamente il calcolo risulta essere:

▪ 100gg X una giacenza giornaliera di 1000 euro = 100.000

▪ 15gg X una giacenza giornaliera di 700 euro = 10.500

▪ 250gg X una giacenza giornaliera di 2000 euro = 500.000

▪ Sommatoria di 100.000 + 10.500 + 500.000 = 610.500

Divisione di 610.500 / 365 = 1673 euro giacenza media

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da una SGR, la quale prende decisioni di investimento e disinvestimento in modo unitario, così che anche i rendimenti scaturenti dalla gestione siano ripartiti in maniera uniforme tra tutti i partecipanti, proporzionalmente alle quote di partecipazione al fondo.

La gestione patrimoniale comprende l’insieme dei servizi del risparmio finanziario effettuato dagli operatori finanziari per conto terzi. In ambedue i casi il dato da riportare è quello contabilmente registrato o rilevato dalle comunicazioni periodiche inviate dall’operatore finanziario alla clientela.

▪ Codice 07 Certificati di deposito e buoni fruttiferi

Titoli trasferibili a tasso fisso o variabile, rappresentativi di depositi a scadenza vincolata. Tali certificati possono essere nominativi e al portatore: indicare il valore nominale dei titoli.

In questa codifica vanno riportati anche i buoni di risparmio postali.

Altre forme di patrimonio mobiliare meno ricorrenti

▪ Codice 04 rapporto fiduciario ex legge n. 1966 del 1939

Convenzionalmente tale rapporto, considerato tipico, serve ad indicare i rapporti fra fiduciante e fiduciaria. Tali rapporti sono quelli che il cliente, sottoscrive con una società fiduciaria alla quale intesta ed affida la gestione di un bene mobiliare o immobiliare alle condizioni e nei termini stabiliti contrattualmente nel rapporto fiduciario.

Indicare i controvalori contabili a fine anno di ogni rapporto fiduciario così come comunicati nei resoconti periodici inviati alla clientela.

▪ Codice 23 prodotti finanziari emessi da imprese di assicurazione

Si intendono in questo caso i prodotti che riguardano le polizze di tipo finanziario-assicurativo di tipo unit-linked, index- linked e i contratti ed operazioni di capitalizzazione.

Indicare il numero totale delle polizze e l’ammontare dei premi versati nonché dei relativi riscatti effettuati.

Indicare, l’identificativo del rapporto, il codice fiscale dell’operatore finanziario, il valore al 31 dicembre (salvo quando non rilevabile come sopra specificato). Indicare la data di inizio e fine del rapporto solo se il rapporto è stato rispettivamente aperto o cessato in corso d’anno. Per identificativo del rapporto si intende preferibilmente il codice IBAN ovvero, se non disponibile, il numero rapporto (ad esempio il numero dossier titoli ecc.).

Le carte prepagate non dotate di IBAN devono essere inserite con il codice 99.

Nel caso di operatori finanziari esteri non dotati di codice fiscale, ma di altro codice identificativo, deve essere inserito il carattere E come primo carattere del campo operatore finanziario, seguito da un massimo di 15 caratteri alfanumerici (in caso di indisponibilità del codice identificativo, per operatori ad esempio extra Unione Europea, può essere inserito il valore END, dove ND sta per non disponibile).