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3. ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE IN MATERIA ENERGETICA

3.1 Produzione e consumo di energia in Sicilia

3.1.5 Monitoraggio degli obiettivi del Burden Sharing

Il MiSE con D.M. del 14 gennaio 2012 ha approvato la metodologia che, nell’ambito del sistema statistico nazionale in materia di energia, è applicata per rilevare i dati necessari a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali in materia di quote dei consumi finali lordi di elettricità, energia per il riscaldamento e il raffreddamento, e per i trasporti coperti da fonti energetiche rinnovabili.

In attuazione all'articolo 40, comma 5, del D.Lgs. 28 del 2011, è stata approvata la metodologia di monitoraggio degli obiettivi regionali di Burden Sharing. Tale metodologia è applicata, nell'ambito del Sistema Statistico Nazionale (Si.Sta.N.) in materia di energia.

Il Decreto ha stabilito che la responsabilità dei dati riferiti alle fonti fossili di energia è di ENEA, mentre tutto ciò che concerne le fonti rinnovabili di energia è responsabilità di GSE.

Si rileva, quindi, che per il settore dell'energia elettrica, il sistema di rilevazione e monitoraggio statistico è ormai sviluppato e consolidato e consente di rispondere adeguatamente ai flussi informativi a livello nazionale e a livello regionale richiesti dalla Direttiva 2009/28/CE.

Mentre per i settori termico e dei trasporti, le informazioni statistiche non sono disponibili col medesimo grado di approfondimento del settore elettrico e, pertanto, si rende necessaria un’implementazione del sistema, nonché lo sviluppo di specifiche metodologie di calcolo.

Ai fini, invece, di un’armonizzazione tra i dati statistici regionali e quelli nazionali, il MiSE, nel suddetto Decreto, ha stabilito la metodologia seguita per la ripartizione tra le Regioni e le Province Autonome degli obiettivi intermedi e finali di contenimento dei consumi finali lordi e di sviluppo delle fonti rinnovabili.

La coerenza fra la sommatoria dei dati relativi alle Regioni e alle Province Autonome e i corrispondenti valori nazionali è verificata annualmente per tutti gli indicatori monitorati. In caso di mancata coerenza, gli esiti delle rilevazioni sono trasmessi al MiSE, per le eventuali azioni correttive. Tuttavia, qualora le Regioni o le Province Autonome dispongano di statistiche sui componenti dei loro consumi energetici, prodotte conformemente ai requisiti di qualità delle statistiche Si.Sta.N., e tali statistiche regionali differiscano di almeno dieci punti percentuali rispetto ai corrispondenti valori stimati con la metodologia regionale, il GSE

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ovvero l’ENEA comunicano la circostanza al MiSE che procede a verificare l’attendibilità dei dati forniti dalle Regioni o Province Autonome.

Dall’analisi della Tabella 3.12, relativa al monitoraggio dei dati rilevati nel 2018 e gli obiettivi al 2018, si nota come solo tre Regioni (Sicilia, Lazio e Liguria) non hanno rispettato, seppur di poco, le previsioni per l’indicatore del rapporto tra i Consumi Finali Lordi da Fonti di Energia Rinnovabile (CFL-FER) e i Consumi Finali Lordi Totali (CFL). Tra queste la Sicilia ha mostrato uno scarto negativo di -0,6%, che risulta essere il minore rispetto alle tre Regioni che non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Le restanti 17 Regioni hanno raggiunto nel 2018 l’obiettivo loro assegnato. Nel complesso risulta che l’Italia a dicembre 2018 ha raggiunto e superato del 4,6% l’obiettivo del 14,3% fissato per il 2018.

Tabella 3.12 Scarto percentuale tra il dato rilevato nel 2018 e l’obiettivo 2018

Dall’analisi della Tabella 3.13, nel rilevare la differenza tra l’obiettivo 2020 e i dati rilevati per il 2019, si nota come le stesse tre Regioni (Sicilia, Lazio e Liguria) debbano ancora implementare gli sforzi per il raggiungimento dell’obiettivo 2020, rispetto alla loro situazione monitorata nel 2019. Tra queste la Sicilia, insieme alla Liguria, sono quelle che devono maggiormente recuperare in termini di percentuale (intorno al 3%). Le restanti diciassette Regioni hanno già raggiunto nel 2019 l’obiettivo loro assegnato per il 2020. Nel complesso risulta che l’Italia a dicembre 2019 ha già raggiunto e superato del 2,8% l’obiettivo del 17% di consumi finali lordi da FER su CFL, attribuito dall’UE nell’ambito del c.d. pacchetto 20-20-20.

4,6%

Differenza percentuale tra il dato rilevato al 2018 e l'obiettivo al 2018

Tabella 3.13 Scarto percentuale tra il dato rilevato al 2019 e l’obiettivo 2020

La Tabella 3.14 indica il confronto tra i dati rilevati dal 2014 al 2019 per le Regioni italiane e gli obiettivi previsti dal 2014 al 2020, in termini di Consumi Finali Lordi di energia da FER, escluso il settore termico, rilevati dal GSE sul portale di monitoraggio degli obiettivi del “Burden Sharing”.

Tabella 3.14 Consumi Finali Lordi di energia da FER (escluso il settore termico)

Regione Dati rilevati (ktep) Obiettivi (ktep)

Anno di riferimento 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2014 2016 2018 2020

Differenza percentuale tra il dato rilevato al 2019 e l'obiettivo al 2020

Campania 996 1.098 1.058 1.160 1.112 1.182 543 767 915 1.111 La Tabella 3.15 indica il confronto tra i dati rilevati dal 2014 al 2019 per le Regioni italiane e gli obiettivi previsti dal 2014 al 2020, in termini di Consumi Finali Lordi di energia.

Tabella 3.15 Consumi Finali Lordi di energia

Regione Dati rilevati (ktep) Obiettivi (ktep)

Anno di ITALIA 118.595 121.705 121.457 120.43

5 121.42

Confrontando la differenza tra l’obiettivo 2018 (983 ktep) e il dato rilevato nello stesso anno (731 ktep), relativi alla quota di consumi finali lordi da fonte rinnovabile, la Sicilia mostra uno scostamento di 252 ktep, come evidente in Tabella 3.15. Il dato sui CFL-FER si è mantenuto pressochè costante nel periodo 2014-2018 ed ha subito un moderato incremento nel 2019, fino a 769 ktep, dato che dovrebbe ulteriormente incrementarsi nel 2020. Per l’anno 2020 è plausibile, viste le conseguenze della pandemia da COVID-19, ipotizzare un minore scostamento rispetto al valore obiettivo che per il 2020 è di 1.202 ktep. L’analisi del Sistema Energetico Italiano, per l’anno 2020, elaborata dall’ENEA, ha registrato una riduzione dei consumi di energia del 10% e una riduzione del 12% delle emissioni di CO2, rispetto all’analogo trimestre del 2019 [12].

Considerando una crescita delle rinnovabili identica a quella registrata nel 2019, pari al 5,2%, si perviene ad una stima dei consumi finali lordi da FER pari a circa 809 ktep, per il 2020, secondo quanto riportato in Tabella 3.16.

Tabella 3.16 Traiettoria al 2020 dei consumi finali lordi FER-E + FER-C per la Regione Siciliana

Il dato sui CFL è stato in progressiva diminuzione dal 2016 fino al 2018, con un’inversione di tendenza nel 2019. Si è proceduto effettuando una proiezione rispetto ai dati del 2020 non ancora disponibili, sulla base dell’analisi del Sistema Energetico Italiano, per l’anno 2020, elaborata dall’ENEA. Estendendo i risultati di questa analisi dei dati nazionali al contesto regionale per il 2020, si perviene alla determinazione del trend dell’ultimo decennio sui consumi finali lordi di energia (Tabella 3.17).

Tabella 3.17 Traiettoria dei consumi finali lordi per la Regione Siciliana al 2020

I dati completi del monitoraggio del Burden Sharing per la Regione Siciliana sono riportati in Tabella 3.18.

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Anno di riferimento 2012 2014 2016 2018 2019 2020

ktep

CFL obiettivi CFL rilevato CFL stimato

Tabella 3.18 Consumi finali lordi di energia 2017-2018-2019, rilevati dal GSE sul portale di monitoraggio del Burden

CONSUMI FINALI LORDI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI

(escluso il settore trasporti) 752 731 769

Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (settore Elettrico) 454 447 458

Idraulica (normalizzata) 11 11 11

Calore derivato prodotto da fonti rinnovabili (settore Termico) 25 22 23

CONSUMI FINALI LORDI DI ENERGIA 6.033 5.867 6.002

Consumi finali di energia da FER (settore Termico) 273 261 289

Consumi finali lordi di calore derivato 116 114 122

Consumi finali lordi di energia elettrica 1.541 1.494 1.510

Consumi finali della frazione non biodegradabile dei rifiuti 5 6 4

Consumi finali di prodotti petroliferi e biocarburanti 3.156 3.043 3.145

Olio combustibile 120 108 112

Per quanto riguarda i CFL FER-E, la distribuzione dei consumi non è variata in modo sensibile nell’ultimo triennio (2017-2019) e, per singola fonte rinnovabile; per il 2019, essa mostra un contributo maggiore della fonte eolica (58,7%), seguita da quella solare fotovoltaica (34,3%) con contributi minori del 4% per le fonti:

idraulica, biomasse solide e del biogas, secondo la Figura 3.6. Il contributo della fonte geotermica è nullo, mentre quello dei bioliquidi sostenibili è pressochè nullo.

27 I dati relativi al 2019 sono stati desunti dal documento Rapporto Statistico 2020 – fonti rinnovabili, pubblicato dal GSE in data 02/08/2021

Figura 3.6 Distribuzione per fonte rinnovabile del CFL nel settore elettrico in Sicilia

Fino al 2016 l’obiettivo regionale del Burden Sharing per la Regione Siciliana è stato raggiunto, solo nel 2018 il valore rilevato della quota di energia rinnovabile sui consumi finali lordi, pari al 12,5%, è stato inferiore dello 0,6%, rispetto al valore obiettivo del 13,1%. Il dato al 2019 mostra un incremento dell’1,2% rispetto al dato del 2018, dovuto principalmente alla diminuzione dei CFL.

Mantenendo il trend attuale di crescita dei CFL-FER e, considerando un decremento più marcato per il 2020, dovuto alla pandemia da COVID-19, con i lunghi periodi di completo lockdown, che hanno prodotto una contrazione dei consumi per il 2020 pari al 10% rispetto al 2019, è verosimile un avvicinamento ulteriore all’obiettivo fissato del 15,9%.

Sulla base di questi assunti, l’obiettivo al 2020 del 15,9% di consumi finali da FER sul totale dei consumi finali lordi dovrebbe essere ulteriormente avvicinato, ottenendo un risultato pari al 15%, come riportato in Tabella 3.19.

Tabella 3.19 Traiettoria dell’obiettivo della quota di energia coperta da fonti rinnovabili sui consumi finali lordi

Nel 2019, in Italia, i consumi diretti da fonti rinnovabili nel settore termico sono stati di 403.445 TJ (9.636 ktep), mediante l’utilizzo di una vasta gamma di impianti e apparecchi tradizionali ed innovativi (stufe, caldaie, pompe di calore, collettori solari termici, ecc.).

2,4%

58,7%

34,3%

2,6% 2,0%

Idraulica (normalizzata) Eolica (normalizzata) Solare Biomasse solide Biogas

2,7%

7,0%

8,8%

10,8%

13,1%

15,9%

9,6%

11,6% 11,6%

12,5% 12,8%

15,0%

0,0%

2,0%

4,0%

6,0%

8,0%

10,0%

12,0%

14,0%

16,0%

18,0%

Anno di riferimento

2012 2014 2016 2018 2019 2020

ktep

CFL-FER/CFL obiettivo CFL-FER/CFL rilevato

Il contributo più rilevante riguarda la biomassa solida, utilizzata negli apparecchi alimentati da legna da ardere e pellet, specialmente nel settore residenziale, con un consumo complessivo di oltre 270.000 TJ (6,45 Mtep, pari al 67% dei consumi diretti totali). Seguono poi le pompe di calore, la cui energia rinnovabile fornita nel 2019 è stata di 104.600 TJ (2,5 Mtep), con un’incidenza del 25,9% dei consumi diretti totali.

Infine, i rifiuti, la fonte solare, la fonte geotermica e il biogas contribuiscono ai consumi diretti finali con valori inferiori al 3% ciascuno. La distribuzione regionale dei consumi diretti di fonti rinnovabili, nel settore termico, nel 2019 mostra il primato della Lombardia con il 14,8%, mentre la Sicilia riporta un valore pari al 3%.

In Sicilia, il contributo maggiore ai CFL FER-C è dato dalle biomasse solide nel settore residenziale (54,7%), seguito dalle pompe di calore (32,9%) e dall’energia solare termica (7,6%). I restanti contributi mostrano valori inferiori al 4% ciascuno, secondo la Figura 3.7. Il contributo della frazione biodegradabile dei rifiuti e dei bioliquidi sostenibili è nullo.

Figura 3.7 Distribuzione per fonte rinnovabile del CFL nel settore termico in Sicilia

Il calore derivato complessivamente prodotto in Italia nel 2019 da fonti rinnovabili è stato di 41.761 TJ, con 37.305 TJ in unità cogenerative e 4.456 TJ in unità di sola generazione termica. A livello nazionale, con il 30% della produzione è la Lombardia ad avere il primato. In Sicilia, invece, la produzione complessiva di calore derivato è di 952 TJ, pari a circa il 2,3% del totale nazionale [7].