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Le nuove società globali

Nel documento POLITECNICO DI TORINO (pagine 77-82)

Il processo di urbanizzazione in America Latina

2.5. Le nuove società globali

I rapporti tra l'America Latina e il resto del mondo sono condizionati da un'asimmetria in termini di potere nel caso dei paesi più potenti, dalla relativa sicurezza associata alla definizione di “zona di pace” e da un contesto economico segnato dall’eredità del neoliberismo e l'apertura delle loro economie.

In questo quadro, l'America Latina ha adottato diverse strade, come ad esempio l'apertura della sua economia al mondo, una regionalizzazione attraverso schemi di integrazione e l'articolazione di legami transregionali attraverso trattati di libero scambio (generalmente con gli Stati Uniti). Tuttavia, il peso variabile di questi fattori tra i diversi paesi dell’America Latina indica che la regione manca di una strategia comune e coerente per inserirsi nel mondo globalizzato.

Le strategie e le opzioni latinoamericane derivano da tre principali forze e processi che modellano la politica mondiale nel sistema contemporaneo, ovvero globalizzazione, regionalizzazione e nazionalismo, che dovrebbero essere considerati come forze relative e sovrapposte, a volte antagoniste e altre cooperative, l'una verso l'altra, ma mai armoniose81.

Le strategie latinoamericane verso il resto del mondo tengono conto delle interazioni dinamiche tra queste forze e possono essere riassunte con l’apertura al mondo (attraverso la globalizzazione), l’integrazione intraregionale (attraverso la regionalizzazione) e la frammentazione attraverso regionalizzazione esterna e collegamenti transregionali. Uno dei maggiori temi di discussione, estremamente controverso, risulta essere l'esistenza

Lavalle, A.G., Acharya, A. and Houtzager, P.P. (2005). Beyond Comparative Anecdotalism:

Lessons on Civil Society and Participation from São Paulo, Brazil World Development, 33(6):

951-964.

81 Kacowicz, A.M. (1998). Regionalization, Globalization, and Nationalism: Convergent, Divergent, or Overlapping? Kelogg Institute Working Paper, No. 262, December 1998.

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dell'America Latina come una regione coerente. Ci sono argomenti a favore e contro questo approccio. Il nuovo scenario di differenziazione tra i paesi latinoamericani e l'aumento dei suoi legami extraregionali è legato al più ampio fenomeno della globalizzazione.

Ad esempio, la globalizzazione dei mercati ha spinto, naturalmente e logicamente, i paesi latinoamericani verso la diversificazione dei loro contatti al di fuori della regione e persino dell'emisfero occidentale. Nel campo della sicurezza, gli interessi degli Stati Uniti nel periodo immediatamente successivo alla Guerra Fredda, li hanno portati a differenziare tra le diverse subregioni dell'America Latina. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno esteso e consolidato il loro potere complessivo nelle subregioni del Messico, dell'America centrale, dei Caraibi e della fascia settentrionale del Sud America, ad eccezione di Cuba e Venezuela, e a spese del cosiddetto “Cono meridionale” (conosciuto anche come “Cono sud” o “America del Cono Sud”), ovvero la zona geografica che include tutti quei paesi dell’America Latina, che si trovano al di sotto del Tropico del Capricorno, ovvero Argentina, isole Falkland (Malvine), Cile e Uruguay, e anche alcune aree del Paraguay e del Brasile meridionale.

Allo stesso tempo, le nazioni latinoamericane affrontano interessi e problemi comuni, come un contesto sociale asimmetrico, un ambiente di sicurezza mutevole e un’economia politica comune.

Il problema essenziale che le nazioni latinoamericane affrontano nei loro rapporti con il resto del mondo è quello del significato asimmetrico82. Questo significa che il resto del mondo (come ad esempio, Nord America, Europa e Asia) è più importante per l'America Latina che non quest’ultima per altre regioni del sistema internazionale. L'economia mondiale è in transizione, con il Nord America e l'Unione europea in declino e le nuove potenze economiche

82 Smith, P. (2000). Talons of the Eeagle: Dynamics of US-Latin American Relations, New York: Oxford University Press.

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dominanti orientate verso l'Asia. Eppure, e nonostante le enormi potenzialità insite nella sua ricca dotazione di risorse naturali, l'America Latina non ha molto peso politico, economico e sociale in un mondo che diventa sempre più globalizzato. Inoltre, senza le rigide strutture ideologiche e geostrategiche della Guerra Fredda, le nazioni latinoamericane ricevono meno attenzione di prima dalle potenze mondiali e corrono il rischio di essere emarginate, se non irrilevanti83.

Il mutevole ambiente di sicurezza dell'America Latina include la continuazione della sua “zona di pace”, specialmente in Sud America, e un nuovo panorama di sicurezza caratterizzato da minacce e problemi interni.

Per quanto riguarda il contesto dell'economia politica, la globalizzazione economica ha avuto un impatto significativo e disomogeneo sullo sviluppo economico, sociale e politico dell'America latina.

Dalla metà degli anni '90 l'idea di globalizzazione è stata al centro dei dibattiti sull'impatto del libero scambio e dei flussi finanziari sullo sviluppo latinoamericano e sulla sua traiettoria in termini di economia politica84. La globalizzazione segna un successo senza precedenti del capitalismo che fa affidamento sulla mobilità globale di tutti i fattori di produzione, insieme alla determinazione dei governi di non interferire con l'allocazione delle risorse del mercato.

A seguito della crisi del debito degli anni '80 e del populismo politico degli anni '90, le nazioni latinoamericane hanno riaperto le loro economie ad un ampio commercio con il resto del mondo. Dapprima con esitazione e poi con crescente entusiasmo, la regione ha abbracciato l'ortodossia ideologica e le

83 Tulchin, J.S. and Espach, R.H. (2001). Latin America in the New International System: A Call for Strategic Thinking. In Tulchin, J.S. and Espach, R.H. (Eds.). Latin America in the New International System, pp. 1-33, Boulder, CO: Lynne Rienner.

84 O’Toole, G. (2007). Politics: Latin America, Harlow, England: Pearson Longman.

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politiche del neoliberismo, nel quadro dell'economia mondiale. Come conseguenza di queste politiche neoliberiste, gli stati e le società latinoamericane sono diventate saldamente legate alle economie di mercato e più dipendenti e strettamente integrate nell'economia globale come esportatrici delle loro risorse naturali e importatrici di prodotti finiti in quanto si sono abbassati i dazi, si sono incentivate le esportazioni, si sono invitati investitori stranieri a fare offerte per le imprese statali messe all’asta e si sono promossi accordi di libero scambio. Paradossalmente, quanto più la regione è stata integrata nell'era della globalizzazione economica del dopo Guerra Fredda, caratterizzata da omogeneità di libero mercato e concorrenza spietata per i mercati finanziari, tanto più vi era il timore di essere esclusa ed emarginata, senza alcuna logica economica o alternative politiche.

Tuttavia, gli effetti della globalizzazione non sono stati benigni o uniformi. I latinoamericani avrebbero potuto aspettarsi, dopo aver seguito per molti anni le politiche economiche di libero mercato condotte dagli Stati Uniti, che la regione avrebbe cominciato ad assaporare i risultati benefici dell'apertura.

Tuttavia, con alcune eccezioni, in particolare Cile, Costa Rica e la parte settentrionale del Messico, i risultati si sono rivelati poco positivi, poiché l'apertura economica sembra aver accelerato la disintegrazione sociale all'interno delle loro stesse società. Inoltre, la nuova mobilità del capitale internazionale ha reso le economie latinoamericane più dipendenti, aumentando la loro vulnerabilità ai cambiamenti nei mercati dei capitali mondiali e riducendo la loro autonomia politica85. Quindi, l'ascesa di una nuova sinistra populista in America Latina in paesi come Ecuador, Venezuela e Bolivia può essere interpretata come una reazione politica alla globalizzazione.

85 Ibid.

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Il regionalismo sta emergendo oggi come un'altra potente forza nei processi di globalizzazione. Se la globalizzazione è considerata come la compressione degli aspetti temporali e spaziali delle relazioni sociali, allora il regionalismo può essere inteso solo come una componente della globalizzazione. Secondo questa visione, aiutando le economie nazionali a diventare più competitive nel mercato mondiale, l'integrazione regionale potrebbe portare alla cooperazione multilaterale su scala globale, all'adozione di premesse liberali sulla cooperazione e all'apertura delle economie locali. Pertanto, il processo di integrazione regionale può essere interpretato come parte dell'ordine economico globale. Al contrario, la regionalizzazione potrebbe derivare da una reazione e da una sfida alle regole economiche amorfe, antidemocratiche e inesorabili della globalizzazione. Di conseguenza, nel contesto dell'economia politica sulle opzioni e le strategie a disposizione dei paesi latinoamericani verso il resto del mondo, si potrebbe sostenere come questo contesto modella effettivamente, se non determina, le relazioni internazionali dell'America Latina, sia in termini intraregionali che extraregionali.

Inoltre, non c'è alcun consenso sugli effetti positivi o negativi della globalizzazione sullo sviluppo politico ed economico delle società latinoamericane. Ad esempio, la globalizzazione potrebbe approfondire il ruolo tradizionale della regione come fonte di materie e prodotti primari creando nuovi importanti mercati e opportunità di esportazione in paesi come la Cina.

Allo stesso tempo, lo sviluppo tecnologico e la disponibilità di investimenti globali hanno reso possibili nuovi tipi di attività economica nella regione, come il lancio di progetti di alta tecnologia e servizi in piccoli paesi come Costa Rica e Panama86. Infine, il contesto della globalizzazione crea e ricrea legami complessi e affascinanti tra processi paralleli e dinamiche di globalizzazione e regionalizzazione.

86 Ibid.

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