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PREMESSA: L'IMPORTANZA DELL'ACCERTAMENTO DELLA CRISI

II. INDIVIDUAZIONE DELLO STATO DI CRISI

II.1. PREMESSA: L'IMPORTANZA DELL'ACCERTAMENTO DELLA CRISI

Il processo di risanamento costituisce un stadio fondamentale e decisivo per il passaggio da un sistema basato su valori e competenze vecchie e dannose per l’impresa a uno in cui i nuovi valori e le nuove competenze le permettano di superare la situazione di crisi e di ritornare al successo.

Tale piano di risanamento, dovendo affrontare condizioni di profondo squilibrio e di intenso dissesto, non può ridursi semplicemente a piccoli interventi temporanei o discontinui, i quali avrebbero come unico effetto quello di ritardare la fase terminale dell’impresa, ma dovrebbe costituire un profondo cambiamento sia sul piano tecnico-organizzativo che sul piano strategico-strutturale. Parliamo di cambiamento perché, come già detto, lo scopo del risanamento non è quello di ripristinare equilibri passati, bensì quello di ricercare e, soprattutto, di raggiungere nuovi equilibri che costituiscano elementi di discontinuità rispetto al passato.

Per cui un piano di questo tipo è un piano particolarmente complesso tale da richiedere una sua articolazione in più stadi correlati tra di loro, ma con caratteristiche ben distinte e differenti, che si protraggono in un determinato arco di tempo. Tali tappe logiche possono essere così facilmente schematizzati in base ad un ipotetico ordine sequenziale ( Tavola 2.1):

1. Individuazione dei sintomi e determinazione delle cause delle crisi 2. Valutazione delle ipotesi alternative di risanamento/liquidazione 3. Interventi propedeutici al piano di risanamento

4. Formulazione del piano di risanamento.

5. Implementazione e controllo del piano di risanamento

Tavola 2.1

Tappe del processo di risanamento

Accertamento dei sintomi e delle cause di crisi

Valutazione tra risanamento/liquidazione

Interventi propedeutici al piano di risanamento

Formulazione del piano di risanamento

Implementazione e controllo del piano di risanamento

Da questo semplice schema risulta come l’accertamento delle cause sia già parte integrante del processo di risanamento. Ne costituisce una fase fondamentale per una valida diagnosi del tipo di patologia dell’impresa in crisi e per la determinazione dei migliori provvedimenti da adottare per il fronteggiamento della crisi stessa.

Tuttavia il vero e proprio turnaround nasce, secondo alcuni, con gli interventi propedeutici al piano di risanamento. Questo è sicuramente uno dei momenti più importanti dell’intero processo, in quanto dagli sviluppi di questo punto dipenderà il futuro dell’azienda. In questa fase si riformula l’intera struttura dell’impresa, mettendo in discussione anche la proprietà e l’alta direzione, tanto da poter sfociare in una nuova leadership gestionale e/o un nuovo management riqualificato, in grado di poter attuare un efficace piano di risanamento.

Lo stadio delle formulazione del piano di risanamento è, invece, collocata dopo la fase degli interventi propedeutici. Questo piano ha l' intento di realizzare degli interventi relativi alle risorse, alle modalità, alle strategie e alle politiche, ai valori necessari per ripristinare un equilibrio durevole nel tempo.

Infine strettamente collegata a questa, vi è l’ultima fase, di attuazione e di controllo del piano di risanamento. La pianificazione del turnaround ha lo scopo di permettere all’impresa di sfruttare le opportunità e di affrontare le minacce causate dell’imprevedibilità dell’ambiente esterno, in modo che le azioni di risanamento, secondo un processo di aggiornamento continuo, mantengano la loro efficacia e la loro validità nel corso del tempo. L’attuazione di un piano di risanamento attraverso l’utilizzo di un efficiente sistema di monitoraggio rappresenta, quindi, un elemento che aumenta la probabilità di successo del risanamento stesso.

Da ciò si evince come l' accertamento delle cause della crisi costituisca il primo passo verso il ripristino dell'equilibrio perduto. La consapevolezza dello stato di crisi, l'individuazione dei sintomi e la loro successiva interpretazione per

cercare di risalire alla cause, assumono un ruolo fondamentale nella formulazione del piano di risanamento.

Tuttavia l'analisi delle situazione può portare a individuare più di una possibile causa di crisi, senza conferire loro un certo grado di certezza. Questo complica la formulazione del piano di risanamento che sarebbe costretto a procedere per prove e sperimentazione nel tentativo di neutralizzare la causa centrale delle crisi, con l'unico risultato di allungare i tempi della ristrutturazione.

Solo dopo una valida presa di coscienza dello stato di crisi, quindi, la direzione aziendale può avviare una radicale politica di cambiamento, volta ad evitare il raggiungimento di stadi ancori più gravi e irreversibili di crisi. Ma l'accertamento della crisi è fondamentale anche per cercare di evitare, o quantomeno di limitare, la percezione esterna delle difficoltà manageriali dell'impresa. Solitamente, quando i sintomi di una crisi vengono percepiti da dei soggetti esterni (fornitori, banche, clienti ,creditori) ci troviamo già di fronte a una situazione particolarmente grave e, quindi, difficile da affrontare e da superare. La percezione esterna della crisi d'impresa, inoltre, rappresenta di solito un’ ulteriore causa di rinforzo e di intensificazione della crisi stessa.

Questo perché, essendo l'impresa un sistema aperto, viene meno il clima di fiducia e si sviluppano dubbi e timori sulla possibilità di sopravvivenza dell'azienda. I soggetti esterni diventano aggressivi, diffidenti nei confronti della società e , nel tentativo di difendere i propri interessi, si rifiutano di collaborare con l’azienda in crisi, andando a peggiorare ulteriormente la sua situazione e il suo disequilibrio: basti pensare alle richieste di rispetto dei pagamenti, al rifiuto di accettare ordini di approvvigionamento della società o di stipulare nuovi contratti, fino alle più estreme istanze di fallimento. Alla luce di questa considerazioni, è opportuno che sia l’impresa stessa, prima ancora dei soggetti esterni, a dover verificare l’esistenza di eventuali sintomi di crisi. Per far ciò esistono una serie di procedimenti atti all’accertamento e all’individuazione

delle crisi, i quali costituiscono l’oggetto di questo capitolo, da utilizzare con opportuna sistematicità.