4.6 Meccanismi di degrado sui sistemi a cappotto
4.6.4 Programmazione degli interventi
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Figura 40. Rigonfiamento sul sistema a cappotto. Fonte: Re Cecconi F. e De Angelis E., Guasti in edilizia, Maggioli Editore, Rimini, 2010
Figura 41. Rotture a causa della grandine. Fonte: Re Cecconi F. e De Angelis E., Guasti in edilizia, Maggioli Editore, Rimini, 2010
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Interventi di manutenzione Frequenza
Descrizione Specifiche Bassa Media Alta
Pulizia
Il lavaggio viene eseguito con tecniche ed eventuali detergenti idonei al tipo di intonaco e di finitura su cui si interviene. Nel caso si intervenga su macchie, graffiti o incrostazioni è necessario sgrassare (mediante metodi chimici o meccanici) prima del lavaggio.
5-7 anni 2-4 anni 1-2 anni Lavaggio ad acqua
della superficie
Riprese
Interventi di ripristino localizzato mediante ricoprimento con sottointonaco pronto
all'impiego, privo di cemento, armatura e strato di finitura. Prevedendo una quota parte di interventi più consistenti, (poiché maggiormente degradati) nei quali è necessario demolire anche la zona limitrofa a quella danneggiata e
ripristinare completamente (isolante, rasatura, armatura e finitura).
2-3 anni 1-2 anni 6-12 mesi Sostituzione di parti
più soggette a degrado
Tinteggiatura
Pulizia ed eventuale preparazione del supporto con consolidanti, primer o mani di fondo adeguati alla composizione chimica della pittura da utilizzare. Applicazione di almeno due mani di pittura dello stesso tipo di quella preesistente.
10-15 anni 5-10 anni 3-5 anni Ripristino della finitura
Ripristino totale
Demolizione del rivestimento esistente e rifacimento previa adeguata preparazione del sottofondo.
>30 anni 25-30 anni 15-20 anni Sostituzione completa
del sistema di rivestimento
Tabella 7. Interventi di manutenzione preventiva programmata. Rielaborazione dalla fonte: Di Giulio R., Intonaci a cappotto - Manuale di manutenzione edilizia, Maggioli Editori, Ravenna, 2003
Controlli Frequenza
Procedura di controllo Oggetto del controllo Bassa Media Alta
Verifica della condizione della finitura superficiale
Stato di conservazione della finitura e
dell'uniformità cromatica. Presenza di depositi, macchi, efflorescenze, sbollature, croste e microfessurazioni.
12-24 mesi 6-12 mesi 3-6 mesi Controlli a vista
Verifica della funzionalità dell'intonaco
Planarità e regolarità della superficie. Presenza di disgregazioni, distacchi, fessurazioni,
rigonfiamenti, esposizione della rete di armatura e muffe.
18-24 mesi 12-18 mesi 6-12 mesi Controlli a vista o
strumentali
77 Controlli di danni
superficiali o strutturali dovuti a condizioni,
prevedibili, di maggiore sollecitazione
Presenza di fessurazioni e di muffe sulle pareti più sollecitate dagli agenti atmosferici (Est, Sud e Ovest per gli shock termici e Nord per le
formazioni di muffe e patine biologiche).
Condizioni della finitura nelle zone più esposte ad atti vandalici. Presenza di infiltrazioni di umidità in prossimità di gronde e pluviali o dell'attacco a terra: distacchi, disgregazioni o fessurazioni in prossimità dei ponti termici.
12-24 mesi 6-12 mesi 3-6 mesi
Controlli a vista o strumentali Controllo di danni superficiali o strutturali dovuti ad eventi imprevedibili
Alterazioni della finitura superficiale. Infiltrazioni di umidità, fessurazioni, rotture e distacchi nelle zone interessate dall'evento accidentale e in quelle limitrofe.
In occasione dell'evento imprevisto Controlli a vista o
strumentali
Controllo di danni strutturali indotti
Verifica delle condizioni ambientali, delle condizioni di rischio di attacco biologico, di penetrazione di umidità in relazione alle
condizioni di elementi e componenti adiacenti, di rotture e fessurazioni dovuti a movimenti strutturali.
2-3 anni 1-2 anni 6-12 mesi Controlli a vista o
strumentali
Controllo di difetti di esecuzione e/o manutenzione
Verifica della qualità di esecuzione, della corretta maturazione, della planarità, di eventuali
irregolarità della superficie, dell'uniformità cromatica.
Dopo la realizzazione o dell'intervento di manutenzione Controlli a vista sotto
l'azione di luce radente
Tabella 8. Interventi di controllo e manutenzione secondo condizione. Rielaborazione dalla fonte: Di Giulio R., Intonaci a cappotto - Manuale di manutenzione edilizia, Maggioli Editori, Ravenna, 2003
Interventi riparativi a guasto avvenuto
Degrado Diagnosi e criteri di intervento
Alterazione cromatica Analisi dell'entità e delle cause del fenomeno. Rifacimento dello strato di finitura con caratteristiche analoghe e compatibili con quelle originarie.
Depositi superficiali Analisi della consistenza e della natura dei depositi. Rimozione mediante spazzolatura e lavaggio con acqua addizionata con detergenti.
Macchie e graffiti
Analisi della sostanza imbrattante e del livello di penetrazione. Rimozione mediante solventi o estrattori chimici (previa verifica di compatibilità con il tipo di intonaco utilizzato) e lavaggio con acqua.
Alterazione della finitura superficiale
Valutazione dell'estensione e dell'entità del degrado. Rifacimento dello strato di finitura superficiale.
Croste
Analisi della consistenza e dell'estensione del fenomeno. Rimozione mediante spazzolatura, applicazione di detergenti specifici e successivo lavaggio con acqua.
78 Esposizione della rete
Verifica dell'estensione e della causa del degrado. Ripristino locale mediante ricopertura con sotto intonaco pronto all'impiego, privo di cemento,
armatura e strato di finitura.
Microfessurazioni
Verifica dell'estensione e della causa del degrado. Eventuale rimozione e rifacimento parziale o totale del rivestimento (a seconda dell'estensione del fenomeno).
Sbollatura
Verifica dell'estensione e della causa del degrado. Rimozione e ripristino locale o totale (a seconda dell'estensione del fenomeno) degli strati interessati.
Attacco biologico Analisi della natura e dell'entità dell'attacco. Lavaggio ed eventuale trattamento con fungicidi.
Disgregazione
Analisi delle cause che hanno determinato il fenomeno e verifica dell'entità e dell'estensione del degrado. Rimozione e ripristino locale o totale degli strati interessati dal fenomeno.
Distacchi
Analisi delle cause che hanno determinato distacchi. Demolizione della zona limitrofa a quella in cui si è verificato il distacco e ripristino dello strato isolante, delle armature, del rasante e dello strato di finitura.
Fessurazioni e punzonamenti
Analisi delle cause che hanno determinato il fenomeno. Demolizione della zona interessata dalle lesioni e ripristino dello strato isolante, delle armature, del rasante e dello strato di finitura.
Formazioni di muffe Analisi delle cause del fenomeno. Rimozione mediante lavaggio con acqua e detergenti specifici e successiva applicazione di prodotti antimuffa.
Rigonfiamenti e spanciamenti
Analisi delle cause che hanno determinato i rigonfiamenti. Demolizione della zona interessata dal fenomeno e ripristino dello strato isolante, delle armature, del rasante e dello strato di finitura.
Rotture
Analisi delle cause che hanno determinato la rottura degli strati interessati e degli eventuali fenomeni di degrado indotti sugli strati sottostanti.
Demolizione della zona limitrofa a quella in cui si è verificato il distacco e ripristino dello strato isolante, delle armature, del rasante e dello strato di finitura.
Tabella 9. Interventi di manutenzione correttiva sui sistemi a cappotto. Rielaborazione dalla fonte: Di Giulio R., Intonaci a cappotto - Manuale di manutenzione edilizia, Maggioli Editori, Ravenna, 2003
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