conservaè
un
«ranj)ilodi pietrache servedi fontana, pel cuiornamento
lian ])osta una co-lossale figuramuliebre conun
giovinetto, qua-sichésiibssevolutofarVenere
die jiressoun
fontestapettinandoAmore;
edai capelli del puttovoltiingiù versoilpilo scaturisceTacqua.t,graziosoilconcettoper
un
fonte,ma
ilca-' ratteredel vestiario di quelle statue,
non coitì-sponde
nèaVenere, nè adAmore. È
colossale ladimensionedelgruppo,attesoché fufattoper gettarl’acquanella granvasca delNettuno
in bronzo,(y
e toltoallorché fu data alvivaiouna
formadiversa,per
comando
diPietro Leo-poldo.Or
piegandonuovamente
il sentieroal grande stradone,trovasiesser limitatodauna
continuataebassa spallieradilecci,allori, len-tischie mortelle, che copreilfosso
murato
per loscolo delle actjue,dopo
iltpiales'inalza mae-stosamenteun
filare jierbanda
di ramosi ci-pressi, che contano peretàlafondazionedel Giardino.Quindi
sullastessa linea nelledue bande
del vialemaggiore ve ne sonoaltridue, l’unoa destra, l’altroasinistra,moltomeno
spaziosi,
ma
copertidaun
])ergolato di lecci,onde
passeggiarvirijiaratidalSole,o
dainco-mode
meteore.Tuttoilgranvialeva ornatodi statue,che insieme con ciò chevis’incontra anderò descrivendo.Aprono
ilmaestosocam-mino due
statue dimarmo,
jiostesopradue
pie-Ì
l)iiolUiiii1.cil.p.35noi.(•).
3)Ounbiagt1.cit.p.34*
5
66
distaili,erappresentanoGladiatoripiù grandi del vero,
Tun
de’ quali eh’ è alla diritta di citi scendeal viale, èdiDomenico
Pieratti, (i)r
altro d’antica fattura nel solo torso,essendo restauratomoflernamente nel resto delle suemembra.
Alla distanza di |K)chi passi sulla di-ritta,vien laspallierainterrottada un’angusta ajìcrtura,perlaqualesihaingressoinun
Ix)-schetto abbandonatodall’ arte in balìadise stesso,'fuorchéinalcuniviali,sebbenvisi tro-vino alquantoconfusi e disordinati,come
l’ esi-gelasituazione inpendicediquelterreno.Per essigiungesiaduna
conservad’acqua.In faccia allagià indicata aj)erturach’èa sinistra delgran viale, facajKìunavia che]>er entroilIhjsco conduce,alladistanza di sessanta passi dal viale maggiore, adun
recintoellitticodimuro,
del-raltezza po<’opiù di dtie braccia, lungo
6o
e largo 3o.Vi
son dentro dei sedilidi pie-tra con alcunevaschette,oltrequella del
mez-zoeh’èinmarmo,
eper ornatoeperinvitarvi aberegliuccelli,acciòsiannidino più volen-tierinel bosco.Ha due
aj>erture,esoprai pi-lastrid’unadi essesonodue
leeoni di pietra.Contornano
questo luogoaltepiante dicipressi e di lecci,chegli fan quasicupa
volta coira-mi
loro giàvecchi;edall’intorno prosegueilbosco simetricamente tagliatoa ripetuti viali concentrici, interrottida altri
come
raggiche dalcentrosipartono,estendonsifinoagliulti-(l)Cambiagi1.cit. p.'4a.
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mi
giri,
ed
all’estremità delbosco tenuto dal-l’arte aduno
stessolivellod’altezza, chej)er tal simetricamaniera, edinun tempo
stesso confusa per la molliplicilà diquesti piccioli viali,viendeltoilLaberinio drBolx)li.Tornatiindietro,seguendoil
cammino
del granviale,sitrovanodue
statue,unadellequa-lieh’ è a destra, èun’antica
Musa,
easinistra in livelloèun
Cesarecon sembianzediNerone
giovine,sculturache sebileneabbiaalcuni re-stauri,pure ha moltodi anticoed
inclusivela testa.Ambedue
questestatueson]iiùgrandidel vero,come
ognialtradiquellecheincontransi inquesto stradone,lequali tuttehansotto]X)stoun
iinbasamento conornati diversi.Proseguen-do,
sivedono
quattrostatuejwstesugliangoli didue
stradeche avicendasitagliano.A
di-rittaèun
Vecchio,acuid’intornovedesiun
fanciulletto,credutoIjipolitofralebraccia di Esculapio, peressere richiamato in vitaper virtùdei sughi d’erbe cheglisijiorgono dal Vecchio.Ilserpe,
come c^nun
sa, caratterizza Esculapio.La
sculturaè diGiov. Caccini(i).A
sinistradiquelloèuna femmina
indicataper laPrudenza
;siapjioggiaad
una
vite,ledicui uvele servonodicorona:hauno
sjiecchio inmano
edun
serpeaipiedi,chelacaratterizza-no
più chiaramente.Lo
scultore a cuisi attri-buisceèGiovanni
Caccini(2).Dellostesso Au-tore è lastatuadadestra,quale perle frutta(1)Snidini,I.cil,Tav.XXI,p. 5l.
(3)SoMiiiii.cit. 'l'»T.XIp.
4*-DigiiizedbyGoogle
68
chesele
vedono
attorno, eper1’uva
cheha
inmano
è reputataVAuiimuo
(•).È
del Cac-cinianche l’ultimaditalgrup}x>,ed
ha per simbolilesolespighedigrano,chela caratte-rizzano peruna
Cerereallusivaall’Estate(“ì).Due
granvialiVuno
adestra,l’altro a sinistra fancapoaquestogruppo
distatue;sonoassai larghi,e ricopertidafoltapergoladi lecci,che fìgurano unagalleria chiusada
volta di peren-ni frondi, ove alcuneaagolariaperturefanda
finestre,obalconidadove
osservarela conti-nuazionedelGiardino.Percorrèndoilviale co-perto,eh’è a destra,vis’incontraallametà un
cancelloche daaditoad uno
spaziosorecinto simmetricamentediviso’per usodiGiardino,Orto
ePomario, corredatodi estese spalliere, di tepidari e di stufe,ove molte piante conser-vansidirarabellezza;e soprattuttovisitiene
una
grancoltivazione dìananassi,percui
one-sto recinto
, prende
nome
di Giardino degli Ananassi (3), quivi introdotti dalGran-Duca
PietroLeopoldo,
chefece edificarealnord diQ
uestorecinto
una comoda
abitazionepel Giar-iniere, nella cuiparete esternameridionaleed
occidentalefiiron costruiteleindicateconserve pergliAnanassi,eperlepiantepiùdelicatedel Giardino,aumentatepoiconsiderabilmentedalGran-Duca Ferdinando
suo augustoFiglio. Sce-sidalGiardinode’fiorinelPomario
,enell’Or-I -y
(i)I»i,T«v. XXII.
h)Ivi,Tav.XII.
(3) Ivi,p. Si imt.
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to,visitrovano quattrostatuedi
marmo. La prima
di esse, eh’ è a destra vicinoallaCasa, è (ìgura diDonna
inabitodi gala,e collanadel R.
Ordine
delToson
d’oro.Ha
nelladestra alcune frecce,e nella sinistra regge de’fiori:allegorìadella quales’èperdutoilsignificato.
Alla muraglia opposta,trovasi acapodello
stra-done
la figura diun
Giovine che hainmano un
bastone,a cuisiavvolgeun
Delfino,espri-mendo
forsecon questoattributol’Oceano
(i).Nel compartimento
più bassodeivialidelPo-mario
è ripetutoTornatodelleStatue.A
destra èun Giovane nudo;
scultura da Giardini, e senzamemoria
d’Autore.A
sinistraèima Don-na quasinuda
del tutto,che Baccio Bandinelli scolpiperlagranfontana eh’ èaldisopi a della Grottadel Cortile diPalazzoPitti,ove aveva eglisituatoun
grandeanello dimarino, impre-sa dellaCasa Medici, con questaleininina(die gettando acqua perlemammelle,
sivoleva ef-figiata laClemenza
delSovrano,Ma
ilGran-Duca
FerdinandoII, fece cangiarformaalla fontanacon diverso disegnodiGiulioParigi;elastatua della
Clemenza,
conaltrecheTac-compagnavano,
fu trasportata nelCasinodi S.Marco
(a), anticopossesso diLorenzo
il Ma-gnificode’Medici.Nel
174O5 tornòinBoboli per ornarel’Anfiteatro; einfineè passata in (juestogiardino.Anche
Taltrastatuadell’Ocea-no
credesi che spettasseun tempo
a quella(1)Soiaini,T«r.XXIII.
(a) Ciucili,MS.cit.dalSoldini a p.i3,neu(').
I
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7
«
fontana(i).
Abbonda
questodeliziosoluogo di fontaneevaschette, e d’altri ornaticonvenienti all’oggettopercitisi frequenta. Passatoil re-cinto colla CasadelGiardiniere,eterminato quiviancheilvialepergolato,sitrovauna fon-tanachescarical’acquainun
Iwcile alzaloda
terra eposatosud’una base,nellaqualesive-de
ancheuna
statua diBacco
,a’cui piediè rannicchialoun
mostio. l^ascultura diquesta fontana è in pietra, esembra
lavorodiquei molli giovani che operarono conGian
Bolo-gna.Airestremità del vialeopposto èsituatauna
statua difemmina
inmarmo,
che dicesi esserl’Arbia,fiumedel TerritorioSenese(2), nèso il perchè.
A me sembra
piuttosto esser laninfa del fonteIppocrene.Giaceellain fatti assisa ])ressoilcavalloPegaso, lia fraipiediPuma
del fonte informadi versaracqua,eha inmano
lacoronad’Alloro,come
senevolesse coronareiPoeti.Non
è grantempo
che Pie-troLeopoldo
fece qui situarquestastatua,esivuoleanchequesta dellascuola di
Gian
Bolo-gna(3).Tornatialgranvialedimezzo,
e scesi peressoalcunpoco
,è osservabileuna
Vestale antica a destra,edunaGiunone
puredi bello anticoa sinistra. All’incrociatura d’altrostra-done
con questo gianviale,sitrovanosituate altréquattrostatuedimarmo. La
primaa di-rittaèun Bacco
antico,ma
conmoltorestau-fi)55ol(Hni,png. 53.Tav. XXIII.
(a)Ivi,png.43.
(3)Ivi,Tav.XIII.
"lilizedbvGoOiU
ro,alqualefasimetria
da
sinistralastatuad'un Augusto
(i).Tornando
a destra sivede una moderna
statuadiAndromeda
,edasinistraun Romano
togato,di anticaebuona
scultura (a).Lo
stradoneche ivitraversa,terminaallemura
castellane con
un
gran bustocolossale, forse diun
Giove, chedicesi de’primilavoridiGiov.Bologna(.1).
Camminando
avanti nelviale dimezzo,
s’incontra altracoppiadi statue,una
delle quali a destracomuueineute
chiamalar Augure
(4),j^erchèneltronco]K>rta
un
vola-tile(ò), èun nudo
chesembrami
venirdalla scuola del Bandinelli. L'altra è antica,bene as-sairestaurata, erappresentaun Mercurio
che tiene inbraccioBacco Bambino
(G)perconse-' gnarloalleladi.Altre
due
statuesonsituateove ha termineilgranifilare dicipressi diquesto viale.A
dirittaèun
anticoEsculapio,chepe' re-staurimoltoèmoderno
(7).A
sinistraun
grupo
didue
virililigureove ravvisasi laVerità chepredomina
f Inganno,scultura diVincenzo
Danti,acquistata nel1775
dalGran-Duca
Pie-troLeojioldo(8),chelafecequicollocare(9).Ilviale cheincrociacon quel che si scorre,
avendo
termineda
sinistraallemura
,presenta(1)Soldini,Tav. XIV.
()Ivi.
(3)Soldini.I.cit.;p.
({)Cambiagi,I.cil.
,p.4^.
(.5)Soldini,Tav.XV.
()Ivi.
( 7)Ivi,Tav.XXVII.
(8)MS.esiat.nell» «criltnio delle R. Fabbi'icbc, FilzaVili, (y)Soldini,p. 45.'l’av.\V1.
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