„
raoalla tuasepoltura, oGran Re
^ ^ègliAlbanesi., affinchéquando di-scenderai all*Inferno'non) abbi a
- lagnarti, che non*conseguisti
un
,,luminoso edillustrefine
"
‘Intanto questa sua dissimulatain>to4
differenza era intutto discorde della sua
,esterioreintjuietudiae,poiché
non
eratanto sicuro afarprovadi Scan-derbeg quanto desiderava', cheisuoi oartigianilocredessero,Inquesto frat-tempo informatoycUè‘*Uniadedinuo-vo
iradunaval»truppe'col disegno di marciarecontro di esso per cancellare con«qualcheyittdria Uk vergogna-,che iCristiani)avevano'provatanell’ultir -maguerra,’eper vendicarelamorte -di;Ladislao, tfu costrettoa desistere•dallaspedizione"dell’.Albania,ed 'ap-parecchiarsia-marcile,controdi Unia-,de.
Ma
acciònon sembrasse,eh’egU ittonsifacessecarico ideila disprezze-volemaniera! diScanderbeg,mandò
-UDO de'suoiBassàcon novemila
ca-'.valli, per porre!a sacco ipaesi del
•^Principe^ èdi'Continuo molestare le
.diluitruppe confrequenti
scaramuc-<eie, promettendo dispedirgli in ap-pressomaggiori forze’- ,
Scanderbeg informatoper
tempo
anchediquesta spedizione, premurosa
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l
io5 ,
si dianticipare lasuavenuta, esi proposedi sbandarla cònunsolo
stra-tagemma
; ondeoccupatauna strettis-simastrada,da cuiiTurchi doveva-nopassare, situòinaguatoalcune trup-pe: edallorchévidde eh’crasi inol-tratotuttoilcorpo nemico,comandò chefossebattutondUostessotempo
da tutte-leparti. ITurchi stupefattida un taleimprovvisoattacco, e rinchiu-sidaper ognidovecome
dentro in unarete,caddero in totaledisordine, efurono distrutti quasi intieramente.Dopo
questavittoria essendo Scander-begliberoda qualunqueostacolo, con-dusseil suo esercito trionfante nella Servia, dispersecon facilitàle guar-die, devastòilpaese,efeceritorno aCroiaconmoltissimeprede.Amurat
avendointesalarotht-del suo esercito, s'arrabbiòsino a dive-nirfrenetico: edardente del desiderio dellavendetta, stabilidi sperimenta-reanche per laterza volta lasorte dellearmi. Sicché diede ordinedira-DigitizedbyGoogle
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chinarsiun'esercitodiventimik uomi-ni^e fattone Capo unode'suoi Bas-sà, per
nome
Mustafa,lomandò
ver-sorAlbania; imponendogli con se-veritàa guardarsiattentamente dagli aguati,cheloscaltrissimoAlbanese po-teva tendergli.Questonuovo Duce>f primadientrare ndl' Albania, spedì avanti'daper ognidovedegli esplo-ratori,raccomat^andolorodi esami-nare condiligenzatutt*iboschi, edi stretti per iscoprire se vi fosse sta-totesoqualcheaguato,ÌB alcuna par-te. Gli-esploratoridopoché
el^ro
vi-sitaticonattenzionetutt'iluoghi so-spetti, ritornando loavvertirono dinon
aveirincontratoaltro, eccetto di taluni contadini dispersi ne'Campi.Inoltrandosiallorandl'Albania si
ac-eampò
nella.cima d'un monte, da cui per1'estensionedidue leghe poteva vedere>cosa koevasi intorno diIni:Scanderbeg essendo da prindpio
al-r
oscuro diquesta spedizione, nonan-dò
pertempo
insuoincontro;ma.su>DigitizedbyGoogle
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bitochèfuinformatodellasua venuta, raccolticonprestezza quattromila sol-datiacavallo, e milleapiedi; cor-sedifrettain soccorsode’suoipaesi, cheisoldatidi Mustafà avevano già incominciato a distruggere col fuoco,
ecol ferro.
Prima
però di giunge-revicinoai nemici ‘pensòchefosse prudenzailsapere primieramente, in qualmodo
illoroDuce
avevasituato ilsuocampo,
edaqualparte conve-nissebatterlo.Ed
avendo compreso dallenotizie de’suoiesploratori,che aveva dafare corigiudizioso ed*espe-rimentato Capitano disse' suoi sol-dati,che dovevano mantenere illorooMine
con grandecurajèstare sem-preriniti. Nel tempostessoproibìad essir inseguire, secondo illoro so-lito iTurchi, i qriaìi sbandati dal grandecorpo del loroesercito,
davan-si ai saccheggiedalleprede; aggiun-gendocheilsuo scopo eradipiombar reall’improvvisosul
campo
nemico,giacché istratagemmi Cfanoinutili,
io8
guardandosi ilgenerale
Ottomano
con tutta lacautela, e finalmeuteperchè non potevanoaltrimentisperarela vit-toria-,,chedalla solajoro intrepidez-za. Allorchéeglivide iTurchi, eh’eransi sufiicientemente diminuiti, a motivo de’soldatidispersie dati alle rapineedevastazioni, fatte le necessa-riepreordinanze, raetlcsi
,
alla testa
\ dellesuetruppe, si,avanza contro i' nemici,forzaleloro trincierò, taglia appczzi quanti si volleroopporre, e s’iinpadroqisce delloro
accampamen-to, delbagaglio, edi tutto ciò, che avevanorapiloaisuoi sudditi.
Musla-fà.dopo,la disfatta,dellamaggior par-te de’suoijsoldati, ritornandocon po-chi inAdrianopolifreddamente raccon-tò alSultano lasua spedizione e la sua disgrazia, dicendogli;che per vin-cereun sìgrancapitano,
come
Scau-derheg*, esoldati così valorosicome
gli Albanesi, faceva uopo marciare controdi essiconforzemollo maggio-ri. Aruurat con grande sdegnoudìla
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narrazionediMustafìi;
m
aconoscendo peresperienzalerare qualitàdel Prin-cipedell’Albania, senza più inveire contro rinfeliceDuce
sipropose di eseguireilsuo consiglio;onde forma-to un’esercito piùforte, lospedidi nuovocontroScanderbegordinandogli diguardarsisolamente nei suoi con-fini, senza intraprendere lapiù pic-cola mossa contro delle dilui pro-vincie.Scùnd» I jo
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fio
CAPITOLO vm.
Scanderheg va a prenderjjossessodella cit-tàdiDagnio. Trovaostacoliperparte de'
V
enexiani.Ritornane'suoi confini,e lasciatoviuncomandante faritorno in 'Croia,AssediaDagnio. lasciaun•corpodi osservazione, emarcia contro i 'Veneziani.Battaglia di
S
catari. Scan-derbegvittoriosopropone agli abitanti diDagnio di rendersi.Mustafà^
ap-profitta dellasua assenzaonde batter-lo-,ma
è rotto,c fattoprigione. Scan-derbeg devastaipaesi de'Veneziani.Fa
lapace conessi.Sembravachelasorte si avesse impostoasoccorrere ilPrincipein tut-telesueintraprese. L’ ordine datoda .
Amurat
alsuo generaledinon entra-re affallonell’Albania,forni a Scan-derbeg1’opportvmità dicompire un’o-pra,permezzodicui siaccrebbela suagloriaelasua forza.Due
signori comandando ciascunod’essi^ col
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ttl
tolo Prefetto,una partedella
nuo'-Ta
Epiro,erano nel tempo stesso li-mitrofi, e chiamavansi uno Zacca-ria,eraltroDucazino.Quest’ ultimo vedendo, cheZaccaria restavasenza eredi, concepìildisegnodiaverela sua successione;onde approfittandosi de’pensieridella guerra,ne’qualiera immerso Scanderbcg
,
procuròil
mez-zo diuccidere atradimentoilsuo vi-cino, es’impadronìdeldi luiStato.Ma
gliabitantidiDagnio, città pri-mariadel dominiodiZaccaria,perla loro grande devozione ed amore ver-soillegittimo Principe diessi, non vollerosottomettersi aldiluiempio uccisore, eunanimamente diedero ilgiuramentodifedeltàaBoza^
madre
dell’-estinto, laquale era abbastanza vecchia
,prendendolearmi per difen-dersi daquelledi Ducazino, e pro-ponendosidimorire piuttosto, anzi-ché accettarlo per loro Signore. Boza acuila debolezza deldilei sesso,e imali della vecchiaja non permei
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1
li*
vanoditenereilpeso delgoverno, 6 le cure moleste,che1’avrebbero cir-condata daognilato, prefisse di ri-tirarsiin qualche parte per passare nel-laquietelasua restante vita.Laonde sceltaper suadimoraScutari (i), sog-gettaailoi'aaldominiode’Veneaiani, proposeallaRepubblica diconsonare insuo potereipaesidel dilei infelice figlio,colpatto che gli assegnasse^
pensioni bastevoli a vivere inun
mo-do convenevole alsuorango.IlU'aditoreDucazino giustamente temeva Scanderbeg:poiché quest’
E-roe avendo inteso ilfunesto finediun
Principe, cheamava
moltissimo(i)
Questa
cittàanticamentesichiamava Scodra
,ed
erala capir-tale delt Jlluiabaiitara.(Liv.dee.V.lib. ae 5)Floro
de
Gesiis Ro-man. lib.a cap. 5. GliAlbanesi,continuanooggidì
a
chiamarlaSco~
dra. Jl Traduttore)
.
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ii5
perlesue virtù, ebuone qualità» s’ afflissedi cuoredelladilui disgra-2Ùa, proponendodirendicare lasua niorte.Egli capiva qaantofacilmente potevaeSéguire ilsuodisegno, giac-cheildebole e traditoreDueazitto»non eraneUcr statodioppwsiallesue
for-»e;
ma
saputo aventiychela Prin-cipessaBoaaavesse alienato kr Stato disuofiglio algoverno Veneto,3
qualeV aveva giàricevuto,stabirLdi porsiinmarcia per difenderecolle
ar-mi
i di luidritti saitale provincia^ qualidrittieranofondati sudi'un ac-cordofatto fraessoe Zaccaria,m
for-zadi cuiuno ereditava 1’altroa vi-cenda, Primieramentedunque
dimo-stròai Veneziani, che V alienazione fetta dalla PrincipessaBoiaera inva-lida, perchèfottà a torto,nmi aven-doaltri, eccettoil dileisolofiglio, il diritto di condizionare arbitraria-menle gliacquisti,cheaveva riceva-tiin-ereditàda’ suoi progenitori. La-Bcpubblicarigetlòlesue proteste
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za dare alcuno ascoltoallesue voci; ondenelleprimeilPrincipepensò di entraresull’istantenelloStato di Zac-cariacollearmi« edimpadronirsene.
Ma
essendosi ricordato,cheMustafaera accampatone'confinidell'Albaniaconun
numeroso esercito,pospose per-ciòqualunqueintrapresa,e frettolo-samentecorsecontrodiluicoll'idea d'invitarlo abattaglia; vedendo pe-rò,che rOttomano continuandonel suopiano, secondo 1’ordinediAmu-rat, evitava1’attacco,Scanderbeg af-fidòunaparte delsuo esercito ad uno de’piùsperimentatiCapitani (i),ed
(i)Egli erailConte Tirana,
personaggio di stirpe nobilissima, essendofratello della Principessa
Poza^
euno
de' piùfavoriti di Scan-derbeg.Esso
fece piùcampagne
sottoilRe
Alfonso J.d'Aragona
;e sotto la disciplina diquesto eccellen-te guerrieroaveva
imparata tutta Tortedella miliiia.{Biemmi LibAFI)
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avendogliimpostodiosservarei movi-mentidelnemico,ed impedirelesue scorrerie feceritorno inCroja. Quin-diradunatii suoipiu valorosi officia-lilorodisse; cheil proprio vantag-giodi essirichiedeva dinon sopporta-re
,che iVeneziani'acquistasseronel centro dell’Albania paesi e possessio-ni,
ma
che convenisseadoprare ognimezzo
per impedirli.Nel tempostesso peròdiedeadivedereadessi,chequelli erano uominivalorosiedistillitinell’artedellaguerra,per cuisidoveva as-solutamenteopporreadessiforzemolto maggiori diquante adoperavano con-trode’barbari*,edin talguisali per-suasegirare sécoluitutta 1’Albania per raccoglierelenecessarie truppe.
Ma
poichéi suoi sudditi quasil’ ado-ravano, correvanoinmassa datutte leparti, econ ansietà arruolavansi sotto lesueinsegne, di