6. Il bilancio sociale nelle anp
7.2 Rendicontazione sociale come prodotto
7.2.1 Modello GBSGruppo di Studio sul Bilancio Sociale
Il GBS (Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale) è un gruppo di lavoro costituito‐
si nel 1998 in Italia, composto da studiosi e professionisti di varie discipline.
L’obiettivo perseguito da questo gruppo di lavoro è quello di “definire le carat‐
teristiche di uno strumento di rendicontazione sociale che, insieme agli altri strumenti informativi tradizionali, consenta alle aziende di realizzare una stra‐
tegia di comunicazione diffusa e trasparente, in grado di perseguire il consenso e la legittimazione sociale che sono la premessa per il raggiungimento di qua‐
lunque altro obiettivo, compresi quelli di tipo reddituale e competitivo”155. Il modello di rendicontazione sociale proposto dal Gbs si rivolge a tutti i tipi di aziende, sebbene alcune parti del documento risultino maggiormente adatte alle caratteristiche delle aziende for profit. Il modello suddivide le linee guida nel modo seguente:
Parte I. Obiettivi e principi
Il GBS si occupa di definire il concetto stesso di “bilancio sociale”, il suo ambito di applicazione e i principi guida, volti a garantire la qualità del processo di for‐
mazione del bilancio sociale e delle informazioni in esso contenute.
Parte II. Struttura e contenuti del bilancio sociale
Il modello prevede che la struttura del bilancio sociale sia articolata in tre parti, distinte ma strettamente interdipendenti. La tabella seguente sintetizza la strut‐
tura del documento, il suo contenuto ed i principi, riconducibili alla sfera etica, alla dottrina giuridica e alla prassi contabile.
155 Hinna L., 2005.
Tab. 9: Elementi fondamentali del modello GBS STRUTTURA DEL
DOCUMENTO CONTENUTO PRINCIPI
• identità aziendale
esplicitazione dell’assetto istitu‐
zionale/organizzativo, della mis‐
sion e dei valori di riferimento, delle strategie e delle politiche dell’organizzazione
1. Trasparenza;
2. Identificazione;
3. Utilità;
4. Responsabilità;
5. Coerenza;
6. Inclusione;
7. Neutralità;
8. Comparabilità;
9. competenza di periodo;
10. prudenza;
11. chiarezza e intelligibili‐
tà;
12. periodicità e ricorrenza;
13. omogeneità;
14. Significatività e rilevan‐
za;
15. Verificabilità dell’informazione;
16. Attendibilità e fedele rappresentazione;
17. autonomia delle terze parti.
• produzione e distribu‐
zione di valore aggiun‐
to
raccordo con il bilancio d’esercizio e ha lo scopo di ren‐
dere evidente l’effetto economi‐
co che l’attività dell’azienda ha prodotto sulle principali catego‐
rie di stakeholder
• relazione sociale
descrizione, qualitativa e quanti‐
tativa, delle attività realizzate, dei risultati ottenuti e degli effet‐
ti prodotti sugli stakeholder, con particolare riferimento agli im‐
pegni assunti e ai programmi re‐
alizzati
Fonte: nostra elaborazione
Parte III. Appendice
È una sezione integrativa, in cui l’organizzazione può esporre i giudizi e le opi‐
nioni dei propri stakeholder, commenti e dichiarazioni sui risultato sociali otte‐
nuti e sugli obiettivi mancati, in un’ottica di miglioramento continuo.
Si evidenzia da più parti come tale modello risenta di una forte impostazione ra‐
gionieristica; ragion per cui tende a proporre un modello di rendicontazione so‐
ciale che sia omogeneo e confrontabile, sulla falsariga del bilancio d’esercizio.
Attualmente è in fase di elaborazione da parte del Gbs un modello che calzi maggiormente alle caratteristiche specifiche delle anp.
Il rispetto dei principi di redazione, l’attendibilità delle informazioni comunica‐
te, la coerenza dei risultati ottenuti dalla gestione aziendale con la missione del‐
la azienda sono verificati da un soggetto esterno indipendente, al fine di mante‐
nere un orientamento al miglioramento continuo del documento di rendiconta‐
zione sociale.
7.2.2 Modello del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
La rendicontazione sociale nelle anp viene trattata nella Raccomandazione n. 7 della Commissione non Profit del Consiglio Nazionale dei Dottori Commerciali‐
sti. Il documento di report finale viene definito con il termine bilancio di missio‐
ne, in virtù del significato attribuito alla missione delle anp e alla loro legittima‐
zione sociale.
L’oggetto della rendicontazione è rappresentato pertanto da tutte le attività po‐
ste in atto al fine di perseguire direttamente la mission e tutte le attività di sup‐
porto a tal fine.
I risultati aziendali economici e sociali raggiunti dalla anp sono valutati dai pro‐
pri stakeholder sulla base delle loro aspettative. La funzione di controllo da par‐
te di questi assume un ruolo centrale nel processo di rendicontazione sociale.
Tab. 10: Elementi fondamentali del modello GBS FASI DEL PROCESSO DI CO‐
STRUZIONE DEL DOCUEMNTO
PRINCIPI PER LA PREPARA‐
ZIONE DOCUMENTO E LA RAPPRESENTAZIONE DEI
RISULTATI
PRINCIPI GUIDA PER LA RENDICONTAZIONE
SOCIALE
• l’individuazione degli stakeholder;
• l’esplicitazione dei valori aziendali e la declinazione della mission e della vision aziendale;
• la progettazione di un sistema di indicatori per la valutazione dei livelli di risultato raggiunti;
• i sistemi di verifica e validazione per una valutazione della coe
renza tra risultati raggiunti e mission aziendale.
• prevalenza della so‐
stanza sulla forma;
• coerenza;
• correttezza e attendibi‐
lità;
• imparzialità (neutrali‐
tà);
• verificabilità dell’informazione;
così come definiti nel Codi‐
ce unico delle Aziende non profit
• il principio di identità,
• l’esplicitazione
dell’ambito in cui si svi‐
luppa l’attività di ren‐
dicontazione,
• l’identificazione dell’arco temporale a cui fa riferimento l’attività di rendiconta‐
zione,
• il principio dell’inerenza,
• il principio della com‐
pletezza,
• il principio di rilevanza,
Fonte: nostra rielaborazione de Il bilancio sociale nelle aziende non profit: principi generali e linee guida per la sua adozione ‐ Consiglio Nazionale Dei Dottori Commercialisti Commis‐
sione Aziende non profit
7.2.3 CSRSC Ministero del Welfare
Nel 2002 il Ministero del Welfare italiano propose un modello finalizzato ad in‐
dicare uno standard di Csr finalizzato a proporre uno strumento di responsabili‐
tà sociale:
• in linea con l'approccio comunitario in tema di Csr;
• in grado di stimolare la volontaria adesione ai principi della Csr da parte del‐
le aziende (for profit);
• di supporto al miglioramento delle performance delle aziende (for profit).
Nella tabella seguente si sintetizzano gli aspetti fondamentali del modello:
Tab. 11: Elementi fondamentali del modello CSR‐SC
FASI DEL PROCESSO
• redazione di un social statement che si articola in:
• categorie (stakeholder cui si riferi‐
scono specifici indicatori);
• aspetti (aree tematiche monitorate da gruppi di indicatori relativi alle diver‐
se categorie di stakeholder);
• indicatori, misure qualitative e quanti‐
tative relative a specifici aspetti (indi‐
catori comuni a tutte le aziende, indi‐
catori addizionali)
• trasmissione del social statement e della documentazione prevista al Csr Forum (organismo specifico)
• Procedura di valutazione • Validazione del social statement: i‐
scrizione della impresa nello specifico data base
• Partecipazione volontaria al finan‐
ziamento del fondo SC che supporta progetti specifici (riconducibili alle priorità del Piano di Azione Nazionale
‐ Conferenza Unificata e ONG)
Fonte: nostra elaborazione156
156 Per approfondimenti si veda Hinna L., 2005.