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Il ruolo e l’evoluzione, della macchina amministrativa, in un città complessa come Verona esige che venga condotto con la partecipazione dei cittadini, dei dipendenti, delle imprese, delle partecipate, dell’associazionismo del volontariato del no profit. Verona e’in forte mutamento da tutti i punti i vista: ormai è estesa aldilà dei suoi confini, con una illustre storia di enti aziende partecipate gestite dal comune stesso, è punto di riferimento anche di livello internazionale, interregionale, regionale e provinciale. Ricca di risorse interne ed esterne- I cambiamenti devono avvenire attraverso principi comuni che legano fra loro questi attori della vita veronese. Il comune si doterà di stumenti di concertazione e stumenti operativi integrati al fine di ottimizzare la macchina, e con essa i servizi, il territorio l’ambiente. Come espresso nella parte urbanistica e territorio la gestione del territorio è un punto fondamentale non solo per evitare ulteriore consumo di suolo, rischi, inquinamenti, ma è anche strumento funzionale ad integrare l’impresa ai servizi, anche attraverso i lavori socialmente utili, il no profit, l’autogestione. Per ottenere questo obiettivo, oltre al rafforzamento dell’impresa, è importante creare e condividere progetti e stumenti di gestione. Nel linguaggio in uso per l’europrogettazione essi vengono chiamati “progetti integrati” ovvero progetti che comprendono la previsione, la condivisione fra pubblico privato ed associazionismo, di risorse materiali ,di investimenti, di espletamento di iter burocratici, per arrivare ad avere i finanziamenti.

I progetti integrati per essere approvati devono essere innovativi riproducibili, in grado di generare filiere, e essere correlati da partner europei.

IL COMUNE È INTESO COME ANELLO DI CONGIUNGIMENTO anello di congiungimento fra aziende pubbliche private no profit, ma anche come ente territoriale che si pone per un ordinamento interistituzionale verticale ( con regione regioni e province contermini, stato, altri enti di governo del territorio). ed orizzontale con le circoscrizioni ed i comuni dell’area metropolitana per il coordinamento dei servizi e il contenimento dell’uso del suolo i problemi e la valorizzazione ambientale, la circuitazione turistica, l’accessibilità.

Istituzione di una consulta interistituzionale di carattere urbano metropolitano ma anche di una banca progetti interistituzionale e di una urbana per ottimizzare i rapporti e definire i servizi i rapporti e la collaborazione fra livelli e temi di gestione del territorio

Istituzione di una consulta metropolitana: volta a ottimizzare ed integrare le politiche del territorio sociali ed economiche. Questa consulta definisce e si ripartisce in vari settori anche di livello locale applicando il metodo bottom up ( da sotto in su) RAZIONALIZZAZIONE DELLA MACCHINA COMUNALE EFFICIENTAMENTO: il comune

quale anello di coordinamento interistituzionale si pone quale attore della nascita e dell’integrazione del servizi alle imprese , del mantenimento del ruolo del pubblico nelle partecipate nelle fondazioni e nel rilancio e tutela dell’impresa e dei servizi attraverso l’integrazione con l’associazionismo ed il no profit per la realizzazione di programmi operativi finanziabili

Ufficio di coordinamento coordina le consulte, appronta in attuazione di piani e programmi approvati i piani operativi urbani ovvero azioni che vengono attuati dal pubblico dalle imprese dai lavori socialmente utili.

PIANI OPERATIVI URBANI (POU) della città ovvero il recupero, il riuso, gestione delle aree protette e degli spazi aperti il mantenimento e valorizzazione dei beni storici culturali, l’allestimento di servizi di carattere sociale, la cooperazione ed il coordinamento con le imprese partecipate

Risorse umane. Verona dispone di un personale tecnico amministrativo di grande valore. Puntiamo alla collaborazione con l’Università di Verona e con altre esperienze amministrative d’eccellenza a livello nazionale e internazionale.

Andranno rivisti i rapporti fra dirigenza e personale, privilegiando la meritocrazia secondo criteri oggettivi in base ai risultati utili per la cittadinanza.

COORDINAMENTO CON L’ASSOCIAZIONISMO Rapporto di coordinamento e co-progettazione tra Comune e associazioni

 Mappatura associazioni e gestione progetti. Verona è estremamente ricca di realtà associative e di volontariato che si spendono sul territorio per consentire una maggiore vivibilità e fruibilità della città, sia dal

punto di vista sociale, sia da quello culturale. Occorre procedere a un censimento e a una mappatura ragionata di queste realtà, con il fine di creare un sistema di reti di relazioni che favoriscano la nascita di progetti condivisi. A questo proposito l’Amministrazione comunale potrà essere un interlocutore privilegiato di tutte queste realtà, attivando dei momenti e degli spazi di ascolto e di co-progettazione sociale. La cura della Casa Comune e delle relazioni di prossimità li riteniamo dei punti fondamentali e irrinunciabili dai quali partire:

l’Amministrazione in tal senso dovrà attivare una serie di misure educative e di coinvolgimento della cittadinanza riferite al prendersi cura di spazi e relazioni

 Istituzione di una cabina di regia comunale per interventi nel terzo settore con controlli semestrali sulla gestione dei servizi. La cabina di regia dovrebbe identificare una serie di indicatori atti alla valutazione del progetto. Qualora un progetto non dovesse superare la valutazione semestrale, o viene chiuso oppure viene ristrutturato in accordo col Comune. Acquisti di beni e servizi coordinato dalla cabina di regia

 Censimento delle IPAB (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) attive o estinte

 Introdurre l’inventario obbligatorio dei beni mobili e immobili a disposizione di ogni associazione. Così facendo si valutano in maniera più efficiente le richieste di finanziamento e si ottimizzano le risorse: ciò che oggi non serve ad una associazione può essere utilizzato da un’altra

 Revisione del patrimonio immobiliare comunale per fornire sedi e immobili utili a sostenere gli scopi delle associazioni accreditate LAVORI SOCIALMENTE UTILI NO PROFIT: imprese autogestite nate col microcredito in

grado di integrare servizi o svolgere lavori in modo continuativo ad integrazione dei servizi pubblici o delle

POLITICHE DI CONCERTAZIONE PER I FINANZIAMENTI EUROPEI REGIONALI ALTRI In questi anni sono stati persi svariati milioni di Euro per sovvenzionare progetti in linea con l’europrogettazione ma anche con le linee di finanziamento regionali statali private. Questo è successo perché, se si confrontano le linee di pianificazione territoriale ad esempio , o di pianificazione dei servizi, vi è una forte divergenza fra quanto propone il comune e le linee europee o le progettualità di altri enti. Tutto ciò deve essere riorganizzato in primo luogo puntando su un chiaro indirizzo verso lo sviluppo sostenibile, la concertazione interistituzionale anche attraverso la redazione

Metodologia progettuale finalizzata ai Finanziamenti europei, regionali

con particolare riferimento ai finanziamenti europei ed all’europrogettazione.

Prevedere e concertare le azioni pubbliche con imprese, le alte istituzioni , il no profit, l’associazionismo assumendo come linee guida i concetti stabiliti per i vari assi, predisporre i partenariati, ed formulare progetti integrati molto tempo prima che escano i bandi perché il tempo per la predisposizione dei progetti è veramente breve. Nella nostra forma di approvazione dei progetti territoriali ad esempio manca la costruzione e l’autorizzazione a progetti operativi che in questo progetto abbiamo

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di una banca progetti; la creazione di sportelli informativi e di consulte atte a

promuovere progetti urbani operativi ( integrati). chiamato PUO (progetti urbani operativi) . Essi altro non sono che progetti integrati ovvero progetti completi ad esempio di autorizzazione a costruire/recuperare e a formulare una attività in tutte le se parti in un arco di tempo prestabilito con un programma finanziario impegnativo. Nel complesso il progetto integrato deve essere innovativo (ovvero dare idee e spazi ad oggi non coperti ad esempio di servizi o qualificare zone, ecc) , condiviso ( ad esempio pubblico privato) , riproducibile (ovvero essere da stimolo per altri progetti del partenariato europeo) in grado di produrre filiere.

Con queste finalità la coesione, sociale ,i rapporti interistituzionale, la condivisione di programmi anche con il privato e con il no profit sono elementi indispensabili per procedere a formare progetti con più tipi di finanziamenti ( regionali europei, privati ecc. )

CIRCOSCRIZIONI

La nostra volontà è quella di rafforzare il ruolo delle circoscrizioni per una maggiore e migliore partecipazione della cittadinanza alle decisioni. Per questo motivo intendiamo disciplinare e potenziare gli strumenti di partecipazione della cittadinanza previsti a livello circoscrizionale, rafforzando anche i poteri della circoscrizione rispetto alle decisioni amministrative assunte a livello centrale. Auspichiamo una maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni assunte a livello comunale, anche attraverso la revisione dei regolamenti dei Consigli di Circoscrizione e delle Commissioni. Parimenti, ci proponiamo di adottare strumenti di trasparenza sull’operato del Presidente e dei consiglieri circoscrizionali.

COESIONE E SOSTENIBILITÀ Maggiore vicinanza con i cittadini, n rapporto piu stretto e decisionale con i cittadini rafforzano non solo la coesione sociale ma indirizzano verso uno sviluppo equilibrato

Le circoscrizioni sono considerate municipalità e pertanto vanno rafforzate nei loro compiti istituzionali legati:

ai servizi essendo le strutture amministrative più vicine alla cittadinanza;

nel ruolo di approvazione dei progetti urbanistici ed edilizi in quanto elementi in grado di valutare la compatibilità dei progetti con gli usi e le necessità dei luoghi;

nella formazione di piani del traffico e nell’individuazione di piste ciclabili aree verdi Con questi ed altri obiettivi saranno studiati con la cittadinanza gli strumenti delle modifiche statutarie o strutturali del comune.

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PARTECIPATE

Grandi istituzioni di diritto pubblico hanno creato la Verona industriale la Verona commerciale la Verona fieristica, la Verona energetica, la Verona della mobilità, la Verona dell’arte della cultura. Ora tutto ciò viene pian piano smantellato per direttive europee (direttiva Bolkestain) o per volontà dell’ amministrazione comunale, provinciale regionale, tutti convinti che le privatizzazioni risolvano i problemi economici ed allo stesso tempo migliorino i servizi. Noi non crediamo che questo patrimonio debba essere smantellato a cominciare dalla fondazione Arena, dal patrimonio di edilizia pubblica, e da tutte le altre istituzioni che fino ad oggi hanno retto la città e che possono ora contribuire ad uno sviluppo sostenibile durevole e partecipato dalla cittadinanza.

CENNI SULLE PARTECIPATE: molte sono le partecipate e purtroppo di tutte non si conoscono per scarsa trasparenza le condizioni . proponiamo quindi nel programma elettorale una prima lettura della situazione delle più note che comunque verrà approfondita con il nuovo insediamento in comune del movimento 5 stelle.

Fra le più importanti partecipate ricordiamo:

AGSM. Società per l’energia elettrica ora trasformato in gruppo AGSM, già distinto d Veneto Acque, e concorrenziale ad altre compagnie energetiche. Sta per essere accorpato e privatizzato: ci opporremo alla privatizzazione per far si che AGSM ponga le basi per energie pulite delle quali sono soggetti promotori per primi i cittadini veronesi;

AMT-ATV: dopo anni per discutere dell’accorpamento di questi enti, ora essi vengono smembrati e venduti a privati nonostante la regione abbia finanziato il trasporto pubblico locale. A chi andranno questi finanziamenti? Che voce in capitolo avranno i cittadini che pagano le tasse rispetto a gruppi privati volti al loro profitto?

Ci batteremo affinchè questo ente sia conservato e potenziato nelle sue funzioni per uno sviluppo sostenibile;

FIERA DI VERONA: tra le più prestigiose d’Italia per le sue manifestazioni insiste su un ambito angusto ed è smorzata nelle sue potenzialità da uno scarso rapporto con le imprese e le realtà veronesi. Uno studio appropriato della gestione e di nove iniziative sarà compito prioritario del M5S

CONSORZIO ZAI: promotore dell’industrializzazione di Verona, ha avuto negli anni 70 l’intuizione di vedere Verona quale polo logistico doganale. Smantellate le strutture che erano interne alle aree ZAI ora il consorzio vede sminuire il proprio ruolo pubblico all’interno della città e sembra non avere più voce in capitolo: alla Marangona verrà costruito un polo commerciale invece che un incubatore di imprese un’area tecnologica. La nostra azione sarà combattere le proposte urbanistiche della regione e del consorzio ZAI in quanto riteniamo che il rilancio dell’’impresa a Verona dipenda in larga misura dalla riqualificazione delle aree ZAI e dell’uso che del dismesso di farà.

In Collaborazione con il gruppo regionale M5S

Parteciperemo pro positivamente per la qualificazione del consorzio ZAI e delle sue aree ( Quadrante Europa Marangona, ZAI storica) all’interno di una revisione del

PTRC adottato nel 2013 eliminando i piani di area incluso il piano di area del Quadrante Europa e predisponendo una qualificazione dei trasporti del veronese in senso sostenibile definendo per il Quadrante Europa il suo ruolo primario di scambiatore delle merci per la loro internazionalizzazione e localizzazione dei trasporti; la qualificazione ed il recupero delle aree della ZAI storico contro la Variante 23 che si prefigge di attuare moltissimi centri commerciali non utili alla città ma dannosi per l’intera comunità; lo studio di nuovi e destini possibili per la Marangona; ed altri obiettivi che saranno individuati in rapporto con l’area metropolitana per favorire l’insediamento di nuove imprese.

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