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3. Descrizione del lavoro

3.5 Risultati della verifica

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91 Figura 38: Profilo di carico del DCRP21 installato sull’acqua surriscaldata

Anche il DCRP21 è dimensionato correttamente, tuttavia rispetto al DCRP23 la portata circolante è più discontinua e per alcuni periodi di tempo si avvicina pericolosamente al limite inferiore che garantisce una buona accuratezza dei dati. Per cui al momento è funzionante in modo ottimale ma è consigliabile controllare periodicamente che la portata non scenda ulteriormente al di sotto del limite inferiore.

Figura 39: Profilo di carico del ACUP80 installato sull’aria compressa

92 Come si può vedere nella Fig. 39 relativa all’ACUP80 l’aria compressa in generale ha un comportamento decisamente più oscillatorio e variabile rispetto all’acqua surriscaldata, con numerosi picchi di richiesta durante la giornata lavorativa. Pur essendo vicino al limite inferiore di garanzia dell’accuratezza di misura, questo misuratore si giudica dimensionato correttamente in quanto per la maggior parte del tempo lavora al di sopra.

Figura 40: Profilo di carico del ACUP118 installato sull’aria compressa

Casi particolari sono quelli di alcune linee, tra cui l’ACUP118, che presentano dei picchi giornalieri nel profilo di carico. Innanzitutto, è da sottolineare il fatto che tutti i misuratori nascono per apprezzare stati circa stazionari, per cui quando si hanno variazioni così repentine la misura è completamente non significativa. Inoltre, è possibile notare che i picchi sono di una durata trascurabile all’interno delle 24 ore di una giornata, in quanto tra salita e discesa sono dell’ordine di uno o due minuti. Per cui si giunge alla conclusione che i picchi potrebbero anche non essere letti dallo strumento di misura e si potrebbe dimensionarlo a una portata inferiore per apprezzare al meglio le portate che si verificano normalmente durante il resto della giornata.

Tuttavia, la portata media è al di sopra del limite inferiore che garantisce buona accuratezza di misura e di conseguenza questo misuratore è classificato come dimensionato correttamente. I picchi sono dovuti al fatto che a fine giornata alcune reti di distribuzione sono svuotate completamente per poi essere ricaricate al mattino quando riprende la produzione, questo per evitare di avere perdite fisiologiche di quelle reti durante le notti. Per cui per brevi istanti di

93 tempo si hanno enormi flussi di aria compressa immessi in rete, tuttavia possono essere trascurati anche dal punto di vista della fatturazione essendo appunto repentini e quindi perdendo di fatto la lettura un volume d’aria trascurabile.

Figura 41: Profilo di carico del ACUP119 installato sull’aria compressa

Simile è il caso per quanto riguarda l’ACUP119, tuttavia è possibile notare come la portata di esercizio, esclusi i picchi che come detto essendo transitori non sono veritieri, è quasi nella totalità vicino al limite inferiore o ancora più spesso al di sotto. Per cui in questo caso si può affermare che il misuratore è sovradimensionato.

94 Figura 42: Profilo di carico del ACUP57 installato sull’aria compressa

L’ACUP 57 è chiaramente sovradimensionato in quanto lavora al di sotto del limite minimo per l’interezza del tempo di lavoro, neanche i picchi ricadono al di sopra di esso. Per gli attuali carichi richiesti dall’utenza esso è da riprogettare e sostituire obbligatoriamente.

Figura 43: Profilo di carico del ACUP239 installato sull’aria compressa

95 Seppur il massimo registrato dall’ACUP239 sia al di sopra del limite minimo, esso non si avvicina mai al fondoscala e risulta circa un terzo. Inoltre, la portata registrata è al di sotto del minimo per un tempo appena superiore al 10% di quello di lavoro. Per cui anche questo misuratore è da riprogettare e sostituire.

La verifica del corretto dimensionamento o meno è stata fatta per tutti i misuratori primari su tutti i vettori termofluidici, tuttavia per la fase successiva di riprogettazione per quelli non ottimali ci si è concentrati su quelli di aria compressa e di acqua surriscaldata e vapore. Questo perché, come già accennato, sulle acque fredde e sul metano i bilanci che si possono fare sono solamente di massa per l’individuazione di eventuali perdite nella rete, in quanto sono acquistate interamente dalla rete pubblica o prelevate dai pozzi (per l’acqua industriale). Invece aria compressa e acqua surriscaldata/vapore sono prodotte in loco e per farlo si hanno consumi energetici rilevanti: di energia elettrica per produrre aria compressa e di metano e acqua demineralizzata (in quantità minore) per produrre acqua surriscaldata e vapore. In questi due casi, oltre ai bilanci di massa, è soprattutto utile analizzare anche quelli di energia, di maggior impatto per una corretta gestione energica dello stabilimento.

Al termine della verifica sul dimensionamento, i misuratori da riprogettare installati sui due vettori termofluidici principali citati, sono risultati essere 9:

1 sull’acqua surriscaldata e 8 sull’aria compressa.

In particolare:

- DCRP 28: disco calibrato (campo di lavoro 5÷1);

- ACUP 57: disco calibrato (campo di lavoro 5÷1);

- ACUP 78: termomassico (campo di lavoro 10÷1);

- ACUP 116: disco calibrato (campo di lavoro 5÷1);

- ACUP 119: disco calibrato (campo di lavoro 5÷1);

- ACUP 158: disco calibrato (campo di lavoro 5÷1);

- ACUP 191: termomassico (campo di lavoro 10÷1);

- ACUP 239: termomassico (campo di lavoro 10÷1);

- ACUP 240: termomassico (campo di lavoro 10÷1).

96 Oltre a questi, si è ritenuta necessaria l’installazione dei misuratori sulla tubazione di scambio tra la sala compressori carrozzeria e quella di presse sull’aria compressa. Ovvero l’ACUP 77 e l’ACUP 121. Si è rilevato sul campo che la tubazione di scambio è una sola, seppur il flusso possa essere in entrambe le direzioni a seconda di dove è necessario coprire lo sbilanciamento della rete. È possibile valutare di installare un nuovo unico misuratore bidirezionale invece che due. Attualmente sono ancora installate le flange tarate per l’installazione di due misuratori diversi, per cui la riprogettazione si limiterebbe allo studio dei due dischi calibrati uguali da inserire tra di esse. L’altra soluzione è appunto un misuratore bidirezionale, sicuramente di costo maggiore rispetto ai “classici” dischi tarati monodirezionali, ma ciò consentirebbe di acquistare un solo strumento invece che due, seppur l’investimento comprenderebbe solamente i due dischi calibrati nell’altro caso. Perciò in questo caso la scelta sarà puramente dal punto di vista economico, in quanto le due soluzioni sono equivalenti dal punto di vista dell’accuratezza di misura. Nello specifico caso si è scelto di installarne due nuovi monodirezionali.

In conclusione, i misuratori da riprogettare si sono rivelati essere 11:

1 sull’acqua surriscaldata e 10 sull’aria compressa.

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