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3. ZENIT ARTI AUDIOVISIVE: ANALISI DI COMPETITOR E COMPARABLE

3.4. My Boss Was

3.4.1. Sito Web

Figura 75 - Homepage del sito di My Boss Was

48La traduzione è: “La Sarraz Pictures è una società di produzione e distribuzione di documentari e film con sede a Torino, ma particolarmente impegnata nel mercato europeo delle coproduzioni con partner internazionali.

L'ultimo lungometraggio prodotto "Sette atti di misericordia" dai fratelli De Serio è stato proiettato in più di cinquanta festival in tutto il mondo. La Sarraz Pictures ha anche prodotto oltre 10 documentari creativi premiati in prestigiosi festival cinematografici internazionali e venduti in tutto il mondo. A partire dal 2010, La Sarraz sviluppa, produce e distribuisce contenuti per piattaforme cross / transmediali.”

49 Analisi effettuata in data 4 agosto 2019

100 A un primo sguardo si può notare subito che la grafica e l’impaginazione di questo sito sono molto belle, è stato fatto un ottimo lavoro di web design che conferisce all’attività un’idea di freschezza, modernità, efficienza e affidabilità.

Il sito si apre sul logo, attorno al quale ci sono quattro simboli. Passando con il mouse su di essi compaiono le sezioni che i simboli rappresentano, cioè: studio, works, showreel e socials. Sotto al logo inizialmente c’è un colore di riempimento nero, ma dopo una breve attesa parte un video molto accattivante con alcuni dettagli di riprese belli e in grado di catturare l’attenzione dell’utente e di convincerlo ulteriormente della qualità dei lavori della casa di produzione.

Scorrendo verso il basso si incontra un menu a navigazione orizzontale che viene ancorato alla parte superiore della pagina e vi rimane durante la navigazione. Il menu è composto dalle stesse voci che sono state menzionate precedentemente e ha la voce “works” già selezionata, dato che questa è la sezione che compone la homepage stessa.

I lavori sono a loro volta suddivisi in: films (brand films, feature films, short films, vr), crosscampaigns (brand, institutional, product), graphics (adv, editorial, environmental, identities, types, viz, websites), videos (automotive, documercial, motion graphic, social, spot), sounds (installations, music for film & theatre, songs, sound design), exhibitions (graphics, music installation, video installation), photos (architecture, portraits, product adv, still life). Questa suddivisione è molto chiara e rende semplice la ricerca di una tipologia di prodotto.

Al momento dell’analisi, però, un difetto nel codice CSS rovina la perfetta impaginazione dell’homepage. Il titolo delle macro-sezioni contenute in “works” è infatti spostato verso destra e non rientra nello spazio centrale che è chiaramente stato pensato per ospitarlo.

Figura 76 - esempio di difetto nel CSS

Dalla homepage, cliccando sull’immagine promozionale del singolo prodotto, viene reso visibile un blocco contenente alcune informazioni aggiuntive (come ad esempio un trailer, se si tratta di film). Selezionando “see more” si approda sulla pagina della singola opera, che per i prodotti audiovisivi si apre con un trailer che occupa tutto lo schermo in larghezza, sotto al quale sono presenti il titolo e le informazioni e poi una galleria fotografica contenente fotogrammi dal film e locandine. La pagina mantiene i colori bianco e nero tipici del sito e uno stile moderno e di buon gusto.

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Figura 77 - pagina del singolo film

Si nota però un errore. Quando dalla pagina di prodotto si vuole tornare alla sezione

“works” passando per la voce del menu si approda su una pagina dove l’organizzazione della divisione in categorie è impaginata diversamente, sicuramente per un problema nel codice.

Le opere e i lavori non sono più presentati in una sorta di griglia, ma uno sotto l’altro, portando a dover scorrere molto verso il basso per visionarli tutti.

Figura 78 - errore nella visualizzazione dei lavori

Questo succede perché effettivamente il link della pagina corretta raffigurante i lavori è in realtà il link della homepage. L’url di destinazione legato alla voce “works” quando si vuole tornare a quella sezione dopo aver preso visione di una pagina di prodotto è invece https://www.mybosswas.it/#myfilms.

102 Piccole disattenzioni come questa possono rendere meno snella la fruizione di un sito che è altrimenti di ottimo livello.

La pagina studio ha un’impaginazione molto simile a un magazine online o cartaceo, è originale e moderna, con titoli particolari. Vengono date nozioni su My Boss Was e sul suo personale. I colori in questa sezione sono invertiti: il nero non fa più da sfondo, ma è il colore dei testi e il bianco invece fa da riempimento.

Figura 79 - pagina Studio

La pagina showreel, con impostazione simile alla pagina “studio”, contiene una lista di clienti supportati da screenshot dei lavori che sono stati fatti per loro. È presente un elenco di festival ai quali My Boss Was ha partecipato, sempre accompagnato da immagini di testimonianza, e alcuni estratti di articoli che sono stati scritti sulla casa di produzione.

Le immagini di questa sezione non sono cliccabili e non è quindi possibile aprirle in una versione di dimensioni maggiori per poterne fruire meglio.

C’è un’intera sezione dedicata ai social (i link a questi ultimi possono essere trovati anche nel footer) dove sono stati messi i collegamenti a ogni canale e degli estratti delle pubblicazioni fatte sugli stessi. Nel footer infatti si trovano solamente i link che permettono di approdare sulle piattaforme, ma l’idea di portare un assaggio delle pubblicazioni sul sito stesso è interessante e originale. I social network posseduti dalla casa di produzione sono: Facebook, Youtube, Flickr, Instagram, Vimeo e Twitter. C’è anche un link all’account su Soundcloud, piattaforma dedicata allo streaming di musica e podcast.

103 Note:

• Newsletter: presente nel footer, accanto ai link ai canali social. Sembra funzionante.

• Collegamenti ai canali social: sono presenti i link diretti a Facebook, Instagram, Vimeo, Youtube, Instagram, Flickr e Twitter direttamente nel footer o nella pagina dedicata ai social.

• Possibilità di condivisione sui social: dagli add-on dei vari social nell’apposita pagina è possibile condividere, ma solo contenuti già appartenenti ai canali stessi, non materiale proveniente dal sito.

• Tempi di caricamento del sito, sia in versione desktop sia in quella mobile (https://developers.google.com/speed/pagespeed/)50:

o Mobile: 79/100, velocità media

Mentre l’indice di visualizzazione dei primi contenuti ottiene buoni risultati con una misurazione di soli 1,8 secondi, altre metriche non sono così performanti. I contenuti della pagina diventano interamente visibili dopo 5,3 secondi e interattivi dopo 4,2 secondi. Alcune delle opportunità proposte dal tool permetterebbero, secondo la sua stima, di guadagnare davvero molto tempo. Ad esempio, pubblicando immagini in formati più recenti si potrebbero risparmiare 32,85 secondi e altri 19,95 secondi

50 Ultimo controllo effettuato in data 4 agosto 2019

Figura 80 - la pagina del sito dedicata ai canali social

104 potrebbero non venire sprecati se queste immagini venissero anche codificate in modo efficace.

o Desktop: 79/100, media

• Ottimizzazione per dispositivi mobile (https://search.google.com/test/mobile-friendly): la pagina non risulta essere ottimizzata per i dispositivi mobili, infatti i contenuti sono più grandi rispetto allo schermo e gli elementi selezionabili sono troppo vicini tra loro.