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3. ZENIT ARTI AUDIOVISIVE: ANALISI DI COMPETITOR E COMPARABLE

3.2. Indyca

3.2.2. Sito web #2

60 La visualizzazione dei primi contenuti utili, una delle metriche utilizzate dal tool per verificare la velocità del sito, che indica quando diventano visibili i contenuti principali di una pagina, misura 3,4 secondi, un tempo già molto elevato per il web. Inoltre, la pagina diventa completamente interattiva dopo 5 secondi.

Questi tempi, che sembrano in realtà bassi, sono da considerarsi elevati se pensiamo che l’attenzione media di un utente online arriva a un massimo di 8 secondi e continua a decrescere.39

o Desktop: 86/100, media

• Ottimizzazione per dispositivi mobile (https://search.google.com/test/mobile-friendly): la pagina non risulta essere ottimizzata per i dispositivi mobili.

61 Il secondo sito di Indyca, il più recente e dalla grafica più moderna, appare al terzo posto quando viene effettuata una ricerca su Google, dal momento che il vecchio sito ha probabilmente un’indicizzazione più elevata a causa del maggior numero di ricerche ottenute. La soluzione, come già accennato precedentemente, sarebbe la cancellazione del vecchio sito in modo da favorire l’emergere di quello più recente, che costituisce un biglietto da visita migliore per la casa di produzione torinese.

La homepage si apre con un banner a scorrimento orizzontale con link diretti alle pagine di alcune delle opere principali di Indyca e a notizie quali l’apertura dei casting per un nuovo film.

Il menu di navigazione è orizzontale e disposto nella barra dell'header, ma su schermi troppo piccoli la parte contenente il logo e i link ai canali social rimane tagliata, quindi la responsiveness non è gestita correttamente. Le voci sono: Indyca, Film, Teatro, Rivista, Podcast, Artworks, Contatti.

Subito sotto al banner principale è presente il trailer di “Butterfly”, l’ultimo grande successo di Indyca, e ci sono rimandi a tutte le sezioni del sito, oltre a estratti delle opere e avvisi per l'apertura del cast di cui si fa già accenno nel banner.

Figura 32 - sezione dell'homepage di Indyca

Nella homepage vengono anche riportati alcuni artworks che si trovano poi in un’apposita pagina.

Nonostante questo sito sia molto bello e moderno rispetto a quello vecchio, il menu di navigazione principale riporta un piccolo errore: alla homepage si arriva dalla voce del

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“Indyca”, scelta fuorviante che può far pensare all'utente di trovare informazioni sulla storia della casa di produzione, ma anche ridondante, dato che per giungere sulla suddetta pagina si può anche cliccare sul logo della casa di produzione.

La pagina dei film continua a essere organizzata come una griglia, ma è molto più pulita e ordinata di quanto fosse nella precedente versione del sito. Uguale a questa è anche la sezione teatro. Fortunatamente sono anche scomparsi i flip delle foto e le grafiche dal sapore retrò.

Figura 33 - pagina dei film

Una cosa che manca rispetto a prima è però la suddivisione in documentari, corti e film, che poteva risultare molto comoda per utenti che non conoscono Indyca e che vogliono capire immediatamente la natura di un’opera.

Rivista è la sezione corrispondente a un blog, dove si possono trovare articoli e ultime novità che vengono anche condivisi su Facebook.

La pagina dello specifico film è organizzata

bene e contiene informazioni molto esaustive sull’opera: si apre con un trailer che occupa lo stesso spazio destinato al banner nella homepage, sotto al quale si trova un secondo menu di navigazione con le voci “il film”, “stampa”, “foto”, “clip”, “le sale”, “pagina FB”. L'ultima voce permette quindi di trovare subito il canale aperto esclusivamente per la promozione dell'opera, mentre da “stampa” si possono leggere gli articoli e le

Figura 34 - articolo della sezione Rivista

63 recensioni ottenuti dalle varie testate. La sinossi del film è presente in lingua italiana, ma dalla barra di navigazione principale del sito si può impostare la lingua inglese e avere tutti i contenuti tradotti.

L’organizzazione della pagina dedicata alla singola opera è dettagliata solamente per i più grandi successi di Indyca, cosa assolutamente comprensibile, dato che è difficile che ogni film ottenga l’attenzione della stampa e pregiati riconoscimenti ai festival. Per questo motivo, è “Butterfly” l’unico documentario la cui pagina riporta le indicazioni complete, gli altri ne riportano solo alcune o, addirittura, non hanno il secondo menu dedicato perché ad essi sono stati dedicati solo sinossi, informazioni tecniche e trailer.

Una decisione molto interessante è quella di permettere la visione di alcuni film su Vimeo, previo pagamento di un piccolo compenso.

La sezione dei podcast risulta molto interessante. Questa è una sezione che non si vede spesso sui siti delle case di produzione, ma che cavalca l’onda del rinnovato interesse nei confronti di questo tipo di contenuto, di cui ultimamente si sente parlare maggiormente.

Inoltre, permettere di ascoltare gratuitamente delle interviste o dei contenuti aggiuntivi riguardanti il film “Butterfly” è un ottimo modo per promuoverlo e per far crescere la curiosità degli utenti nei confronti di questo film.

Figura 35 - pagina del film "Butterfly"

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Figura 36 - pagina dei Podcast

La pagina dei contatti comprende in realtà anche una sezione dedicata allo staff di Indyca, dove vengono presentati i membri del gruppo tramite una fotografia rotonda e in bianco e nero e una breve descrizione. Questa sezione si apre con il video dello showreel di Indyca, molto bello e accattivante, che contribuisce, insieme alla pulizia e modernità del sito web, ad attirare l’attenzione di un nuovo potenziale fan.

L’unica cosa che manca, come nel vecchio sito, è un form che permetta di snellire l’operazione di invio di messaggi e richiesta di informazioni alla casa di produzione, ma Indyca ha ovviato in parte a questo problema rendendo cliccabile l’indirizzo e-mail e rimandando alla casella di posta dell’utente.

Note:

• Newsletter: non presente neanche nella versione aggiornata del sito

• Collegamenti ai canali social: sono presenti i link diretti a Facebook, Instagram, Vimeo, Youtube e Twitter direttamente a fianco del menu di navigazione principale. I link sono tutti funzionanti.

• Possibilità di condivisione sui social: presente dalla pagina del blog e da quella della singola opera, dove il trailer è condivisibile.

• Tempi di caricamento del sito, sia in versione desktop sia in quella mobile (https://developers.google.com/speed/pagespeed/)41:

o Mobile: 14/100, molto bassa

41 Ultimo controllo in data 1° agosto 2019

65 Sebbene la visualizzazione dei primi contenuti non dia problemi perché questi compaiono in 0,8 secondi, tutte le altre metriche utilizzate da Google danno risultati non ottimali che contribuiscono al bassissimo punteggio ottenuto dal sito. I contenuti della pagina diventano infatti visibili in 3,2 secondi, la pagina diventa completamente interattiva dopo la bellezza di 6,3 secondi, il thread principale della pagina diventa abbastanza tranquillo da poter gestire l'input dopo 5,7 secondi.

La principale opportunità indicata dal tool di Google per migliorare la situazione consiste nel ridurre i tempi di risposta del server.

o Desktop: 42/100, bassa

• Ottimizzazione per dispositivi mobile (https://search.google.com/test/mobile-friendly): la pagina risulta essere ottimizzata per i dispositivi mobili.