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4. Perché costruire sostenibile?

4.1. Motivazioni

4.1.2. Situazione italiana

Ogni anno l'ENEA pubblica il Rapporto sull'efficienza energetica per avere un quadro generale sull'utilizzo dell'energia. Nel 2018 sono stati messi a confronto i dati tra 1990 e 2016. Come si evince dal grafico (Fig. 18) gli usi civili sono i maggiori consumatori di energia con ben 39,4%, seguiti dai trasporti con 32%. Entrambi hanno subito una crescita rispetto al 1990 quando le percentuali valevano 29. Il settore dell'industria invece ha abbassato i valori passando da un consumo del 30% ad un valore pari al 21%. Da questi dati risulta doveroso intervenire sugli immobili per migliorare le prestazioni energetiche diminuendo il fabbisogno energetico42.

Fig. 18 - Confronto di consumo energetico nei vari settori tra 1990 e 2016. Fonte: ENEA

L'Unione Europea ha stabilito delle strategie volte alla sostenibilità tra cui vi è quella denominata 20-20-20. Gli obiettivi sono ridurre le emissioni del 20%, aumentare del 20% la quantità di energia generata dalle fonti rinnovabili e arrivare ad un risparmio energetico del 20% entro il 2020. È stabilito che "entro il 31 dicembre 2018 tutti gli edifici di nuova costruzione occupati da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero"43. Si stima anche una possibile riduzione del 90%

entro il 2050 qualora i termini venissero rispettati.

Ogni edificio consuma energia durante tutto il suo ciclo di vita a causa del riscaldamento, del raffrescamento dei locali, dell'uso di elettrodomestici e di apparecchi luminosi. Come si nota dal grafico (Fig. 19) il gas naturale ed il petrolio sono le energie maggiormente utilizzate. Esse, essendo fonti esauribili, determinano un costo elevato per l'estrazione, senza contare l'effetto della loro lavorazione44.

42 Cfr. ISPRA, Emissioni nazionali di gas serra - Fattori determinanti e confronto con i Paesi Europei, 2015; Inquinamento industriale, Greenpeace Campagna inquinamento;

https://www.greenpeace.org/italy/tag/inquinamento/, consultato il 06/12/2018; Civiero P. (et al.), Tecnologie per la riqualificazione: soluzione e strategie per la trasformazione intelligente del comparto abitativo esistente, Santarcangelo di Romagna (RN), Maggioli Editore, 2017; Sostenibilità CasaClima:

protocolli e realizzazioni, Torino, Utet Scienze tecniche, 2014.

43 Direttiva 2010/31/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 Maggio 2010 sulla prestazione energetica nell'edilizia, art. 9.

44 http://www.efficienzaenergetica.enea.it, consultato il 06/12/2018.

36 Sarebbe opportuno intervenire sull'involucro edilizio per ridurre il loro impiego perchè i riscontri sarebbero positivi: da un lato si ridurrebbero le emissioni e dall'altro diminuirebbero i costi delle bollette ricavando delle soluzioni positive per l'ambiente e per gli utenti. Ulteriore risparmio si avrebbe sfruttando le fonti rinnovabili e gli impianti a ridotto consumo energetico.

Fig. 19 - Confronto di consumo fonti energetiche tra 1990 e 2016. Fonte: ENEA

La riqualificazione energetica è una strategia basata sull'intervento di un edificio migliorandone le prestazioni, ad esempio attraverso l'eliminazione dei ponti termici che portano alla formazione di condense e muffe45. Inoltre con la legge di bilancio 2019, denominata Ecobonus 2019, si può chiedere una detrazione all'IRPEF o IRES tramite una documentazione che comprende l'Attestato di Prestazione Energetica (APE), una certificazione redatta da un tecnico abilitato che accerta i requisiti per la riqualificazione.

La detrazione (Fig. 20) è pari a 50 % per acquisto e posa di:

 infissi;

 schermature solari;

 caldaie a biomassa;

 caldaie a condensazione purchè di classe A.

per un valore massimo di 30.000 euro, mentre la detrazione è pari al 65% per acquisto e posa di:

 interventi di isolamento per la parte di involucro opaco;

 caldaie a condensazione di classe A con integrato sistema termoregolazione di classe V, VI o VIII;

 pompe di calore;

 pannelli solari per produzione di acqua calda;

 interventi di isolamento per la parte di involucro opaco;

 generatori ibridi costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia;

 generatori d’aria a condensazione;

 micro-cogeneratori;

45 Lucchi E., Riqualificazione energetica dell'involucro edilizio: diagnostica e interventi, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2014.

37 per un valore massimo di 100.000 euro. Inoltre per le schermature solari il valore massimo raggiunge i 60.000 euro46.

Fig. 20 - Tabella riassuntiva sugli interventi incentivabili tramite Ecobonus.

Un corretto efficientamento energetico avviene qualora l'edificio viene analizzato come un sistema, considerando sia l'involucro sia gli impianti. Questo porta ad avere vantaggi: risparmio a livello economico, aumento del valore del patrimonio, riduzione delle emissioni di CO2 e miglioramento del comfort degli utenti.

Situazione scolastica da un punto di vista della riqualificazione energetica

Il patrimonio edilizio italiano è molto antico infatti più del 89% degli edifici sono stati costruiti prima della Legge 10/91 che stabiliva dei limiti di trasmittanza decisamente superiori rispetto a quelli odierni. Il Rapporto Ecosistema 2018 denuncia che più del 60% degli edifici scolastici è stato realizzato prima della normativa del 197447, evidenziando come il 67% del totale è stato realizzato con strutture miste in calcestruzzo armato e muratura, il 15% in muratura portante con pietra e mattoni e il 14% con muratura portante in laterizio48.

46 Legge 30 Dicembre 2018 n.145 - Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 Dicembre 2018.

47 https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/ecosistema_scuola_2018.pdf, consultato il 25/10/2018.

48 Iovino R., Fascia F., Lignola G. P., Edilizia scolastica: riqualificazione funzionale ed energetica: messa in sicurezza, adeguamento antisismico, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2014.

38 Antonello Gianelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, afferma in un'intervista rilasciata al quotidiano Repubblica il 10 Gennaio 2019 che nelle scuole in media avvengono 44 crolli nell'arco dell'anno, sottolineando che un complesso su quattro subisce manutenzioni inadeguate. Vi sono ancora moltissimi edifici privi del certificato di agibilità statica e del certificato di prevenzione incendi. I dirigenti dichiarano di dover richiedere interventi annuali per i controlli pagando somme ingenti senza riuscire ad intervenire in maniera più diretta sull'architettura. La manutenzione straordinaria e ordinaria è una procedura che dovrebbe essere effettuata sempre e comunque perchè ogni edificio deve essere sicuro. Rimandare gli interventi oltre a diventare un possibile pericolo per gli utenti, richiede un aumento dei costi di anno in anno.

L’esame dei dati sull'efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili redatto da Legambiente nel 2018 rivela dati allarmanti: più del 45% delle scuole è classificato in classe energetica G49, quella più bassa e maggiormente energivora e solo il 18% dei complessi sfrutta le fonti sostenibili.

Le scuole sono un luogo di formazione e gli edifici che accolgono questa funzione dovrebbero fare altrettanto: educare le generazioni future al rispetto dell'ambiente, ma non solo, perchè la scuola dovrebbe essere aperta sempre più alla comunità quindi questo discorso dovrebbe essere ampliato anche a genitori e professori.

Il Piemonte dal 2018 si sta mobilitando verso progetti che rinnovano gli edifici scolastici tramite la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Giovanni Agnelli che collaborano con la Città di Torino e la Fondazione per la Scuola. Questo progetto prende il nome di “Torino fa Scuola50” e coinvolge due scuole medie: Pascoli e Fermi, entrambe posizionate nel capoluogo Piemontese. L'obiettivo è realizzare due scuole con nuovi spazi innovativi sia per la parte pedagogica che architettonica. I materiali scelti sono all'avanguardia e permettono di realizzare degli spazi flessibili. Gli studenti si troveranno ad operare in luoghi che esaltano la creatività. Infine per una parte di struttura sarà prevista l'apertura al pubblico rendendo la scuola un luogo della città.

Dai dati allarmanti che si sono analizzati ne consegue che è doverosa, se non obbligatoria una riqualificazione sugli edifici maggiormente energivori. I maggiori fattori positivi sono un netto risparmio energetico sui costi dell'immobile ed un miglioramento ambientale, vitale per la salute di ciascun essere vivente.

49 https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/ecosistema_scuola_2018.pdf, consultato il 25/01/2019.

50 http://www.torinofascuola.it/, consultato il 28/02/2019.

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