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3. la concezione differenziata dei ruoli familiari. Le rappresentazioni sociali relative ai ruoli di genere all’interno delle mura domestiche possono influenzare le aspettative

6.5 Strumenti di produzione dei dati .1 L’intervista semi-strutturata

1985). Da questa prima lettura dei dati si potrebbe ipotizzare che il maggior numero di ore dedicare dagli uomini al lavoro retribuito rappresenti la principale causa della stribuzione iniqua a sfavore delle donne, così come prospettato dalla teoria della di-sponibilità di tempo (Blood, Wolfe, 1960).

6.5 Strumenti di produzione dei dati

(Bo-scolo, Bertrando, 1996). Viaro e Leonardi (1990) hanno distinto le domande circolari in:

dichiarazioni, intese come resoconti su fatti concreti, e attribuzioni, riferite alla defini-zione di atteggiamenti e stati d’animo altrui. Un’altra classificadefini-zione proposta dagli au-tori distingue le domande di primo tipo, rivolte al comportamento, e quelle di secondo tipo, rivolte ai significati.

Le interviste sono state condotte in compresenza, riconoscendo la coppia come il con-testo quotidiano in cui si sperimentano e negoziano azioni, ruoli e significati condivisi associati al maschile e al femminile (Valentine, 1999). L’intervista diadica permette di osservare i partner in azione, impegnati nella produzione di narrazioni ancorate a schemi relazionali interni alla stessa coppia (Allan, 1980; Graham, 1980; Bennet, McA-vity, 1992; Hertz, 1995; Gill, 1999; Boeije, 2004; Beitin, 2008).

Allo stesso tempo, il focus sull’interazione discorsiva della coppia con l’intervistatrice ha reso possibile l’osservazione della dimensione sociale e interindividuale del linguag-gio, modulata in funzione dei diversi partecipanti e delle loro relazioni (Galimberti, 1994; Gergen, 1998; De Grada, Bonaiuto, 2002), poiché i discorsi e le storie co-costruiti (o non) dai partner sono il prodotto delle interazioni dinamiche tra gli intervistati e la ricercatrice e, contemporaneamente, dipendono dalle specifiche domande a essi rivol-te (Mishler, 1986; Holsrivol-tein, Gubrium, 2000; Gubrium, Holsrivol-tein, 2009).

Di seguito è presentata la traccia delle interviste proposte per il primo e il secondo in-contro con le coppie.

Intervista: Traccia utilizzata nella prima fase La prima intervista è composta da 4 aree tematiche:

1. Presentazione. Questa fase iniziale di riscaldamento ha favorito la creazione di un clima di confidenza tra l’intervistatrice e la coppia intervistata. Prima di lasciare la pa-rola alla coppia, l’intervistatrice ha presentato se stessa e il proprio lavoro. Successi-vamente, ai partner sono stati chiesti alcuni dati anagrafici (età, provenienza, titolo di studio, condizione professionale e contrattuale etc.) e alcune informazioni circa la pro-pria condizione relazionale (sposati o conviventi), il periodo di inizio della loro relazio-ne, la data del matrimonio e/o dell’inizio della convivenza. Sono state, inoltre, richieste alcune informazioni sulla famiglia d’origine al fine di evidenziare la presenza di even-tuali reti familiari che possano offrire supporto alla coppia.

2. Distribuzione del carico domestico. Quest’area tematica ha permesso di produrre dati circa la distribuzione del carico domestico della coppia, i processi decisionali e le motivazioni alla base di tale organizzazione. In particolare, è stato chiesto di descrivere la gestione tipica (più frequente) delle attività svolte quotidianamente da ognuno; di indicare le ore dedicate alle attività domestiche, di definire la propria organizzazione dei ruoli domestici (paritaria o maggiormente a carico di una persona) e di motivarla.

3. Aspettative relative al cambiamento nell’organizzazione del lavoro familiare ed ex-tradomestico dopo il parto. Le domande contenute nella presente area tematica han-no indagato le aspettative della coppia circa la distribuzione del carico familiare e del lavorativo extradomestico per il periodo successivo alla nascita del/della figli*. Pensare al futuro ha permesso ai/alle partecipanti di riflettere sulle aspettative che ripongono sulla relazione di coppia e che concorrono alla costruzione di una progettualità condi-visa comune. Le domande hanno preso in considerazione l’organizzazione dei compiti domestici dopo la nascita del/della bambin*, la futura gestione dei compiti genitoriali, la rappresentazione delle prossime responsabilità e delle competenze paterne e ma-terne, e le possibili strategie individuate per favorire la conciliazione degli impegni le-gati alla famiglia e al lavoro retribuito.

4. Riflessioni e posizionamenti rispetto alla de-costruzione dei ruoli genitoriali e di genere. Nel corso della prima intervista è stato presentato un filmato, della durata di circa 1 minuto, tratto dalla serie Tv statunitense “Desperate Housewives”, ideata da Marc Cherry e trasmessa negli Stati Uniti dalla rete televisiva ABC dal 2004 al 20125. Nell’episodio da cui è tratta la breve sequenza proposta alle coppie si assiste alla de-costruzione dei ruoli tradizionalmente associati al maschile e al femminile. La protago-nista, Lynette Scavo, dopo 7 anni dedicati unicamente alla casa e ai suoi 4 figli, si pre-para per affrontare un colloquio di lavoro e reinserirsi nel mercato del lavoro, mentre il marito Tom, coerentemente con quanto deciso insieme, si prende cura dei figli e con-ferma in modo perentorio la propria responsabilità principale nel lavoro familiare. Tale sequenza è stata scelta perché rappresenta uno stimolo utile per far riflettere la coppia su altre organizzazioni possibili, seppur poco diffuse in Italia. In particolare, l’uso del filmato offre una forma di “distanziamento da sé” che aiuta le persone a riflettere su determinati argomenti in modo nuovo (Dermer, Hutchings, 2000; Leon, Angst, 2005).

5 In Italia la serie è stata trasmessa su Fox Life, canale tematico di SKY Italia, e proposta in seguito in chiaro dai canali Rai e dal 2012 anche sul canale Mya di Mediaset Premium.

Le immagini, infatti, sono in grado di produrre molteplici significati e interpretazioni ri-feribili ai vissuti dei partecipanti, permettendo di studiare la soggettività e le cornici culturali degli osservatori (Banks, 2008; Faccioli, Losacco, 2010; Frisina, 2010). La scelta di presentare un filmato di una situazione familiare in cui i ruoli di genere sono deco-struiti è quindi suggerita dal fatto che le coppie percepiscono la discussione successiva in modo meno minaccioso in quanto rivolta a una situazione che non li riguarda in mo-do diretto. Contemporaneamente, il riferimento a un’organizzazione familiare “atipi-ca” può favorire la sfida e la trasgressione verso l’organizzazione patriarcale dei ruoli interni ed esterni alla casa (Chouliaraki, Fairclough, 1999; Lazar, 2007), ancora forte-mente presente nella società italiana.

Dopo aver presentato il filmato, la coppia è stata invitata a riflettere sul modello fami-liare proposto, sulle conseguenze per lo sviluppo del bambino, sulla presenza o assen-za di attività “più adatte” alla madre o al padre e implicitamente sulle proprie ideologie di genere. In tutti i casi, si è chiesto di motivare e di approfondire le posizioni espresse.

Intervista: Traccia utilizzata nella seconda fase

Le aree tematiche indagate nella seconda intervista sono due e si riferiscono alla di-stribuzione delle attività familiari dopo la nascita del/della figli* e alla soddisfazione per tale organizzazione. Mentre nel primo incontro si è riflettuto sulla possibile orga-nizzazione dei compiti familiari, distinti in cura del/della bambin* e cura della casa, e sull’eventuale conciliazione tra impegni familiari e impegni lavorativi, durante la se-conda fase la coppia è stata invitata a presentare come effettivamente ha negoziato e distribuito i differenti compiti e responsabilità della vita quotidiana, e il grado di soddi-sfazione proprio e del/della partner. In particolare:

1. l’area relativa all’organizzazione delle attività familiari dopo la nascita del/della