Del tempo
,in
cuiveramente nascano
leCa-vallette, e
per quale cagione
.•
CAPITOLO
VI.SEgue
ora Io stabilirein qualtempo
precisamente nascono le Cavallette dall'uova racchiuse per en-tro a i cannelli di terra sopra descritti ; ed in qua!forma
, e grandezza nascano; e qual sia la»cagione naturale dei nascer loro. Per quanto appartiene attempo
del nascere ,le sperienze ,e 1*osservazioni fat-tene, le quali sono più autorevoli di qualunque as-serzione degli Scrittori , insegnano con evidenza, na-scere lenuove
, e piccole Locuste per lo più , e lamaggior
parte di loro nelMese
di Aprile;trattando-sidi quel che segue nel Clima nostro della Toscana;
e la cagione di questoeffetto altra
non
è senza dub-bio, se non la caldezza, di cui in queltempo
l'aria novellamente si riveste,per lo ritornoche fa ilSole>fonte di caldezza , e di luce, inverso al nostro ver-tice:
m
quella guisa appunto, chein queltempo
me-desimo
della Primavera nascono per la stessa cagio-ne naturale infinite altre razze d'insetti, di cuitrop-po
lungo sarebbe il far menzione adesso,e parimentesi
vedono
nascere,o
germogliarequasi tutte l'erbe, c le piante;onde
a ragione il Petrarca considerando cosi fatto fecondo , e vital calore, che neltempo
di Primavera dal Sole d'ogni intorno nel nostroClima
si diffonde,
ebbe
a dire:)igitizedbyGoogle
a?
Quando 7
Pianeta che, distingue VoreAd
albergar col Tauro si ritorna,
Cade virtù dall'infiammate corna,
Che vesce il
Mondo
di novel colore.E
non pur quel, che s'apre a noi di'fuore,Le
rive,ti
colli di fioretti adorna ;Ma
deturo dove giammai non s'aggiorna Gravidofa
di se il terrestre umore.Egli è vero però, che siccome non tuttii luoghi , nè tutte le
^Campagne
sono esposte inverso imedesimi
punti del Cielotina altre di loro mirano il Setten-trione ,altrel'Austro, e così discorrendo paratamente dell'altre;onde
alcune di loro sono solatìe, altre a bacìo , ed uggiose; quindi avviene , che nelle terre esposte ai raggi solari , la nascita dellenuove
Lo-custe dai cannelli dell'uova quivi depositati si osser-va farsi molto presto, e per
tempo
,come
per esem-pio nel principio d'Aprile; e lo contrario accadere nelletene
uggiose,dove
dall'uovamedesime
si os-servanonascereleLocuste,o
intornoalla fine d'Aprile, o nel principio diMaggio
,conformele replicate os.scrvazioni hanno dimostrato , per le quali siamo ve-nuti in cognizione alt resi,
che
al nascere prima , o poi dall'uovale Cavallette molto importa , cheican-nelli contenenti le uova
medesime
siano depositati negli screpolidella terra più, omeno
superficiali , o profondi ; mentre si vede , che dai più nascosi , e sotterrati ,come
che ad essi perviene più tardi la forza del calor solare, nascono però più tardi nota-bilmente lenuove
Cavallette. In oltre non leggiera cagione del nascer presto,o
tardi gli stessi insetti si è ravvisata essere l'umidità, e la pioggia, percuiDigitizedbyGoogle
molto vien ritardata la nascita di essi; onde talvolta addiviene, che in qualche piaggia, o terreno parti-colare,
dove
più che altrove è regnato l'umido, e1acquosità, hanno indugiato a nascere le Locuste fino al
mese
diGiugno,
essendo stato alla lor nascita ne-cessarioun
calor più lungo, e più potente, il quale abbia prima ben rasciugato l'umidità dei consapuri cannelli , ed abbia poscia covato, per cosi dire , leuova dentro a loro conteuute. Per questo la siccità del
Verno
, e della Primavera favoriscesommamente
la conservazione dell'uova delleLocuste, ela nas ita lorodadette uova; per tacere, chela mancanza delle pioggie nella Primavera toglie ogni pericolo, che le
nuove e tenere Locuste dalla pioggia siano disperse ed uccise: e generalmente parlando è cosa
certissi-ma
, che la siccità in tutti i tempi dell'annoè favo-revole almaggior
segnoalla propagazione di queste perfide bestiole .Laonde
nella costituzione del cor-*rente anno 1716. eh' è'stata tuttadominata dalla sic-cità,
ognuno può
argumentare-quanto grande, edir-reparabil danno avrebbero apportato alla nostra
To-scana queste maladette Locuste,che avevano ingom-brato sì gfan tratto della fertilissima nostra campa-gna , se non ci*avessero liberato da simile infortunioh
DivinaClemenza
,edil paterno ajuto del Sereniss.nostro Sovrano. Racconta Paolo
Diacono
, ebe neldecimo
anno dell'Imperio di Maurizio,ad unaestre-ma
siccità regnata in Italia, dal Gennajo finoal Set-tembre, si unì una moltitudine infinita diCavallette,le quali per lo corso di due anni,
avendo
divorato ogni cosa, affamarono tutta quanta l'Italia.Ma
per tornareal nostro incominciatodiscorso , ilnascerdelleDigitizedbyGoogle
3°
.Locuste più presto, o più tardi,
non
cTaltronde pro-cede,,se non dall'esser le uova dellemedesime
più presto, o più tardi , dal calor dell'aria, e del Sole covate , per dir così , e riscaldate quanto faccia di mestiere per eccitarle alla nascita ; la quale necessa-riacovaturadell*uova,perocché puossi in mille guise accelerare, e ritardare per le ragioni dette di sopra,, perciò puossi eziandio accelerare, e ritardare lana-scita loro: lo che volentieri replichiamo affine di
ri-gettar
come
falsa l'opinione di alcuni, che credonoin
due
tempi particolari dell'anno partorirsi dalle Lo-custe l'uova, ed in due tempi particolari altresì, se-guirelanascita dellenuove
piccoleLocuste; attesoché dalle diligenti, e replicate osservazioni , vien dimo-stratoil contrario, tanto nell'una,che nell'altraparte della predetta opinione.Nè
sarà disdicevole,prima
di terminar questo punto , il raccontare che nel pas-sato inverno, appresso gli abitatori del Campigliese,.
essendo insorta una
comune
sp*eranza ,chel'uovadelle Locuste avessero perduta la loro fecondità a cagione delle nevi copiose , edei lunghiagghiacciamenti sof-ferti in quelleCampagne;
noi affine di certificarci di una cosadi tanta importanza, cifeciamo
trasmettere ,a Pisa,
dove
era laCortedi S. A. Rialcuni dei con-saputi cannelli pieni diuova, raccolti allora dalle stessecampagne
, e questi poi racchiusi in vetri proporzio-nati a tale effetto, gliposamo
nella stanza, chead
uso di stufa, col fuoco assiduo si ritrova nelGiardi-no
dei Semplici della suddetta Città, con regiamu-nificenza
sempre
mantenuta perlaconservazione delle piante Indiane, che aborrisconoil freddo;quividua-que
incapo a pochigiornidalleuova
deipredetticaa-«trelli nacquero felicemente le Cavallette, molto
pri-ma
deltempo
destinato al loroconsueto nascimento,per
virtù del calore di quella stufa, essendo allora intorno al fine di Febbrajo; dal quale efterto, oltre all'esser venuti in cognizione, le suddette uova non aver perduta la k>r vita , e fecondità, per cagione delle nevi, e dei ghiacci; si potè eziandio dedurre
un
evidenteargumento
, chele Locuste possonodall'uova medesime
nascer più presto, e più tardi ,se-condo
cheilcalor dell'ariapiù,o meno
efficacemente opera in esse quel che al nascimento loro fa dime-stiere.
E
in veritàse tutta questa serie di cose or;i dichiarate intornoal nascerdelle Locustefusserostate ben note ad alcune persone dellaMaremma
Sanese,non
si sarebbero così facilmente indotte a credere,che le Locuste rinascer possanodalle proprie ceneri, per aver1eglino osservato, nascer queste di
nuovo
nella stessa
campagna
,dove
alcuni giorniprimaera-no
stare uccise, e abbruciate molte piccole Locuste nate d'allora: conciossiachè delle predette due diffe-renti , e diverse nascite delle Locustenon
altrafulacagione, se non che alcune uovadelle
medesime
po-terono molto pertempo
dal caldo delParia esser rese proporzionate alnascer di detti insetti, ed alcune al-tre ebber bisogno di più lunga , e più efficace atti-vità del calore, perchè in loro seguisse lostesso ef-fetto.In
somma
del nascer di questi insetti unico arte-fice si è il caldo dell'aria: nè vuoisi tralasciare di dire,chequestebestiole nelprimo primo
loro nascimen-tonon
sono più grandi diquel chesiauna piccola mo-sca, esono tutte di color bianco fuori, che la loro1
2%
piccola testa , la quale è nera ; trxà cinque,
o
sei ore-ai piùdopo
es-er nate , divengono o affatto nere , o vergolate tuttedi nero > non già perchè questa muta-zione dicoloresia effetto del Sole , chele percuota,e le tinga,come
alcuni han creduto,ma
perloro pro-pria naturalezza . Queste appena nate cominciano a muoversi , ea saltellarecon i proprj piedi, deiqua-li son benissimo,echiaramente corredate , trovandosi falza del tuttolagià apportata opinione dicoloro, che
hanno dato
le Locustesubitonate non aver piedi ,nè ale,ma
muoversicome
i rettili , ecome
i Bruchi :l'ali bensì
mancano
loroin questoprimo tempo
,e per quantosièpotuto osservare,non sicreanoinesse Tale, nè si riduconoalsegno di poter valersene nel volo v se non unmese dopo
allaloro nascita.Cresconopiùpresto^
0più tardi amisuradel caldo, che più f o
meno
lefarvorisce,e nel crescere
mutano
appoco appoco il colo-re del lor corpicciuolofino che giungano al color loro proprio, e naturale , o capellino,o serpato,o verdev oyvero rossiccio ,il quale ultimo colore è stato il piùcomune
, e più generaledelle Locuste,chehanno
in-gombrato
le nostre terre,siccomealtrove si è detto.Finalmente perterminareilnostrodiscorsointornoalla nascita delle Locuste
soggiungiamo
, chenella testu-ra, ed unione dellemolte uova,collocate per entro a1consaputi cannelli di terravincomincia quasi
sempre
la nascita delle Locuste dalle uova poste nella parte supcriore de i detticannelli , segaitando poscia di
ma-noinmano
ilnascer loro dall'altreuova
inferiori fino all'ultime, poste presso alla base del cilindro,o can-nello, che dir vogliamo ;ma
però con assai breve distanza ditempo
tra il nascimento dellepnms
, e.dell!ultime».
- D1§itiz§tJbyGoogle
1