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4d. Classe III D, Liceo Scientifico ''I. Newton'' di Roma

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Academic year: 2021

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Concorso Euclide - Scuola 2020

“Come sarebbe la nostra vita senza la matematica”

« Tutti i bambini sognano di volare. In matematica si vola, eccome » H.M. Enzensbereg

Ricordo di aver letto non molto tempo fa un libricino davvero interessante titolato “Il mago dei numeri” del citato Enzensbereg, nel quale viene presentata la storia di un ragazzo per il quale la matematica era un incubo. Una notte gli appare in sogno un curioso ometto rosso che gli propone straordinari giochi di prestigio: non con le carte, ma con i numeri. Per altre undici notti, il giovane si addentra nell’esplorazione di sistemi numerici complessi, capisce sempre meglio le leggi e i meccanismi che li governano. Scoprirà così che la matematica non è affatto una cosa noiosa e un po' crudele, ma un’avventura entusiasmante.

L’autore fa apparire la matematica come un mondo immaginario che riserva continue sorprese ed è capace di colpirti con la sua genialità.

Ho voluto appositamente far partire le mie riflessioni sul vivere una vita senza numeri, proprio da questi spunti per tracciare un quadro di quanto questa disciplina sia parte integrante della nostra quotidianità, di quanto sia importante ed affascinante al tempo stesso, conoscerla a pieno.

Da sempre abbiamo a che fare con i “numeri” e mi riferisco a loro in senso lato per abbracciarne completamente l’importanza, e non, limitativo alla sfera letterale. Essi ci permettono infatti, di organizzarne e capirne le dinamiche.

La matematica governa la vita di tutti i giorni, ci accompagna da quando nasciamo fino al nostro ultimo respiro, si nasconde in ogni aspetto della nostra esistenza, anche il più impensabile, è al centro della nostra vita.

Sin dai tempi antichi, si è cercato di schematizzare i fenomeni naturali catalogandone i funzionamenti e partendo dall’osservazione. E’ stato così, che i “numeri” ci hanno sempre accompagnato nel corso della storia, portandoci agli attuali progressi tecnologici e scientifici. Eppure spesso, malgrado il profondo valore e fascino delle materie scientifiche, queste per alcuni restano ostiche, riservate esclusivamente agli addetti ai lavori o all’istituzione scolastica. Mi sembra riduttivo attribuire questo peso alla matematica che se da una parte ci accompagna nei piccoli e grandi problemi quotidiani, dall’altra rappresenta lo strumento per

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programmare ed ipotizzare grandi missioni, quali per esempio, il primo sbarco sulla luna o cose del genere.

In effetti, la matematica e’ un bagaglio culturale che deve appartenere ad ognuno di noi! E’ una disciplina fondamentale che aiuta a dotarsi di strumenti per comprendere meglio il nostro mondo e ad affrontare problemi utili nella vita di tutti i giorni. Ecco perché conviene “farsela amica” fin dalla più tenera età.

Quanta frutta devo comprare per una settimana? Meglio quella proposta di acquisto o l’altra? Come devo interpretare un grafico con dei dati assegnati? E così via……. Tutto è matematica!

Tanti fenomeni che apparentemente vengono definiti “casuali”, sono in realtà prevedibili, come l’esito dei lanci nella totalità dei casi tra il “ testa” o “croce” di una moneta, per esempio.

L’importanza della matematica nella descrizione della realtà è espressa dall’affermazione di Galilei:” L’universo è scritto in termini matematici e intendere non può la natura chi non intende la Matematica.”

Per il linguaggio preciso e rigoroso, per il suo valore e i suoi problemi, la matematica è la forma più alta dell’intelligenza e della logica dell’uomo, attraverso la quale è possibile comprendere meglio ciò che ci circonda e le sue leggi, sondare i limiti umani, scoprire i grandi misteri dello spazio inesplorato. Ecco perché è imprescindibile il suo studio, in quanto insostituibile nella formazione del pensiero razionale. Chi è abituato a ragionare è pronto ad affrontare qualunque problema, anche non matematico, con intelligenza e logica.

In buona sostanza la matematica serve per sbrigare qualsiasi situazione, al meglio. Abitua inoltre, all’onestà intellettuale: nelle dimostrazione dei teoremi o nella risoluzione di un calcolo, non si può barare se si vuole ottenere il “ risultato”!!!

Il linguaggio universale di questa disciplina affratella i popoli, trattandosi delle medesime regole e teoremi. Per far progredire una società, basterebbe paradossalmente che tutti studiassero più matematica.

Attraverso lo studio di questa materia in effetti, si acquisisce un nuovo modo di pensare, si sviluppano capacità che potenzialmente ognuno ha in sé.

Un mondo senza matematica sarebbe nel pieno caos. Essa regola tutto: i nostri comportamenti, le nostre giornate, i nostri appuntamenti….. tutto è scandito dal tempo. Anche ciò che ci sembra più banale è gestito da numeri. Senza di essa, non

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potremmo acquistare più nulla perché non esisterebbero più i soldi, non riconosceremmo l’itinerario di un bus rispetto ad un altro, un’autostrada da un’altra, un binario da quello accanto. Non distingueremmo i canali per la TV o riusciremmo a sintonizzare le stazioni di una radio, nessuno avrebbe più il proprio numero telefonico, i computer sarebbero inutilizzabili, non sapremmo più che giorno, che ora e che data siano.

Questa scienza è così integrata nella nostra quotidianità più di quanto si pensi.

Della matematica non si può proprio fare a meno, perché il mondo è scritto in lingua matematica, e conoscerla significherebbe di fatto saperlo interpretare ( come sosteneva Galileo Galilei nel lontano XVI secolo!). Serve come palestra mentale, in grado di allenare la memoria e stimolare il ragionamento e contribuisce a sviluppare la capacità di comunicazione e di discussione, di argomentazione corretta, di comprensione dei punti di vista e delle argomentazioni altrui. E’ la scienza che più delle altre permette a ciascuno, fin da piccolo, di affinare le arti del problem solving. Nell’insegnamento della disciplina nelle scuole infine, forse con l’ affiancare alla didattica frontale veri e propri laboratori, si potrebbe avere un riscontro dei concetti chiave, accostandoli al loro utilizzo concreto. Suscitare negli studenti un interesse, un’emozione verso questa materia li aiuterebbe ad essere gli attori dei “ numeri” del futuro.

Per tutti coloro che non la ritengono pane per i propri denti, mi sento di dire che occorre solo concentrazione, attenzione, metodo…. e tanta, tanta voglia d’imparare. E poi chissà, magari col tempo ci si potrebbe anche accorgere non solo che si comincia a capirla, ma anche che non è poi così antipatica.

Evviva dunque la MATEMATICA!!!!!!! Davide Manuel VITALE, 3C Newton

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