• Non ci sono risultati.

L’esperienza circolare del conou – “Green deal per l’Italia”

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "L’esperienza circolare del conou – “Green deal per l’Italia”"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

altri scopi, in genere per la piantu-mazione di vegetazione autoctona non destinata a utilizzi alimentari. La realizzazione di una discarica ha come punto di partenza l’imper-meabilizzazione del fondo e delle pareti con presidi naturali, in genere argilla compatta di bassa permeabi-lità e di spessore non inferiore a un metro. Si utilizzano anche materiali artificiali come le geomembrane in HDPE e geocomposti in bentonite sodica ad alta capacità impermeabi-lizzante. A protezione delle falde ac-quifere, inoltre, è previsto un sistema di monitoraggio con pozzi piezome-trici posti lungo il perimetro della discarica.

La degradazione microbica della materia organica che avviene all’in-terno di una discarica in condizione anaerobica, produce il biogas, una miscela composta prevalentemente da metano e anidride carbonica. Una tonnellata di rifiuti può produrre fino a 250 metri cubi di biogas, sfruttabili quale fonte di energia rinnovabile. Il biogas è estratto mediante pozzi verticali collegati ad un sistema di aspirazione che lo avvia ad una cen-trale di cogenerazione provvista di motori in grado di azionare gruppi elettrogeni.

Il percolato, composto liquido, poten-zialmente altamente inquinante, ge-nerato dai processi di fermentazione all’interno della discarica, è estratto mediante pompe a immersione colle-gate a una rete di tubi fessurati, im-mersi in uno strato di ghiaia drenante, appena al di sopra dello strato di

im-permeabilizzazione. Una volta raccol-to, il percolaraccol-to, viene depositato in ap-positi serbatoi di stoccaggio tempo-raneo e, successivamente, inviato presso impianti autorizzati al tratta-mento e/o smaltitratta-mento.

Potremmo dire, in sintesi, che il ter-mine “controllata” che, comunemen-te, si affianca alle discariche attuali, racchiude in sé molteplici evidenze. Controllata è la realizzazione nel ri-spetto della normativa vigente (D.Lgs 36/2003); controllato è l’impatto am-bientale (grazie alle caratteristiche tecniche dell’impianto e al piano di monitoraggio ambientale); controllati sono i rifiuti abbancati (prima dello stoccaggio definitivo, tutti i rifiuti so-no trattati, selezionati e inertizzati, quando il caso); controllata è la ge-stione (tramite rigorose procedure operative codificate, nonché una pun-tuale rendicontazione delle perfor-mance alle istituzioni preposte). Con-trollato, infine, è anche il cosiddetto post operam, attraverso uno studio mirato di reinserimento del sito nel territorio.

Impianti di nuova generazione, dun-que, che vengono progettati per essere del tutto compatibili con un territorio come quello italiano particolarmente antropizzato, fornendo un contributo determinante alla corretta chiusura del ciclo dei rifiuti, garantendo sosteni-bilità ambientale ed economica.

L’E S P E R I E N Z A C I R

-COLARE DEL CONOU

– “GREEN DEAL PER

L’ITALIA”

Ripartire dalle migliori case hi-story e competenze per costruire un futuro più sostenibile, in grado di mettere le più innovative cono-scenze tecnologiche, gestionali e umane al servizio di un modello di sviluppo avanzato e ambiental-mente responsabile. Questo il te-ma centrale della te-manifestazione “Green Deal per l’Italia” promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, andata in onda il 25 giugno sul canale online Rai Play e che ha visto la partecipazione di CONOU, il Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trat-tamento degli Oli Minerali Usati, nell’ambito della sessione di di-battito dedicato alla gestione cir-colare dei rifiuti moderata dal gior-nalista RAI Marco Frittella. Il Presidente di CONOU Paolo To-masi intervenendo al dibattito ha esposto il caso d’eccellenza della Filiera consortile, dalla raccolta fi-no alla rigenerazione, che ha per-messo all’Italia – sin dall’inizio della sua attività – di raggiungere obiettivi ambientali sfidanti e ine-guagliati nel resto d’Europa. Una governance e un’organizzazione del lavoro di un Sistema che, spe-cie nel difficile periodo di emer-genza COVID-19, ha saputo dare prova di unità, resilienza collettiva e orientamento al risultato di pre-servazione ambientale e che si po-ne a modello di esempio per ren-dere l’economia circolare nazio-nale una realtà sempre più affer-mata. La sessione di lavoro ha vi-sto confrontarsi i principali rap-presentanti dei Consorzi italiani che hanno animato la discussione sulle modalità in cui queste realtà potranno rafforzare e guidare il grande progetto di crescita soste-nibile a cui l’Italia è chiamata.

conou.it • 800863048

145

Ingegneria dell’Ambiente Vol. 7 n. 2/2020

IdA

Informazioni dalle Aziende

Figura 2

Impianto di discarica BLEU – Minervino Murge (BT) – panoramica.

Gruppo Maio

Riferimenti

Documenti correlati

Aria, acqua e terreni più puliti Cibo più salutare. Meno pesticidi e fertilizzanti chimici Prodotti

E’ una nuova strategia di crescita mirata a trasformare l'UE in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e

Nel quadro delle istituzioni europee con potere legi- slativo (Parlamento e Consiglio), e gli organi consultivi (Comitato delle regioni e Comitato Economico e Sociale europeo)

The EU has also advanced the approval of different tools of climate funding: on 7 June the Council gave its green light to the 7.5 billion euro of the Just Transition Fund –

The Commission’s action in the last quarter has also touched other, non- energy-related sectors of the Green Deal, with a significant focus on climate change adaptation

As the European Commission had committed to align all sectoral legislation with the climate neutrality objective (and the 55 per cent target), the revision of the TEN-E

• 25 March 2020: 5th Energy and Climate Committee meeting, organized by the Energy Community Secretariat, have stressed the connection between national energy and climate plans

While challenges persist, since the negotiation on European economic measures between Member States is still ongoing, the recovery plan presented by the Commission in May