Ville e gvarldi
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"' liiliTig
t ( > ! " t r v t L L ú ór-t '
di can'tpfrgiîfr
tra sailuwo
regionele
e identità
lccnle
Geografi
e
territorinlisti
a confronto
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. f " - t c i , c ' t
-Lasr oi recuilerc i1€l
lVlattíoii
e Villa des \tursers
itinrírrese,
Simone
Betti
Uníoersttri
"Csrlo
Bo" di Llrltina
.Abstrnct \zilÌa \4attioli and \/illa des \/ergers are trvo examprlss of gentilitial countrv resiiìences, subject of shrdv for geographers, also in the light of tlreir necessarll hut djfficult arrd erpeusire recoter\'. caused bl the pLoglessive lr,.s oi functjons due to social and productive transformations in the r'r,orld of agricufture. Villa \,fattioli, propertv of CARI\,{ since 1980, u,as built behveen 1853 and 1855; it is a reai estate of clear liistorical, archìtectulal, cuÌtural ancl artistic value, r'hose stvle hasn't been se."'erelv nrodified over the years. As l'ell as \/illa des Velgers, knoivn since the X\r[ cellturv arrd for long beeing a cultura] coterie, it is actuallv used for meetines, receptions and other events of public interest.
Tcrntitri chiaae: riutrlizzo, Villa Mattjoli, Des Vergers fumini
I p v i l f p r ' l p o r a r r d i r p s i d e n z e . s e n t i l i z i e e r r a d r o n a
-l i , d i c a r n p a g -l ì a ,
l ì e r l o p i u i s o l a t e
i t t a r e e ru r a l i ,
sono esenìplali temi di sbudio
per il geografo,
per-ché di frequente soggette
ad una progressiva
per-dita di funzioni, dovuta alle trasformazioni
sociaii
e produitive de1 mondo agricolo,
per cui si pone
indilazionabile il loro difficile e costoso
recuDero
e
riutllizzo, senza i quali si perderebbe
un
irripetibi-le patrimonjo culturairripetibi-le di grand.e
valore (fig. 3).
Nel sito internet del Comune di Rimini, alla
voce "sale congressi
- Vilie antiche" sono indicate
Villa Mattioli, casa padronale con parco nella
fra-zione di \/ergiano
sulia via Marecchiese,
e Villa des
Vergers,
con grande viale di accesso
frangiato di
pini, in quella di San Lorenzo in Correggiano
sulla
strada per Montescudo, sulle ultime propaggini
apperuriniche
che fanno da corona al centro urbano
e delimitano la parte terninale dei bacini
idrogra-fici del N4arano
e dei Marecchia.
Villa Mattioli, proprietà
della Fondazione
Cassa
di Risparmio di Rirnini dal 1980, \,emìe costruita
f r : i l I R l ? p i l 1 R 5 6 1 1 p 1 r n n f n , - l o í i " É - - i - i i " ' '
| , r c o n r o o e r r a r a m l g r l a l' 1 m 1 n e
-se Diotallevi,
poi appartenne
ai Fermri e quindi ai
Mattioli-Belntonte.
fig.l - Villn A4nttioli.
Ln t'acciafn
prirtcipnle
Edificata
su un antico casino
di i,illeggiatura,
opera
dell'architetto
modenese
luigi Poietti,
a cui si
de-vono anche il teatro di Rimini e \/arie ville
marchi-giane,
r'enne commissionata
dal marchese
Atrdiface
l - l i n + r i i a . r i . o É r r r r r , r o o i í - + . r - l r u r . d r r s \ i - . ; ; ; ^ ^ . l l ; ; '
-i u r L r I'rusutIa-ia -in s-i-ile pat-iao-ia-iìo, con
r l'r;',o .l iliminr :-,cl il9l e ivl ;:ru:ic nel 1363, pelscnaggic Ci spiccc insrgl'-itc 1tL ;ru .'no:e' lii t:rirlr '.r'.;,1i1 q.rr,:!ia1p 6igii,1
t - . , . - "- -- , , . . ^ - - - . . r - , - . . - - , - : 4 , - r : a a i S l a 0 l l ì ' i S 1 :1 Ì , - r . i ! r " . ì l r , - ì
al ceirso clel ro;r-tt,litiei-ite, r.ìia poi iii i-eaiizzata neile
r i f r , : l i l i n o p n r n l + n , r i i r . . o l . r ; r , . r h p . i i c n i ! . : r - . : t t c \ j , ! - i r J H : r u : ]
classi
ci srno ci;tqueceit
tesco-.
La villa ira base quadrata
e si si,iluppa su tre
piani di cui uno seminteirato;
si tratta di un
edifi-cio intonacato esternainente
di un rosa aranciato
c o n i , l r r p i n r r e s s i .
s r r l l a
f í l c c i a t a
- r ' " ' ' ^ . t *n r i n c i r r a l e
e s ' - r
quella secondaria,
che si aprcno su un portico a
due colonne e attorno ai quali si sviluppano
sim-metricamente
g1i spazi della costruzione;
Ia
balau-stra in ferro battuto, che delimita il terrazzo posto
sopra il portico, continua in un marcapiano che
cinse ai lati l'edificìo.
Si accede
all'abitazione
da una brerre,
elegante
scalinata fiancheggiata da dr.re leoni di arenaria
posti su basamenti
esterni al corpo del fabbricato.
Gli ambienti interni presentano
soffitti
intera-menie decorati
dal modesto
piiiore Feiice
Orlandi3
con motivi floreali ed eiementi geometrici,
balau-strc, finestre
con inferriate
e porte con maniglie
irr
ferro battuto. Dall'ingresso
principale
si accecle
ad
un salone centrale a forma quadrata, cui fanno da
corona stanze minori, e alla rampa di scale posta
sulla sinistra;
la stessa
struttura si ripete al piano
superiore
e a cuello seminterrato.
La villa era ed è circondata
da un parco di 5 ha
percorso
da vialetti fiancheggiati
da lecci,
tigli,
abe-ti, cipressi,
magnolie,
allori e lin"Loni
in vasi; sul lato
occidentale
della villa si trova, inoltre, un giardino
alf italiana
con siepi di bosso.
Nel 1928
la villa, con il parco,
la casa
colonica
ec',
i sette ettari di terreno agricoìo condotti a
mezza-dria, passò dalla famiglia Ferrari, che l'aveva
ac-quistata nel19L2, ai Mattioli, proprietari di altre 7
\ ' ! ! ' r : i l i l a T r _ i l ' ! t - t r r t l i r l ' ! C j t . : , r _ 1 r , a r r r , l l i l - ) . l 7 2 l r l . r - : È r 1 r - r
a !ìa;: I crenzino cii jiiccrole, che e,'anc sL)iiti sog-- i n r n : r c i r ì , r r r + c i . r c J r r t i l i ' r A i . e t ' i 0 - l î . t i n r r r i C U f a : t t : i i n c r i o , ' J o r . c f i r r r i ] r r r n i ì s e r n r t r J r " " f " " ) . n n f ' l i l r : 0 Ì n ù l l
-diale la villa fu abl.'andonata
e fu venciuta
nel 1949
agli Istituti Ospedalieri
e di Ricovero di Rimini, che
sfruttarono soltanto il podere non curandosi del1a
casa
paCronale.
Questa nel 1972 \renne drcl.iarata
un bene
vin-colato dalla Soprintendenza
ai Monumenti di
Ra-venna e da oltre vent'aruri è pronrietà della
Fonda-z i o r r e
C a s s a
c 1 i
R i s p a r n r i o
d l R i n ì i n r
c h e ,
d o p o a v e r
eseguito
lavori di restauro
e manutenzione
straor-dinaria, l'ha rìportata nel 1982
agli antichi splendon
elauttlizza per con\/egnied
altri eventi di pubbiic<r
interesse,
raramente
per ricevimenti
e matrimonia.
La casa
rurale è stata ristrutturata e riconvertita
in un centro congressi
di-100
mq, con sala
conferen-ze e appartamento
per il custode,
rnentre
il podere
è stato affittato a coltivatori diretti"
\ e l t - . a r . ' - , r
d e l l a v i l l a s i t r o v a r r o
u r r i' ' o z z ù
e d u e
, . - . r " , " . . | . ' . . .
cisterne a cieio aperto costruite nell'Ottocento
per
soddisfare
le esigenze
della i,illa e della casa
colo-nica; la loro pericolosità
limita la frr,rizione
del
giar-dino5.
Villa Mattioli di chiaro valore storico.
architetto-nico, artistico e culturale, attr:almente
offre lavoro
occasionaie
ad imprese di giardinaggio,pulizie,
ca-terhtg
e ad un custode.
CIi introiti derivanti c1all'oreanizzazione
di
convegni
ed altri eventi coprono iolo il (r0%
delle
spese
di manutenzioireó.
Vicenda
del tutto differente
è queìla
di Viìla des
Vergers che si trova a San Lorenzo in
Correggia-no7. La residenza,
di cui si hanno notizie fin dal
Legion d'onore, Vice console di Francia, Cavaliere di S. Cregorio, Comrnendatore papalino, Gonfaloniere di Rimini,..., parente di Diotallevo Diotallevi Marchese del Castellaccio di Covignano, apparteneva a una delle piir antiche famiglie del Riminese. Fu tra i soci fondatori della Cassa di Risparmio (CARIlt4); a 120 anni dalla sua morte, la Fondazione Carim ha acquistato e restaurato que-sto bene di notevole valore que-storico-artistico, che era in completo stato di abbandono.
I La villa fu costruita in un periodo in cui il Diotallevi si era appena ripreso da alcune speculazioni sbaglìate e probabilmente norì era in grado di poltare a compimento il primitivo sonfuoso progetto ideato dall'architetto Poletti, ridimensionato nelle linee attuali.
3 Felice Orlandi, che fu anche scenografo, affrescò altle dimore gentilizie rimir.resi come ViÌla Bianchini e Palazzo Vitali. a Grazie alla collaborazione degli architetti Sih.ia Cusmo e Massimo Mori. La capacità ricettiva interna è di 100 posti a tar,ola e 500 sono queiii che possono essere allestiti all'esterno.
s l serbatoi un tempo raccoglievano acqua piovana e di falda, mentre oggi vengono rimboccati con l'acqua proveniente dall'ac-quedotto, costruito successivamente. La presenza dr questi manufatti, a cielo aperto, ed i conseguenti costi assicurativi sono uno dei motivi per i quali la villa non viene utilizzata per ricevimenti e matrimoni.
" Dal 2000, nell'eÌegante scenario della villa, si svolge il Cran Cala di Rimini, appuntamento mondano per raccogliere fcrndi a favore dell'lstihrto Oncologico Romagnolo (nel 2002 sono stati raccolti 120.000 €). In r"rn articolo che pleseniava l'evento del lLrglio 2002, nella rivista riminese "Chiamami Città N,fagazine", si legge: "centocinquant'anni dopo la costruzione, attraverso l'ampio e ci;:aio gia;.ì;;-:c, possi.:;rio ancor,: am;;;:;rc il c.ls;nc,ì; ;;pp;csen'.;;lza dcl Íu na::hesc Ali.'liface Djcialleri, co:r )'eleganle sc:li-nata affiancata dai leoni di arenaria, su cui si ergono le due irnponenti colonne che sostengono il piano supeliore della villa che t i t l l t t i t r a c ] a i i , a ] t o i i r c , ] i e t i ì \ / e r E i a t r o , i , È q i c c i i t i c
Fabbli L., I/ Ncoc/nsslci-slro in untpngtttr, http:I /untrychiamalúciità.com/magazile/3800arl'r.ini.htm.
i t;riìa cies \èrgers è LLna cìeiie 27 vriie con giarcìincr vincoiate cìai Ìyiinisiero per i 6eri Cuiiuraii e Arllrienlaii neiìc, p'roi,irrte tiì
D i , - i . . ; E ^ - l ì ^ a . - - ^ - ^ l \ Ù r L l r ú , I u l i r s l g ù s r L c i .
: i i . , : ; ' . . . : . i . ì , ' r . r , " . . . ' . ' . . . . * ' . . : . .
t a l j e i ' i , : i n s e g ì - i i i l ii i j t l l : i o , - - i i ,, i r l i : - ; r ; t . r i r - , - , i r . :
ircrta il loine ,l€ll'ccleiiicir !.i.'r'salltg{tio ch-. l'hi
. , . . . { . f ; , - ^ , - - ^ - ) . : . . . 1 . . - . , . . , , . i r , , - i , , . i n i , r - 2 . , - , . : . r . , ! . l l l l d L c l I l l l U d > L ( ó l l î l I i l L ( ' . t r , ( r l r r l S l ( r ! l ( I l r í ( r P J r S i l l
-di: i1 marcirese
pariglrlo J<.,seph
Marin liclolpire Ìrioél
des Vergers,
storico,
aniichista,
orientalista,
àrchco-logo di fatna mondiale,
che l'acquistò
rrel 1843
con
i a s ' r o
p o 5 5 g c l i r ] ] e r r t c
i n t o i - t r a " .
L a s c n i i : r . r
c o r r i s p o
-sta alla nra.rchesa
l-ali;'a Ferrari, vedoi'a Beh-nonti
Cirnaro,
era pari a 5.000
scudi e, nell'atto di
vendi-t a . l, l r r r o r r r i e vendi-t à
. r . , ' . " . , , . , . , . 5 ó . . . . "
r ' e r r n p
d e i t a " C a s i n o
d i v i l l e c q i a t r :
-r a " c l -r e . -r ' t -r -r l e s c e -r -r , l o s i n i i l c . a l l ' i -r -r -r n i r r r f n o C i e t L t o
nelle dimensioni,
era assai
meno appaliscente
e
mo-Itumerrtalell,
Q L r i
i l n o h i l e
i ' r a r r c e s e
r i s s e
p e r oltre rrrr
l e t ì t e n
-nio, fi'ecluentando
lo studit'rso
di eprigr;rfia
Bartolo-meo Borghesi
che nello stesso
peliodo risieder,a
a
Sarr
Marino ricnnrond6
ilcarichi Lrfficiali
nella
Re-pubblicat:.
Neila Villa des Vergers
si raccolse
ulì \'ero
cena-colo culturale formato Calle piu Frestigiose
fami-glie riminesi Belmonti, Felici, Baldini, lr4attioli
e
Ferrari, e da personalità
nazionali e internazionali:
l i , , ' , r , . 1 , r '
z . ; : . C i , . t t c . : : i , .' - î ' t - . : . ì l ' ' i. . : a . t i , r g l ir . i i t ' ; r . i ' r . ' : S . Ba rberini, Ft'anctsco ìil:cl-,t, rr'li,-ri1€t-ltt ratrito \,,lril a , J p < \ ' e r . l , l c ; r n , - i ' ) r ' F l l i a î i . i n z r r , . i r i . r . l r r o o . , r . n r . L , \ ó \ / \ l L e o n
-c a r a i i o , i' i e t r o j \ 4 a s -c a g n i ,
F i l i p p u D c I ) i s i s ,
G e a
deila Carisendal3.
fig. 2 - Villn des Vergcrs.
Ln fnccintn
prntcipnle
ed il
giardmo
$ Cià dal Cinquecento la lamigiia Bein.ronti è legata aì Diotallerri da r,incoli matrimoniali; è quindi probabile che il passaggio di proprietà fosse stato regolato in base ad un accordo tra famrliari, non esistendo un vero e proprio atto di I'endita.
! La viìla era stata fino al Seicento patrimonio dei Diotallevi. Il marchese Adolphe Noèi des Vergers nacque a Parigi il 2 giugno 1805, rnorì plesso Nizza ii 2 fet'braio 1E67 e, dopo aver sposato Laure Desprez de Quino'rnoria nel 1828, nel 1E38 si unì in secolde nozze con Emma Firmin Didot, fislia deli'editore Ambroise, uno dei rnaggiori intellettuali francesi dell'epoca, Adolphe NoéI, dopo essersi distinto in scienze fisiche e come p1'epalatore dei corsi di scienze naturali dr Jacques-Louis Terrand (uno dei maggiori chi-nrici, ricercatori degli elementi e dei miuerali deìl'epoca, autore di un importante Tt'attato di chimica in cinque r.olumr e di un Aflante), sliìuppa la passione per la geografra - diventerà un brillante segretario della Società di Geografia Francese - e quindi per l'orientalistica; con brillanti risultatì e notevole precisione descrittiva, cierivante dalla sua formazione scientrfica.
t0 Venduta dalle eredi dj Alessandro Belmonte (morto nel 1838) ad Adolphe Noél des Vergers, che già aveva acquistato ierre adiacenti a San Lorenzo e Santa À4aria in Cerreto, per la Società con Vittorio Tisserand e M. Ricciardelli (1830) che veme sciolta il 78 marzo 1843. Per quanto riguarda le proprietà telriele contigue alla villa si rimanda al Catasto Calindri (1776) ed al Catasto Pontificio (1815 e 1884)r fogli di mappa relativi ai territori di S. Màrtino Montellabbate e S. Lorenzo in Coreggiano, proprietà della famiglia Belmonti Cima e cluindi della Marchesa Emma Firmin Didot, vedova des Vergers. Ai cinque poderi acquistati nel 1843, seg'uirono i fondi di À4accanno, S. lt4aria in Cerreto e S. \{artino, la cui gestione era affidata a Tisserarrd.
'r Si riporta Ia perizia dell'ingegnere Carlo Santucci, inserita nell'atto di vendita del notaio Nicola Cipriani (22-XI1-1842): "Sul d o s s o d e l I a d e I i z í o s a c o I I i n a d i S a n L o r e n z o t n C o r r e g g i n n o , r l i s t t n t e ' e t r l i g l | a
drte piani, ed nt,ente due prospctti, rno a ponente, I'altro a nrzzodì... è circondato da ne lLtti da prato con boschctti e spalliere: di t''onte ai è .il Ciardino... di ftanco un'antpia agntmara; nel giardino esistono tre r:asche dí mu'o a stagno coperte di tnanto, ed altra ttasca sintile esiste nel, l'attiguo pomlrc; clall'altra parte esiste tm Casotto nel Roccolo. Attigua alla casa colonica tti è la suderia con t'ieníle, e !'altitaziwte per íl coc-chiqre. Nel clntlrno rti sono ùrc pozzi, utro de qunlí di marnn co11 buona sorgente... ll Casíno fonnato ítr diterse epoche è costruíttt di nnterinle cotto e calce ad arena con buoni paainrentí, parte a battuto, e parte con mattoni; i solnri pw"e sono costmrtí Ttarte nlln Sanguina, parte a ue==a-nelle arotate, erl a quodri, con buone trauature, e solfitte diuerse. II tetto hn diuersi pioz,enti, ed è costrutto con buona trai;atura, tai;elle, e di cop1si coperto.Nell'itlternodel.fahbricatoaièIamcinacontorno,forneIli,grottaeghiacciara'Lidueprospettiesternisottoorttatidi.olltoll stri, piramidi, ed orologio, e sono forniti di colonnette di narno, sedili e cunette" (Mussoni, 1996, p.189)
r2 La villa era già stata acquistata quando Ambroise Firmin Didoi e la Comrnissione per la raccolta del Corpus lnscriptionmr Latirurum presieduta Cal rninistro \/illemain pensò a des Vergers quale riferimento per Borghesi che aveta preso ìa cittadinanza sammarinese nel 1818 con Giulio Perticari. Nel 1830 des Vergers e Vittorio Tisserand, industriale e cancelliere del vice-consoiato di Francia a Rimini, che diverrà suo agente a Rirnini, costituirono una società per lo sfruttamento di beni agricoìi, siti da San Lorenzo in Coireggiano cii lirnini sinc a S. lvÍaria in Cerleto e 5. lvÍaiiirto Ì,4oiitelabbaie.
t; I des \/ergers parteciparono anche ad alcune istituzioni locali, la Cassa di Risparmio di Rimini, ì'Asilo per l'infanzia a San l-lrel:o ir. Co:reggta'to iospeoaie cji ìtimini e oueìio cìi ììiccione ícrrsrruìio daììa ilrcerLaie a;iieiicai^,a loi:, aitiica l,,laiia l,t'heclc; Boot'man in ttiemoria deÌ mariio (ì. Ccccariní1 resii:uiaro:lc ia pie','e romanica cii San Salvatore. Si licor:da, inolire, che i des \tigers erano soliii inr,itare i loro ospiti a "iar prova ciei oagni ii mare', vogr nar.1 suiie sponcie cieìì'.rii.,.nticu r ctpl)Ìodata il .lriegìi ar,iii su-ile riviere aciriaiiche.
ì r , ' - ^ t 2 . . . ^ ' . f , , l ; . , t ; , , . t r . ^ r . r . r l l , r c : r > r r ì 1 ì . . r . / r n ì !
. j ! r \ , . | ,
lnoglie Fmma (1819-1902)
a cìat'e
incaiico
nel 167'j
aii'archrtetto
fiancese
AÍhui Stai.isia.s
Dietl; cì-i
ela-Lrola;:e
il progetto di sisiemazione
della i'illa alla
cuirealizzazìone
si impegnerà,
tra il 1880
ed il 1890,
suo figlio Caston Noèl des \/ergers15.
Già Adolphe des Vergers
a\/e\ra
apportato
abbel-limenti alla sua dimora e sistemazioni
sostanzrali
di
* i ^ - A : ^ ^ ^ ; ^ ^ ; ^ . ^ l ^ . , ; l l ^ - ^ ^ + ^ ,
graraino,
slePi e camPa$la
e ra Vila conreneYa
un
buon corredo di stafue e numerose decorazioni
e
stucchi. Nei 1890, conclusi i iarzori, la villa aveva
pressoché
1'aspetto
attuale
e presentarra
un ampio
pronao a due ordini di colonne,
abbeliita
ail'inter-no da marmi, stucchi e decorazioní
pittoriche (fra
cui un soffitto a tempera attribuito ad Antoruo
Liverani)16.
Nella figura ottocentesca
di Adolphe Noèl e
nella sua farniglia si condensa,
in anticipo, ur1
con-cetto di cultura che sarà ouello che poi illuminerà
il nuovo significato
di berre
culturale.
D'altra parte
gli studiosi che intrecciarono
relazioni col des
Ver-gers facevano
parte di quel núlieu íntellettuale,
pre-supposto storico della formazione in Italia delle
istituzioni di tutela post-unitaria,
le cosiddette
Com-missioni Provinciali costituite da personaggi
legati
alla-
storia,
della cultura e dell'arte,
non solo
roma-gnoìa, Furono i des Vergers
a volere il r'incolo di
tutela su parco e villa già nel 1913, in base alla
legge
del 1909.
Nei 1934 rnorì Hélène NoéI, l'ultirna des
Ver-gers (Gaston
era già morto nel 1913),
e cor.r
lei
fini-sce anche quel periodo di fulgore scandito
da
rice-rrimenti,
concerti,
feste
e incontri letterari che fecero
della villa una piccola corte, Tra il 1936
ed il 7937,
I'intera proprietà, di circa 47 ettati, r'enne ceduta
i ì r ì l - i l ' : l i a 3 a i ) \ . ' a ) l l l i e . i t : l ' Ì - l : : ì ! ' 1 ' - - . , - ' . , i l : 1 r ' l t t l 1 : l l 1 : t '
-ciresa,
al prii,ciFe Don \laiio lii,tspoii,
clr€
a'iìiror-r . : ' ' ì a l c u n e
m o C i f i c h e
c c n p l ' í l e E i L : n i a
. ì e l ti n r i - ' a n o
suila son,mità
del pronao
e delle tre arcate
con
leia-tii'i mascireroru
da clri scaturiscono gii zampiiii
J ' - - - . . ^ J ^ l l ^ l ^ - r - . ^ ^ - ^ l - : ^ , . J ; - ^ . ^ - , . - ^ , . - 1 1 e . L t d L \ l u d L r ( l l d l U l t l o l t . l l l c l ò l d . l l l i l l U f ' l U l , L . ( f , (
Fr-r
pure molto curato il parco,
arricchjto
da
pe-q r - l r i e r p r r r c r e ì l i l : o h p f f i n r n c n p f l i y p d i v i . l i " n ' '
-J L r r r r r q , r u ) L E I r l , r q ó r l E L r r / f ' r u J f , E l L r \ g r ( t \ t a l t t I ' u t
-ferres,
macchie
e boschetti,
circcndato Ca carr.pi
va-riamente coitivati a cereali,
r'iti, oliveti, come tutte
le colline che dal ll{onte Titano digradano i'erso il
m a r e , s e c o n d o
u n d i s e g n o
d i r a r a e l e g a n z a
( C f r ,
C o p i o l i ,
1 9 9 6 ,
p . 7 ) .
f)annegqiafa
drrrante
il secondo
cot'rflitto
rnon-diale, nel 1946la
viila r,enne
acquistata
c1a
un
indu-striale italo-americano,
Attilio Castiglioni,
che vi
soggiornò a lungo; aila sua morte nei 1988,
l'intera
proprietà venne acquistata
da una società
samma-rinese
costituita
da LuigiAruribali
e Piero Reggianì
che, dopo averne ullltzzato quasi er.lusivamente
il
parco per ricevimenti,
la cedette
al dott. Andrea
Facchi,
nella primavera del 1994,
che a sua volta
costituì un'altra società.
Oggi la proprietà si estende
per circa 27 ettari
di cui 20 agricoli, nei restanti si trovano la villa di
oltre 3.000
mq, la casa
del fattore
di circa 1.500,
in
stato di completo abbandono,
e il parcorT.
I terreni
coitivabili sono stati in gran parte affittati o venduti
a prir,ati, ad eccezione
del i'iale di accesso
fian-1
cheggiato
da pini secolari
e da particelle
di terreno
larghe tre metri.
V i l l a d e s V e r g e r s ,
a l ì c ù r a
n o n c o n t p l e t a n r e n t e
restaurata,
corÌsen,a
un notevole
fascino
lronostante
numerosi interrrenti, ma è senza dubbio il parccl,
benche in gran palte non curato, con le sue
pro-1a \/incirore nel 1853 delGran,L Prix de Romc, assegnatogli dall'Ecole des Benu::.4rf-" per il progetto dal terna ''LIrr MtLsir |urtu1t, cupitale", aluisidevonooperermportantiquali il palazzo dellaPrefetfura,il restauro dell'HótelDietLaParigi, ilplogettoperil\,lu-seo di Amiens.
t s 4 r r g h s l ' i n g r e s s o a l l a v i l l a , c o n c a n c e l l a t e , g u a r d i o l e a i l a t i e a q u i l e i n b r o n z o p o s t e s u c o l o n n e è o p e r a d e l l ' a l c h . D i e t I - a f i g i i a Elena, sposata al marchese Edrnondo Toulongeon, eredìto dal padre anche la filantropia e il mecenatismo. Infatti, uno degli ultimi suoi desideri (scomparve a Rimini il 19 rnaggio 1934) fu di donare alla Biblioteca civica "Ganrbalr.rnga" di Rirnini qr-rella prirrata des Vergers e i manoscrittí del padre: in complesso circa 4.000 fra volumi, opuscoii o ìncisioni. Dal 1936 il rnateriale è conserr.ato nella sala "Des Vergers".
16 I lavori di restauro si limitarono alla parte esterna della villa che venne ricoperta di rnarmi in stile tardo neoclassrco, allora molto in voga nella capitale francese, mentre all'interno si eseguono alcuni interventi volti a consolidare la struttura, oltre a vari par.imenti, decorazioni e livestimenti parietali. Si deve ad Augr.rsto Aviano la realizzazione di grarr parte delle decolazioni pittori-che pittori-che si trovano nella villa, tra cui i lacunari del salone sr-rl lato est del pian terrerìo e gli atfreschi cli Adclphe ed Ernrna des Vergers, conservati nella cappeila interna alla r,illa. I frateili Antonio (1795-1878) e Rornolo (i809-1872) Livelarri di Faenza, l.rvora-rono a Rimini come decoratori alla villa Spina e alla cappella di S. Ermete.
i7 Nell'ultimo ventennio dell'Ottocento Emma Firrnin Didot aveva effettuato vendite, permute, acqtristi e sua frglia Hélène,
J - . r r Ì - . . . . - . r , l \ l r . . . r - l l . - . . ! - . - : . - - , - - : r - - l l - ^ . - . - - ^ , . . - . J - / r ^ - l ^ . . - ; ^ ^ J ^ . . : - ^ . - ^ l . i l , . - : ^ - 1 . - ^ . , t ^ ^ l - ^ . . - . . - . - . ^ : r . - . . - : ^ : l t 1 f u U I J U r a l r l u l l C u g l l L 4 ( ( l l U U a ) L V l l s L I ( 5 : ó ( ( l L ú ( . 1 ! d : U C r - c r , \ C r ( u g ( ' q q r l L . I r I P U r U r I , P c ! L r l C r * - r u r ( e \ . ! ò - r r v r . t L r ! , u L r l a , , i r , ( i . ' ' \ . . r , i .
gennaio 1995, su richiesta della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ravenna, promossa dall'associaz-ione "Amici del labbaiese c San Lorenzc in Cc,r'ic'ggiano cii noteyole interesse pruLrL.licc, ai sensi Celìa ìcgee n. 1197 cìei 29 siu,{no 1934. Ìn tì,-rgs;.rr rnocio è stata rafforzata ia tuteia ambientaie prevista daii'alt. 2i deiia iegge n. i089 ciei i939, am1-.iiancio ii vrncoio cir p:rrco e viiia (19i3), esorcssar,ente i oluio tr.ar i.les \èiileis.
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: : 1 , 1 i i r , ' : t ' l : ' . r i € i l . , i l - , i r . , - i , ì ; - ! ' : i : , ' , r ì ; . r . ' . ì a ) j i i : r l ' ì a I
ili i'tri'de
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ii vilitak,;'r :: ac
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irl;'e u itel'ioli jrcesrbilità
cL'
i'aIc:'izz:
zi oneI
:. Esi
-storìo aÌrcor oggi, sparse ila le radur"e,
tracce di
strutture architettoniche
che costituivarìo
l'arrecìo
del giardino
arcadico-romantico
amato
da Adolphe
N o é 1 ,
c o n r e c o l o m r e
n ì o z z a t e ,
p a r t r d i r n u r a t u r a ,
f r . e n r r r r p r r f i , l i r r i e f r . a l : , . ^ , . , r ; t ^ , " " , - ; , , r r l ^ - l l , . r c r , . , , l l l o l l l l l t E i l L l u l P l c t t q l q \ U l c r L l / t t r r l l P l t ] t L r C ( l l L l e 5 t l L l l .
-iule Ci decoro
riecheggianii
l'antichiia
clrrssica.
Il giardino aif italiana,
a ridosso dei lato
orien-tale della i'illa, si affaccia
sul beivedere
con siepi r'li
ltosso,
alloro e viburno tino (laur.o
iino) e.'l è oirgr',ì
dei Ruspoli,
come pure il giardino "d'estate",
espo-sto a setteirtrione
e arricchito
da una pc'dana
per
l'alii a forrna di triioglio, e quello "d'irri'elno" sul
Iato oppostt-r,
oltre il quale si trova il galoppratoio
voluto da cles
Vergers,
attualmente
utjlizzato
come
parcheggio
di autovetturele,
Dal 1993 a|7997
Villa des Versers
è stata
sotto-i ' l ) : . , 1 i . j . , t l ' i 1 : l i t - : ' \ , : l ' l t - 1 1 , - 1 L , , : ' ! : r r r - i r _ ] l ì : l i : t _ l L l r r
-z, r,.r i e 9t ra r,r c ì r', a ri a, i n ]--,aliì,:,riai"e sotì o- sta ti i'cal j
z-zrti lr-roli ;urpranti elettrici. idra'l1ici .: attrezzati
^ . . . : _ : : _ : - . - : . : :. - r. . ! , \ l , r . . i i f t r i t , . L . l r i l l a e C it , ì _ , . . r ,
: t I \ t / Ì i b r ( J r r ( r r t r t U i r ( r I ( ' L a l l t ( i L , . L . i \ ; l J . i g u l J i ) d t l ( r
v e n F , o n o
a t t u a l n r e r r t e
L r t i l i z z a t i
p e r r a r i e r n a r r i Í e
-siazioni
nel corso
dell'amro
(conrregni,
banchetti
di
nozze, feste di gaia e piu di recente
auche come
' ^ " - ; - ' ' ' ^ " r ' - ^ ' r : - " z i o n n rìi caf
n l o " l r i
r r e r
n 1 p [ r i l i
( \ r r l i l r s P q t r d r i d l t z r d z r ( ' l l L u r L q . u l v i ) l r r p t r t J ^ - . ' - : . . - ^ ^ - l ^ * - \ - r , r z i p a , - l rr n a r - a r r r r i t r r i c g t t i _ u ( l L u L l l l 6 s ) q l \ r L i \ , , / S l d Z l i l U u l l n ( d y c l ( l t dva di 400 ospiti all'interno
e 1.500
all'estenio.
Lo scorso
anrro
le entrate
di circa 120.000
€,
pro-t e r r i p r r pro-t i d : i pro-t p n f i " i n n u e e v e n pro-t i o r r - a n i z z a i i a \ i l l a
des \/ergers,
hanno L.ilanciato
ie spese
di gestione
che,
pel un corlprlesso
di qr-resta
importanza,
sono
a l r b a s t a n z a
c o n t e n u t r .
i r r q u . t r r t o
l a s o c i e t a
1 . r o p r ' i e
-taria possiede
anche
i due Grand Hotel di Rimini e
d i S a n \l . r r i n o ,
p c r c u i s i p r r 6 a v v a l e r e
d e l l o s i c s s o
personale
competente
e specializzato
che clui i'ierre
impiegaio
duranie le varie manif-estazioni.
fig 3 - Localizzaziorre
delle
uille
(ViIIa
Mattioli;
Villa
des
Vergers)
18 Vi si trovano anche radure sparse nel bosco di leccì, querce e robinie del versante sud-est, dalle quali si dipartono numerosi seiticri cl..c 1c rncttor.c ii-t col...-lr:::irr.e ::t iffa ? :crr.sertoto Oi passar.e ajrernaiivarrente cìzri LruLio cicila iiita l,c,scaglia aÌla.luce Ceiie ampie dìstese di praio. I1 íascino c-li tali radure tettazT,aie è accresciuto daila vista sul mare Ci PJccicne,
re Si tratta di un vasto prato cinto da pini secolari e da una quinta di cipressi sempreverdi e cipressi arplentaii che ic, seprara ti;r1 g;ardino Ccl iato sud, pcstc piu in r.as:c e cararferizzait' ci;'ììa grar,Je va\ca di cui lail soiio posil lccci t:'c:rccccnr:i.