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mini programma classi terze

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Academic year: 2021

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COS'E' LO SCHEMA CORPOREO?

Lo schema corporeo è l’immagine che abbiamo, in ogni momento del nostro corpo e della sua posizione nello spazio, nel tempo e nell’ambiente.

I PREREQUISITI FUNZIONALI che incidono sull'evoluzione dello schema corporeo sono : * equilibrio e controllo posturale ;

* strutturazione e controllo della lateralità dominante * educazione e controllo della respirazione ;

* educazione al rilassamento globale ed intersegmentario ; * coordinazione dinamica generale ed intersegmentaria.

Cos’è la postura?

La postura è la posizione del nostro corpo nello spazio, intesa sia come atteggiamento che il corpo assume rispetto all’ambiente e alla superficie d’appoggio, sia come relazione spaziale tra i vari segmenti scheletrici.

Che cos’è l’equilibrio?

L’equilibrio è il mantenimento del corpo in posizione eretta in opposizione alla gravità. DOPING.

E' considerato DOPING l'uso di sostanze o di procedimenti destinati ad aumentare artificialmente il rendimento. II doping contravviene all’etica sia dello sport che della scienza medica. II doping consiste: 1) nella somministrazione di sostanze appartenenti alle classi proibite di agenti farmacologici e/o 2) nell’utilizzo di vari metodi proibiti.”

Traumi sportivi.

Le cause dei traumi sportivi.

Le lesioni provocate da azioni meccaniche prendono il nome di traumi. Cosa fare sul campo ?

Ancora prima di aver appurato l'esatta natura dell'infortunio, è molto importante agire già sul campo con semplici misure di primo soccorso, estremamente utili per limitare gli effetti lesivi del trauma. Gli anglosassoni, sempre molto pratici, ricordano queste prime cure con la sigla RICE :

1. Rest, riposo, cioè interrompere l'attività; 2. Ice, ghiaccio, quindi applicazione del freddo;

3. Compression, compressione, vale a dire la fasciatura elastica;

4. Elevation, sollevamento della parte infortunata (se si tratta di un arto) al di sopra del livello del cuore. L'immediata sospensione dell'attività riduce, poi, l'ulteriore danno provocato dall'emorragia, dall'edema e dalla subentrante infiammazione. Il freddo limita il dolore e l'eccessivo afflusso di sangue verso la parte lesa. La compressione elastica e la posizione elevata riducono soprattutto il gonfiore. Gli spray

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universalmente diffusi hanno un effetto anestetico molto fugace, utile solo per traumi molto lievi come le contusioni.

Possono essere : a carico del tessuti molli contusione ( lesione di un muscolo o ammaccatura di una parte del corpo , con arrossamento della parte interessata che col tempo diventa viola, poi blu e giallo). Applicare acqua fredda o ghiaccio al max 20 minuti; abrasione o escoriazione (interruzioni superficiali della cute con piccola fuoriuscita di sangue. Pulire, detergere e disinfettare); ferite da taglio (generalmente superficiale, applicare punti di sutura se il sangue non si arresta), da punta (un agente appuntito va a ledere in

profondità i tessuti muscolari, ricovero in ospedale necessario, non togliere il corpo estraneo), da arma da fuoco (le ferite possono essere gravi se si recidono arterie o vene, porre un laccio emostatico a monte al max per 20’); lussazione (allontanamento permanente dei corpi ossei che fuoriescono dalla sede, tipico della spalla –deformazione della parte interessata. Va risistemata da medici competenti-, tendini e legamenti si strappano); frattura (rottura totale o parziale di un osso. È completa quando si formano 2 monconi ossei. Quando sono chiuse l’osso non fuoriesce dalla pelle, mentre sono aperte quando fuoriesce – schegge, multipla, a legno vivo, esposta-). A carico dei muscoli :stiramento (rottura delle fibre muscolari, mai massaggiare, immobilizzare); strappo (lesione quasi totale del muscolo, distacco del tendine dall’osso, piccolo avvallamento).

Distorsione

La distorsione di caviglia è causata o da una caduta o da una torsione dei capi ossei che si allontanano e poi ritornano subito nella loro posizione. Questo provoca una distensione dei legamenti e dei tendini che porta ad una tensione per l’articolazione. In seguito al trauma comparirà una marcata tumefazione della regione malleolare colpita, accompagnata da vivo dolore che spesso impedisce l’appoggio del piede a terra. Quindi c’è impossibilità di movimento, applicare subito ghiaccio e riposo.

Le ossa.

Costituiscono lo scheletro l'insieme delle strutture ossee del corpo aventi funzione di sostegno e di protezione dei tessuti molli.

Le ossa, grazie alla connessione con il sistema muscolare, funzionano da leve consentendo il movimento e sono circa 213, unite fra di loro da diversi tipi di giunture, articolazioni e legamenti.

Tronco, formato da:

- Colonna vertebrale: insieme delle vertebre incolonnate lungo la linea mediana posteriore tra il capo ed il bacino. La colonna vertebrale si suddivide in segmenti relativi alla regione del corpo che attraversano. La colonna vertebrale costituito da 33 o 34 vertebre sovrapposte, si suddivide:

- tratto cervicale (collo): composto da 7 vertebre (le prime due sono l'atlante e l'epistrofeo); - tratto dorsale (dorso): composto da 12 vertebre;

- tratto lombare (lombi): composto da 5 vertebre; - tratto sacrale (sacro): composto da 5 vertebre;

- tratto coccigeo (coccige): composto da 4-5 vertebre. Sia le vertebre sacrali che le vertebre coccigee sono saldate tra di loro.

Gabbia toracica: insieme delle ossa che costituiscono lo scheletro della regione toracica e dorsale. È costituita dalle vertebre dorsali, dalle costole e dallo sterno (osso impari simmetrico costituente la parte anteriore della gabbia toracica. Su di esso si di articolano le clavicole e le costole).

La gabbia toracica ha la funzione di proteggere organi vitali come cuore e polmoni, ma è anche flessibile e mobile grazie all'elasticità delle articolazioni tra costole e vertebre, in modo da poter espandersi e permettere la respirazione. E' costituita lateralmente dalle costole, anteriormente dallo sterno, e posteriormente dalle vertebre toraciche. Le prime sette paia di costole sono congiunte direttamente allo

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sterno e si chiamano costole vere o sternali. Le tre paia successive, dette coste false, sono tra loro congiunte da una cartilagine a sua volta congiunta allo sterno. Le ultime due paia, più corte delle altre, dette fluttuanti, non raggiungono lo sterno e sono libere.

ARTI SUPERIORI, comprendenti:

- Omero: osso lungo costituente la parte scheletrica del braccio. Si articola tra la cavità glenoidea della scapola e l’una e radio dell’avambraccio.

- Radio: osso lungo che, insieme all’ulna, costituisce la parte scheletrica dell’avambraccio. Si articola tra l’omero, l’ulna ed il carpo.

- Ulna: osso lungo che, insieme al radio, costituisce lo scheletro dell’avambraccio. Si articola sul radio e tra l’omero ed il carpo.

- Carpo: regione della mano compresa tra l’articolazione del polso ed il metacarpo. Si compone di otto ossa: scafoide, semilunare, piramidale, piriforme, trapezio, trapezoide, grande osso e uncinato.

- Metacarpo: regione della mano che congiunge il carpo alle falangi. Dal punto di vista scheletrico è composta da cinque ossa.

- Falangi: segmenti ossei che compongono le dita della mano. Sono tre per ogni dito, rispettivamente falange, falangina, e falangetta. Fa eccezione il pollice che ne ha due.

ARTI INFERIORI, comprendenti:

- Femore: osso lungo della coscia che si articola tra l’osso iliaco, tibia e rotula. - Rotula: osso piatto della regione anteriore del ginocchio.

- Tibia: osso lungo che, insieme al perone, costituisce la parte scheletrica della gamba. Si articola tra il femore e rotula (ginocchio) ed il perone e l’astragalo (caviglia).

- Perone: osso lungo che insieme alla tibia costituisce la parte scheletrica della gamba. Situato esternamente alla tibia, si articola tra la parte superiore di questa e l’astragalo del piede.

- Tarso: regione del piede compresa tra l’articolazione della caviglia ed il metatarso. Si compone di sette ossa: astragalo (situato nella regione del calcagno, articolato superiormente con la tibia), calcagno (situato nell’estremità postero-inferiore del piede. Si articola con l’astragalo ed il cuboide. Forma la protuberanza del tallone), scafoide, cuboide e le tre ossa cuneiformi.

- Metatarso: regione del piede che congiunge il tarso alle falangi. Dal punto di vista scheletrico è composto da cinque ossa.

- Falangi: segmenti ossei che compongono le dita del piede. Sono tre per ogni dito, rispettivamente falange, falangina, e falangetta. Fa eccezione l’alluce che ne ha due.

LE ARTICOLAZIONI DEL CORPO UMANO sono : Articolazioni del busto:

- articolazioni del capo (occipito-atlantoidea ed atlanto-epistrofea); - articolazioni della colonna vertebrale (intervertebrali);

- articolazioni vertebro-costali; - articolazioni costo-sternali. Articolazioni degli arti superiori:

- complesso articolare della spalla (sterno-clavicolare, acromio-clavicolare e scapolo-omerale); - articolazione del gomito (omero-radio-ulnare superiore);

- articolazione del polso (radio-carpica e radio-ulnare inferiore); - articolazioni della mano.

Articolazioni degli arti inferiori:

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- articolazione del ginocchio (femoro-rotuleo-tibiale);

- articolazione della caviglia (tibio-tarsica e peroneo-tibiale inferiore); - articolazioni del piede.

CENNI SULL’APPARATO RESPIRATORIO.

L’apparato respiratorio costituisce il nostro contatto vitale con l’esterno. Esso permette di immettere l’ossigeno nell’apparato circolatorio e trasferire all’esterno l’anidride carbonica.

LE

VIE RESPIRATORIE.

L’aria entra nel nostro corpo attraverso il naso o la bocca.

Passa nella faringe, cavità (spazio vuoto) a forma di imbuto, che unisce il naso e la bocca con l’apparato digerente e quello respiratorio Passa nella laringe, un tubo dove si trovano le corde vocali, che è unita alla trachea, un altro tubo nella parte inferiore (bassa) del collo.

Nel torace la trachea si divide in due parti: il ramo di sinistra e quello di destra che formano i bronchi. I bronchi si trovano nei polmoni, due organi a forma di cono, spugnosi, che occupano gran partedella cavità toracica.

I polmoni sono rivestiti da una membrana (tessuto sottile ed elastico che serve a proteggere gli organi o fa da collegamento fra due parti dell’organismo) detta pleura.

I bronchi si dividono in rami più piccoli detti (chiamati) bronchioli che terminano (finiscono, arrivano) negli alveoli ( CIRCA 300 MILIONI ), vescichette polmonari(membrana a forma di piccolo sacco).

Come avviene lo scambio gassoso.

L’aria che arriva agli alveoli polmonari è ricca di ossigeno.

Nelle loro pareti, cioè la membrana che racchiude l’alveolo, ci sono molti capillari (vasi sanguigni piccolissimi)che portano sangue ricco di anidride carbonica.

L’ossigeno attraversa la membrana e va nel sangue la stessa cosa fa l’anidride carbonica che dal sangue passa agli alveoli.

Grazie al sangue l’ossigeno si distribuisce nelle cellule del nostro corpo favorendo (aiutando, permettendo) la combustione degli alimenti e la produzione di energia.

I polmoni di un uomo adulto possono contenere circa 7 litri d’aria, quelli di una donna circa 5 litri (capacità polmonare).

Un adulto in normali condizioni fisiche e a riposo compie circa 15-20 atti respiratori al minuto ed inala ad ogni atto circa 500 cc. di aria (volume corrente) e somma, con la ventilazione forzata ulteriori 2000-2500 cc (volume di riserva inspiratoria). Nella espirazione forzata, dopo una normale espirazione di circa 500 cc di aria, riesce ad espellerne altri 1000-1500 cc. (volume di riserva espiratoria). La somma di questi due volumi, compresi i 500 cc. di ogni atto respiratorio normale da un totale di 4000-5000 cc. (capacità vitale). I polmoni non possono, comunque, essere svuotati completamente per cui rimangono sempre circa 1500 cc. (volume residuo) che occupa sempre lo spazio che comprende la gabbia toracica fino alle prime vie aeree. Il diaframma è il muscolo respiratorio per eccellenza.

Un suo blocco può portare alterazioni della colonna vertebrale, cervicalgie, dolore lombare intercostali,

contratture muscolari e gravi alterazioni della postura e perfino dolori addominali e alterazione del ciclo mestruale

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CENNI SUL SISTEMA MUSCOLARE

Il sistema muscolare è l'insieme di tessuti che permette la locomozione del soggetto e lo scorrimento di sostanze organiche interne come sangue e cibo. Nei Vertebrati il sistema muscolare è costituito da due tipologie di muscoli:

muscoli volontari, che sono di natura striata e che permettono il movimento del soggetto. Sono legati alle ossa tramite tendini e vengono spesso indicati anche come muscoli scheletrici

muscoli involontari, che sono invece di natura liscia. Vengono detti anche muscoli viscerali perché si trovano a ricoprire gran parte delle pareti degli organi interni, come nel tratto digestivo, nella vescica, nei dotti, nelle arterie, nelle vene, ecc.

Fa eccezione il muscolo cardiaco (detto anche miocardio), di natura involontaria ma di struttura striata.

L'apparato cardiocircolatorio:

L'APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO è un sistema idraulico composto da una pompa (cuore), una rete di tubi (vasi sanguigni) e un liquido che vi scorre (sangue). Funzioni: trasportare a tutte le cellule

dell'organismo (attraverso il sangue) l'ossigeno necessario per l'utilizzo delle sostanze nutritive frutto della digestione, trasportare gli ormoni che svolgono funzioni regolatrici, allontanando i prodotti di rifiuto che se accumulati diventano tossici.

Il sangue ha un colore rosso cupo ed è formato da : globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma ( parte liquida) .

I globuli rossi , sono circa 5 milioni per mm.3 e vengono prodotti dal midollo rosso delle ossa. Si chiamano anche eritrociti e contengono una sostanza detta “ EMOGLOBINA”, che si lega all’ossigeno e all’anidride carbonica. Quindi il sangue cede l’ossigeno ai tessuti e prende l’anidride carbonica.

I globuli bianchi ( o leucociti ), sono cellule senza colore, più grossi dei globuli rossi e molto meno numerosi. Sono infatti 7-8000 per mm.3 e vengono dalle ghiandole linfatiche e dalla milza. Hanno la proprietà di distruggere i germi nocivi così l’organismo non rimane infetto.

Le

piastrine , molto piccole, incolori e in numero variabileda 180 a 250.000 per mm.3. Hanno il compito di arrestare emorragie, facendo coagulare il sangue.

Quali sono i vantaggi nel praticare un’attività sportiva: Riduce lo stress e la tensione muscolare;

Migliora l'autostima, l'autocontrollo e il senso di benessere generale; Contribuisce a rinforzare le ossa in lunghezza e spessore;

Aumenta la forza e la resistenza muscolare ed anche il volume; Permette di controllare il peso corporeo;

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Riduce gli stati d'ansia e di depressione;

Aiuta a mantenere una buona mobilità articolare e a stimolare il liquido sinoviale;

Riduce il rischio di malattie croniche (malattie vascolari, alcuni tipi di cancro, diabete mellito tipo 2). In quanto aumenta il numero dei capillari riduce le pulsazioni a riposo ( bradicardia ), riduce i tempi di recupero dopo lo sforzo, facilita lo scorrimento del sangue al cuore;

Previene o limita i traumi all’apparato locomotore;

E' preferibile mantenere una velocità media costante al limite del fabbisogno compensatorio di ossigeno steady-state: quantità di ossigeno consumato è uguale all’ossigeno compensato dall’organismo, quindi si lavora in regime di perfetto equilibrio! Cercando nei successivi periodi,di aggiustarne il ritmo. Un occhio di riguardo all'alimentazione

L’accoppiata vincente per mantenere il cuore in salute è una sola: movimento aerobico-alimentazione sana. Regime dietetico sano non significa solo limitare il consumo di grassi, sale e zuccheri semplici, ma anche non saltare mai l’appuntamento quotidiano con la colazione e il pranzo, indispensabili per ricaricare l’organismo e per fare scorte di energia da consumare la mattina e il pomeriggio, masticando sempre lentamente e a lungo.

Il pasto che precede la gara va consumato normalmente 3 ore circa, prima.

Il giorno prima della gara, è necessario non appesantire l'organismo con alimenti troppo indigesti Le bevande calde sono più sane di quelle fredde o gelate

Tre pasti al giorno sono una buona regola, però è necessario che i giovani aggiungano ( se possibile) due merende, una a metà mattino ed uno al pomeriggio.

STRETCHING.

Il termine deriva dall’inglese “to stretch” (allungare, stendere) e indica tutti quei gesti naturali di allungamento e autostiramento che è importante compiere per migliorare la mobilità articolare e per prepararsii all'attività fisica e cocluderla nel migliore dei modi.

Ginnastica Correttiva

La ginnastica correttiva e/o posturale nasce dall'esigenza di prevenire e correggere quelli che sono gli atteggiamenti e le patologie dell'apparato osteo-articolare e locomotore. Un'errata postura crea nei soggetti squilibrio di tono e di adattamento tra i gruppi muscolari con conseguente errato allineamento dei segmenti articolari (scoliosi, piede piatto, lordosi, ect…) modificando così i rapporti biomeccanici tra di loro.

PARAMORFISMI = alterazioni corporee correggibili, necessita di una Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido. specifica di tonificazione muscolare per ricreare l’equilibrio perso. (dorso curvo, atteggiamento scoliotico, scapole alate, piede piatto, ginocchio valgo e varo), che se non sono curati possono diventare DISMORFISMI = deviazioni scheletriche strutturali, irreversibili e patologiche, che non possono essere corretti completamente né con Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido. specifica, né con utilizzo di corsetti.

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