LO SHOCK CARDIOGENO:
LO SHOCK CARDIOGENO:
INCIDENZA E
INCIDENZA E
CARATTERISTICHE CLINICHE
CARATTERISTICHE CLINICHE
Elena Corrada UCCEmodinamica e Cardiologia Interventistica Istituto Clinico Humanitas
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Lo shock cardiogeno complica il decorso dell’IMA nel 6%-8% dei casi ma è
responsabile della maggior parte dei decessi presentando una mortalità del
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• Criteri diagnostici (clinici e/o
emodinamici)
• Cause dello shock
• Tipo di popolazione esaminata (trial
randomizzato, registro osservazionale,
studi di popolazione)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• Criteri diagnostici (clinici e/o
emodinamici)
• Cause dello shock
• Tipo di popolazione esaminata (trial
randomizzato, registro osservazionale,
studi di popolazione)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Definizione
Definizione
Clinica:
– Ipotensione arteriosa con valori < 90
mmHg per almeno 60’ non responsiva a carico idrico o necessità di inotropi per mantenere la pressione > 90 mmHg
– Segni di ipoperfusione periferica
• Obnubilamento del sensorio • Oliguria (diuresi<30 ml/h) • Sudorazione algida, cianosi
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Definizione
Definizione
Emodinamica:
Presenza di indice cardiaco inferiore a 2.2 l/min/m2 con una pressione media dei capillari polmonari > 15-18 mmHg
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• Criteri diagnostici (clinici e/o
emodinamici)
• Cause dello shock
• Tipo di popolazione esaminata (trial
randomizzato, registro osservazionale,
studi di popolazione)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Principali cause in corso di IMA
Principali cause in corso di IMA
Causa Incidenza
Grave disfunzione VS:
•Esteso danno necrotico •Episodi ischemici recidivanti •Pre-esistente cardiomiopatia o valvulopatia 80% Complicanze meccaniche Insufficienza mitralica 7%-11% Rottura di setto IV 5%-8% Rottura di parete libera 2%-3%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• Criteri diagnostici (clinici e/o
emodinamici)
• Cause dello shock
• Tipo di popolazione esaminata (trial
randomizzato, registro osservazionale,
studi di popolazione)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza nei Registri di Popolazione
Incidenza nei Registri di Popolazione
(
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza nei Trial (STEMI)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• STEMI o NSTEMI
• Presentazione iniziale o tardiva
• Terapia della fase acuta (farmacologica
e/o rivascolarizzazione coronarica)
Carenza di dati relativi ai morti per shock prima del ricovero ospedaliero
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza in STEMI vs NSTEMI vs Angina instabile Incidenza in STEMI vs NSTEMI vs Angina instabile
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• STEMI o NSTEMI
• Presentazione iniziale o tardiva
• Terapia della fase acuta (farmacologica
e/o rivascolarizzazione coronarica)
Carenza di dati relativi ai morti per shock prima del ricovero ospedaliero
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza alla di presentazione
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Tempo di presentazione Tempo di presentazione
• La presenza di shock si associa a tempi
pre-ospedalieri più brevi (NMRI 2) 1.3 ore vs 2.3 ore
• Tempo inizio sintomi –sviluppo shock
6-8 ore (mediana)
SHOCK TRIAL REGISTRY ingresso 9%
<6 ore 47% <24 ore 74%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Tempo di presentazione e quadro ECG Tempo di presentazione e quadro ECG
STEMI NSTEMI
SHOCK REGISTRY
Tempo sintomi-shock (mediana) 5.8 ore 8.9 ore
GUSTO 1
Tempo trombolisi-shock
(mediana) 11.6 ore
GUSTO 2b
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza: variabili da considerare
Incidenza: variabili da considerare
• STEMI o NSTEMI
• Presentazione iniziale o tardiva
• Terapia della fase acuta (farmacologica
e/o rivascolarizzazione coronarica)
Carenza di dati relativi ai morti per shock prima del ricovero ospedaliero
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza e mortalità: andamento temporale Incidenza e mortalità: andamento temporale
Worcester Heart Attack Study
Worcester Heart Attack Study
Goldberg - N Engl J Med 1999
Incidenza=7.1%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Incidenza e mortalità: andamento temporale Incidenza e mortalità: andamento temporale
NRMI-2
NRMI-2
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Tempo di trattamento e incidenza
Tempo di trattamento e incidenza
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Tempo di presentazione e mortalità Tempo di presentazione e mortalità
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Caratteristiche associate allo shock
Caratteristiche associate allo shock
Cliniche
Cliniche
• Età avanzata: 71-74 anni
aumento del rischio di shock del 47% ogni 10 anni di età • Sesso femminile 32%-50% • Diabete 17%-33% • Ipertensione arteriosa 26%-63% • Pregresso infarto 24%-37% • Precedente scompenso 8%-32% • Pregresso BPAC 5%-13%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Caratteristiche associate allo shock
Caratteristiche associate allo shock
ECG
• STEMI o comparsa di BBS 52%-83%
• IMA anteriore 53%-60%
• IMA multisede 59%
• Presenza di onde Q 68%
• Elevato numero di derivazioni con
sopra ST
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Caratteristiche associate allo sviluppo di shock tardivo Caratteristiche associate allo sviluppo di shock tardivo
• Età avanzata
• Sesso femminile
• Ipertensione arteriosa
• Pregresso IMA, BPAC o PTCA
• NSTEMI
• Trattamento trombolitico>PTCA
• Re-infarto (20%-36%) e recidive ischemiche (11%-12%)
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Modelli predittivi di sviluppo di Shock
Modelli predittivi di sviluppo di Shock
GUSTO 1 (STEMI)
Età, FC, PA e classe Killip all’ingresso
Età, FC, PA e classe Killip all’ingresso >85% delle informazioni predittive
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Modelli predittivi di sviluppo di Shock
Modelli predittivi di sviluppo di Shock
PURSUIT (NSTEMI)
• Età, PA, FC, sottolivellamento ST, Età, PA, FC, sottolivellamento ST,
rantoli polmonari
rantoli polmonari
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Tempo di insorgenza e mortalità
Tempo di insorgenza e mortalità
Shock precoce
Mortalità Shock tardivo Mortalità TRACE (Tardivo= >3 giorni) 45% 84% SHOCK REGISTRY (Tardivo = 51 ore ) 63% 54% SURVEY ISRAELE (tardivo = 24 ore) 59% 77%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Dati Ecocardiografici
Dati Ecocardiografici
SHOCK TRIAL REGISTRY
• Ampia variabilità della frazione d’eiezione VS • FE media 0.31
• WMSI medio>2
• Ipocinesi VD frequente • IM 2 nel 40% dei casi
• Elementi predittivi di mortalità
• FE < 0.28
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Dati Emodinamici
Dati Emodinamici
SHOCK TRIAL REGISTRY
• Ampia variabilità dell’ indice cardiaco e delle resistenze
vascolari sistemiche
• Elevate pressioni di riempimento anche nei pz senza segni
clinici di congestione
• Elementi predittivi della mortalità:
• Portata cardiaca • PW
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Dati Emodinamici
Dati Emodinamici
SHOCK TRIAL REGISTRY
Potere Cardiaco =
Indice Cardiaco X Pressione arteriosa media
Valore < 0.53 W predittivo per mortalità ospedaliera:
• valore predittivo positivo del 58% e • valore preditivo negativo 71%
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Malattia coronarica
Malattia coronarica
SHOCK registry ALKK GRACE Coronaropatia 2 vasi 24% 28% 73% 3 vasi 53% 37% TCCS 16% ND ND Culprit lesion DA 41% 40% 40% TCCS 6% 6% ND
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Malattia coronarica Malattia coronarica STEMI NSTEMI Coronaropatia 3 vasi 53% - 30% 77% - 65% TCCS 14% 26% Culprit lesion DA 50% - 46% 37% - 24% CX 13% - 5% 35% - 18% CD 32% -44% 17% - 17% TCCS 6% - 2% 12% - 4% Graft 2% 11%SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Risposta infiammatoria
Risposta infiammatoria
Aumento dei marker di flogosi e della sintesi
dell’ossido nitrico negli infarti estesi ulteriormente incrementato da procedure di rivascolarizzazione
Tale aspetto è prevalente in pz con:
• Ipotensione con basse resistenze vascolari
nonostante amine
• Febbre e leucocitosi • Potere cardiaco basso
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO Conclusioni
Conclusioni
• L’ incidenza dello shock cardiogeno è compresa tra il
6% e l’8% con variazioni legate al tipo e al momento di rilevazione e alla popolazione esaminata.
• Lo shock in corso di IMA è ancora gravato da un’ elevata mortalità
• L’ incidenza dello shock cardiogeno è in lieve riduzione
negli anni così come la sua mortalità grazie ad un maggior utilizzo della rivascolarizzazione coronarica meccanica.
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Conclusioni
Conclusioni
• Lo shock è presente al ricovero nel 10%-30% dei casi e si sviluppa nelle prime 24 ore nei 3/4 dei pz.
• Lo sviluppo tardivo dello shock è predetto da età e da
FC, PA, classe Killip all’ingresso. Circa 1/3 dei casi tardivi si associa a recidive ischemiche.
• Lo shock si associa a variabili cliniche, di estensione di danno VS (ECG, ECO) e di coronaropatia di particolare gravità.
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Conclusioni
Conclusioni
• Nel pz in shock dobbiamo e possiamo :
– identificare immediatamente i pazienti a
rischio sulla base del semplice quadro clinico di presentazione
– realizzare una precoce terapia di
SHOCK CARDIOGENO
SHOCK CARDIOGENO
Conclusioni
Conclusioni
• mettere in atto supporti intensivi meccanici
e farmacologici per incrementare la ancor bassa sopravvivenza
• sviluppare un organizzazione sanitaria e
territoriale per estendere il trattamento al maggior numero di pazienti possibile
UCC – ICH
UCC – ICH
Incidenza shock in IMA
Incidenza shock in IMA
12 %
Casistica ICH – IMA e Shock
Casistica ICH – IMA e Shock Caratteristiche cliniche Caratteristiche cliniche N.Pz 26 Età media 7010 Femmine 10 – 38% Diabetici 8 – 30% STEMI Anteriore 21 – 81% 14 – 54% NSTEMI 3 -11% BBS 2 – 8% ACC extra ospedaliera 4 – 15% Complicanze meccaniche 4 – 15%
Casistica ICH – IMA e Shock
Casistica ICH – IMA e Shock Caratteristiche angiografiche e mortalità
Caratteristiche angiografiche e mortalità
N.Pz Mortalità 26 53% Coronarografia 1 vaso 2 vasi 3 vasi TC 23 9 4 9 1 44% 25% 55% 100%
Casistica ICH – IMA e Shock
Casistica ICH – IMA e Shock
T
Trattamento e mortalità rattamento e mortalità
N.Pz Mortalità 26 53% IABP 16 50% VAM 16 68% PTCA 1 vaso 2 vasi TC 20 16 2 1 50% 44% 100% 100% BPAC 2 50%