PSICOLOGIA DELLA SALUTE
dalla cura della malattia
alla salutogenesi
DEFINIZIONE
“E’ l’insieme dei contributi specifici della
psicologia (scientifici, professionali, formativi)
alla
promozione
e al mantenimento della
salute, alla
prevenzione e trattamento
della
malattia e all’identificazine dei correlati
eziologici, diagnostici della salute, della
malattia e delle disfunzioni associate”
Matarazzo, 1980
RIVISTE
American Journal of Health Promotion
Journal of Health Psychology
Health Psychology
Psychology and Health (EHPS)
Quality Assistance Health Care
Health Communication
Health Education Journal
Health Education Monographs
Health Education Research
Journal of Contemporary Health
Journal of Health and Social Behavior
Women’s Health Issues
MODELLO
BIOPSICOSOCIALE
Orientato al benessere globale della persona nel suo
ambiente.
Considera l’interazione tra aspetti biologici,
psicologici e sociali nel valutare lo stato di salute
di un individuo.
Opposto al Modello Medico, che invece considera
la salute come assenza di malattia.
DEFINIZIONE DI SALUTE
“Uno stato di
benessere fisico, mentale e sociale
e non solo assenza di malattia” (OMS)
“L’ottica della salute richiama implicitamente
l’attenzione sui processi che regolano le funzioni
normali
dello sviluppo individuale e delle
convivenze adattive nel contesto
socio-ecologico
”
(Bertini, 1993)
PROBLEMI DI DEFINIZIONE
DELLA SALUTE
1.
Coesistenza di rappresentazioni scientifiche e profane
2.Molteplicità di definizioni scientifiche e professionali
3.Pluralismo prospettico interno a ciascuna disciplina e
professione
4.
Multidimensionalità:
- assenza di sintomi o segni di malattia;
- sentimento di benessere;
- capacità di agire.
5.
Varietà dei fenomeni scelti come punti focali
6.
Esistenza simultanea di diversi sistemi di pratiche
I MOLTEPLICI LIVELLI
DELLA SALUTE
•
MACRO-SOCIALE: La società come fattore
co-responsabile nella genesi e nelle risorse
•
CULTURALE: I saperi comuni co-esistenti
•
SOCIO-COGNITIVO: I significati
soggettivamente prodotti e co-costruiti
•
CONTESTUALE: Il carattere esperienziale
dello stato di salute in relazione a
PRINCIPALI OPZIONI
EPISTEMOLOGICHE
Il sociale non solo come “ambiente”, ma soprattutto in quanto
fornisce un sistema interpretativo generale del mondo, un mondo
socialmente costruito ;
Soggetto privilegiato è l’ “uomo della strada” ;
Ridefinizione dell’oggetto di studio, dei soggetti implicati e del
metodo: attenzione ai processi costruttivi e al ruolo attivo dei
soggetti, valorizzazione dei metodi qualitativi, osservativi,
partecipativi (approccio multi-metodologico);
Psicologia come “scienza sociale”, anziché “pura”;
Ruolo non neutro dello psicologo: anti-tecnicismo e valorizzazione
della rilevanza sociale e delle ricadute empiriche nella ricerca;
Confronto interdisciplinare, al punto di incontro tra psicologia e
altre scienze sociali, quali sociologia di comunità, antropologia
medica, sociologia delle professioni e della conoscenza,
IL “PARADIGMA MEDICO” :
CONDIZIONAMENTI E
INVERSIONI PARADIGMATICHE
Centralità del
corpo
inteso
come organismo malato in
una sua parte
Soggetto come
paziente
Approccio eminentemente
individualistico
Problematiche privilegiate:
comportamento e condizioni
patologiche
anziché
normali ;
Ruolo dello
psicologo
subalterno
, non autonomo
o, al meglio, integrativo
rispetto alle figure mediche.
Assumere la
salute
come
punto di partenza, anziché la
malattia
Soggetto come
persona
in
continua
trans-azione
con
l’ambiente
Ricerca/intervento
nei servizi
socio/sanitari e di comunità
Sviluppo di problematiche
positive:
prevenzione
,
promozione
e
educazione
alla salute
Interazione tra le
diverse
figure professionali
operanti
nel settore
MODELLI TEORICI IN PROSPETTIVA
SOCIO-COGNITIVA
MODELLO DELLE CREDENZE SULLA SALUTE
(Beker e Maiman, 1975)
TEORIA DELLA MOTIVAZIONE A PROTEGGERSI
(Rogers 1983)
TEORIA DEL COMPORTAMENTO PIANIFICATO
CARATTERISTICHE DEI
MODELLI SOCIO-COGNITIVI
Appartengono al gruppo dei modelli detti dell’
“
Aspettativa-Valore
”, secondo i quali i
comportamenti sanitari dipendono da
due tipi di
valutazioni
:
1) la
probabilità soggettiva
che una certa azione
conduca a un insieme di risultati previsti;
2) la valutazione dei
risultati dell’azione
.
Assumono che gli individui, in quanto
razionali
,
scelgano la linea di azione che con maggiori
MODELLI PROCESSUALI
MODELLO TRANSTEORETICO
(Di Clemente e Prochaska, 1982)
PROCESSO DI ADOZIONE DI PRECAUZIONI
(Weinstein, 1988)
TEORIA DELL’ADATTAMENTO COGNITIVO
/Taylor 1983, Taylor e Lobel 1989)
APPROCCIO AL PROCESSO DELL’AZIONE
RILEVANTE PER LA SALUTE
CARATTERISTICHE DEI
MODELLI PROCESSUALI
Assumono che i comportamenti sanitari risultano da
un
processo
che implica il passaggio attraverso una
serie di
fasi
temporalmente e qualitativamente
distinte.
Analizzano le
variabili che influenzano le transizioni
,
assegnando ad esse una funzione non
necessariamente predittiva dell’esito finale.
Analizzano le
cognizioni specifiche
rilevanti per
ciascuno stadio.
Identificano la particolare
sequenza
in cui i fattori
MODELLI INTEGRATI
MODELLO PREDITTIVO
(Conner e Norman, 1995)
MODELLO DEI MEDIATORI DELLA SALUTE
(Rutter, Quine e Chesnam, 1993)
MODELLO ESPLICATIVO
CARATTERISTICHE DEI
MODELLI INTEGRATI
Si propongono di precisare gli aspetti
dinamici
che consentono di spiegare il
passaggio dall’intenzione al
comportamento.
Tengono conto sia di aspetti
cognitivi
,
sia di aspetti
motivazionali
.
Sottolineano il ruolo rilevante delle
VERSO UN APPROCCIO
SOCIO-COSTRUZIONISTA
LE RAPPRESENTAZIONI MENTALI DELLA MALATTIA
(Leventhal, Meyer e Nerenz 1980, Lau 1983)
I PROTOTIPI DI MALATTIA
(Bishop 1987, 1991, 1996)
LE TEORIE SOGGETTIVE DELLA SALUTE E DELLA MALATTIA
(Flick 1992, King 1983)
LA TEORIA DELLE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
(Moscovici 1961, etc.)
L’ANALISI CONVERSAZIONAL-DISCORSIVA E L’APPROCCIO
CARATTERISTICHE DEI MODELLI
SOCIO-COSTRUZIONISTI
Imputano lo scarto tra esperienza sintomatica e
richiesta al medico o ai servizi sanitari alla
mediazione di
teorie implicite
sulla salute e sulla
malattia.
Approfondiscono l’
organizzazione
delle teorie di
senso comune e le implicazioni di tali cognizioni
sulle
relazioni interpersonali
nei confronti dei
malati, degli operatori, dei servizi.
Considerano le interazioni tra comportameti/eventi
di malattia e sistemi di riferimento desunti
PROCESSI PSICOSOCIALI
RILEVANTI PER LA
SALUTE
PERCEZIONE DEL RISCHIO E OTTIMISMO
DALLE INTENZIONI ALLE AZIONI
LA PERCEZIONE DEL CONTROLLO
LE EMOZIONI
IL CONFRONTO SOCIALE
L’INFLUENZA SOCIALE
COSA DETERMINA UN
COMPORTAMENTO SALUTARE
LA PERCEZIONE DELLA MINACCIA DI MALATTIA E’
DATA DA:
- PERCEZIONE DI VULNERABILITA’
- PERCEZIONE DI GRAVITA’
ED E’ INFLUENZATA DA:
-FATTORI MODIFICATORI (VARIABILI DEMOGRAFICHE
E VARIABILI SOCIOPSICOLOGICHE)
PROBABILITA’ D’AZIONE
- PERCEZIONE DEI BENEFICI DELL’AZIONE (DEVONO
ESSERE SUPERIORI DEGLI OSTACOLI)
- E’ INFLUENZATA DAGLI INDUTTORI DELL’AZIONE:
ESTERNICAMPAGNE DEI MASS MEDIA, CONSIGLI DEGLI
ALTRI, AMICI, MEDICO
TEORIA DELLA MOTIVAZIONE
A PROTEGGERSI
VALUTAZIONE DELLA
MINACCIA DI MALATTIA:
RISULTA DALLA DIFFERENZA TRA:
• BENEFICI POTENZIALI DELLE RISPOSTE
DISADATTIVE
• PERCEZIONE DI GRAVITA’ E VULNERABILITA’
PERSONALE
VALUTAZIONE DELLA
RISPOSTA DI COPING
RISULTA DALLA DIFFERENZA TRA:
• EFFICACIA DELLA RISPOSTA DI COPING
(AUTOEFFICACIA)
TEORIA DELL’AZIONE
RAGIONATA
Il COMPORTAMENTO:
E’ IL RISULTATO DELL’ INTERAZIONE TRA:
• ATTEGGIAMENTI (CREDENZE E VALUTAZIONE
DI TALI CREDENZE)
• NORME SOGGETTIVE (NORME SOGGETTIVE E
E MOTIVAZIONE A CONFORMASI AD ESSE)
TEORIA DEL
COMPORTAMENTO
PIANIFICATO
IL COMPORTAMENTO DI
SALUTE:
E’ IL RISULTATO DELL’ INTERAZIONE TRA:
• ATTEGGIAMENTI
• NORME SOGGETTIVE
• PERCEZIONE DEL CONTROLLO COMPORTAMENTALE
(LE CREDENZE DELLA PERSONA RELATIVE ALLA
I MODELLI PROCESSUALI:
TEORIA DELL’AZIONE
RILEVANTE PER LA SALUTE
(Schwarzer, 1992)
L’ADOZIONE DEI
COMPORTAMENTI SALUTARI
E’ UN PROCESSO COSTITUITO DA DUE FASI:
• FASE MOTIVAZIONALE
LA FASE MOTIVAZIONALE
E’ INFLUEZATA DA TRE VALUTAZIONI A LIVELLO
COGNITIVO:
• LA PERCEZIONE DEL RISCHIO
• LE ASPETTATIVE DI RISULTATO
• IL SENSO DI AUTOEFFICACIA
LA FASE DELL’AZIONE
PUO’ ESSERE DESCRITTA SU TRE PIANI:
• COGNITIVO (PIANIFICAZIONE DELLE AZIONI E
CONTROLLO DELLE AZIONI)
• COMPORTAMENTALE (ESECUZIONE DELLE AZIONI)
• SITUAZIONALE (INFLUENZA DELL’AMBIENTE)
MODELLI INTEGRATI:
• MODELLO DELLE VARIABILI DI
MEDIAZIONE NELLA SALUTE
(Rutter, Quine e Chesham 1993)
• MODELLO ESPLICATIVO di
MODELLO DELLE VARIABILI DI
MEDIAZIONE NELLA SALUTE
HA LO SCOPO DI SPECIFICARE LE VARIABILI DI
MEDIAZIONE TA GLI IMPUT SOCIALI E GLI ESITI IN
TERMINI DI SALUTE.
LE VARIABILI DI MEDIAZIONE SONO DI DUE TIPi:
• VARIABILI SOCIOEMOZIONALI
MODELLO ESPLICATIVO di
Bruchon, Schweitzer e Dantzer
I FATTORI PREDITTORI DELL’AZIONE SONO:
• VARIABILI ANTECEDENTI ( CARATTERISTICHE SOCIALI
BIOLOGICHE E PSICOLOGICHE)
• VARIABILI SCATENANTI ( EVENTI STRESSANTI)
• FATTORI MODERATORI (SONO GLI ELEMENTI CHE
PORTANO ALLE DIVERSE STRATEGIE DI COPING,
LA TEORIA DELLE
RAPPRESENTAZIONI
SOCIALI
DEFINIZIONE DI R.S.
• SONO UN CORPUS ORGANIZZATO DI TEORIE E
CONOSCENZE GRAZIE ALLE QUALI GLI UOMINI
INTERPRETANO LA REALTA’
• SCATURISCONO DA TEMI E TEORIE SCIENTIFICHE
CHE NON SONO DI FACILE ACCESSO ALL’UOMO COMUNE,
MA CHE COMUNQUE LO RIGUARDANO IN QUANTO
INDIVIDUO SOCIALE
Questioni aperte e critiche
(Bertini, 1993)
Richiamo
generico
al modello
biopsicosociale
La psicologia della salute
come dominio riservato ad
una componente
non clinica
La salutogenesi si oppone
alla patogenesi o si confonde
con la prevenzione, ma
stenta a caratterizzarsi in
positivo e proprio
Riproduzione dei
dualismi
riduzionistici (mente-corpo
etc.)
Presenza di
molteplici
mini-teorie
, in mancanza di una
cornice concettuale più
ampia
Tendenza a considerare
come unità di analisi la
persona svincolata dal suo
contesto
di appartenenza o
al più in semplice
inter-azione.