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"L'infinito" di Giacomo Leopardi: quando le parole si colorano di immagini

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"L'infinito" di Giacomo Leopardi: quando le parole si colorano di immagini Scritto da Administrator

Sabato 15 Ottobre 2011 14:43

Provate a ricercare "L'infinito" di Giacomo Leopardi in un motere di ricerca e vi renderete conto di quante risposte di tipo testuale, audio e video vi verranno restituite.

Ma la versione che vi propongo non ha molti rivali nel suo genere.

Si tratta dell'interpretazione de "L'infinito" ad opera di Luca Violini, una delle più importanti e note voci nazionali nel panorama del doppiaggio cinematografico,

documentaristico, pubblicitario, televisivo e radiofonico per l' Ente Parco del Conero

, come introduzione al portale web turistico dell'associazione.   {loadposition user7}

Potrete apprezzare la splendida fusione delle struggenti parole del poeta marchigiano con le immagini di uno degli angoli più straordinari della mia regione, un connubio che si rivela

assolutamente indovinato, sublimato dalla recitazione di un'artista, anche lui marchigiano. Se vorrete apprezzare altre meravigliose immagini accompagnate da altrettanto splendidi sottofondi musicali che richiamano in qualche modo strumenti o tradizioni delle Marche,

continuate la visione del sito web del Parco del Conero, anche dopo il termine della lettura de "L'infinito".

Per anticipare l'inizio del video dedicato alla peosia di Leopardi, cliccate sulla freccia in basso a destra dello schermo.

L'infinito

«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,

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"L'infinito" di Giacomo Leopardi: quando le parole si colorano di immagini Scritto da Administrator

Sabato 15 Ottobre 2011 14:43

e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce

vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare» Giacomo Leopardi {loadposition user6} 2 / 2

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