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195-207 Struttura e caratteri delle obbligazioni

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(1)

Università degli Studi di Salerno

Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche

Prof. Marcello D’Ambrosio

Corso di Diritto Privato

Parte terza - Situazioni giuridiche

Rapporto obbligatorio

(2)

LE OBBLIGAZIONI

• 

Con il termine obbligazione si indica il rapporto giuridico

in forza del quale un soggetto (debitore) è tenuto ad un

determinato comportamento a favore di altro soggetto

(creditore).

• 

Nel rapporto obbligatorio si identificano due distinte

posizioni soggettive: una “passiva” (di debito), l’altra

“attiva” (di credito):

In particolare, la posizione giuridica del debitore, tenuto ad

una determinata prestazione, e quella del creditore, che ha

il potere di pretendere quella prestazione, rientrano tra le

situazioni giuridiche soggettive patrimoniali

.

(3)

SITUAZIONI REALI - SITUAZIONI DI

CREDITO E DI DEBITO

—  Tra le situazioni soggettive patrimoniali si suole, anzitutto,

distinguere tra situazioni reali e situazioni di credito e debito

secondo i criteri tradizionali:

Situazioni

reali

(diritto reale al quale è c o r r e l a t o u n d o v e r e

generico di astensione

gravante sulla generalità dei consociati).

Assolutezza: potere del titolare di far valere

la situazione nei confronti della generalità dei consociati.

Immediatezza: potere del titolare di ricavare

dalla cosa, oggetto del diritto, le utilità desiderate, in base ad una relazione diretta ed immediata con la stessa.

Inerenza: stretto legame o immanenza della

situazione soggettiva con il bene che ne costituisce l'oggetto. (Questo carattere si specifica nel diritto

di séguito, nell'opponibilità ai terzi e nel diritto di preferenza).

(4)

SEGUE: SITUAZIONI REALI – SITUAZIONI

DI CREDITO E DI DEBITO

Criteri tradizionali di distinzione

Relatività: la situazione giuridica

soggettiva è esercitabile soltanto nei confronti di una persona determinata, il debitore.

Situazioni di credito

(diritto di credito al quale è c o r r e l a t o u n d o v e r e

specifico imposto ad un

soggetto determinato). Mediatezza: impossibilità del titolare del diritto di realizzare il suo interesse se non attraverso l’intermediazione dell’altrui (rectius: del debitore) prestazione.

(5)

SEGUE: SITUAZIONI REALI – SITUAZIONI

DI CREDITO E DI DEBITO.

Situazioni reali:

N o n s e m p r e p r e s e n t a n o i l c a r a t t e r e

dell’assolutezza, ad es., quando il titolo di acquisto

della proprietà immobiliare non sia stato trascritto o sia trascritto tardivamente, oppure, nell'ipotesi del proprietario mobiliare di fronte a colui il quale ha acquistato il bene ai sensi dell'art. 1153 c.c.

Possono, altresì, essere caratterizzate dalla

mediatezza: ad es., i diritti reali di garanzia (pegno

ed ipoteca), i quali non consentono al titolare del diritto di soddisfarsi direttamente sulla cosa (art. 2744 c.c.), ma richiedono la cooperazione, non del debitore, piuttosto degli organi giudiziari in sede esecutiva.

(6)

CRITICA AI CRITERI TRADIZIONALI DI DISTINZIONE:

Situazioni di credito

a)  s i r i s c o n t r a n o l e c a r a t t e r i s t i c h e t i p i c h e dell'assolutezza, nel senso dell'opponibilità ai terzi (diritto di séguito), nei rapporti di locazione relativamente alla trascrivibilità della locazione ultranovennale (art. 2643, n. 8, c.c.) ed al principio, contenuto nell'art. 1599, commi 1 e 3, c.c., secondo il quale emptio non tollit locatum.

b)  l'art. 2745 bis c.c. prevede la possibilità di trascrivere anche i contratti preliminari (di contratti definitivi aventi come oggetto beni immobili e ad effetti reali), i quali, sebbene abbiano efficacia obbligatoria e non reale, risultano opponibili ai

terzi.

Alcuni dei caratteri propri delle situazioni reali sono riscontrabili anche in situazioni definite creditorie

SEGUE

:

SITUAZIONI REALI – SITUAZIONI

(7)

CRITICA AI CRITERI TRADIZIONALI DI DISTINZIONE:

c)  l'assolutezza, intesa come possibilità che la situazione possa essere violata dalla generalità dei consociati, non può più considerarsi esclusiva del diritto reale, ma attiene alle situazioni di credito suscettibili, quindi, di essere lese da terzi estranei al rapporto e meritevoli di tutela (c.d.

tutela aquiliana del credito).

d)  il potere di godimento locatorio, espressione della mediatezza, si esercita in maniera immediata e diretta sulla cosa locata (immediatezza).

e)  il diritto di preferenza è caratteristico anche di una pluralità di situazioni creditorie in considerazione della loro particolare ragione giustificativa. Ad es., i crediti

alimentari (art. 2751, n. 4 e art. 2778, n. 17, c.c.) e i crediti da lavoro (art. 2751 bis, c.c.).

Situazioni di credito

Alcuni dei caratteri propri delle situazioni r e a l i s o n o riscontrabili anche in situazioni definite creditorie

SEGUE: SITUAZIONI REALI – SITUAZIONI

DI CREDITO E DI DEBITO

(8)

Il superamento della distinzione tradizionale tra situazioni

reali e creditorie conduce all'individuazione di un diritto

comune delle situazioni patrimoniali.

In questo senso, operano:

-  il divieto degli atti emulativi (art. 833 c.c.);

-  le clausole generali di correttezza (art. 1175 c.c.) e

diligenza (art. 1176 c.c.).

Critica alla suddivisione delle situazioni patrimoniali in

reali e di credito

SEGUE: SITUAZIONI REALI – SITUAZIONI

DI CREDITO E DI DEBITO

(9)

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

Fonti:

Definizione

L’art. 1173 c.c. stabilisce che le obbligazioni derivano da: -  Contratto;

-  Fatto illecito;

- Ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento giuridico.

Il rapporto obbligatorio è un vincolo giuridico in virtù del quale il titolare della situazione c.d. debitoria è tenuto ad eseguire una prestazione economicamente valutabile, al fine di soddisfare l'interesse, anche non patrimoniale, del titolare della situazione creditoria (artt. 1174 e 1175 c.c.).

Il vincolo che lega i due soggetti è definito giuridico in quanto caratterizzato dalla responsabilità patrimoniale per il caso di inadempimento (la legge dispone che il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri).

(10)

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

Dualità delle

situazioni

soggettive

Risulta anacronistica la definizione

del rapporto obbligatorio come

relazione fra soggetti.

Sufficiente ed essenziale, ai fini

dell'esistenza del rapporto, è la

presenza di due situazioni soggettive

contrapposte o correlate, che si

ascrivano a due centri di interesse

distinti.

La dualità va riferita alle situazioni

soggettive ed ai corrispondenti

patrimoni di riferimento.

(11)

L'attuazione del rapporto obbligatorio deve realizzare un interesse giuridicamente rilevante, meritevole di tutela, del creditore (artt. 1174, 1322, 1411 e 1379 c.c.).

Nella situazione soggettiva creditoria si richiede l'intermediazione dell'altrui prestazione, la

cooperazione del debitore.

Non bisogna confondere la necessaria patrimonialità della prestazione (art. 1174 c.c.) con la eventuale natura non patrimoniale dell'interesse che quella tende a realizzare.

Interesse del creditore

L’interesse del

creditore:

1) Può essere non patrimoniale

2) Può determinare che (rapporto c.d. intuitus personae) la prestazione sia eseguita personalmente dal debitore.

3) Può coesistere con interessi giuridicamente rilevanti anche del debitore, quali

l'interesse alla liberazione dal vincolo (art. 1206 ss. c.c.)

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

(12)

Prestazione

La prestazione deve avere sempre e

n e c e s s a r i a m e n t e n a t u r a

patrimoniale (cioè essere suscettibile

di valutazione economica)

Secondo l’opinione tradizionale il requisito della patrimonialità riposa su due esigenze di ordine pratico:

ESCLUDERE dal novero delle obbligazioni impegni assunti a titolo di

cortesia o di natura morale;

RISPONDERE alla necessità di precisare che l'autonomia contrattuale è

circoscritta alle vicende relative ai "beni" ed ai valori oggettivamente suscettibili di valutazione economica.

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

(13)

Patrimonialità della

prestazione : Criteri per

l'individuazione

2 tesi principali:

a)  valutazione soggettiva: la patrimonialità della prestazione può essere

determinata da un soggettivo apprezzamento operato dalle parti nel momento costitutivo del rapporto (sia pattuendo un corrispettivo in danaro sia apponendo una clausola penale ex art. 1382 c.c.)

b) valutazione oggettiva (preferibile): il concetto di patrimonialità ha natura

oggettiva e va determinato nell'ambito di un contesto giuridico-sociale. (Una prestazione è patrimoniale quando la coscienza comune di una data collettività, in un dato momento storico e in un dato territorio, le riconosce tale natura).

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

(14)

CARATTERI DEL RAPPORTO

OBBLIGATORIO

- 

Possibilità: se la prestazione è impossibile l’obbligazione non

sorge; l’impossibilità può essere fisica o giuridica.

- 

Liceità: l’ordinamento non ammette che possa costituire oggetto

di obbligazione un comportamento contrario a norme imperative,

ordine pubblico, buon costume.

- 

D e t e r m i n a t e z z a / d e t e r m i n a b i l i t à : p e r l ’ e s i s t e n z a

dell’obbligazione è necessario che fin dal suo sorgere sussistano

almeno i criteri per stabilire il contenuto dell’obbligo assunto.

Riferimenti

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