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Una nuova rubrica di Archeomatica

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Academic year: 2021

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La parte umanistica della nostra rivista è in espansione e da questo numero si parte con un'altra avventura che si accoda a quella già avviata l'anno scorso con Arte e Scienza.

Archeologia, Informatica e Geomatica s'incontreranno su uno spazio loro dedicato, la rubrica di Archeomatica. Essa prende il via con un articolo sul Sistema Informativo Geografico della Valle del Colosseo, le cui varie cartografie, da quelle storiche fino alle più recenti, i disegni e i rilievi di scavo s'integrano in modelli numerici CAD, tridimensionali, riuniti da un'unica relazione spaziale che li colloca e li indicizza mettendoli a disposizione dell'utente.

Nel corso di quest'anno continueremo l'iniziativa intrapresa nell’apportare una serie di novità partendo da contributi umanistici, come si è appena accennato, spaziando ed ampliando quindi agli altri contenuti più implicitamente specialistici nel settore topografico ma sullo stesso filo conduttore, mettendo a confronto le molteplici possibilità delle tecniche GPS tanto per le misure geodetiche propriamente dette che per i servizi di localizzazione geografica più consumer.

Avremo modo di illustrarvi i servizi offerti dagli ormai ridottissimi sistemi GPS che alloggiano ormai su un qualsiasi cellulare di ultima generazione, allo scopo di rendere ancora più facile il lavoro dei professionisti, dei geometri, di tutti coloro cioè, che devono recarsi velocemente in posizioni predefinite da coordinate geografiche sul territorio.

La Rete (Internet) è piena di insidie ma anche di particolari gruppi di utenti che si scambiano informazioni altrove irreperibili e spesso, perché apportatrici di contenuti altamente innovativi, perfino al limite della legalità, che non perviene ancora a regolarla. Tra queste novità, che talvolta tornano estremamente utili agli stessi neofiti, è interessante notare come le applicazioni nate per fini non sempre ortodossi si siano rivelate più di una volta tecnologicamente evolute per altri scopi.

Il sistema ormai diffusissimo per rallentare in prossimità degli autovelox disposti sulle nostre strade ne è un esempio. Si può accedere in rete al database che li contiene, anche costantemente aggiornato e diviso per limite 130 Km/h e 90 Km/h, inserendo il file all'interno di un software di navigazione per cellulari e impostando l'allarme che si vuole ricevere, sia esso sirena, campana o qualsiasi altro suono: il gioco è fatto e così al prossimo autovelox saremo in grado di rallentare in tempo. E' pur sempre un autocontrollo sulla spinta che asseconda automaticamente la tendenza ad aumentare la velocità sfruttando al massimo la potenza dei motori dove pericoli inavvertiti lo consentano, perfino impostando preventivamente la distanza alla quale far scattare la segnalazione di avviso.

Nei prossimi numeri vi daremo modo di valutare alcuni aspetti e possibilità di facilitazione offerte ai professionisti del territorio, escogitate da un sistema come questo nato per scopi di carattere evasivo.

Torneremo quindi a parlare del contributo della Geomatica alla Conservazione del Patrimonio Culturale con un numero speciale interamente dedicato al Rilievo e all'Analisi di Vulnerabilità delle strutture architettoniche e archeologiche a carattere monumentale, e non ultimo, cercheremo di affrontare il problema più importante che nel nostro settore occupa proprio lo spazio relativo alle novità indotte sui sistemi di riferimento: incredibilmente la transizione al WGS84, che come dice la sigla ha ormai più di vent'anni, non è ancora stata completata.

La letteratura è piena di errori di posizionamento dovuti alla piccola differenza tra UTM ED50 e UTM WGS84, i professionisti del GIS vogliono un Fuso Unico, le amministrazioni si riferiscono al Sistema Ufficiale Gauss-Boaga, e coloro che si occupano di precisioni altimetriche si trovano ancora a dibattere di sfasature nel discernimento tra Geoide ed Ellissoide.

Insomma nel campo della precisione c'è più che mai bisogno di regole valide, di metodi e specifiche di univocità o biunivocità, in campo informatico, che diano un margine di certezza che consenta di trascurare il più possibile l'errore umano. Concludo perciò con questo pubblico anelito: l'auspicata riapertura della Commissione Geodetica Italiana, chiusa come “Ente inutile” qualche anno fa, nel periodo in cui la difesa del territorio era un obiettivo ancora riservato ad una cerchia ristretta d'interessi.

Renzo Carlucci

Per le segnalazioni di capitolati e specifiche tecniche inviare in formato elettronico i documenti a info@geo4all.com, op -pure, se cartacei, alla nuova sede della redazione di Via Edoardo D’Onofrio 212, 00155 Roma.

4 GEOmedia 1 2005

E D I T O R I A L E

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