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Lo sport agonistico e il benessere scolastico dell'adolescente

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Academic year: 2021

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LAVORO DI DIPLOMA DI

ILARIA BALDO BALSAMO

MASTER OF ARTS IN SECONDARY EDUCATION

ANNO ACCADEMICO 2018/2019

LO SPORT AGONISTICO E IL BENESSERE

SCOLASTICO DELL’ADOLESCENTE

RELATORI

ALBERTO CRESCENTINI, LUCA SCIARONI

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Ringraziamenti – Un ringraziamento particolare va ai miei relatori Alberto Crescentini e Luca Sciaroni per il tempo e l’attenzione che mi hanno dedicato in questo percorso. Ringrazio la mia famiglia per avermi incoraggiato ed aver sopportato la mia assenza in questi ultimi due anni. Infine, ringrazio tutti i componenti della scuola media di Lodrino, allievi ed insegnanti, per aver collaborato nell’esecuzione di questo lavoro.

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Indice

Indice delle tabelle ... vii

Indice delle figure ... viii

1 Introduzione ... 1 2 Quadro teorico ... 2 2.1 Benessere ed adolescenza ... 2 2.1.1 Aspetto relazionale ... 2 2.1.2 Aspetto emotivo ... 3 2.1.3 L’autoefficacia ... 3 2.2 Adolescenza e sport ... 4

2.3 Sport agonistico e benessere ... 4

2.4 Il questionario MDI (Middle Years Development Instrument) ... 5

3 Descrizione del disegno di ricerca ... 7

3.1 Obiettivo e domanda di ricerca ... 7

3.2 Metodologia e Strumenti ... 7

4 Analisi dei dati ... 9

4.1 Campione ... 9

4.2 Sport nel tempo libero ... 10

4.3 Correlazioni significative ... 14

4.3.1 Confronto tra sport agonistico, sport non agonistico e la non pratica sportiva ... 15

4.3.2 Confronto tra sport agonistico di squadra e sport agonistico individuale ... 17

4.3.3 Confronto tra sport agonistico maschile e sport agonistico femminile ... 18

4.4 Correlazioni tra sport agonistico di squadra e benessere scolastico ... 20

4.5 Correlazioni tra sport agonistico individuale e benessere scolastico ... 21

4.6 Correlazioni tra sport non agonistico di squadra e benessere scolastico ... 22

4.7 Correlazioni tra sport non agonistico individuale e benessere scolastico ... 23

4.8 Correlazioni tra nessuno sport e benessere scolastico ... 24

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6 Conclusioni ... 29 7 Bibliografia ... 31 Allegato ...

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Indice delle tabelle

Tabella 3.1: Affinità Scuola-Sport ... 7 Tabella 3.2: Quesiti aggiuntivi sul benessere scolastico ... 8 Tabella 4.1: Risultati “Correlazione positiva della pratica di uno sport, con diversi aspetti del benessere” ... 14 Tabella 4.2: Risultati “Correlazione positiva della pratica di uno sport agonistico, con diversi aspetti del benessere” ... 14 Tabella 4.3: Tre gradi di suddivisione del benessere ... 20

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Indice delle figure

Figura 4.1: Genere degli allievi ... 9

Figura 4.2: Età degli allievi ... 9

Figura 4.3: Classi ... 10

Figura 4.4: Adolescenti che praticano sport nel tempo libero ... 11

Figura 4.5: Tipologia di sport ... 11

Figura 4.6: Frequenza degli allenamenti ... 12

Figura 4.7: Sport a livello agonistico vs. non agonistico ... 12

Figura 4.8: Tipologia di sport agonistico ... 13

Figura 4.9: Tipologia di sport non agonistico ... 13

Figura 4.10: Comparazione delle modalità di studio prima di una verifica nelle tre categorie ... 15

Figura 4.11: Comparazione del livello dell’ansia prima di una verifica nelle tre categorie ... 16

Figura 4.12: Comparazione dell’autovalutazione scolastica nelle tre categorie ... 16

Figura 4.13: Comparazione delle modalità di studio prima di una verifica nello sport agonistico di squadra o individuale ... 17

Figura 4.14: Comparazione del livello dell’ansia prima di una verifica nello sport agonistico di squadra o individuale ... 17

Figura 4.15: Comparazione dall’autovalutazione scolastica nello sport agonistico di squadra o individuale ... 18

Figura 4.16: Comparazione della modalità di studio tra maschi e femmine ... 18

Figura 4.17: Comparazione dell’ansia prima di una verifica tra maschi e femmine ... 19

Figura 4.18: Comparazione dell’autovalutazione scolastica tra maschi e femmine ... 19

Figura 4.19: Benessere - Sport Agonistico - Squadra ... 20

Figura 4.20: Benessere - Sport Agonistico - Squadra - Femmine ... 21

Figura 4.21: Benessere - Sport Agonistico - Squadra - Maschi ... 21

Figura 4.22: Benessere - Sport Agonistico - Individuale ... 21

Figura 4.23: Benessere - Sport Agonistico - Individuale - Femmine ... 22

Figura 4.24: Benessere - Sport Agonistico - Individuale - Maschi ... 22

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Ilaria Baldo Balsamo Figura 4.30: Benessere - No Sport - Femmine ... 24 Figura 4.31: Benessere - No Sport - Maschi ... 24

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1 Introduzione

Nella mia vita lo sport ha sempre rivestito una parte importante. Fin da piccola ne ho praticati diversi, fino ad arrivare a quello che ha accompagnato la mia adolescenza ed età adulta: la pallavolo. Sono convinta che la mia esperienza come sportiva agonistica non di élite, quindi con nessuna facilitazione in termini di impegni scolastici, mi abbia insegnato come destreggiarmi tra allenamenti, partite e preparazione scolastica. Quest’ultima è stata, nonostante quattro impegni settimanali negli allenamenti più uno per la partita, per tutto il mio percorso scolastico molto buona.

Ora mi trovo ad essere mamma di una preadolescente che pratica uno sport a livello agonistico individuale: il nuoto. Questo sport la vede impegnata in circa 16 ore di allenamenti settimanali. In questo momento frequenta la quinta elementare e, per ora, si destreggia molto bene tra compiti, studio ed impegni sportivi.

Da questi fatti personali, uno vissuto in prima persona ed uno indirettamente, con diverse tipologie di sport (individuale e di squadra), è nata la mia curiosità di poter indagare sulla relazione che ci può essere tra il benessere scolastico in adolescenza e queste esperienze sportive agonistiche. Mi piacerebbe sapere se la mia percezione d’influenza positiva data dalla mia esperienza sia da considerarsi reale o casuale. Inoltre, la mia professione di docente di educazione fisica aumenta ancor di più il mio interesse su tematiche di questo genere.

Per questo motivo ho deciso di effettuare la mia ricerca cercando di rispondere a questo quesito: “Praticare uno sport agonistico extrascolastico favorisce il benessere dell’adolescente nell’ambito scolastico?”

Per agonistico non intendo essenzialmente lo sport d’élite. Il concetto di agonistico che vorrei trattare in questa sede si riferisce alla competizione individuale o di squadra che gran parte dei ragazzi, nell’attività sportiva che praticano nel loro tempo libero, sono chiamati ad affrontare.

Per indagare lo stato di benessere degli adolescenti ho svolto una raccolta dati su classi di prima, seconda e terza media tramite la versione italiana del questionario Middle Years Development Instrument (MDI, vedi Allegato) che monitora su larga scala il benessere degli studenti in questa fascia di età. Per approfondire il tema che mi interessa in questo lavoro, cioè la relazione che ci può essere tra attività sportiva agonistica e benessere scolastico, ho aggiunto al questionario standard domande specifiche su questo tema.

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2 Quadro teorico

2.1 Benessere ed adolescenza

Soresi e Nota (2014) descrivono come l’adolescenza sia nota per essere l’età delle trasformazioni, della nuova immagine corporea, associata ad un disagio o ad un malessere più che alla parola benessere.

A livello internazionale e/o nazionale nascono con una certa continuità iniziative o progetti per promuovere il benessere e prevenire il malessere in adolescenza sia a livello scolastico che extrascolastico. Un esempio nazionale ci è presentato dal Ticino, che dal 2000 al 2002 ha sviluppato il progetto “Star bene a scuola è possibile?” con lo scopo di favorire un dialogo più costruttivo e un reale partenariato fra le tre componenti, allievi, docenti e genitori (Dozio & Ottaviani, 2002). Un altro caso degno di nota è il documento completo redatto dall’Emilia-Romagna (Italia) che mira a sostenere gli adolescenti nel loro percorso di crescita, promuovendone la salute ed il benessere in un’ottica bio-psico-sociale (Francia, Finelli, & Paladino, 2013). Questo documento è stato sviluppato sulla base della legge 14/08 “Norme per le giovani generazioni” che lo individua come obiettivo cardine della legge stessa nel suo primo articolo. In questo documento viene sottolineato come promuovere benessere non significa promuovere un generico ‘stare bene’, ma fornire adeguati strumenti per essere in grado di affrontare situazioni di difficoltà e di rischio. Vi sono, in particolare, tre fattori importanti da non sottovalutare per il benessere dell’adolescente: l’aspetto relazionale, l’aspetto emotivo e l’autoefficacia (Cattelino E. , 2010).

2.1.1 Aspetto relazionale

Prima dell’adolescenza le amicizie vengono in buona parte organizzate dagli adulti, i quali pianificano il tempo libero dei propri figli, i loro spazi e tempi di socializzazione. A partire dalla preadolescenza, i coetanei assumono un significato diverso: inizialmente c’è l’amico o l’amica del cuore, poi il piccolo gruppo di amici dello stesso sesso, quindi la ‘compagnia’ dell’adolescenza matura (Bosetti, 2002). Essi costituiscono di volta in volta gli oggetti privilegiati della costruzione di legami relazionali assolutamente originali rispetto a quelli sperimentati nell’infanzia (Bosetti, 2002). Creando legami, opportunità di crescita ed identificazione, si costituisce

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2.1.2 Aspetto emotivo

L’aspetto emotivo del benessere, visto come qualcosa che ci appaga e ci rende felici, è inserito nelle macro-categorie del divertimento, della riuscita e delle relazioni affettive dell’appagamento dei bisogni, sia nella prima che nella tarda adolescenza (Bosetti, 2002).

L’essere felici è lo stato d’animo di chi ha soddisfatto i propri desideri, ma soddisfare i propri bisogni totalmente per raggiungere quello che viene definito benessere è molto più difficile (Sankara, 2014). Rispetto all’età, si nota che per i soggetti nella prima adolescenza sono più numerosi gli episodi di appagamento che rimandano a “relazioni amicali” e “riuscita scolastica”.

Per quanto concerne i soggetti più grandi, invece, le categorie più frequenti sono “riuscita sportiva”, “divertimento” e “relazioni sentimentali” (Bosetti, 2002).

2.1.3 L’autoefficacia

L’autoefficacia è la convinzione che una persona ha nelle proprie capacità, il cosiddetto “so di poter fare”. Contrariamente all’autostima, che è un giudizio globale sulla persona, il senso d’autoefficacia si applica ad ambiti specifici e proprio per questa ragione ha maggiori implicazioni pratiche. Non si può dire semplicemente che un soggetto ha un ‘alto’ o un ‘basso’ livello di autoefficacia, è necessario contestualizzarlo. Una stessa persona può sentirsi efficace in una determinata situazione ed incapace nel gestirne un’altra (Cattelino E. , 2010).

L’autoefficacia percepita rappresenta oggi uno dei fattori di cruciale importanza nel benessere di un adolescente, importante nelle situazioni di apprendimento ed in quelle che prevedono un cambiamento (Cattelino E. , 2014)

Chi si crede efficace, in genere, prova una sensazione di benessere in quanto ha molta fiducia in se stesso, è costante nelle attività ed è più felice. Al contrario, chi ha una bassa autoefficacia è incline alla rinuncia, insicuro e non si mette in gioco. (Cattelino E. , 2010)

Una buona relazione tra benessere ed adolescenza ci è data mantenendo il focus su questi tre punti importanti che, se rispettati, curati e coltivati, dovrebbero fornire al ragazzo adeguati strumenti per essere in grado d’affrontare con sufficiente serenità le più svariate situazioni scolastiche ed extrascolastiche.

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2.2 Adolescenza e sport

Uno dei cambiamenti fondamentali dell’adolescente riguarda il suo corpo: si allungano braccia e gambe, si ingrandiscono mani e piedi, si allargano le spalle, compaiono i caratteri sessuali secondari e cambia la voce. Tutto questo provoca uno sconvolgimento dello schema corporeo che fino a questo momento l’adolescente si era costruito, creando un vero e proprio disagio fisico.

L’elaborazione di una nuova immagine del proprio corpo è, in senso cronologico, uno dei primi compiti di sviluppo che l’adolescente deve affrontare (Palmonari, 1997). Questo disagio fisico può essere superato anche grazie alla pratica di un’attività sportiva.

Praticare uno sport individuale o di squadra favorisce a livello fisico la presa di coscienza della nuova struttura corporea, aiutando a dissolvere il disagio. In questo periodo, i cambiamenti corporei avvengono in maniera graduale, quindi l’allenamento costante della motricità in questa fase di crescita permette un adattamento delle capacità motorie ed una conseguente miglior accettazione del proprio corpo e diminuzione del senso d’inadeguatezza.

Non solo a livello fisico ma anche a livello psicologico c’è un’importante connessione tra adolescenza e sport. Come citato precedentemente, l’aspetto relazionale è molto importante per l’adolescente: il gruppo è spesso un punto di riferimento fondamentale e l’identificazione con esso ricopre un ruolo importante sia nella ridefinizione del concetto di sé, sia nelle dinamiche di relazione tra i gruppi (Palmonari, Pombeni, & Kirchler, 1992). Per questo motivo la maggior parte degli adolescenti partecipano a gruppi di coetanei che si riconoscono tra loro per affinità di generi musicali, abbigliamento o hobby comuni. I gruppi sportivi fanno parte di questo; essi sono un utile mezzo per far parte di un gruppo in cui si possono condividere emozioni, compiti da svolgere, vittorie e sconfitte. Praticare uno sport che richiede un impegno individuale o di squadra si configura come una delle tante tappe che caratterizzano e favoriscono il processo di socializzazione secondaria (Ordine degli Psicologi del Piemonte, 2014).

2.3 Sport agonistico e benessere

Dopo aver visto la relazione tra benessere ed adolescenza e tra adolescenza e sport, per chiudere il cerchio è necessario analizzare la connessione tra sport agonistico e benessere.

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alla fatica mentale dello studente e sia da considerare una specie di ricostituente per il cervello (Bernardi, 2003).

Altri studi riportati dal seguente articolo di De Leo (2013), pubblicato nel Corriere della Sera, confermano questo aspetto e lo approfondiscono affermando che “Lo sport «rende intelligenti» stimolando la sintesi di una molecola neuro protettiva che potenzia le funzioni cognitive e che ha pure un nome simpatico: «irisina». L’irisina viene prodotta quando facciamo sport e, quindi, potrebbe spiegare perché l’esercizio fisico migliora le funzioni cognitive, apprendimento e memoria.” La scoperta è frutto di una ricerca pubblicata sulla rivista Cell Metabolism e diretta da Bruce Spiegelman del Dana-Farber Cancer Institute dell’Harvard Medical School di Boston (De Leo C. , 2013). Diversi studi dimostrano quindi un’indubbia correlazione tra sport e benessere. Tutto cambia, però, dal momento in cui si inserisce a ‘sport’ l’aggettivo ‘agonistico’.

Il tema ‘agonismo sì’ o ‘agonismo no’ è molto discusso. Lucattini (2013) sottolinea come ci siano due correnti distinte. Da una parte si afferma che lo sport agonistico faccia bene e sia molto utile ai ragazzi, potenziando il loro talento, permettendo loro di essere costanti, aiutandoli ad organizzare meglio il tempo e a scaricare la tensione fisica in modo positivo. Dall’altra c’è chi dice che “l’attività agonistica comporti un grosso impegno, fatto di allenamenti intensi e competitività elevata, che può creare seri problemi nei bambini e negli adolescenti. [Inoltre,] i bambini non hanno la capacità di dare alla sconfitta o alla vittoria il giusto peso, si identificano con il risultato: se perdono, perdono autostima, se vincono, possono sopravvalutare le proprie capacità” (Lucattini, 2013). Queste opinioni opposte hanno stimolato la mia curiosità nel provare ad approfondire il tema.

2.4 Il questionario MDI (Middle Years Development Instrument)

Il Middle Years Development Instrument (MDI) è un questionario di autovalutazione sviluppato grazie alla collaborazione tra ricercatori ed educatori della Vancouver School Board, della United Way of the Lower Mainland (UWLM) e dell’Human Early Learning Partnership presso l'Università̀ della British Columbia e progettato per i ragazzi in età scolastica (MDI, 2018). Le voci delle domande sono state prese in considerazione da indagini precedentemente testate e convalidate nell'ambito di ricerche con i bambini, ai quali si pongono quesiti su pensieri, sentimenti ed esperienze scolastiche ed extrascolastiche. Il questionario viene compilato in forma anonima e le domande contengono temi relativi alle seguenti cinque aree di sviluppo che sono fortemente legate al benessere:

• lo sviluppo sociale ed emotivo (l’empatia, l’ottimismo, la felicità, il comportamento pro-sociale, l’autostima, il benessere psichico; Domande 1-23)

• le relazioni (le relazioni con gli adulti, le relazioni tra pari, le amicizie, il senso di appartenenza; Domande 24-36)

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• le esperienze scolastiche (l’autoefficacia, il clima scolastico, il supporto della scuola, gli obiettivi futuri, il bullismo; Domande 37-56)

• la salute fisica ed il benessere (la salute generale, l’immagine del corpo, le abitudini alimentari, il sonno; Domande 57-65)

• l’uso del tempo libero extrascolastico (la partecipazione ad attività̀ ed a programmi organizzati e strutturati, i desideri e gli ostacoli ad attività del dopo-scuola; Domande 66-71)

L'MDI è stato sottoposto in tre studi pilota a Vancouver per verificarne l'affidabilità e la validità. A seguito di ogni studio pilota, lo strumento è stato rafforzato e razionalizzato nella sua forma attuale (MDI, 2018).

In Ticino vi sono diversi Istituti scolastici che sottopongono questo questionario agli allievi di 1a e 2a media per misurare il grado di benessere dei propri allievi.

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3 Descrizione del disegno di ricerca

3.1 Obiettivo e domanda di ricerca

Partendo dalla grande discordanza su quanto praticare uno sport a livello agonistico possa o non possa far bene all’adolescente, questa ricerca ha come obiettivo di verificare la possibilità che il partecipare a competizioni sportive agonistiche possa avere una ripercussione positiva sul benessere scolastico. L’obiettivo generale del mio lavoro è infatti quello di riuscire a rispondere alla seguente domanda di ricerca: “Praticare uno sport extrascolastico a livello agonistico favorisce il benessere dell’adolescente nell’ambito scolastico?”

Io credo che praticare uno sport a livello agonistico possa essere facilmente comparato a ciò che un ragazzo vive a scuola. Lo stress di una verifica si può paragonare alla tensione pre-gara, mentre il rispetto delle regole e delle persone che ci circondano assume in entrambe le situazioni notevole importanza. La seguente tabella mostra alcune importanti affinità tra il vissuto scolastico e quello sportivo agonistico.

Tabella 3.1: Affinità Scuola-Sport (Tabella elaborata dall’autore)

Scuola Sport

Le verifiche Le gare

Lo studio/i compiti Gli allenamenti

La gestione di una verifica andata male La gestione della frustrazione di una sconfitta Il rispetto delle regole e del materiale

Il rispetto dei compagni o degli avversari dei professori o degli allenatori

Sembrerebbe quindi che le correlazioni siano molte e la possibilità di un transfer positivo per l’adolescente sia concreto. Esperienze analoghe vissute nell’extrascolastico potrebbero infatti fornire all’adolescente gli strumenti per affrontare con più serenità, e quindi benessere, ciò che deve vivere nella quotidianità scolastica.

3.2 Metodologia e Strumenti

Per svolgere la mia ricerca ho voluto adottare la versione italiana del questionario MDI, un metodo quantitativo della raccolta di informazioni che prevede 71 domande suddivise nelle cinque aree legate al benessere che ho citato in precedenza. Questo metodo ha permesso di ottenere molte informazioni da un buon numero di studenti della scuola media di Lodrino in un tempo relativamente breve.

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Questo tipo di questionario ha una struttura a forma chiusa, ciò vuol dire che i ragazzi hanno dovuto rispondere ad una serie di domande standardizzate. Nelle domande demografiche iniziali ho inoltre chiesto loro, sempre in modo anonimo, se praticano o meno un’attività sportiva, se la praticano a livello agonistico, quante volte alla settimana si allenano e se lo sport che praticano è di squadra o individuale. Quest’ultimo dettaglio non è irrilevante in quanto potrebbero emergere differenze sostanziali a seconda dello sport praticato.

Definisco in questo modo cinque gruppi diversi di appartenenza degli adolescenti campione: • Chi pratica sport agonistico individuale

• Chi pratica sport agonistico di squadra • Chi pratica sport non agonistico individuale • Chi pratica sport non agonistico di squadra • Chi non pratica sport

Inoltre, con tre quesiti aggiuntivi (Tabella 3.2), gli studenti hanno risposto a delle domande più specifiche sul benessere scolastico basate sulla loro strategia di preparazione (studiare il giorno prima o programmare lo studio nei giorni precedenti alla verifica), la loro ansia prima del test (misurata con una scala di valori) ed una personale autovalutazione del loro rendimento scolastico.

Tabella 3.2: Quesiti aggiuntivi sul benessere scolastico (Tabella elaborata dall’autore)

1. Quando hai un test programmato preferisci: (solo una risposta possibile)

Spalmare lo studio nei giorni precedenti al test Concentrare lo studio al giorno prima

2. Se dovessi dare un valore alla tua ansia prima di un test quale sarebbe? (0 ansia minima / 4 ansia massima) [0] [1] [2] [3] [4]

3. Se dovessi valutare il tuo rendimento scolastico che voto ti daresti da 3 (scarso) a 6 (ottimo)? [3] [4] [5] [6]

Definito il loro grado di benessere, basato sulle risposte a questo questionario, si sono potute confrontare le differenze a seconda della loro appartenenza ad un gruppo o ad un altro e trarre delle conclusioni.

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4 Analisi dei dati

4.1 Campione

Il questionario è stato somministrato nel corso dei mesi di novembre e dicembre 2018 a tutti gli allievi delle classi prime, seconde e terze della scuola media di Lodrino dove ho eseguito la mia pratica professionale. Il campione è rappresentato da un numero complessivo di 155 allievi.

La figura 4.1 mette in luce il sesso degli allievi appartenenti al nostro campione. Con una lieve maggioranza del 54% ci sono più risposte maschili.

84; 54% 71; 46%

Genere

MASCHI FEMMINE

Figura 4.1: Genere degli allievi

Figura 4.2: Età degli allievi

50; 32% 49; 32% 46; 30% 10; 6%

Etá

11 ANNI 12 ANNI 13 ANNI 14 ANNI

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Come si può evincere dalla figura 4.2, il 32% degli allievi ha undici anni, il 32% degli allievi ha dodici anni, il 30% ha tredici anni e solo il 10% ha quattordici anni.

Come mostrato nella figura 4.3, dei 155 allievi che hanno risposto alle domande, 57 frequentano la prima media, 45 la seconda media e 53 la terza media. Si può quindi affermare che c’è stata una buona distribuzione tra le classi.

4.2 Sport nel tempo libero

Nella parte iniziale del questionario, intitolata “Qualche informazione su di te”, sono state aggiunte alcune domande che potessero dare un quadro più specifico del campione. In particolare, si è chiesto loro se praticano sport nel tempo libero e, se sì, che tipo di sport (individuale o di squadra) e la frequenza dei loro allenamenti.

Questo approfondimento del questionario ha permesso di suddividere il campione in diverse categorie e di avere un quadro più specifico nel confrontare esse con il benessere dell’allievo.

Figura 4.3: Classi 57; 37% 45; 29% 53; 34%

Classi

1°MEDIA 2°MEDIA 3°MEDIA

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Nella figura 4.4 relativa alla pratica o non pratica di una attività sportiva, risulta che ben 76% dei ragazzi pratica uno sport nel proprio tempo libero. Questo dato, al di là della mia ricerca, è molto confortante in un’epoca in cui i ragazzi sono sempre più sedentari e legati alla pratica di attività virtuali.

Dalle loro risposte sulla tipologia di sport che praticano si può evincere (figura 4.5) che nel tempo libero il 52% dei preadolescenti che ha preso parte alla ricerca pratica uno sport di squadra, mentre il restante 48% pratica uno sport individuale. È possibile quindi affermare che vi è una buona distribuzione del campione tra le due tipologie di sport.

118; 76% 37; 24%

Adolescenti che praticano sport

nel tempo libero

SI NO 57; 48% 61; 52%

Tipologia di sport

INDIVIDUALE DI SQUADRA

Figura 4.4: Adolescenti che praticano sport nel tempo libero

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Dalla figura 4.6 risulta che il 63% dei giovani si allena una o due volte a settimana, il 31% si allena da tre a quattro volte alla settimana mentre solo il 6% si allena 5 o più volte alla settimana.

Nella figura 4.7 si può vedere che ben l’85% di quelli che praticano uno sport partecipano a delle

74; 63% 37; 31% 7; 6%

Frequenza allenamenti

1-2 VOLTE A SETTIMANA 3-4 VOLTE A SETTIMANA 5 O PIÚ VOLTE A SETTIMANA 100; 85% 18; 15%

Agonistico vs. Non Agonistico

AGONISTICO NONAGONISTICO

Figura 4.6: Frequenza degli allenamenti

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L’ultimo dato che ho voluto estrarre dal campione analizzato è stata la distribuzione tra sport individuale e di squadra tra chi pratica uno sport a livello agonistico. Come si evince dalla figura 4.8, vi è una piccola maggioranza sull’agonismo di squadra (58%) rispetto all’agonismo in sport individuali (42%).

Infine, trovo molto interessante quello che ci dimostra la figura 4.9, dove si può vedere che tra gli sport di squadra solo il 17% non partecipa a gare o partite mentre negli sport individuale la percentuale arriva all’83%. 42; 42% 58; 58%

Tipologia di sport agonistico

INDIVIDUALE DI SQUADRA 15; 83% 3; 17%

Tipologia di sport non agonistico

INDIVIDIALE DISQUADRA

Figura 4.8: Tipologia di sport agonistico

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4.3 Correlazioni significative

La prima correlazione interessante è la pratica di uno sport nel tempo libero con diversi aspetti che caratterizzano il benessere dell’adolescente

Tabella 4.1: Risultati “Correlazione positiva della pratica di uno sport, con diversi aspetti del benessere” (Tabella elaborata dall’autore)

Pratico uno sport

Appartenenza al gruppo dei pari 99,9% Preparazione alle verifiche organizzata nei giorni

precedenti e non all’ultimo minuto 99,9% Rapporto con gli adulti a scuola 99%

Controllo di sintomi depressivi 95% Ansia non eccessiva prima di un test 95%

Autostima 95%

Come si può vedere dalla tabella 4.1, la correlazione tra il fatto di praticare uno sport ed appartenere al gruppo dei pari è molto rilevante e va quindi a confermare quanto presentato precedentemente nel quadro teorico(capitolo 2.2).

È anche interessante vedere come ci sia un’altissima correlazione (99,9%) tra il praticare uno sport e pianificare lo studio nei giorni precedenti alla verifica e come al 95% siano correlati positivamente il rapporto con gli adulti a scuola, l’autostima, il controllo dei sintomi depressivi e dell’ansia prima di un test.

Tabella 4.2: Risultati “Correlazione positiva della pratica di uno sport agonistico, con diversi aspetti del benessere” (Tabella elaborata dall’autore)

Pratico uno sport a livello agonistico

Preparazione alle verifiche organizzata nei giorni

precedenti e non all´ultimo minuto 99,9% Ansia non eccessiva prima di un test 99%

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rapporto con gli adulti a scuola ed appare un 95% di correlazione positiva con una buona autovalutazione dell’andamento scolastico.

Su alcune cose ovviamente non vi è stata molta sorpresa, d’altronde, come ho ampiamente descritto nella prima parte di questo lavoro, è assodato che il fatto di praticare uno sport aiuti nei rapporti tra i pari e possa incrementare l’autostima.

4.3.1 Confronto tra sport agonistico, sport non agonistico e la non pratica sportiva

Rimane da approfondire se gli aspetti di benessere scolastico relativo all’organizzazione di studio prima di una verifica, la gestione dell’ansia prima di un test e l’autovalutazione scolastica sono in qualche modo favoriti dal fatto che il campione analizzato pratichi sport a livello agonistico, a livello non agonistico o se non pratichi sport.

Ritengo interessante analizzare inoltre, se nel campione che pratica sport a livello agonistico vi è una differenza tra lo sport di squadra e quello individuale e tra il genere maschile e femminile.

Non essendo il numero del campione intervistato esattamente identico nelle tre diverse categorie, le varie risposte sono state calcolate in percentuale rispetto al numero di appartenenti alle singole categorie.

Nella figura 4.10 possiamo vedere come chi pratica sport a livello agonistico tende a programmare maggiormente lo studio nei giorni precedenti la verifica (86%) rispetto a chi pratica sport non agonistico e a chi non pratica alcuno disciplina sportiva (rispettivamente 45% e 25%), i quali prediligono studiare il giorno che precede il test.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

SPORT AGONISTICO SPORT NON AGONISTICO NESSUNO SPORT

86% 45% 25% 14% 55% 75%

MODALITÁ DI STUDIO PRIMA DI UNA VERIFICA

STUDIO PROGRAMMATO STUDIO IL GIORNO PRIMA

(24)

I dati sopra riportati dimostrano come la maggior parte di chi pratica sport a livello agonistico presenti un’ansia di livello 2 (59%), la maggior parte di chi pratica sport non agonistico un’ansia di livello 3 (55%), mentre un’ansia di livello 4 (43%) è provata dalla maggior parte di coloro che non praticano alcuno sport. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%

SPORT AGONISTICO SPORT NON AGONISTICO NESSUNO SPORT

2% 4% 0% 0% 0% 3% 59% 33% 16% 30% 55% 38% 5% 12% 43%

LIVELLO DELL'ANSIA PRIMA DI UNA VERIFICA

(0 MINIMO / 4 MASSIMO) 0 1 2 3 4 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 1% 22% 6% 3% 39% 49% 70% 55% 46% 7% 0% 2%

AUTOVALUTAZIONE SCOLASTICA

(VOTI DA 3 A 6 )

(25)

Anche sull’autovalutazione chi pratica sport a livello agonistico tende ad auto-valutarsi in modo più elevato rispetto ai compagni delle altre due categorie.

4.3.2 Confronto tra sport agonistico di squadra e sport agonistico individuale

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% SPORT AGONISTICO DI SQUADRA SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE 83% 90% 17% 10%

MODALITÁ DI STUDIO PRIMA DI UNA VERIFICA

STUDIO PROGRAMMATO STUDIO IL GIORNO PRIMA 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% SPORT AGONISTICO DI SQUADRA SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE 2% 3% 2% 5% 62% 55% 29% 31% 4% 7%

LIVELLO DELL´ANSIA PRIMA DI UNA VERIFICA

(0 MINIMO/4 MASSIMO) 0 1 2 3 4

Figura 4.13: Comparazione delle modalità di studio prima di una verifica nello sport agonistico di squadra o individuale

Figura 4.14: Comparazione del livello dell’ansia prima di una verifica nello sport agonistico di squadra o individuale

(26)

Dall’analisi delle tre figure (4.13, 4.14 e 4.15) possiamo vedere come non vi sia una gran differenza tra le risposte sui tre quesiti per gli adolescenti che praticano sport a livello individuale o di squadra.

4.3.3 Confronto tra sport agonistico maschile e sport agonistico femminile

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% SPORT AGONISTICO DI SQUADRA SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE 0% 22% 2% 21% 69% 72% 9% 5%

AUTOVALUTAZIONE SCOLASTICA

(VOTI DA 3 A 6 ) 3 4 5 6 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 85% 87% 15% 13%

MODALITÁ DI STUDIO PRIMA DI UNA VERIFICA

Figura 4.15: Comparazione dall’autovalutazione scolastica nello sport agonistico di squadra o individuale

(27)

Come si può vedere dalle figure 4.16, 4.17 e 4.18, anche nel confronto dei due sessi che praticano sport agonistico non c’è una gran differenza di risultati.

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% MASCHI FEMMINE 1% 4% 3% 3% 62% 51% 28% 33% 5% 10%

LIVELLO DELL´ANSIA PRIMA DI UNA VERIFICA

(0 MINIMO/ 4 MASSIMO) 0 1 2 3 4 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% MASCHI FEMMINE 0% 22% 3% 24% 71% 66% 7% 7%

AUTOVALUTAZIONE SCOLASTICA

( VOTI DA 3 A 6) 3 4 5 6

Figura 4.17: Comparazione dell’ansia prima di una verifica tra maschi e femmine

(28)

Essendo il benessere scolastico non solo legato alle tre domande di cui sopra ma avendo un’estensione molto più ampia che comprende anche l’empatia, l’ottimismo, la felicità, il comportamento pro-sociale, l’autostima ed il benessere psichico, nella parte seguente l’analisi è stata approfondita ampliando il concetto di benessere scolastico a questi aspetti.

Per fare ciò, sono state prese in esame le risposte del questionario dalla 1 alla 23 (quelle che analizzano lo sviluppo sociale ed emotivo dell’adolescente) che, insieme ai tre quesiti aggiuntivi, hanno reso possibile creare una ‘scala del benessere’ con un valore massimo del 100%. La scala è stata poi divisa in tre diversi gradi di benessere riassunti nella tabella seguente:

Tabella 4.3: Tre gradi di suddivisione del benessere (Tabella elaborata dall’autore)

SCARSO BENESSERE Risposte che si trovano dallo 0% al 33.33% del massimo benessere MEDIO BENESSERE Risposte che si trovano dal 33.34% al 66.66% del massimo benessere

ALTO BENESSERE Risposte che si trovano dal 66.67 al 100% del massimo benessere

Confrontando con questo dato le risposte degli allievi nel questionario e selezionando gli allievi a seconda del loro genere e sport praticato si possono stabilire le seguenti correlazioni.

4.4 Correlazioni tra sport agonistico di squadra e benessere scolastico

5%

74% 21%

ADOLESCENTI CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO DI SQUADRA

(29)

Dalle figure 4.19, 4.20 e 4.21 possiamo vedere che la maggior parte di chi pratica uno sport agonistico di squadra dimostra un benessere scolastico medio (74%) e che questo dato non si differenzia molto tra i generi (maschi 74%, femmine 72%). Il 21% degli intervistati che praticano sport agonistico di squadra sembrano godere di un alto benessere scolastico con una minima differenza tra maschi (22%) e femmine (14%). Uno scarso benessere in questo campione di allievi è presente al 5%, con un valore più alto nelle femmine (14%) rispetto ai maschi (4%).

4.5 Correlazioni tra sport agonistico individuale e benessere scolastico

4% 74% 22% ADOLESCENTI MASCHI CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO DI SQUADRA SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE 14% 72% 14% ADOLESCENTI FEMMINE CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO DI SQUADRA SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE 5% 67% 28% ADOLESCENTI CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE

SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

Figura 4.21: Benessere - Sport Agonistico - Squadra - Maschi

Figura 4.20: Benessere - Sport Agonistico - Squadra - Femmine

(30)

Anche in questo frangente vediamo che la maggior parte degli allievi che praticano uno sport agonistico individuale gode di un medio benessere scolastico (67%), qui le femmine hanno una percentuale lievemente maggiore (73%) rispetto ai maschi (56%) che invece sono in numero maggiore sia nell’alto livello di benessere (rispettivamente 38% e 23%) che nello scarso benessere (rispettivamente 6% e 4%).

4.6 Correlazioni tra sport non agonistico di squadra e benessere scolastico

4% 73% 23% ADOLESCENTI FEMMINE CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE 33.3% 33.3% 33.3% ADOLESCENTI CHE PRATICANO SPORT NON AGONISTICO DI SQUADRA (NON PRESENTI MASCHI NEL CAMPIONE ANALIZZATO)

SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

6% 56% 38% ADOLESCENTI MASCHI CHE PRATICANO SPORT AGONISTICO INDIVIDUALE SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

Figura 4.24: Benessere - Sport Agonistico - Individuale - Maschi

Figura 4.23: Benessere - Sport Agonistico - Individuale - Femmine

(31)

4.7 Correlazioni tra sport non agonistico individuale e benessere scolastico

Possiamo osservare nelle figure sopra (4.26, 4.27 e 4.28) che tra gli allievi che praticano uno sport non agonistico individuale non vi è nessuno che dimostra scarso benessere scolastico. Anche qui, la maggior parte godono di un medio benessere 60%, con una minima differenza tra maschi (57%) e femmine (62%) e una buona parte (40%) dimostra un alto grado di benessere scolastico, anche in questo caso con minima differenza tra maschi (43%) e femmine (38%).

0% 62% 38% ADOLESCENTI FEMMINE CHE PRATICANO SPORT NON AGONISTICO INDIVIDUALE SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE 0% 60% 40% ADOLESCENTI CHE PRATICANO SPORT NON AGONISTICO INDIVIDUALE

SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

0%

60% 40%

ADOLESCENTI CHE PRATICANO SPORT NON AGONISTICO INDIVIDUALE

SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

Figura 4.26: Benessere - Sport Non Agonistico - Individuale

0% 57% 43% ADOLESCENTI MASCHI CHE PRATICANO SPORT NON AGONISTICO INDIVIDUALE SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

Figura 4.27: Benessere - Sport Non Agonistico - Individuale - Maschi

Figura 4.28: Benessere - Sport Non Agonistico - Individuale - Femmine

(32)

4.8 Correlazioni tra nessuno sport e benessere scolastico

Finalmente, le figure 4.29, 4.30 e 4.31 mostrano il benessere scolastico degli allievi che non praticano sport. 4% 88% 8% ADOLESCENTI FEMMINE CHE NON PRATICANO SPORT SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE 3% 89% 8% ADOLESCENTI CHE NON PRATICANO SPORT

SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

Figura 4.29: Benessere - No Sport

0% 91% 9% ADOLESCENTI MASCHI CHE NON PRATICANO SPORT SCARSO BENESSERE MEDIO BENESSERE ALTO BENESSERE

(33)

5 Discussione dei dati

Le prime analisi hanno fatto emergere dei dati che hanno confermato molte delle teorie presentate nel quadro teorico. È emerso che esiste una correlazione positiva tra chi pratica sport individuale o di squadra e l’appartenenza al gruppo dei pari, con l’organizzazione della preparazione scolastica e con il controllo dell’ansia prima di una verifica. Chi pratica sport ha anche dimostrato di godere di una più elevata autostima e un miglior rapporto con gli adulti a scuola.

Queste correlazioni generali si sono potute osservare sia su coloro i quali praticano uno sport agonistico che sul campione che pratica sport non agonistico.

Con un’analisi più specifica, basata sui tre quesiti aggiunti nel questionario (Tabella 3.2), si è voluto andare a vedere se sia concreta la possibilità che praticare uno sport agonistico possa permettere un transfer di metodologia nell’approccio alla verifica, all’organizzazione ed all’autovalutazione. Ipotesi già presentata nella tabella 3.1 sulla possibile affinità Scuola-Sport.

I dati raccolti sul campione di 155 adolescenti della scuola media di Lodrino hanno dato, in questo senso, dei risultati molto interessanti. La maggior parte degli allievi che pratica sport a livello agonistico (86%) ha affermato di programmare lo studio nei giorni che precedono la verifica, contro il 45% di chi pratica uno sport non agonistico e il 25% di chi non pratica alcun sport nel tempo libero. Quest’ultimi preferiscono al 75% studiare nel giorno precedente, cosa che i compagni che praticano sport fanno per il 55% e chi partecipa alle gare solo per il 15%. Questo dato rende concreta la possibilità che il fatto di essere abituati a programmare la preparazione per una competizione con un piano di allenamenti possa essere trasferita al programmare lo studio in previsione della scadenza di un test. D’altra parte, non possiamo darlo come dato sicuro in quanto potrebbe essere anche dovuto al fatto che, essendo impegnati in un maggior numero di allenamenti ed avendo pertanto minor tempo libero per studiare, debbano spalmare lo studio obbligatoriamente nei giorni precedenti.

Nelle risposte alla seconda domanda, in cui i ragazzi dovevano dare un valore all’ansia che provano prima di un test, è possibile vedere come la maggior parte dei ragazzi (43%) che non praticano sport presentino un valore dell’ansia di livello 4 (ansia massima). La maggior parte (55%) dei compagni che praticano sport senza la competizione hanno un livello dell’ansia di livello 3 (medio/alto). Mentre la maggior parte (59%) di chi pratica sport agonistico dichiara di avere un valore dell’ansia prima di una verifica che si definibile con un livello 2 (medio/bassa).

Anche questi dati rendono plausibile l’ipotesi di transfer della gestione dell’ansia precedente una gara a quella precedente una verifica. Una spiegazione diversa per questo risultato potrebbe essere la diversificazione degli obiettivi tra successo scolastico e successo sportivo per i ragazzi che praticano sport agonistico. Coloro i quali non praticano uno sport potrebbero invece puntare tutto sul loro successo scolastico e pertanto, con questo fardello, provare una maggiore ansia da prestazione.

(34)

Anche nella terza domanda, che chiedeva agli adolescenti di auto valutare il loro andamento scolastico, la maggior parte gli atleti agonistici (70%) e dei compagni che praticano sport (55%) si sono attribuiti un 5, mentre la maggior parte dei compagni che non praticano sport (49%) si è auto valutata con un 4. Questo dimostra che il livello di autoefficacia scolastica degli adolescenti sportivi è più elevato rispetto a quello dei compagni non sportivi, anche in questo frangente con una leggera maggioranza per chi pratica sport agonistico. Questi dati sono un’ulteriore conferma di ciò che è stato ampliamente trattato precedentemente nel quadro teorico.

Non si sono presentate invece differenze significative né tra il confronto tra gli sport agonistici di squadra e individuali né tra il confronto tra i generi.

Nelle analisi successive è stato ampliato il concetto di benessere scolastico inserendo in esso le risposte date dal campione sull’analisi dello sviluppo sociale ed emotivo (risposte 1-23 del questionario).

Stabilendo un valore di ‘benessere massimo’ (100%), calcolato sommando i punti nelle diverse risposte, è stato possibile definire tre livelli di benessere (Tabella 4.3), confrontati poi con le diverse categorie di adolescenti. Da questo confronto sono emerse dei risultati molto interessanti.

Il livello classificato come ‘medio benessere’ ha fatto da padrone in tutti i campi, caratterizzando la maggior parte degli allievi in tutti i gruppi di appartenenza. Quindi, per rispondere al quesito chiave di questo lavoro, è stata confrontata la differenza di percentuali tra lo ‘scarso’ e ‘l’alto benessere’ nei vari gruppi di appartenenza.

Un dato non significativo, in quanto il campione è risultato troppo piccolo e circoscritto unicamente al genere femminile (3 allieve su 155), è quello del gruppo che pratica sport di squadra non agonistico. Questa categoria è quasi un ‘no sense’, in quanto è difficile che esista uno sport di squadra che manchi di agonismo (una squadra che gioca contro un’altra senza che vi sia una competizione). Questo risultato non è stato quindi preso in esame.

Un primo dato interessante che salta subito all’occhio è che, anche se con alcune differenze tra di esse, ‘l’alto benessere’ è risultato maggiore dello ‘scarso benessere’ in tutte le categorie. Questo dato permette di avere una visione generale ottimistica sul benessere del campione di adolescenti analizzato.

(35)

di ‘scarso benessere’, mentre il 23% di femmine dichiari di godere di un ‘alto benessere’ e solo il 4% di ‘scarso benessere’. Parlando in gergo tecnico quindi, la parte alta del podio è occupata dagli sport individuali.

Questo dato è decisamente sorprendente e va decisamente contro a quanto si potrebbe pensare: cioè che, soprattutto a livello di socializzazione, nell’instaurare dei rapporti con i compagni e nell’empatia, praticare uno sport di squadra possa essere maggior portatore di benessere.

Sorge spontanea la curiosità su quali caratteristiche possieda questa categoria per permettere di avere un alto livello di benessere.

È possibile che lo sportivo che pratica uno sport individuale sia abituato ad affrontare le difficoltà in modo diverso; svolgere uno sport individuale significa assumersi le proprie responsabilità, dovendo lottare da solo e non avendo le scusanti di squadra. Spesso ci si deve confrontare solo con un freddo cronometro o punteggi matematici. Inoltre, nel caso dell’individuale non agonistico, la loro è una lotta contro se stessi; essi necessitano certamente di una forte motivazione e una buona autostima. La stessa motivazione che molto probabilmente devono trovare per prepararsi ad una verifica scolastica o ad accettare da soli una sconfitta a livello scolastico o personale.

Anche nello sport agonistico di squadra il rapporto tra ‘alto benessere’ e ‘scarso benessere’ è comunque molto più sbilanciato verso l’alto benessere scolastico. Tornando alla nostra similitudine da podio, questa categoria si guadagna comunque la medaglia di bronzo con un 21% di allievi che godono di un ‘alto benessere’ contro il 5 % di uno ‘scarso benessere’. La differenza tra i generi in questo caso è notevole: nei maschi possiamo vedere che la differenza è molto elevata (22% ‘alto benessere’ contro 4% ‘scarso benessere’) mentre nelle femmine non vi è differenza.

Osservando bene la distinzione tra generi è interessante notare come in ogni categoria, i maschi sembrano godere di un maggior benessere rispetto alle loro compagne. Questo riscontro è infatti presente anche lella categoria degli adolescenti che non praticano sport, in cui la differenza tra ‘alto benessere’ e ‘scarso benessere’ è minima (rispettivamente 8% e 3%).

Questo è un altro aspetto interessante che potrebbe portare ad ulteriori riflessioni.

Nell’ambito dei gruppi che praticano sport, la differenza tra maschi e femmine può essere spiegata riportando una frase tratta da un intervento di Julio Velasco, che oltre ad essere stato pluripremiato allenatore della più forte Nazionale Italiana di pallavolo, è un appassionato studioso dell'uomo e del comportamento umano. Egli afferma che:

“Il conflitto, l’aggressività, la voglia di dare un cazzotto all’altro, tra i maschi esiste, ed è proprio uno dei valori tra i più importanti dello sport, per cui è importante dare spazio a questo aspetto – che c’è

(36)

ed è molto forte – attraverso un’attività che ha delle regole e che è ludica e divertente per chi la fa e

anche per chi la guarda.” (Montagnolo, 2015)

Questo spiegherebbe molto bene perché nei maschi che praticano uno sport possa essere più elevato il benessere che nelle ragazze. Il dare spazio al conflitto e all’aggressività nella pratica dell’attività sportiva ha dei benefici nel loro benessere scolastico, ma allora come si spiega che questo dato è presente anche tra coloro che non praticano sport?

Qui potremmo aprire una lunga pagina di discussione tra le differenze tra maschi e femmine, citando quello che spesso si legge in alcune riviste (Tribulato, 2012), cioè che i maschi abbiano dei bisogni meno complicati e quindi, a parità di condizioni, percepiscano un benessere maggiore, ma ci discosteremo da quello che è la nostra ricerca.

Ritornando al nostro benessere in ambito scolastico e la sua relazione tra lo sport praticato proviamo quindi a trarre delle conclusioni.

(37)

6 Conclusioni

Questa ricerca ha voluto verificare l’influenza della pratica di uno sport agonistico sul benessere scolastico degli adolescenti.

L’ipotesi iniziale era che potesse esserci un transfer di metodologia positivo per gli adolescenti che praticano nel loro tempo libero uno sport agonistico sul benessere scolastico, in quanto le esperienze di gestione dell’ansia pre-gara o di organizzazione nella preparazione fisica vissute nell’attività sportiva possono giovare alla gestione dell’ansia prima di una verifica o nella preparazione della stessa. Dopo aver raccolto, analizzato e discusso i dati è stato possibile confermare che chi pratica sport a livello agonistico ha una maggiore tendenza a distribuire lo studio nei giorni che precedono le verifiche, un livello più basso d’ansia percepita e una più alta autovalutazione scolastica rispetto ai compagni che praticano sport non agonistico ed in modo ancora maggiore rispetto ai compagni che non praticano sport. Come affermato precedentemente, questo dato potrebbe essere dovuto anche, unicamente o in parte, ad altre ragioni rispetto al transfer metodologico ipotizzato. Rimane comunque il fatto che, se una minor ansia, una miglior autostima e una preparazione programmata sono indice di benessere scolastico, chi pratica sport agonistico parrebbe essere favorito.

Lo stesso non si può affermare se ampliamo il concetto di benessere allo sviluppo sociale ed emotivo. Qui, i dati rilevati ed analizzati ci hanno confermato che chi pratica sport gode di un più alto benessere scolastico dei compagni che non praticano attività sportiva nel loro tempo libero, ma non hanno rilevato che, in questo, lo sport agonistico possa essere meglio dello sport amatoriale.

È quindi possibile arrivare alla conclusione che se lo sport agonistico, di squadra o individuale, può aiutare nella organizzazione personale dello studio e della gestione dell’ansia in alcuni momenti della vita scolastica, non fa una grande differenza negli aspetti pro-sociali, nel benessere psichico nell’empatia e nell’ottimismo. In questi ambiti l’agonismo non sembrerebbe ampliare i già noti effetti benefici regalati dal praticare un’attività sportiva.

La conclusione interessante a cui si potrebbe giungere grazie alla seconda analisi dei dati raccolti è che praticare uno sport individuale favorisca un più elevato benessere scolastico rispetto agli sport di squadra.

Come docente di educazione fisica credo sia quindi importante risvegliare negli adolescenti il piacere di praticare un’attività sportiva indipendentemente dall’agonismo e trasmettere loro l’importanza di porsi degli obiettivi, come la capacità di accettare i propri limiti, rendendoli consapevoli del fatto che lo sport è un mezzo di promozione del benessere psico-fisico.

Questo lavoro prende in considerazione un piccolo campione di adolescenti Ticinesi. Per un lavoro più approfondito si potrebbe ampliare la ricerca a più scuole o addirittura ad ampliare la ricerca a diversi Cantoni.

(38)

Vivendo io in Canton Turgovia avevo inizialmente pensato a questo tipo di confronto cantonale ma purtroppo il limite di non riuscire ad avere il questionario tradotto in lingua tedesca ha eliminato questa possibilità.

Anche rimanendo nei confini cantonali, uno sviluppo di questo lavoro potrebbe essere quello di capire più approfonditamente, utilizzando anche delle interviste, i motivi per cui sembrerebbe che gli sport individuali siano maggiormente fonte di benessere rispetto a quelli di squadra, o perché i maschi sembrerebbero avere un più alto grado di benessere rispetto alle compagne.

Come affermato nella parte di questo lavoro dedicata alla discussione dei dati, sembrerebbe possibile poter confermare un transfer metodologico tra l’attività sportiva agonistica e le attività scolastiche. Ciononostante, un maggior approfondimento potrebbe dissolvere i dubbi che i benefici scolastici dati dal praticare uno sport a livello agonistico siano dovuti ad altre motivazioni e non unicamente al concetto di transfer.

(39)

31

7 Bibliografia

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De Leo, C. (2013, Ottobre 27). Lo sport aiuta i buoni voti. Allora perché non farne di piú a scuola? Corriere della Sera .

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dell’Ufficio dell’insegnamento medio con il sostegno dell’Ufficio federale della sanità pubblica nell’ambito del progetto Scuole e salute. Tratto da https://edudoc.ch/record/29108/files/133.pdf Francia, F., Finelli, A., & Paladino, M. (2013). Promozione del benessere e la prevenzione del rischio

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(41)

33

Questa pubblicazione, Lo sport agonistico e il benessere scolastico dell’adolescente, scritta da Ilaria Baldo Balsamo, è rilasciata sotto Creative Commons Attribuzione – Non commerciale 3.0 Unported License.

(42)

[ ]

CAPIRE LE NOSTRE VITE

STRUMENTO DI MISURA SULLO

SVILUPPO NELLA PREADOLESCENZA

Sondaggio destinato

agli allievi di scuola

media

Ci piacerebbe saperne di più sulla vita dei ragazzi e delle ragazze delle scuole medie del Canton Ticino. Per poterlo fare vorremmo porti alcune domande sui tuoi pensieri e sentimenti, sulla tua vita e sulle cose che ti piace fare.

Questo non è un esame! Non ci sono risposte giuste o sbagliate! Non tutti pensiamo e proviamo le stesse cose; noi vogliamo sapere quello che pensi e provi tu. Le tue risposte sono MOLTO IMPORTANTI e ci permetteranno di migliorare il programma scolastico per i ragazzi della tua età. Puoi scegliere se rispondere o meno alle domande. Se decidi di non partecipare prima, durante o dopo aver completato il formulario, sei libero di farlo. Le informazioni che ci darai saranno confidenziali (private) e non verranno assolutamente condivise con i tuoi insegnanti, con il direttore, con i genitori o con i tuoi compagni. Per favore rispondi alle domande con la massima sincerità.

Allegato

(43)

35

Qualche informazione su di te

Sei un maschio o una femmina? (Cerchiare la risposta) Maschio Femmina 1. Quando sei nato?

Giorno Mese Anno

2. Con quali dei seguenti adulti vivi la maggior parte del tempo? (Metti una crocetta accanto a tutte le persone

con cui vivi)

Mamma

Nonna

A tempo parziale con entrambi i genitori

Papà

Nonno

Tutore o famiglia ospite

Patrigno

Matrigna

Altri adulti (scrivi nello spazio sottostante, ad esempio: zio, zia, l’amico/a della mamma, l’amico/a del papà, ecc.): __________________________________________________________ 3. Quanti fratelli e sorelle hai?

0

1

2

3

4

5

6

7 o più 4. Nel tuo tempo libero pratichi uno sport? □ SI □ NO 5. Se hai risposto di sì, lo sport che pratichi è: □ Individuale (p. es. nuoto, ginnastica, tennis, danza o altro) □ Di squadra (p. es. calcio, pallavolo, hockey o altro) 6. Quante volte alla settimana ti alleni?

□ 1-2 volte □ 3-4 volte □ 5 o + volte

7. Nello sport che pratichi fate delle gare o delle partite? □ SI □ NO 8. Quando hai un test programmato preferisci: (solo una risposta possibile) □ Spalmare lo studio nei giorni precedenti al test □ Concentrare lo studio al giorno prima. 9. Se dovessi dare un valore alla tua ansia prima di un test (4 ansia massima/0 ansia minima) quale sarebbe? [0] [1] [2] [3] [4] 10. Se dovessi valutare il tuo rendimento scolastico che voto ti daresti da 3 (scarso) a 6 (ottimo)? [3] [4] [5] [6]

(44)

ISTRUZIONI

• Ogni domanda sarà letta ad alta voce. • Se non capisci una domanda, per favore, alza la mano e chiedi aiuto. • Accertati di aver capito la domanda e il metodo di risposta prima di rispondere. • Metti una sola crocetta per ogni domanda. Ecco due esempi per fare pratica:

Per niente Non tanto Non so Un po’ Molto

Mi piace mangiare la pizza.

1

2

3

4

5 Mi piace mangiare le carote.

1

2

3

4

5 Cominciamo! Ricorda: non esistono risposte giuste o sbagliate! Per niente Non tanto Non so Un po’ Molto 1. Mi dispiace quando gli altri ragazzi non hanno le stesse cose che ho io.

2. Mi dispiace quando vedo qualcuno che

viene trattato male. 3. Sono una persona a cui interessa come stanno gli altri.

1

2

3

4

5

1

2

3

4

5

1

2

3

4

5 4. Ho più momenti belli che momenti brutti.

1

2

3

4

5

5. Credo che mi succederanno più cose

positive che negative.

6. La maggior parte delle volte mi sveglio

pensando che passerò una buona giornata.

1

2

3

4

5

1

2

3

4

5 7. In generale mi piace essere come sono.

1

2

3

4

5 8. In generale ci sono molte cose di cui vado fiero.

1

2

3

4

5

(45)

37

Per niente Non tanto Non so

Un po’ Tanto 10. Mi sento spesso infelice.

1

2

3

4

5 11. Ci sono delle cose che mi turbano.

1

2

3

4

5 12. Spesso mi sembra di fare male le cose.

1

2

3

4

5

13. Mi preoccupo di quello che gli altri

ragazzi potrebbero dire di me.

14. Spesso sono preoccupato perché penso di

non piacere agli altri.

1

2

3

4

5

1

2

3

4

5 15. Ho paura di essere preso in giro.

1

2

3

4

5 16. Per molti aspetti la mia vita è come vorrei che fosse.

1

2

3

4

5 17. La mia vita è eccellente.

1

2

3

4

5 18. Sono contento della mia vita.

1

2

3

4

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19. Fino ad ora ho ottenuto tutte le cose

importanti che desideravo dalla vita.

20. Se potessi rivivere la mia vita la vorrei

esattamente com’è stata finora.

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Dall’inizio dell’anno scolastico, quante volte hai fatto le seguenti cose?

Per niente

quest’anno Poche volte Ogni mese circa settimana Ogni circa Più volte a settimana 21. Ho consolato qualcuno che era triste.

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5 22. Ho aiutato qualcuno che era stato deriso.

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5 23. Ho aiutato qualcuno che si sentiva ferito.

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24. Ci sono degli adulti che sono importanti per te a scuola?

No

Si Se hai risposto di sì fai la lista degli adulti che sono importanti per te a scuola. Puoi anche scrivere solo le iniziali, ad esempio, M.R. per Mario Rossi. Non sei obbligato a riempire tutti gli spazi. 1. 3. 5. 2. 4. 6. _________________ Quanto corrispondono alla verità le seguenti frasi?

Nella mia scuola c’è un insegnante o un altro adulto che… Per niente Un po’

Abbastanza Molto 25. … si interessa davvero a me.

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4 26. … crede che ce la farò.

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4 27. … mi ascolta quando ho qualcosa da dire.

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4 Le quattro domande seguenti riguardano i tuoi genitori o altri adulti che vivono con te. I genitori possono essere biologici, adottivi, patrigno o matrigna, genitori dello stesso sesso o tutori. A casa mia c’è un genitore o un altro adulto… Per niente Un po’ Abbastanza Molto 28. …che crede che ce la farò.

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4 29. …che mi ascolta quando ho qualcosa da dire.

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4 30. …a cui posso parlare dei miei problemi.

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4 31. Quello che pensano i miei genitori (o tutori) mi sta a cuore.

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4 Tra le persone che frequento c’è un adulto (senza fare riferimento alla famiglia e/o alla scuola) Per niente Un po’ Abbastanza Molto 32. … che si interessa davvero a me.

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39 35. Dove vivi ci sono programmi per ragazzi della tua età che propongono attività come sport (per esempio nuoto, calcio, hockey) o altro (danza, arte, ecc.)? No Non so

36. Dove vivi ci sono posti sicuri dove ti senti tranquillo a passare del tempo con gli amici, ad esempio: campi sportivi, parchi o centri giovanili? No Non so Per favore rispondi a queste domande su di te, i tuoi amici e la tua scuola.

Per niente Poco Non so Abbastanza Molto

37. Mi sento parte di un gruppo di amici che

fanno delle cose insieme.

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5 38. Di solito sono a mio agio con gli altri ragazzi.

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5 39. Quando sono con altri ragazzi della mia età

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5 mi sento parte di un gruppo. 40. Ho almeno un buon amico con cui parlare quando c’è qualcosa che mi preoccupa.

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5 41. Ho un amico a cui posso raccontare tutto.

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5 42. C’è qualcuno della mia età che davvero mi capisce.

43. Sono certo che riuscirò a imparare quello che ci

insegneranno a scuola quest’anno.

44. Se ho abbastanza tempo posso riuscire a fare un

buon lavoro a scuola.

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5 45. Anche se il lavoro a scuola è impegnativo,

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5 ce la posso fare.

46. Nella mia scuola gli insegnanti e gli studenti si

rispettano.

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5 47. Nella mia scuola le persone si interessano agli altri.

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5 48. Nella mia scuola gli allievi si aiutano tra loro anche se non sono amici.

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5 49. Mi sento di appartenere a questa scuola.

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5 50. Mi sento importante per questa scuola.

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5 51. Ho progetti e sogni per quando sarò grande.

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