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Recensione di I. Andorlini, Πολλὰ ἰατρῶν ἐστι συγγράμματα. Scritti sui papiri e la medicina antica

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Mefisto

Vol. 4, 1, 2020

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Essays published on “Mefisto” are double-blind peer-reviewed.

six-monthly journal / periodico semestrale

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PDE PROMOZIONE SRL, via Zago 2/2 - 40128 Bologna ISBN 978-884675840-8

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Indice/Table of Contents

Saggi/Essays

Alessandro Minelli, Genes, embryos and evolution 9 Giuliana Frau, Prospettive di sviluppo per le comunità

dementia-friendly 27

Focus

“Leonardo e la medicina”

Pier Davide Accendere, Premessa. Leonardo da Vinci e la medicina:

una nuova stagione della scienza europea 53

Daniele M. Gibelli, Carmelo Messina, Claudia Piergigli, Andrea Cozzi, Francesco Secchi, Francesco Sardanelli,

Chiarella Sforza, L’anatomia di Leonardo da Vinci: un confronto

tra arte, scienza e medicina 57

Domenico Laurenza, Un caso non noto dell’analogia

micro-macrocosmica in Leonardo: la connessione tra embriologia

e geologia 75

Gianfranco Natale, L’anatomia geografica di Leonardo da Vinci 83 Rosa Piro, Sui galenismi nei fogli anatomici di Leonardo da Vinci 99 Paola Salvi, Da Leonardo da Vinci a Bernardino Genga. I trattati

per i “curatori delle ferite” e gli “statuari e pittori” 109 Folco Vaglienti, Pratica anatomica ospedaliera a Milano al tempo

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6 INDICE

Recensioni/Reviews

Cronache/Conference Reports

Isabella Andorlini, Πολλὰ ἰατρῶν ἐστι συγγράμματα. Scritti

sui papiri e la medicina antica, a cura di N. Reggiani,

Le Monnier Università, Firenze 2017, 558 pp.

(Gianmario Cattaneo) 167

Marco Beretta, Elena Canadelli, Claudio Giorgione (a cura di),

Leonardo 1939. La costruzione del mito, Editrice Bibliografica,

Milano 2019, 248 pp.(Tommaso Scappini) 172

Pompeo Martelli (a cura di), Ibridazione. Politiche delle cure

e delle culture, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 2019,

164 pp. (Mariamargherita Scotti) 178

Gabriella Romano, Il caso di G. La patologizzazione

dell’omosessualità nell’Italia fascista, Edizioni ETS, Pisa 2019,

124 pp. (Umberto Grassi) 180

Paul Valéry, Leonardo e i filosofi, trad. it. di D. Manca, a cura di A. Sanna e D. Manca, Edizioni ETS, Pisa 2019, 108 pp.

(Francesco Spina) 183

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Recensioni/Reviews

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REcEnSioni/REviEwS-cRonachE/conFEREncE REpoRtS

Mefisto

Vol. 4, 1, 2020, pp. 167-186 ISSN (print) 2532-8255- ETS

Isabella Andorlini,

Πολλὰ ἰατρῶν ἐστι συγγράμματα. Scritti sui

papiri e la medicina antica, a cura di N. Reggiani, Le Monnier

Univer-sità, Firenze 2017, 558 pp.

Gli anni recenti hanno purtroppo visto la prematura scomparsa di un’insigne papirologa che è stata una delle più importanti esperte mondiali di papirologia medica, Isabella Andorlini (1955-2016), professoressa di pa-pirologia presso l’Università di Parma. Il presente volume, curato dal suo allievo Nicola Reggiani, contiene tutti i contributi di Isabella Andorlini ri-guardanti i papiri e la medicina antica. Il libro si apre con una breve intro-duzione da parte del curatore (pp. ix-x) e con la bibliografia completa del-la studiosa (pp. xi-xvii). Gli articoli sono organizzati in cinque sezioni: La

ricettazione medica antica; La pratica medica e le malattie nella testimonian-za dei papiri; Il sapere medico antico e i suoi supporti materiali; Verso il Cor-pus digitale dei papiri greci di medicina; Alimentazione, tessuti, beni di lusso.

La prima sezione contiene innanzitutto un saggio generale sulle ricette e le prescrizioni mediche su papiro, intitolato Prescription and Practice in

Greek Medical Papyri from Egypt (pp. 3-14). Il ‘gergo’ grafico ed espressivo della ricettazione medica antica (pp. 15-36) è un minuzioso studio del

les-sico e del layout delle ricette mediche su papiro. In Ricette mediche nei

papiri: analisi di ingredienti (pp.  37-48) vengono analizzati alcuni

ingre-dienti che si trovano nelle ricette mediche: mirra, ossido di zinco e polve-re bianca di piombo. In P.Gpolve-renf. I 52: note farmacologiche (pp. 49-68) An-dorlini pubblica e commenta i due testi contenuti in P.Grenf. I 52, ovvero una ricetta per un tipo di collirio (achariston) e una per un impiastro in grado di ammorbidire i carcinomi scirrosi (malagma). In Una ricetta del

medico Cassio: P.Harris 46 (pp. 69-71) viene identificata la ricetta di una koliké, ovvero un sedativo capace di sedare gli spasmi del colon,

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168 RECENSIONI/REVIEWS-CRONACHE/CONFERENCE REPORTS

(pp. 72-77) sono quelle contenute nel P.Lond.Lit. 170, testo riguardante la preparazione di syntheta, “rimedi prodotti dalla combinazione di pro-dotti con proprietà diverse”. La ricetta medica dell’Anonimo Londinese (pp. 78-84) fu vergata sul verso del P.Lond.Lit. 165 e, al suo interno, An-dorlini riconosce quattro ingredienti che anticamente venivano usati per produrre purganti. I papiri e la tradizione medievale nella ricettazione dei

testi medici tardoantichi (pp. 85-98) è un saggio sulla struttura e le diverse

tipologie delle ricette mediche conservate su papiro: nello specifico ven-gono analizzate quelle conservate in P.Ant. III 127, fr. 2, P.Ant. III 127, fr. 5 e P.Mich. XVII 758. L’ultimo contributo della prima sezione è la recen-sione a L.C. Youtie, The Michigan Medical Codex (P. Mich. 758 = P. Mich.

inv. 21), University of Michigan Press, Ann Arbor 1996 (pp. 99-101).

La seconda parte inizia con l’articolo Riflessi e applicazioni della terapia

ippocratica nella testimonianza dei papiri (pp. 105-116): alcune

prescrizio-ni di ispirazione ippocratea riguardanti i rimedi evacuatori, le incisioprescrizio-ni, le terapie dietetiche e la ginecologia vengono rintracciate in venticinque pa-piri medici. In Trattato o catechismo? La tecnica della flebotomia in PSI

inv. 3783 (pp. 117-130) l’autrice tratta delle testimonianze antiche

riguar-danti la pratica della flebotomia, per poi passare al testo contenuto in PSI inv. 3783, in cui vengono indicate alcune tecniche per praticare nella ma-niera corretta i salassi. In Gli strumenti perduti di Galeno (pp.  131-136) Andorlini parla dell’armamentario del medico antico, solitamente costitu-ito dagli strumenti, i medicinali e i libri di pratica medica. Le borse

tera-peutiche a vapore nella medicina antica (pp. 137-140) è dedicato ai termini

tecnici con cui anticamente venivano definite le borse di acqua calda. In

Egypt and the Medicinal Use of Papyrus According to Soranus and Other Physicians (pp. 141-154) si indagano gli usi medicinali del papiro secondo

gli autori antichi, in particolare secondo Sorano di Efeso, autore di un trattato di ginecologia. In Lavori per un ualetudinarium a Vindolanda: nota

a T.Vindol. II 155,6 (pp. 155-158) la studiosa restaura una parola

contenu-ta in T.Vindol. II 155 e così individua la presenza di un valetudinarium nell’accampamento di Vindolanda, “primo luogo di cura organizzato e destinato ai soldati romani stanziati in zone di frontiera”. Salute, malattia

e ‘prassi ospedaliera’ nell’Egitto tardoantico (pp. 159-174) è un articolo in

collaborazione con A. Marcone dedicato alle pratiche di assistenza ai ma-lati nell’Egitto tardoantico: mentre Marcone si concentra soprattutto sulle fonti letterarie, Andorlini analizza i documenti papiracei riguardanti le strutture ospedaliere e assistenziali. ‘Segni’ di malattia nelle lettere dei

pa-piri (pp. 175-184) tratta dei modi in cui varie malattie sono descritte nelle

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RECENSIONI/REVIEWS-CRONACHE/CONFERENCE REPORTS 169

lettura ed interpretazione a PSI IV 299: un caso di tracoma (pp. 185-190) è

incentrato sulla lettera di Tiziano alla moglie conservata nel papiro PSI IV 299, in cui il mittente lamenta di essere afflitto da tracomi, ovvero infezio-ni alla congiuntiva e alla cornea. In Considerazioinfezio-ni sulla ‘peste antoinfezio-nina’ in

Egitto alla luce delle testimonianze papirologiche (pp.  191-202) vengono

indagate le fonti letterarie e, soprattutto, i documenti papiracei che tratta-no della cosiddetta “peste antonina”, una pandemia di vaiolo o morbillo che tra il 165 e il 180 d.C. colpì l’Impero Romano e soprattutto l’esercito.

Le malattie ambientali tra papiri greci d’Egitto e pensiero medico antico

(pp. 203-214) riguarda la maniera in cui clima e inquinamento ambientale influivano sulla salute degli antichi: il clima egiziano favoriva soprattutto il proliferare di lebbra, loimos (una febbre epidemiale), malattie degli oc-chi. Inoltre, dai papiri egiziani emergono testimonianze di aria e acque contaminate.

La terza parte del volume contiene saggi su Il sapere medico antico e i

suoi supporti materiali. In Ippocratismo e medicina ellenistica in un trattato medico su papiro (pp. 217-225) vengono analizzate le influenze della

medi-cina ippocratica e le innovazioni contenute in un trattato medico di età el-lenistica (P.Ärztekammer 1). In L’apporto dei papiri alla conoscenza dei

me-dici pregalenici (pp. 226-229) Andorlini individua una serie di meme-dici

vis-suti prima di Galeno, i cui nomi sono tramandati all’interno dei papiri greci. Crossing the Borders Between Egyptian and Greek Medical Practice (pp. 230-239) riguarda le relazioni tra medicina greca e medicina egiziana sulla base delle testimonianze dei papiri: “The ancient prestige of Egyp-tian medicine among the Greeks, based presumably on the general pres-tige of Egyptian culture and on the high degree of specialization among Egyptian doctors, is likely to have made the Greek immigrants into Egypt more willing to take up local medical practices” (p. 239). I due documenti discussi in Papiri e medicina: P.Oxy. II 234 + P.Oxy. LII 3654 (pp.  240-251) contengono, rispettivamente, frammenti del primo libro degli

Eupori-sta di Apollonio Mys e la sezione introduttiva di un testo medico di

carat-tere manualistico. Il saggio Un anonimo del genere degli iatromathēmatika (pp.  252-264) è incentrato su un frammento di un trattato di medicina astrologica conservato nel PSI inv. 1702. In questa tipologia di testi veniva-no studiati i rapporti tra il corso e la natura degli astri e le varie malattie che potevano colpire il corpo umano. Il Papiro di Strasburgo inv. G90 e

l’oftalmologia di Aezio (pp. 265-285) è uno studio molto particolareggiato

del P.Strassb. inv. G 90, contenente un manuale di oftalmologia composto intorno al II secolo d.C. Il testo del P.Strassb. viene pubblicato per la pri-ma volta e Andorlini individua molti punti di contatto con l’oftalmologia

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170 RECENSIONI/REVIEWS-CRONACHE/CONFERENCE REPORTS

del medico Aezio di Amida (V-VI secolo). I Testi medici per la scuola:

rac-colte di definizioni e questionari nei papiri (pp. 286-293) erano prontuari

che venivano impiegati nelle scuole di medicina per l’insegnamento: i due documenti analizzati nell’articolo sono il P.Aberd. 125 e il P.Alex. inv. 614. In L’esegesi del libro tecnico: papiri di medicina con scolî e commenti (pp.  294-317) Andorlini si occupa di una particolare tipologia di papiri medici, ovvero quelli contenenti, oltre al testo medico in sé, scolii e com-menti: la studiosa analizza il modo in cui questi scolii venivano inseriti nei papiri e le varie tipologie di commentari ai trattati di medicina. In

Precisa-zioni sulla data di alcuni testi di medicina in forma di codice (pp. 318-323),

sulla base di un’attenta analisi paleografica e contenutistica, viene propo-sta una nuova datazione per due papiri medici, ovvero P.Berol. inv. 9015 e P.Mil.Vogl. I 15. Teaching Medicine in Late Antiquity: Methods, Texts and

Contexts (pp. 318-334) è un saggio dedicato all’insegnamento della

medi-cina nella tarda antichità: i manuali utilizzati dagli studenti, le lezioni, le prime prove pratiche, le scuole mediche antiche, il rapporto tra medicina e cristianesimo.

La quarta sezione è dedicata ad uno degli ambiti di ricerca che interes-savano maggiormente a Isabella Andorlini, ovvero la papirologia digitale (Verso il Corpus digitale dei papiri greci di medicina): fu infatti la “princi-pal investigator” del progetto Erc 2013 DIGMEDTEXT - Online

Humani-ties Scholarship: A Digital Medical Library based on Ancient Texts.

L’arti-colo Progetto per il Corpus dei Papiri Greci di Medicina (pp. 337-343) con-tiene la prima proposta di creare un database contenente tutti i papiri gre-ci di contenuto medico. Old and New Greek Papyri from Tebtunis in the

Bancroft Library of Berkeley: Work in Progress (pp. 344-354) è dedicato ad

una serie di papiri medici provenienti da Tebtunis, oggi sparsi tra le bi-blioteche di Berkeley, Milano, Firenze, Lund e Copenaghen. In

Ricon-giungere virtualmente archivi papiracei dispersi: le carte di Ammon, advoca-tus (pp. 355-362) viene descritto il modo in cui è stato ricostruito

l’archi-vio di Ammon, che attualmente si trova diviso tra le collezioni papiracee di Durham, Colonia e Firenze. In Edizione e ricostruzione digitale dei testi

papiracei (pp. 363-375) viene illustrato il processo di edizione elettronica

dei testi recuperati dai papiri; l’appendice, a cura di Nicola Reggiani, ri-guarda i progetti digitali in corso all’Università di Parma. Papiri e

logia a Parma (pp. 376-379) traccia la storia dell’insegnamento di

papiro-logia all’Università di Parma. In Il corpus dei papiri medici online: la

piat-taforma editoriale (pp. 380-390) Andorlini descrive la piatpiat-taforma del Cor-pus dei papiri medici online, che è possibile consultare sul sito http://

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par-RECENSIONI/REVIEWS-CRONACHE/CONFERENCE REPORTS 171

te del volume è intitolata Alimentazione, tessuti, beni di lusso: i contributi sono dedicati all’orzo (L’orzo nell’Egitto greco-romano, pp.  393-406), al pane (Il pane nell’Egitto romano, pp. 407-412), al colore delle stoffe (I

co-lori dei tessuti, pp.  413-424), alla tessitura (Women’s Letters Concerning Textile Manufacture (P.Tebt. II 413-414), pp. 425-437), all’importazione di

beni di lusso (Import of Luxury Goods in the Light of the Papyri of the

Ro-man Period, pp. 425-448).

Bisogna fare un plauso a Nicola Reggiani non solo perché ha raccolto tutti i contributi di papirologia medica di Isabella Andorlini in un unico volume, ma anche perché non si è limitato ad una ristampa semianastatica dei saggi: infatti ne ha uniformato i criteri redazionali realizzando una bi-bliografia comune (pp. 449-473). Chiudono il volume gli indici dei papiri e delle fonti antiche (pp.  475-496), dei nomi e delle cose notevoli (pp. 497-513) e delle parole greche (pp. 515-558). Reggiani ha anche cu-rato un volume contenente tutte le edizioni di papiri realizzate da Andor-lini (Πολλὰ ἰατρῶν ἐστι συγγράμματα II. Edizioni di papiri medici greci, Le Monnier Università, Firenze 2018) e, con Alessia Bovo, una raccolta di studi in suo onore (Papiri, medicina antica e cultura materiale. Contributi

in ricordo di Isabella Andorlini, Athenaeum, Parma 2018).

La mia recensione a questo libro vuole essere un segno di ricordo e ri-conoscenza verso Isabella Andorlini, “un’eccellente studiosa e una perso-na esemplare”, per utilizzare le parole di Nicola Reggiani in Isabella

An-dorlini (28 aprile 1955 – 11 novembre 2016), “Aegyptus” XCVI, 2016,

p. 156. Come piccolo contributo a completamento della sua bibliografia posta a inizio del volume, segnalo le recensioni che sono state scritte per le sue monografie e curatele:

1. Trattato di medicina su papiro, Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Fi-renze 1995: M.-H. Marganne, in “Chronique d’Egypte” LXXI, 1996, pp.  354-358; C.F. Salazar, in “The Classical Review” XLVI, 2, 1996, pp. 360-361; L. Tafuro, in “Rudiae” XIII-XIV, 2001-2002, pp. 437-438.

2. Specimina per il Corpus dei papiri greci di medicina, Atti dell’incontro di studio (Firenze, 28-29 marzo 1996), Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze 1997: A. Touwaide, in “Scriptorium” LIII, 2, 1999, n. 665, pp.  273-274; P.J. van der Eijk, in “The Classical Review” L, 1, 2000, p. 335.

3. Greek Medical Papyri I, Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze 2001: C.F. Salazar, in “The Classical Review” LIII, 1, 2003, p. 71.

4. (con G. Bastianini, M. Manfredi, G. Menci), Atti del XXII Congresso

Internazionale di Papirologia (Firenze, 23-29 agosto 1998), Istituto

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Grec-172 RECENSIONI/REVIEWS-CRONACHE/CONFERENCE REPORTS

ques” CXV, 1, 2002, pp.  431-432; J.G. Keegan, in “The Bulletin of the American Society of Papyrologists” XXXIX, 2002, pp.  213-227; J.A. Strauss, in “L’Antiquité Classique” LXXII, 2003, p.  512; N. Gonis, in “The Classical Review” LIII, 2, 2003, p. 490.

5. Testi medici su papiro, Atti del Seminario di Studio (Firenze, 3-4 giu-gno 2002), Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze 2004: E.M. Craik, in “The Classical Review” LVI, 1, 2006, p. 218; A. Maravela, in “Nuncius” XXI, 2, 2006, pp. 379-380; S. Lazaris, in “Scriptorium” LXI, 1, 2007, n. 309, pp. 128-129.

6. (con A. Marcone), Medicina, medico e società nel mondo antico, Le Monnier, Firenze 2004: B. Lançon, in “Antiquité Tardive” XIII, 2005, pp. 420-422; R. Mazza, in “Annali di Storia dell’Esegesi” XXII, 2, 2005, pp.  255-256; A.E. Hanson, in “Journal of Roman Archaeology” XVIII, 2005, pp.  495-501; V. Gazzaniga, in “Nuncius” XXI, 1, 2006, pp.  152-153; D. Gourevitch, in “Latomus” LXVI, 2, 2007, pp. 546-547.

7. Greek Medical Papyri II, Istituto Papirologico “G. Vitelli”, Firenze 2009: A. Ricciardetto, in “Tyche” XXV, 2010, pp. 235-237; A. Papatho-mas, in “Bibliotheca Orientalis” LXVIII, 3-4, 2011, pp. 323-328.

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