• Non ci sono risultati.

Presentazione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Presentazione"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

22 July 2021

AperTO - Archivio Istituzionale Open Access dell'Università di Torino

Original Citation: Presentazione

Publisher:

Terms of use:

Open Access

(Article begins on next page)

Anyone can freely access the full text of works made available as "Open Access". Works made available under a Creative Commons license can be used according to the terms and conditions of said license. Use of all other works requires consent of the right holder (author or publisher) if not exempted from copyright protection by the applicable law.

Availability:

Amici di Piazza

This is the author's manuscript

(2)

Presentazione

Ho conosciuto Barbafiòre – nome d’arte e di memorie di Domenico Boetti – sul sagrato della chiesa di Montaldo in un pomeriggio di primavera di alcuni anni fa. L’incontro era stato organizzato da Nicola Duberti per presentare a me e agli amici che mi accompagnavano alcuni tra i poeti e le poetesse della “scuola poetica” monregalese, gravitanti intorno all’associazione Amici di Piazza di Mondovì, affinché potessimo includere questa straordinaria manifestazione di vitalità linguistica e culturale in un video promozionale sul piemontese1. Li conoscemmo dopo una mattinata trascorsa a discutere, rigorosamente in piemontese, di piccole lingue libere, di poesia e di poeti, insieme a Nicola Duberti e Remigio Bertolino. Ognuno e ognuna di essi ci regalò uno scampolo della propria storia poetica e qualche verso. L’ultimo che si presentò al mio microfono e all’occhio curioso delle telecamere fu proprio Barbafiòre. Conservo un ricordo vivo di quel primo dialogo: si avvicinò con fare schivo e con uno sguardo dolce e vivo, rispondendo con pacatezza alle mie banalissime domande. Mi colpì da subito il contrasto tra quel modo riservato con cui si offriva e l’acutezza delle osservazioni che andava esponendomi, la profondità erudita della sua conoscenza, esposta con una semplicità che la teneva lontana da ogni tentazione di pedanteria, la lucidità del suo dire e la poeticità delle immagini che evocava per raccontarsi.

Mi introdusse così nel suo mondo poetico, spiegandomi della sua propensione per il componimento breve – «j’heù ël fjà curt!» sosteneva – con l’ambizione, realizzata come sanno i lettori delle sue opere precedenti, di «dire qualcosa in poche righe». Poche righe, aggiungeva, affinché tutti possano ricordarsele. Mi raccontò della sua inclinazione per uno stile «epigrammatico, gnomico e sentenzioso» e del suo non credere astrattamente all’ispirazione, ma piuttosto all’emozione e alla musica della parola, a un rapporto «osmotico con la realtà» che si infila nella sua poesia come le voci che sono arrivate sino a lui.

Rapidità fulminea del verso e brevità densa del componimento; arguzia del detto – gentile e mai sarcastico – giocato su accostamenti inediti di parole quotidiane; misura nell’evocare i grandi temi dell’esistenza con uno sguardo che si sofferma sulle piccole cose, permeato di un’ironia sottile, che non mi pare discendere da cinismo e distacco, ma semmai dall’adozione di un punto di vista “laterale”, di sguincio. Ironia, insomma, come possibile chiave per leggere la realtà e scoprirne verità antiche e profonde.

Questi, soprattutto, gli elementi che mi piacciono nella poesia di Barbafiòre (la mia, si badi bene, è l’opinione di un lettore occasionale di poeti e non ambisce di certo a “spiegare” la poesia di Domenico Boetti: altrimenti il mio sarebbe un muoversi indebito su terreni altrui e né io, né il lettore, vorremo fare questo torto al nostro Autore).

E, ancora, una speciale intuizione per la lingua e per il gioco linguistico. Gioco che inizia in ogni componimento sin dal salto tra il titolo, in italiano («perché così tutti capiscono…»), e il testo, in piemontese, che acquista così la forza icastica di quelle citazioni in dialetto che di tanto in tanto si inseriscono nelle nostre conversazioni a rinforzo di un’efficacia comunicativa che non si contenta dell’impiego della lingua nazionale. Gioco che poi continua con l’accostamento inedito di parole all’apparenza così comuni che – aiutate dal Poeta (l’espressione è ancora sua) che sa trovar loro un posto speciale – si susseguono nella pagina vive, fresche e feconde di nuove immagini e pensieri. La lingua, a un piemontesofono di area pinerolese come il sottoscritto, suscita un sentimento duplice. Da un lato, indubbiamente, la familiarità con un codice linguistico, le cui forme evocano contesti noti, suoni e ricordi che rassomigliano a qualcosa che si è vissuto; dall’altro, l’altrettanto indubbio senso di alterità che si prova di fronte a quelle parole e quegli esiti tipicamente

1 Il video, il primo di due, è stato realizzato da Hapax Editore per conto della Regione Piemonte. Il progetto, per mancanza di fondi, non è ancora stato concluso e divulgato.

(3)

monregalesi che emergono qua e là, innervando il dire poetico di una ruvida forza vitale. Forza che Barbafiòre e gli altri poeti della scuola di Mondovì che come lui hanno abbandonato la koiné torinese, attingono proprio dall’adozione di una lingua che è, innanzitutto, la loro lingua, quella delle ferite antiche per dirla con Meneghello, ed è anche lingua che nello sforzo di liberarsi dai suoi vincoli, trova la cifra della sua universalità.

Riferimenti

Documenti correlati

per posto letto turistico occupato (6) Tale indice fornisce una stima della produzione di RU imputabili al set- tore ricettivo, non essendo quantificabile la produzione di

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA SARDEGNA.. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE ITC 1 CHIRONI

For instance, the studies differ in their definitions of disability, their definitions of violence (e.g., intimate partner violence, domestic violence), the types

As we have seen the location of villages also relates to the distribution of field systems. 11 plots the prevalence of field enclosures and mapped terraces at different distances

Il Corecom Emilia-Romagna nel rigoroso rispetto della normativa europea, nazionale e regionale assicura una tutela effettiva degli interessi dei consumatori e utenti, garantendo

Il Corecom Emilia-Romagna nel rigoroso rispetto della normativa europea, nazionale e regionale assicura una tutela effettiva degli interessi dei consumatori e utenti, garantendo

Il Corecom Emilia-Romagna nel rigoroso rispetto della normativa europea, nazionale e regionale assicura una tutela effettiva degli interessi dei consumatori e utenti, garantendo

A seguito di quanto comunicato il 27 marzo, nonché il 10 e 19 luglio u.s., si rende noto che - essendosi avverate tutte le condizioni sospensive contrattualmente previste - il Banco