L'universo intorno a noi
La sfera celeste è come un'enorme sfera cava in apparente rotazione intorno a noi. Osservando il cielo è
possibile distinguere le stelle, puntiformi; le galassie, che sembrano delle nubi ma sono aggregati di miliardi di stelle ancora più distanti; i pianeti, in alcuni casi molto ben visibili, che sono corpi celesti opòchiappartenenti al sistema solare, e i satelliti che vi ruotano intorno. Le stelle non variano le loro distanze relative e sono perciò dette stelle fisse, mentre i pianeti, il Sole e la Luna cambiano nel tempo la loro posizione. Le costellazioni insiemi di stelle visibili a occhio nuda, apparentemente vicine tra loro per un effetto prospettico.
Come possono essere classificate le stelle?
La classificazione stellare è generalmente basata sulla temperatura superficiale delle stelle, che può essere stimata mediante la legge di Wien a partire dalla loro emissione luminosa. La temperatura superficiale è all'origine del colore dell'astro] e di diverse particolarità spettrali, che consentono di dividerle in classi, a ciascuna delle quali è assegnata una lettera maiuscola. I tipi spettrali più utilizzati sono, in ordine decrescente di temperatura: O, B, A, F, G, K, M; in lingua inglese è stata coniata una frase per ricordare facilmente questa scala: Oh Be A Fine Girl, Kiss Me. Le stelle di tipo O, di colore blu-azzurro, sono le più massicce e luminose, visibili da grandissime distanze, ma anche le più rare; quelle di tipo M, rosse e solitamente grandi appena da permettere che abbia inizio la fusione dell'idrogeno nei loro nuclei, sono invece le più frequenti. Esistono poi diversi altri tipi spettrali utilizzati per descrivere alcuni tipi particolari di stelle: i più comuni sono L e T, utilizzati per classificare le nane rosse meno massicce più fredde e scure (che emettono principalmente nell'infrarosso) e le nane brune; di grande importanza sono anche i tipi C, R e N, utilizzati per le stelle al carbonio, e W, utilizzato per le caldissime ed evolute stelle di Wolf-Rayet.
Ogni tipo spettrale è ulteriormente suddiviso in dieci sottoclassi, da 0 (la più calda) a 9 (la meno calda). Per esempio, il tipo A più caldo è l'A0, che è molto simile al B9, il tipo B meno caldo. Questo sistema dipende strettamente dalla temperatura superficiale della stella, ma perde valore se si considerano le temperature più alte; tant'è che non sembrano esistere stelle di classe O0 e O1.[51] Tale classificazione è detta
classificazione spettrale di Morgan-Keenan-Kellman.
Caratteristiche delle differenti classi spettrali nella sequenza principale [52] ClasseTemperatura (K) Colore Massa (M☉) Raggio (R☉) Luminosità (L☉) Linee di assorbimento Esempio O 28 000 - 50 000 Blu-azzurro 16 - 150 15 fino a 1 400 000 N, C, He e O 10 Lacertae B 9 600 - 28 000
Bianco-azzurro 3,1 - 16 7 20 000 He, H Regolo
A 7 100 - 9 600 Bianco 1,7 - 3,1 2,1 80 H Altair
F 5 700 - 7 100
Bianco-giallastro 1,2 - 1,7 1,3 6
Metalli: Fe, Ti, Ca, Sr
e Mg Procione G 4 600 - 5 700 Giallo 0,9 - 1,2 1,1 1,2 Ca, He, H e altri Sole
K 3 200 - 4 600 Arancione 0,4 - 0,8 0,9 0,4 Metalli + TiO2 α Centauri B M 1 700 - 3 200 Rosso 0,08 - 0,4 0,4 0,04 Come sopra Stella di
Barnard Le stelle possono essere anche suddivise in gruppi in base agli effetti, strettamente dipendenti dalle dimensioni spaziali dell'astro e dalla sua gravità superficiale, che la luminosità sortisce sulle linee spettrali. Identificate da numeri romani, le classi di luminosità sono comprese tra la 0 (ipergiganti) e la VII (nane bianche), passando per la III (giganti) e la V (la sequenza principale, che comprende la maggior parte delle stelle, tra cui il Sole); tale classificazione è detta classificazione spettrale di Yerkes.[La classificazione di certe
stelle richiede l'uso di lettere minuscole per descrivere alcune situazioni particolari rilevate nei loro spettri: ad esempio, la "e" indica la presenza di linee di emissione, la "m" indica un livello straordinariamente alto di metalli e "var" indica una variabilità nel tipo spettrale.[ Le nane bianche godono di una classificazione a parte. Indicate genericamente con la lettera D (che sta per l'inglese dwarf, nano), sono a loro volta suddivise in sottoclassi che dipendono dalla tipologia predominante delle linee riscontrate nei loro spettri: DA, DB, DC, DO, DZ e DQ; segue poi un numero che identifica la temperatura del corpo celeste.[
Quali sono le fasi della vita di una stella?
Le stelle si originano da enormi nubi di gas e polveri che si contraggono sotto l'effetto della forza gravitazionale esercitata dai materiali che le costituiscono. Se nelle regioni centrali della nebulosa la
temperatura raggiunge i 10 milioni di gradi, hanno inizio le reazioni di fusione dell'idrogeno, che si trasforma in elio con produzione di energia: contrazione ed espansione si bilanciano e la stella è stabile. Quando la stella ha consumato tutto l'idrogeno del nucleo, comincia a contrarsi per l'effetto della gravità: in base alla sua massa può diventare alla fine una nana bianca le poi spegnersi) oppure una stella di neutroni o un buca nero.
Che cosa sono le galassie e che tipi di galassie esistono?
La Via Lattea è la galassia a cui apparteniamo, ma ne esistono miliardi nell'universo, con forme differenti (a spirale, a spirale barrata, ellittiche, irregolari).
Che cosa afferma le la teoria del Big Bang?
Si è ipotizzatoche l'universo abbia avuto origine da un piccolissimo punta dello spazio, in seguito a un'esplosione, il Big Bang, avvenuto circa 13,7 miliardi di anni fa.
Come si è formato il sistema solare? Il sistema solare deriva da una nebulosa in contrazione. Al centro si innescarono i processi di fusione nucleare e si formò il Sole, nelle zone più vicine al Sole si condensarono gli elementi e i composti più pesanti e si formarono i pianeti rocciosi/ o terrestri, nelle zone più lontane si condensarono acqua, ammoniaca e metano e si formarono i pianeti gioviani.
Come è fatto il Sole?
Il Sole è formato principalmente da idrogeno ed elio. Il nucleo è la zona centrale dove avvengono i processi di fusione nucleare. La zona radiativa assorbe l'energia prodotta dal nucleo trasmettendola verso l'esterno; nella zona convettiva il trasporto di energia avviene per mezzo di moti convettivi. La foto sfera è costituita da gas e in essa sono presenti le macchie solari. La cromosfera è visibile unicamente durante le eclissi di Sale e in essa si osservano protuberanze e avvallamenti. La corona solare, costituita da gas rarefatti, disperde nello spazio il vento solare.
Che cosa affermano le leggi di Keplero?
I legge: i pianeti descrivono intorno al Sole orbite a forma d ellisse in cui il Sale occupa uno dei fuochi. Il legge: il segmento che unisce il centro del Sale al centro di pianeta, descrive aree uguali in tempi uguali. III legge: il quadrato del tempo impiegato da un pianeta a percor rere la sua orbita intorno al Sole è proporzionale al cubo della suc distanza media dal Sole.
Quali tipi di pianeti esistono?
Mercurio, Venere, Terra e Marte sano detti pianeti di tipo terrestre mentre Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono pianeti di tipo gioviano. Plutone, Cerere ed Eris sono pianeti nani.
Quali ipotesi si fanno sul futuro dell'universo?
L'universo nel futuro potrà continuare a espandersi indefinitamente (universo aperto), oppure comincerà a contrarsi, per tornare a concentrarsi in un punta (universo chiuso) e dare origine a un nuovo Big Bang. Quali corpi celesti costituiscono il sistema solare?
Il sistema solare è un insieme di corpi celesti che comprende il Sole, otto pianeti, 3 pianeti nani e almeno 54 satelliti principali, migliaia di asteroidi e una grande quantità di frammenti rocciosi e ammassi di ghiaccio meteore e comete.
Che cosa sono le comete e le meteore? Le comete sono costituite da un nucleo solido di poche decine di km di diametro, contenente frammenti rocciosi, metalli, metano, acqua e anidride carbonica congelate Le meteore o "stelle cadenti" sono fenomeni luminosi provocati dall'impatto con l'atmosfera di frammenti di comete o di asteroidi che si incendiano per l'attrito, consumandosi completamente
Quali sono le proprietà ideali di una carta geografica?
Le carte geografiche sono rappresentazioni ridotte, approssimate e simboliche di una zona più o meno vasta della superficie terrestre. Una carta geografica ideale ("esatta") dovrebbe possedere tre requisiti: equidistanza (rapporto
inalterato tra le distanze reali e quelle sulla carta), equivalenza (rapporto costante tra le aree reali e quelle rappresentate graficamente), isogonia (conservazione della forma delle figure proiettate).
Quali sono i due tipi di scala?
La scala numerica esprime il rapporto tra l'unità di lunghezza della corto (01 numeratore) e la
corrispondente lunghezza reale sulla superficie terrestre (a) denominatore). La scala grafica è costituita da un segmento, a sua volta suddiviso in altri segmenti minori di uguale lunghezza, che corrispondono, singolarmente o sommati, a una particolare distanza reale, riportata sopra di essi.
Quali sono i diversi tipi di carte (in base alla scala e al contenuto)?
In base alla scala distinguiamo tra piante e mappe (con scala superiore a 1: 10 000), carte topografiche (tra 1: 10 000 e 1: 150 000), carte corografiche (tra 1: 150 000 e 1:1 000 000, raffigurano regioni o piccoli Stati), carte geografiche (scala minore di1:1 000000).
In base al contenuto distinguiamo carte generali ("fisiche" o "politiche"), carte speciali (nautiche, stradali o turistiche, aeronautiche), carte tematiche (antropiche, come le carte demografiche ed etniche, della vegetazione, economiche). Qual è la differenza tra proiezioni pure (prospettiche e di sviluppo), modificate e convenzionali?
Le proiezioni geografiche permettono di trasferire su di un piano una superficie curva, come quella terrestre. Si
distinguono proiezioni pure (prospettiche e di sviluppo, che seguono fedelmente i principi geometrici della proiezione), proiezioni modificate (come quella di Mercatore, che attuano correzioni della proiezione e dell'equazione cartografica, per ridurre le deformazioni che derivano dall'impossibilità di sviluppare una sfera in un piano) e proiezioni convenzionali (che non sono vere proiezioni geometriche).
Quali sono le tecniche di telerilevamento?
Per costruire le carte geografiche, nel passato 'si utilizzava il rilevamento topografico, ora sostituito dal telerilevamento per mezzo di macchine fotografiche, telecamere e altri strumenti di rilevazione montati su aerei o satelliti.
Che cos’è e a cosa serve il simbolismo cartografico?
Il simbolismo cartografico consiste nell’uso di segni convenzionali per rappresentare gli oggetti geografici presenti sul territorio (rilievi, fiumi, laghi, vie di comunicazione, costruzioni vegetazione, confini politici e amministrativi,città, ecc..). Il rilievo si rappresenta con il tratteggio, lo sfumo, le tinte altimetriche e le isoipse.
Quali sono le caratteristiche della Carta topografica d'Italia?
La Carta topografica d'Italia UTM si compone di 285 fogli cc scala 1: 100 000; ogni foglio è suddiviso in 4 quadranti con scala 1:50 000 e ogni quadrante a sua volta viene suddiviso in 4 tavolette con scala 1:25 000.