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Organizzazione sanitaria - La gestione delle aziende ospedaliere

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(1)

Insegnamento di

Organizzazione sanitaria

(Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico)

(2)

2

Strumenti didattici

Alberto ONETTI – Andreas GREULICH, La gestione delle aziende

ospedaliere. Teoria, strumenti e casi. Insubria University Press,

2005 (in corso di pubblicazione)

Maurizio E. MACCARINI, Il sistema sanitario europeo: solidarietà

e sussidiarietà – Capitolo 5 (pp. 133-163). In: L. VIOLINI (a cura

di), Sussidiarietà e decentramento, Approfondimenti sulle

esperienze europee e sulle politiche regionali in Italia, Guerini e

Associati, Milano, 2003.

Maurizio E. MACCARINI – Alberto ONETTI, Health Expenditure

and Organisational Model (Section 1). In: INTERNATIONAL CENTER FOR STUDIES AND RESEARCH IN BIOMEDICINE; Health Systems in Industrialised Countries, Cacucci Editore, Bari, 2000.

(3)

3

Indice

INTRODUZIONE

PARTE I – Il sistema sanitario: spesa sanitaria e modelli organizzativi

Uno schema di classificazione dei sistemi sanitari

PARTE II – La definizione della strategia per un ospedale

Che cos’è la strategia?

La definizione della strategia per un ospedale: analisi competitiva e scelte di posizionamento

L’analisi delle attività ospedaliere (processi) La catena del valore

Il posizionamento competitivo

L’analisi esterna: le specificità del settore sanitario L’analisi esterna: le dinamiche competitive

La pianificazione strategica

(4)

INTRODUZIONE

(5)

5

L’Economia

L’economia

come

scienza

non

si

caratterizza attraverso una delimitazione del

proprio oggetto di studio a quei soli fenomeni

del vivere associato che nel linguaggio

corrente si conviene di definire “economici”,

ma si estende, come metodo di analisi

basato sulla teoria della scelta, a

pressoché ogni azione umana.”

Grillo M., Introduzione, in Coase R. H., Impresa, mercato e diritto, Il Mulino, Bologna, 1995.

(6)

6

L’Economia della salute

L’economia della salute è stata definita

come l’applicazione degli strumenti

di analisi propri della scienza

economica a quel particolare bene, di

estremo valore per l’uomo, rappresentato

dalla salute.

Brenna A., Manuale di Economia Sanitaria, Cis Editore, Milano, 1999.

(7)

7

L’Economia sanitaria

L’economia sanitaria (o economia dei

servizi sanitari) rappresenta

l’applicazione degli strumenti di analisi

propri della scienza economica ai servizi

sanitari.

Brenna A., Manuale di Economia Sanitaria, Cis Editore, Milano, 1999.

(8)

8

Equità e universalità

Il contributo dell’economista (approccio

classico):

L’organizzazione di sistemi integrati di

produzione sanitarie in grado di assicurare

un livello di servizio adeguato su tutto il

territorio nazionale;

L’ideazione di meccanismi di finanziamento

in grado di socializzare e redistribuire il

costo delle prestazioni sanitarie.

(9)

9

I modelli di sistema sanitario

Sistemi sanitari

individualistici

Il rischio economico grava sul singolo individuo

sistema responsabilizzante per l’individuo

sistema iniquo a livello sociale

Molteplicità degli

acquirenti/ /finanziatori

il potere contrattuale è

detenuto dai

produttori/venditori di cure prezzi più alti

onorari professionali relativi più elevati

Sistemi sanitari solidaristici Il rischio economico è

redistribuito

dai “sani” ai “malati” dai “ricchi” ai “poveri”

Unico acquirente o sistema integrato di acquirenti

il potere contrattuale è detenuto dall’unico compratore

prezzi più bassi onorari

professionali relativi più bassi

Due forme diverse:

INSURANCE-BASED MODEL

sistemi mutualistici obbligatori per la totalità della popolazione (Europa continentale)

TAX BASED MODEL

servizi sanitari nazionali (Nord Europa, Paesi mediterranei)

(10)

10

Anni settanta

Viene apertamente teorizzata la traduzione sul piano politico del principio base della tradizionale

deontologia medica:

Il professionista deve dedicare ogni

possibile sforzo per migliorare le

condizioni di salute di ogni paziente

Presuppone la disponibilità di risorse umane,

finanziarie, tecnologiche e organizzative infinite e infinitamente flessibili nel tempo e nello spazio.

(11)

11

Spesa sanitaria come

variabile indipendente

L’entità della spesa sanitaria pubblica

assume di fatto il ruolo di variabile

indipendente rispetto alla

programmazione economica del

paese, compromettendo la possibilità di

(12)

12

Manovre di contenimento

della spesa sanitaria

Problemi strutturali:

invecchiamento della popolazione

rallentamento del ritmo di crescita economico

meccanismo del terzo pagante

ruolo del progresso tecnologico

necessità di preservare il modello sociale

spesa sanitaria pubblica, privata e

(13)

13

Soluzione

Economista aziendale vs. economista

pubblico

Razionalità economica a livello di unità

governabili (non di sistema)

Riforma manageriale:

Azienda come luogo nel quale perseguire

efficienza, efficacia ed equilibrio di bilancio

(14)

14

Azienda:

le condizioni per l’esistenza

La moderna teoria

economico-aziendale ravvisa l’esistenza di

azienda solo laddove fattori

produttivi organizzati siano posti

nella sfera di controllo di un

(15)

15

Azienda:

le condizioni per l’esistenza

individuazione

di

un

responsabile

aziendale che operi con un elevato grado

di

autonomia

e

responsabilità

organizzativa e gestionale

misurazione dei risultati in termini

economici e finanziari secondo schemi

condivisi

introduzione degli strumenti di controllo di

gestione,

quali

budget,

contabilità

analitica, reporting

(16)

16

Azienda:

i due fronti dell’aziendalizzazione

Tecniche gestionali

budget contabilità analitica reporting activity based management reingenerizzazione gestione per processi

total quality management outsourcing

networking

project financing

ecc..

Elaborazione strategica

punti di forza, punti di debolezza

definizione di business (tecnologia, funzioni

servite, area geografica) posizionamento strategico sistema del valore (make or buy)

integrazione, disintegrazione

alleanze e altre relazioni con il mondo esterno

competitori diretti e indiretti

(17)

PARTE I

Il sistema sanitario: spesa sanitaria e

modelli organizzativi

(18)

L’emergere di nuovi modelli

di competizione in sanità

(19)

19

IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA’

Il principio di sussidiarietà rappresenta un principio

complementare a quello di responsabilità

Esso afferma che le comunità di ordine superiore

debbono farsi carico delle problematiche che non

possono essere convenientemente affrontate dalle

comunità di ordine inferiore

COROLLARIO IMPORTANTE

Le comunità di ordine superiore non devono però

occuparsi delle questioni che le comunità di ordine

inferiore sono in grado di affrontare e risolvere con le

loro forze

(20)

20

SUSSIDIARIETA’

SUSSIDIARIETA’

ORIZZONTALE

Principio che regola i

rapporti tra gli enti

pubblici territoriali

Quartiere, Comune, Comprensorio, Provincia, Regione, Stato, Organizzazioni internazionali

SUSSIDIARIETA’

ORIZZONTALE

Riguarda il rapporto

tra ente pubblico e le

organizzazioni di

varia natura

all’interno delle quali i

cittadini liberamente

si aggregano

(21)

21

UNIONE EUROPEA E

SUSSIDIARIETA’

Con il recente rilancio del principio di

sussidiarietà, l’Europa sembra aver trovato

un metodo adeguato per affrontare la crisi

generalizzata dei sistemi sanitari.

Non si tratta ancora di una soluzione

compiuta, bensì di un metodo per affrontare

la complessa questione della riforma

sanitaria che sembra rivelarsi efficace.

(22)

22

I punti di riferimento del

modello europeo



il federalismo (sussidiarietà verticale), che consiste

nel permettere alle singole comunità nazionali e locali di

sperimentare in modo flessibile i modelli e i tentativi di

risposta che questi ultimi ritengono adeguati;

la sussidiarietà orizzontale, che mira a valorizzare e

inserire all’interno del sistema sanitario pubblico tutte le

istituzioni e gli organismi che operano efficacemente sul

territorio, anche se questi ultimi non appartengono

all’amministrazione pubblica;

il solidarismo, che rappresenta il quadro di riferimento

all’interno del quale le amministrazioni nazionali e locali

si muovono per sperimentare i loro modelli, e

(23)

23

Europa: laboratorio istituzionale

L’Europa si trasforma pertanto in un

“laboratorio istituzionale” all’interno

del quale, molto più di quanto accada

in altre aree del mondo, si assiste a un

progressivo e complesso processo di

trasformazione, che tende

a ridurre le distanze tra i due modelli

tradizionali (

INSURANCE-BASED MODEL e TAX BASED MODEL)

a fare emergere soluzioni concrete che

rappresentano commistioni tra i vecchi

modelli e le nuove soluzioni, teorizzate ma

non ancora compiutamente realizzate.

(24)

24

Due chiavi di lettura della

trasformazione in atto

Il cambiamento delle priorità di

programmazione in materia

sanitaria

Le strategie di contenimento dei

costi e di miglioramento del servizio

adottate

(25)

25

Il cambiamento delle priorità di

programmazione in materia sanitaria

Nel nuovo contesto internazionale di competizione tra sistemi, l’obiettivo tradizionale di estensione delle opportunità di fruizione dei servizi sanitari cede progressivamente la sua posizione prioritaria all’obiettivo del contenimento della spesa sanitaria pubblica e complessiva.

La disputa intellettuale e politica per stabilire quale dei due modelli istituzionali sia il più adatto a garantire i valori tipici della socialità europea, si è trasformata progressivamente in una sorta di “mutuo riconoscimento” della idoneità (almeno potenziale) di entrambi i modelli sperimentati in Europa a garantire il perseguimento dei diritti sociali e dei valori solidaristici che caratterizzano la società europea. Entrambi gli approcci però risultano deboli e insufficienti quando si tratta di conseguire gli obiettivi di contenimento della spesa e di soddisfazione delle esigenze degli utenti, secondo la più moderna accezione di “customer satisfaction”.

(26)

26

Le strategie di contenimento dei costi

e di miglioramento del servizio

adottate

Le strategie che si proponevano di perseguire il contenimento dei costi e il miglioramento del servizio attraverso la regolazione sono state progressivamente superate da approcci che mirano a conseguire gli stessi obiettivi attraverso la competizione,

stimolando negli operatori comportamenti efficienti e virtuosi e in linea con gli obiettivi generali.

In questo contesto l’introduzione di meccanismi di competizione all’interno di entrambi i modelli istituzionali adottati rappresenta una prospettiva più promettente rispetto al dibattito sulla

superiorità dell’uno o dell’altro modello istituzionale.

L’esperienza storica ha mostrato, inoltre, come i fallimenti dello

“stato” come meccanismo regolatore dei rapporti siano altrettanto frequenti dei fallimenti del “mercato”.

(27)

27

I nuovi modelli della

competizione in sanità

Il modello della competizione pubblica

(o dei mercati pianificati)

Il modello dei mercati misti (o mercati

interni)

Il

paradigma

della

managed

(28)

28

La competizione pubblica

Il paradigma della competizione pubblica (o

dei mercati pianificati) prevede

l’introduzione di meccanismi competitivi

all’interno di un sistema sanitario pubblico

sul versante dell’erogazione dei servizi

sanitari.

Il meccanismo concorrenziale introdotto si

fonda sulla libertà di scelta del paziente

che può decidere di farsi curare dove

desidera e da chi desidera nell’ambito del

panel degli erogatori pubblici a

disposizione (medici, ospedali o altre

tipologie di erogatori).

(29)

29

La competizione pubblica (2)

I tre elementi cardine del modello

sono:

la presenza di istituzioni fornitrici di

servizi a proprietà e gestione pubblica;

la libera scelta da parte del paziente

delle istituzioni alle quale rivolgersi;

il finanziamento degli erogatori per

mezzo di budget flessibili, collegati al

volume di assistenza erogata (quota di

“mercato” acquisita).

(30)

30

I mercati misti

Il paradigma dei mercati misti (o mercati interni) si fonda sul principio base della separazione di ruoli tra finanziatore (acquirente) ed erogatori (fornitori) di servizi sanitari, cioè fra la domanda e l’offerta di cure. Le istituzioni finanziatrici sono chiamate a remunerare gli erogatori per le prestazioni rese da questi ultimi a favore dei pazienti. Svolgono cioè il ruolo di

third party payors.

L’erogazione di servizi sanitari viene svolta sia da istituzioni pubbliche sia da istituzioni private o semplici professionisti ammessi al mercato interno, il che amplia le opportunità di scelta del paziente.

Il meccanismo di finanziamento si fonda sulla remunerazione delle prestazioni erogate nell’ambito di un rapporto contrattuale tra l’amministrazione finanziatrice e i singoli erogatori.

(31)

31

I mercati misti (2)

I requisiti base del modello dei mercati misti

sono:

il pluralismo delle istituzioni fornitrici di servizi

(pubbliche, private e non profit);

la presenza di un soggetto terzo pagante (third

party payor) indipendente;

la libera scelta da parte del paziente del medico

e del luogo di cura;

il finanziamento a prestazione degli erogatori, in

base a tariffe

prestabilite.

(32)

32

I mercati misti (2)

Per il buon funzionamento del modello

occorre prevedere meccanismi in grado:

 di realizzare una reale parità di trattamento tra le diverse categorie di operatori (pubblici e privati accreditati) che operano sul mercato interno;

 di configurare l’accreditamento come un diritto per gli operatori privati che soddisfano i requisiti;

 di ottenere una totale indipendenza dell’amministrazione pubblica che svolge il ruolo di

third party payor e le amministrazioni pubbliche

(33)

33

La managed competition

Il paradigma della managed competition

si fonda sulla netta separazione di due

funzioni:

 la regolazione del mercato, che è svolta da soggetti detti sponsor;

l’offerta di piani assicurativi integrati (managed

care plans), che consiste nell’organizzare e

remunerare un network di erogatori di servizi di cura, e può essere svolta da Managed Care

Organizations (MCOs) o da compagnie di

(34)

34

Lo sponsor

La funzione dello sponsor è quella di agire da agente collettivo della domanda di assicurazione sanitaria.

Il suo scopo è quello di accrescere il potere contrattuale degli acquirenti al fine di esercitare una maggiore

pressione competitiva sul mercato e controbilanciare il potere contrattuale dei soggetti che offrono i piani

assicurativi integrati.

Il ruolo di regolatore del mercato consiste nell’indurre la competizione sui prezzi, sulla qualità dei servizi erogati e sull’estensione della coperture offerte. Inoltre, la sua forza contrattuale consente allo sponsor di imporre alle controparti il rispetto di regole di equità e di non

(35)

35

Lo sponsor in Europa

I principi della managed competition si prestano ad essere introdotti in qualunque schema istituzionale, come dimostra il fatto che nei concreti tentativi di applicazione di questo modello il ruolo di sponsor è stato di volta in volta affidato sia a soggetti pubblici (stato, enti pubblici territoriali, specifici programmi pubblici) sia a soggetti privati (mutue, datori di lavoro, e alle loro espressioni collettive).

Nel contesto europeo, pertanto, la managed competition non potrebbe prescindere dalla previsione di un penetrante intervento dello stato in qualità di regolatore dell’offerta di schemi alternativi di coperture sanitarie in competizione tra loro.

(36)

36

La competizione tra erogatori

Il secondo livello di competizione è quello

tra produttori/erogatori di servizi sanitari.

Questi ultimi competono tra loro per

assicurarsi le risorse finanziarie delle

MCO, o dei diversi soggetti che offrono i

piani assicurativi.

La competizione tra erogatori nell’ambito

di uno schema di finanziamento ricalca

esattamente lo schema dei mercati

interni descritto al paragrafo precedente

(37)

37

CONCLUSIONI

Si è sostenuto da più parti che l’enfasi nei confronti della competizione, della privatizzazione e del contenimento dei costi nei sistemi sanitari europei avesse avviato una fase di convergenza del modello solidaristico europeo verso il modello individualista statunitense, che da più tempo era impegnato su questi fronti.

Il bilancio ad oltre un decennio dalla prima introduzione di meccanismi di competizione nei sistemi sanitari di molti paesi d’Europa sembra smentire radicalmente questa ipotesi.

Si può invece affermare che l’Europa, valorizzando la sua organizzazione fondata sul pluralismo istituzionale e sulla sussidiarietà abbia assunto un ruolo di laboratorio d’avanguardia, facendo proprie e sperimentando soluzioni innovative, frutto anche di idee nate oltreoceano, ma destinate a produrre soluzioni più fertili in un contesto solidarista.

(38)

38

CONCLUSIONI (2)

La disamina dei nuovi paradigmi di

competizione in sanità - immuni da

cedimenti a una visione mercantile

dell’erogazione

di

prestazioni

sanitarie - evidenzia chiaramente

come

questi

si

collochino

perfettamente

nel

solco

della

tradizione sussidiaria e solidale che

rappresenta

il

comune

(39)

PARTE II

La definizione della strategia per un

ospedale

1. Che cos’è la strategia?

2. La definizione della strategia per un ospedale: analisi competitiva e scelte di posizionamento

2.1. L’analisi delle attività ospedaliere (processi) 2.2. La catena del valore

2.3. Il posizionamento competitivo

2.4. L’analisi esterna: le specificità del settore sanitario 2.5. L’analisi esterna: le dinamiche competitive

(40)

40

1. Cosa significa fare

strategia?

la strategia non e’ un regolamento, un piano o un insieme di istruzioni ma…

e’ il tema unificante che indirizza e rende coerenti le decisioni adottate da un’ organizzazione o da una persona

la strategia rappresenta il tentativo di dare razionalità all’azione

la radice della strategia può essere l’intuizione (che non si insegna o e’ molto difficile insegnare) ma,

successivamente, anche l’intuizione deve essere tradotta in un piano razionale d’azione

La strategia va continuamente rimodellata (“strategia emergente”)

(41)

41

2. L’analisi dell’attività

ospedaliera

L’ospedale è un’azienda multiprodotto e

multiprocesso

Multiprodotto

In un certo senso il numero di linee di produzione coincide con il numero di pazienti ricoverati

(ciascun paziente presenta esigenze peculiari) E’ possibile raggruppare i pazienti/linee di

produzione in classi omogenee sulla base di criteri condivisi

Multiprocesso

Svolge una pluralità di attività mediche e

chirurgiche, di base e specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, di ricerca scientifica e di formazione

(42)

42

L’analisi per processi

L’ospedale è un’azienda che pone in

essere uno o più processi produttivi al

fine di conseguire i propri obiettivi

istituzionali

Gli obiettivi istituzionali di un ospedale

consistono nella risoluzione delle problematiche

sanitarie di cui i pazienti sono portatori.

I “prodotti” dell’ospedale possono essere

interpretati come il risultato della combinazione

di uno o più processi produttivi

(43)

43

La catena del valore

La catena del valore (Porter, 1985) analizza le

diverse attività aziendali in funzione del contributo apportato da ciascuna al conseguimento degli

obiettivi

Occorre pertanto analizzare le attività ospedaliere in considerazione:

del loro posizionamento all’interno della combinazione produttiva complessiva posta in essere dall’ospedale

del ruolo svolto da ciascuna nella realizzazione dei risultati aziendali

L’individuazione e la ricomposizione dei processi svolti all’interno dell’ospedale risultano essenziali:

per definire le strategie

(44)

44

La catena del valore (2)

La catena del valore (Porter, 1985)

analizza le diverse attività aziendali in

funzione del contributo apportato da

ciascuna al conseguimento degli obiettivi

aiuta ad individuare quali siano le fonti

del vantaggio competitivo, pervenendo

ad una distinzione delle funzioni in due

gruppi:

attività primarie

attività di supporto

(45)

45

La catena del valore

generica

ATTIVITA’ INFRASTRUTTURALI GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA APPROVVIGIONAMENTO Logistica in entrata Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi A T T IV IT A P R IM A R IE A T T IV IT A D I S U P P O R T O M A R G IN E M A R G IN E

(46)

46

La catena del valore in

ospedale

Occorre pertanto analizzare le attività

ospedaliere in considerazione:

del loro posizionamento all’interno della

combinazione produttiva complessiva posta in essere dall’ospedale

del ruolo svolto da ciascuna nella realizzazione dei risultati aziendali

L’individuazione e la ricomposizione dei

processi svolti all’interno dell’ospedale

risultano essenziali:

per definire le strategie

(47)

47

La catena del valore per una

azienda sanitaria

(48)

48

La catena del valore in

ospedale

ATTIVITA’ PRIMARIE

Attività

strettamente

necessarie

all’erogazione del

servizio (o dei

servizi) oggetto di

fornitura da parte

dell’ospedale

ATTIVITA’ DI SUPPORTO Attività avente carattere infrastrutturale e finalizzate ad ottimizzare lo svolgimento di singole attività primarie o dell’intero processo di produzione dei servizi

(49)

49

Le attività primarie

Il processo di erogazione del trattamento ospedaliero può essere scomposto nelle seguenti fasi operative:

Prenotazione/accettazione Diagnosi Anamnesi Terapia Riabilitazione Dimissione

La successione delle fasi non risponde ad un rigido ordine sequenziale in quanto sono possibili anticipi o ripetizioni di fasi operative

Ad esempio l’attività diagnostica, che logicamente dovrebbe precedere il momento del ricovero, in molti casi viene effettuata dopo lo stesso (urgenze) Ad esempio l’attività di riabilitazione può essere erogata sia prima sia dopo la dimissione del paziente

(50)

50

La filiera produttiva in sanità

Prevenzione Diagnosi

Terapia

Riabilitazione

Le fasi del trattamento ospedaliero si inseriscono nel più generale processo produttivo sanitario che prevede:

PREVENZIONE

Primaria: interventi volti a rimuovere il rischio

malattia (non fanno capo solo all’amministrazione sanitaria

Secondaria: profilassi e diagnosi precoce DIAGNOSI e RIABILITAZIONE

(51)

51

L’area di azione tipica

dell’ospedale

L’area di azione tipica dell’ospedale per

acuti è focalizzata sugli interventi “

a

malattia manifesta

” (Brenna, 1999)

Pertanto la gestione caratteristica dell’azienda ospedaliera tipicamente non si posizione né

all’inizio (assistenza ambulatoriale) né al termine del processo di cura (medicina riabilitativa)

Ciò non esclude che l’ospedale possa estendere il proprio raggio d’azione sia a monte sia a valle

della filiera produttiva sanitaria integrando le attività tipiche dei centri ambulatoriali e/o degli istituti di riabilitazione

(52)

52 PREVENZIONE ASSISTENZA PRIMARIA ASSISTENZA STAZIONARIA ASSISTENZA RIABILITATIVA AMMINISTRAZIONE SANITARIA MEDICI AMBULATORIALI OSPEDALI ISTITUTI DI RIABILITAZIONE

(53)

53

Il processo di trattamento

ospedaliero standard

Individuare un processo di trattamento

ospedaliero standard è possibile solo a

livello teorico

(54)
(55)

55

La pianificazione strategica

ANALISI INTERNA ANALISI INTERNA ANALISI ESTERNA ANALISI ESTERNA MISSION MISSION STRUTTURA ORGANIZZATIVA STRATEGIA OBIETTIVI

(56)

56

La sanità è una funzione di pubblico interesse

soggetta a stringente regolamentazione

In sanità i modelli di mercato funzionano

male (Robinson and Luft, 1985 and 1987;

Zwanziger and Melnick, 1998; Arnould and

DeBrock, 2002) in quanto presuppongono

transazioni frequenti e l’assenza di

asimmetrie informative (Arrow, 1963).

Le specificità del settore

sanitario (1)

(57)

57

Le scelte di posizionamento strategico sono, in

particolare per le aziende operanti all’interno

del sistema di protezione sociale, esposte a

vincoli politici e regolamentari

Le tariffe sono fissate per via regolamentare

(fatta eccezione per i servizi out-of-the-pocket).

Ciò limita le leve strategiche a disposizIone del

management con due ordini di conseguenze:

Essendo fissati i prezzi, l’aumento delle entrate può

avvenire solo attraverso un aumento dei volumi

delle prestazioni erogate, strategia recentemente

contrastata dalla previsione di tetti

L’unica leva di intervento significativa nel breve

periodo resta il taglio dei costi (Fontana e Lorenzoni,

2002)

Le specificità del settore

sanitario (2)

(58)

58

I controlli sull’attività

ospedaliera

• Insediamento (autorizzazione e accreditamento) • Specializzazione (pianificazione ospedaliera) • Investimenti (autorizzazione) CONTROLLI ALL‘ENTRATA • Volumi di prestazioni (budget)

• Qualità e contenuto di prestazioni (standard di prestazione)

• Prezzi di prestazioni (tariffario)

(59)

59

La presenza di meccanismi assicurativi

(third party payment) impatta sulla

relazione di clientela: c’è una

dissociazione tra chi fruisce del servizio

(paziente) e chi paga (payer). Ciò può

creare incentivi alla proliferazione delle

prestazioni (abuso del consumo) oltre a

rendere complessa la definizione di piani

di marketing efficaci.

Le specificità del settore

sanitario (3)

(60)

60

Le prestazioni sanitarie sono prestazioni di servizi e

risentono delle peculiarità a queste associate.

Dissociazione tra momento della produzione e momento del consumo

Immaterialità e difficoltà di valutazione

Inoltre sono prestazioni complesse esposte a forti

asimmetrie informative.

Necessità di intermediazione nella scelta (gatekeeping) Fattori soggettivi ed emotivi (“experience goods” o

“credence goods”) con forti componenti fiduciarie Difficoltà di valutazione dell’efficacia clinica anche a consutivo (se non su orizzonti di medio-lungo periodo)

Le specificità del settore

sanitario (4)

(61)

61

Nelle aziende sanitarie c’è una forte separazione tra

funzioni sanitarie e funzioni amministrative

Questa separazione origina da differenti background

culturali e da obiettivi/priorità diverse

Le decisioni prese dai medici non sempre sono le più convenienti

Alcuni aspetti della relazione medico-paziente possono non

essere più sotto il controllo del medico diventando di comptenza di altri che hanno prioirità diverse

Ciò può generare tensioni che possono compromettere

l’efficacia delle strategie e anche la definizione delle

stesse

Le specificità del settore

sanitario (5)

(62)

62

Determinanti della dinamica

concorrenziale

CONCORRENZA INTERNA AL SETTORE QUADRO REGOLAMENTARE POTERE CONTRATTUALE FORNITORI POTERE CONTRATTUALE PAZIENTI POTERE CONTRATTUALE MEDICI POTERE CONTRATTUALE FINANZIATORI

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