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Il Veronese: opere principali e stile! ⋆ Zebrart.it

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Academic year: 2021

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Scheda didattica

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Paolo Veronese Cena a casa di Levi

Questa tela è stata realizzata nel 1573 per il refettorio della Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia. Il

titolo originario era Ultima Cena ma il pittore fu costretto a cambiarlo in seguito ad un processo del Tribunale della Santa Inquisizione.

La storia del dipinto e il processo

L’Inquisizione, infatti, non comprese per quale motivo il pittore avesse relegato la celebre scena sacra ad un ruolo marginale, circondandola di personaggi minori intenti a conversare e a banchettare. La maggior parte dei personaggi, che veste secondo la moda del Cinquecento, sono stati inseriti dal Veronese subito dopo aver realizzato la scena principale per occupare un largo spazio vuoto: sappiamo questi particolari perché i verbali

del processo, che contengono anche la testimonianza del pittore, si sono conservati fino ad oggi. Dalla loro

analisi emerge con evidenza la consapevolezza dell’autonomia creativa e della fiducia nelle proprie capacità da parte dell’artista, tutte doti che gli hanno permesso di risolvere un problema tangibile ricorrendo alla

licentia di cui parlava Vasari. Il Tribunale dell’Inquisizione condannò Veronese a modificare a proprie spese

il dipinto ma il pittore si limitò a cambiare il titolo: ecco come nasce Cena a casa di Levi. Secondo il Vangelo,

infatti, Levi è il nome di battesimo di Matteo, esattore delle tasse che invitò ad una sfarzosa cena Cristo poco prima di convertirsi e di liberarsi di tutte le proprie ricchezze.

Negli anni Sessanta del Cinquecento, Veronese dipinge diverse opere nelle quali possiamo trovare celebrati i valori e il modo di vivere dei nobili veneziani. Cena a casa di Levi, infatti, rappresenta una delle numerose

occasioni di intrattenimento dell’alta società della Serenissima, ambientata all’interno di uno spazio

architettonico di grande suggestione e dal sapore fortemente scenografico.

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