• Non ci sono risultati.

Editoriale - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Editoriale - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia 2015;41:1-2

editoriale

1

“All The News That’s Fit To Print”

The New York Times

Andrea Piccioli

Direttore Scientifico

Oggi si compie un ulteriore passo innovativo, che investe sia la forma che la so-stanza del nostro periodico. Con questo numero il Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia, inizia un nuovo progetto editoriale, come annunciato nello scorso Congresso Nazionale di Roma. La SIOT intende rilanciare la Rivista della Socie-tà come strumento di comunicazione scientifica all’interno del network dei soci, con più informazioni, confronto ed articoli di qualità. A questo proposito abbiamo deciso di raddoppiare le pagine di ogni singolo numero, portando poi il GIOT da bimestrale a trimestrale.

La prima novità riguarda la grafica della copertina e della struttura interna del gior-nale che abbiamo reso più moderna e accattivante, sperando incontri l’apprezza-mento dei colleghi. Abbiamo usato un “codice” cromatico per identificare le varie sezioni del giornale questo a beneficio di una più agevole fruibilità.

Il core della rivista sarà il Focus, review affidata ad un opinion leader che su un argomento attuale e dibattuto, ci proporrà il suo punto di vista avvalorato dalla let-teratura internazionale per un aggiornamento quanto mai interessante. Accanto a questo abbiamo iniziato a proporre modi diversi di fare informazione scientifica, ne è un esempio l’intervista doppia fra grandi professionisti italiani, che mette il lettore direttamente a contatto con il pensiero di due Scuole prestigiose. Gli articoli origi-nali e i case report rimangono la struttura portante del GIOT e a questo riguardo ci aspettiamo sempre più un coinvolgimento di Scuole e di singoli professionisti. Ad arricchire il tutto nuove rubriche dedicate alla Storia dell’Ortopedia e alla Medicina legale già presenti in questo numero ed a breve anche articoli di tecnica chirur-gica e la presentazione delle novità editoriali nazionali ed internazionali in tema di Ortopedia e Traumatologia. All’interno del volume uno spazio sarà dedicato alle attività prettamente societarie come gli articoli derivanti dalle borse di studio, le linee guida, i protocolli diagnostico-terapeutici che permetteranno di aggiornare e tenere “vivo” il rapporto tra Soci e Società Scientifica. A questo proposito ci è sem-brato importante dare voce alle diverse componenti superspecialistiche afferenti alla SIOT. Questo il senso della rubrica “What’s new” affidata ad una Società che proporrà un up-date sulle ultime acquisizioni scientifiche nel suo specifico ambito di interesse. Iniziamo con l’Europa, ESTROT poi ESSKA, torneremo quindi in Italia con la SICSeG e a seguire tutte le altre o almeno quelle che vorranno partecipare a questa sfida.

A fronte di tante novità ciò che non è cambiato, perché non deve cambiare, è la vocazione del Giornale, che resta solidamente legato allo spirito delle origini. In un periodo “governato” dai grandi editori anglosassoni, è corretto chiedersi quale sia l’attualità e l’opportunità di un giornale nazionale in italiano. La verità è che il GIOT continua a svolgere un ruolo importante per la comunità ortopedica nazionale,

(2)

editoriale A. Piccioli

2

grazie a indiscutibili vantaggi: l’essere scritto, appunto, in italiano e la sua diffusio-ne: 5000 ortopedici ricevono la rivista a casa. Questo dato, da solo, è una grande sfida, ma anche un’opportunità unica.

Insieme al Comitato Editoriale ho cercato quindi di esplorare nuove modalità di comunicazione per soddisfare l’interesse dei lettori e degli autori, in modo da dar loro un buon ritorno per il tempo investito nel curare la rivista, cercando di fare del GIOT uno strumento nuovo e migliore al servizio della comunità ortopedica italiana: un catalizzatore di educazione, formazione ed esperienze scientifiche.

Il nostro auspicio ed obiettivo è quello di dare una prova tangibile che la ricchezza e la vivacità culturale dell’Ortopedia italiana vanno molto al di là dei limiti strutturali e politici in cui spesso si trova “costretta”.

Questo fascicolo segna dunque l’apertura di una “Nuova Serie”. I numeri succes-sivi potranno, sempre nel segno della continuità, apportare alcuni ulteriori cambia-menti, al fine di raggiungere più elevati standard di funzionamento e di garantire sempre meglio, sotto la tutela dei Vicedirettori, del Comitato Scientifico e del Con-siglio Direttivo della SIOT, l’alta qualità dei contenuti.

In conclusione desidero ringraziare l’editore Pacini, che ci accompagna in questo percorso di rinnovamento ed il nuovo Comitato Editoriale che, con entusiasmo e professionalità, sta contribuendo a rinnovare e contiamo migliorare, nel rispetto della sua gloriosa tradizione, questa prestigiosa rivista.

Riferimenti

Documenti correlati

The findings showed that central adiposity, measured by waist circumference, was associated with poorer ANS function at younger but not older ages.. This relationship was observed for

Therefore, in this study we determined Insertion/Deletion (I/D) ACE gene polymorphism and FokI and BsmI VDR gene polymorphisms in cancer patients in order to

This work aims at presenting an example of the advantages given by the combined use of advanced remote sensing techniques, such as Ground-Based Interferometric Synthetic Aperture

Essays Downloaded  from  www.biodir itt ISSN  2284 ‐4503

secondo le regole proprie purché compatibili con l’espletamento delle prestazioni primarie ovvero quelle della didattica e della ricerca. Queste conclusioni non possono comunque

Pointing out the importance to consider the obstacle presence, among the various available numerical approaches, the sole reliable tool able to correctly model

• Physical • Chemical • Linear polymers • Block copolymers • Graft copolymers • Interpenetrating networks (IPNs) • Polyblends • Natural polymers and their derivatives

For each of the three waves of disruptive innovations that have hit this industry over the last fifteen years (i.e., digital music distribution, permanent digital download and