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Caregiver

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Filo di Arianna: un progetto per migliorare le capacità e le competenze del Caregiver

Vincenzo De Falco

Coordinatore Infermieristico A.O. dei Colli Presidio Cotugno Napoli

(2)

Chi è il Caregiver

Deriva da due verbi della lingua Inglese Caregiver: (persona che presta le cure)“ to care” assistere, prendersi cura;

“ to give” dare, fornire …

• Care-giving: insieme di processi assistenziali che vengono forniti ad un soggetto che ha bisogno di cure

Care-givers: coloro che prestano aiuto

Il termine Caregiver è stato introdotto nel 1990 da L. Pearlin

Indica coloro che si occupano di offrire cure ed assistenza ad un’ altra persona

E’ una persona responsabile che in ambito domestico si prende cura di un soggetto non autonomo o disabile.

Talvolta il Caregiver è estraneo al contesto familiare, spesso si tratta di un parente o di una persona amica…

(3)

Cosa fa il Caregiver

Risponde al bisogno di sicurezza del soggetto non autonomo;

Si prende cura della persona malata occupandosi dell’Igiene,

dell’alimentazione, dei trasferimenti e della mobilizzazione;

• Si occupa dell’organizzazione dell’ambiente e delle risorse

necessarie a garantire la migliore qualità di vita del proprio assistito; • Consente alla persona malata di

poter vivere nel proprio ambiente familiare.

• ……

• Da una ricerca del Censis il Caregiver è Donna, con una percentuale che supera l’80% nella fase severa della malattia; • I tempi della cura sono di 7 ore di

assistenza diretta e di 11 ore di sorveglianza, che diventano

rispettivamente di 10 e di 15 ore la settimana …

• Più del 50% delle Donne che

assistono il proprio familiare sono a rischio burn out, non hanno aiuto di alcun genere, scarse relazioni sociali, conflitti in famiglia, e sono molto provate psicologicamente, ed emotivamente (

Burden

).

(4)

UN FLAGELLO MONDIALE !

UN FLAGELLO MONDIALE !

(I DATI A TUTTO IL 2009)

(I DATI A TUTTO IL 2009)

33,3 milioni

33,3 milioni

Dati Epicentro ISS

Dati Epicentro ISS Nord Africa & Medio Oriente

460.000

460.000

America Latina

1.4

1.4

milioni

milioni

Africa Sub-Sahariana

22.5 milioni

22.5 milioni

Caraibi

24

24

0.000

0.000

Nord America

1.2 mil.

1.2 mil.

Europa Occidentale

820.000

820.000

Europa Orient. & Asia Centr.

1.4 milioni

1.4 milioni

Asia dell’Est & Pacifico

770.000

770.000

Sud Asia

7.4

7.4

mil.

mil.

Australia & New Zeland

74.000

74.000

(5)

L’HIV/AIDS

L’HIV/AIDS

IN CAMPANIA

IN CAMPANIA

2414 casi di AIDS a tutto Dicembre 2010

1691 casi (82%) segnalati a Napoli

Il 75% dei casi segnalati a Napoli sono stati diagnosticati

A.O. dei Colli Presidio “COTUGNO”

1300/1400 pazienti con infezione da HIV seguiti presso

le strutture della Campania (60% Ospedale Cotugno)

(6)

Progetto Associazione V.O.L.A.

A.O.dei Colli Presidio Cotugno

Filo Arianna: un progetto per migliorare le capacità

e le competenze del Caregiver

Quando un familiare o una persona amata si “ammala” è come trovarsi in un labirinto. Si perde il senso del come e del perché ci si trova in quella

situazione, e su dove andare per proseguire in questa esperienza nel miglior modo possibile.

Sempre utilizzando la metafora cosa servirebbe a Teseo per uscire dal labirinto?

1) chi conosca la complessità e le trappole di un labirinto (ossia le

conoscenze specialistiche e le competenze relative alla specifica patologia e al relativo percorso di cura)

2) chi dal di fuori analizzi il problema e ricerchi soluzioni (supporto psico-sociale individualizzato)

(7)

Filo Arianna: un progetto per migliorare le capacità e le

competenze del Caregiver

Il Caregiver vive due drammi:

L’accettazione e la condivisione

della malattia del proprio caro • Il Ben-essere e l’equilibrio del

Caregiver è fondamentale quindi anche per il ben- essere della persona malata.

Tre approcci importanti:

1) Informazione

2) Educazione

e

(8)

Obiettivi

Accogliere il disagio ed insegnare le tecniche comunicative e

relazionali più efficienti; • Migliorare le capacità e le

competenze dei caregiver e

sostenerli nei loro compiti di cura; • Supportare i caregiver nella

gestione di particolari situazioni di complessità e fragilità;

Sostenere i familiari delle persone sieropositive con malattia

oncologiche;

• Sportello di ascolto;

• Seminari di Informazione;

• Gruppi di auto aiuto;

• Corsi di Traning Autogeno

• Personale Coinvolto

• Infermieri

• Psicologi

• Oncologi

• Infettivologi

Filo di Arianna: un progetto per migliorare le capacità e le competenze del Caregiver

(9)

(Novak M. e Guest C., Gerontologist, 29, 798-803, 1989)

Il mio familiare necessita del mio aiuto per

svolgere molte delle abituali attività quotidiane

Il mio familiare è dipendente da me

Devo vigilarlo costantemente

Devo assisterlo anche per molte delle più

semplici attività quotidiane (vestirlo, lavarlo, uso dei servizi igienici)

Non riesco ad avere un minuto di libertà dai

miei compiti di assistenza

Sento che mi sto perdendo vita

Desidererei poter fuggire da questa

situazione

La mia vita sociale ne ha risentito

Mi sento emotivamente svuotato a causa del

mio ruolo di assistente

Mi sarei aspettato qualcosa di diverso a

questo punto della mia vita

Non riesco a dormire a sufficienza

La mia salute ne ha risentito

Il compito di assisterlo mi ha resa più fragile di salute

Sono fisicamente stanca

Non vado d’accordo con gli altri membri della famiglia

come di consueto

I miei sforzi non sono considerati dagli altri familiari

Ho avuto problemi con il coniuge

Sul lavoro non rendo come di consueto

Provo risentimento verso dei miei familiari che potrebbero darmi una mano ma non lo fanno

Mi sento in imbarazzo a causa del comportamento del mio familiare

Mi vergogno di lui/lei

Provo del risentimento nei suoi confronti

Non mi sento a mio agio quando ho amici a casa

Mi arrabbio per le mie reazioni nei suoi riguardi

CAREGIVER BURDEN INVENTORY (CBI)

(10)

Esiti attesi dall’ Intervento

Relativamente agli utenti

• Fornire un’adeguata competenza

nell’assistere il proprio familiare;

• Ridurre il Burn Out attraverso il

confronto diretto tra persone

Relativamente al contesto di riferimento

• Integrazione della rete dei servizi

socio sanitari presenti sul

territorio;

• Riduzione della stigmatizzazione

e del silenzio che ci circonda

(11)
(12)
(13)
(14)

Conclusioni

• Migliorare la qualità delle relazioni assistenziali attraverso il rispetto della

identità della persona, dei bisogni di ascolto, della riduzione del disagio connesso agli stati di degenza o assistenziali rendendo, allo stesso tempo, più stimolante e meno alienante il lavoro degli operatori sanitari,

direttamente coinvolti nell'attuazione dello stesso..

Dapprima ti ignorano

Poi ti ridono dietro. Poi cominciano a combatterti. Poi arriva la vittoria" Mahatma Gandhi

Grazie per l’attenzione

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