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4. Antonella Ferri, Dalle foglie alla proporzionalità

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Academic year: 2021

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Scuola Secondaria di primo grado di

gramolazzo

claSSe prima

inSegnante: antonella Ferri

Autunno, le foglie cambiano colore. Perché? Da qui parte questo percorso che, anche atraverso un’atvità di Emma Castelnuovo, ci

(2)

COLLOCAZIONE DEL PERCORSO NEL CURRICOLO VERTICALE TRAGUARDI PER LA MATEMATICA

L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse

rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni

Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo,

sia sui risultati.

Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie

il rapporto col linguaggio naturale.

Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative

e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

Obiettivi di apprendimento Numeri

● Eseguire addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, ordinamenti e confronti tra i numeri conosciuti

(numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali), quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo e valutando quale strumento può essere più opportuno.

● Rappresentare i numeri conosciuti sulla retta.

● Utilizzare il concetto di rapporto fra numeri o misure ed esprimerlo sia nella forma decimale, sia mediante

frazione.

Spazio e figure

● Rappresentare punti, segmenti e figure sul piano cartesiano.

● Stimare per difetto e per eccesso l’area di una figura delimitata anche da linee curve.

Relazioni e Funzioni

● Usare il piano cartesiano per rappresentare relazioni e funzioni empiriche o ricavate da tabelle, e per

conoscere in particolare le funzioni del tipo y=ax, y=a/x, y=ax2, y=2n e i loro grafici e collegare le prime due al concetto di proporzionalità.

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Obietti di apж

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OBIETTIVI ESSENZIALI DI APPRENDIMENTO SCIENZE

Esegue semplici esperienze di laboratorio, misurazioni, classificazioni e/o costruisce modelli interpretativi.

Documenta le proprie esperienze attraverso: l’organizzazione delle conoscenze acquisite,

la verbalizzazione, e la produzione di testi scritti, la schematizzazione mediante tabelle, grafici, mappe anche utilizzando app e software specifici.

Conosce l’importanza delle foglie e sa descriverle sia qualitativamente che

quantitativamente. Elaborare informazioni

Esegue ricerche on line utilizzando motori di ricerca e filtri (ad esempio, cerca solo

immagini, video, mappe).

Salva, archivia file (anche usando criteri di classificazione e diversi formati) ed è in grado di

recuperarli. Argomentazione

Utilizza disegni, rappresentazioni grafiche e simboliche per indicare procedimenti e

soluzioni.

Giustifica affermazioni durante una discussione con semplici ragionamenti concatenati,

argomentando.

Nel particolare Aritmetica, Geometria e Scienze

Esegue misure con strumenti opportuni.

Esegue le prime rappresentazioni grafiche nel piano cartesiano.Calcola in modo approssimato l’area di figure irregolari

Utilizza correttamente gli strumenti di laboratorio.

Progetta e costruisce modelli concreti tridimensionali.

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APPROCCIO METODOLOGICO

E’ stata realizzata un’attità pж

Gli alunni hanno lavorato sia a coppie che individualmente. Ci sono stat anche moment colletvi per esporre risultat, fare ipotesi o comunque confrontarsi.

Il percorso è stato guidato ma ha anche tenuto conto delle sollecitazioni fornite dai ragazzi che hanno prolungato e reso più interessante lo stesso. L’approccio ha considerato anche gli spunt dat da alcune atvità ideate da Emma Castelnuovo e che vedono una

interessante integrazione tra matematca e scienze naturali.

Si è cercato di dare ampio spazio alla creatvità e progetualità dei ragazzi, intervenendo solo per dare supporto quando richiesto o per dare qualche input nei moment più critci. Tuto ciò con lo scopo di costruire il sapere insieme agli alunni, assumendo uno stle

educatvo «democratco» e collaboratvo e non impositvo, di partecipazione e di scambio reciproco.

Sono state utlizzate domande stmolo “cosa usereste per ...” “come fareste a …” “perché secondo voi ...”; conversazioni e rifessioni di gruppo.

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“Ma questa formazione, queste basi non si acquistano né ascoltando né guardando passivamente: i grafici non si capiscono se, prima, ai tempi della scuola, non si è avuto occasione di costruirne;

un'osservazione o un esperimento di scienza descritto a parole non si coglie se, prima, non abbiamo, noi maestri, insegnato a osservare e a sperimentare;

un sottile ragionamento logico non viene seguito se, prima, non abbiamo abituato i ragazzi a trarre da certe ipotesi certe conseguenze e una scoperta dovuta all'intuizione e alla fantasia dello scienziato appare meno brillante, meno suggestiva se, ai tempi della scuola, i ragazzi non hanno, nel loro piccolo, esercitato la mente in questo senso, se, insomma, non hanno avuto essi stessi la gioia di arrivare

alla scoperta”.

Tratto da:

VERSO UN INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA CHE PRODUCE CULTURA SCIENTIFICA Dalla : “Revista Estudos Italianos em Portugal - 1982”

(7)

Fasi delenlen’attità:

1) Domanda simoleno: Perché lene foglenie in autunno cambiano colenore? Discussione dove

riemergono alcune pre-conoscenze (per esempio i ragazzi sanno che il colore verde è dato dalla cloroflla).

2) Apж

vegetali in natura e sulle principali funzioni delle foglie e si approfondiscono contenut poco indagat nella scuola primaria.

3) Fase lenaboratorialene (scienze):

➢ Descrizione di una foglenia$ ➢ Estrazione delenlena clenoroflenlena$ ➢ Cromatografa delenlena clenoroflenlena$

4) Fase lenaboratorialene (matemaica):

➢ Descrizione quanitaita di una foglenia (calcolo area e sue dimensioni principali). ➢ La crescita delenlene foglenie$

5) Apж

cellula).

6) Progetazione e realenizzazione dei modelli di cellule. APPROCCIO METODOLOGICO

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MATERIALI, APPARECCHI E STRUMENTI UTILIZZATI

MATERIALI

Materiale di consumo: fogli, matite colorate, cartoncino, carta millimetrata, carta A4.

Per la realizzazione dei prodotti: tempere, colla stick, colla a caldo, plastilina vari

colori, das, palloncini, sfere di polistirolo, oggetti di recupero ed altro materiale

reperito dai ragazzi.

APPARECCHI

Computer, tablet per le attività di ricerca. Strumentazione del laboratorio di scienze.

Pistola a caldo.

STRUMENTI

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L’atvità si è svolta all’interno dell’edifcio scolastco tra aula e laboratorio di scienze. In modo più “rigido” nel laboratorio di scienze (per abituare a tenere un comportamento ordinato e atento) durante l’esecuzione delle esperienze, con maggiore possibilità di movimento in aula e durante la realizzazione dei modelli delle cellule. Ciò nella convinzione che l’apprendimento deve diventare un

processo creatvo e gioioso e per favorire gli aspet collaboratvi e di aiuto reciproco.

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Tempж 2018 - 30 ore di lenatoro con i ragazzi (nelen detaglenio: 8 ore - introduzione e

apж relenazioni; 4 ore - lenaboratorio matemaica; 5 ore pж modelenleno celenlenulena;

4 ore - terifche di tario ipж signifcato dei nuoti termini incontrai)$

Per lena documentazione: lena documentazione è stata fata durante ilen pж diari di bordo e fotografe$

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L’approccio laboratoriale è un elemento fondamentale nell’insegnamento delle scienze ma anche per la matematica. Il laboratorio non più inteso semplicemente come un luogo fisico, ma come atteggiamento mentale con cui affrontare situazioni problematiche.

L’approccio laboratoriale consente agli alunni di controllare i vari aspetti dell’esperienza di apprendimento. Si attivano il pensiero critico e la riflessione metacognitiva su quanto pensato e questo porta ad un apprendimento significativo. Agli alunni deve però essere lasciato il tempo necessario affinché, attraverso domande, scambio di idee, errori e loro superamento, possano accrescere il loro bagaglio di conoscenze e abilità.

La documentazione che segue è relativa ad un percorso comprendente attività laboratoriali di vario tipo in un intreccio tra scienze naturali e matematica, tra macroscopico e microscopico. La scelta è stata quella di descrivere in modo sintetico le varie attività per dare maggiore rilevanza al percorso nel suo insieme.

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DESCRIZIONE DEL PERCORSO

L’attività si è svolta in una Classe 1^, di una scuola di montagna, formata da 13 alunni di cui 2 con bisogni educativi speciali.

STEP 1 - Era autunno, dalla finestra si vedevano le foglie delle piante dei nostri

boschi cambiare colore, quindi non si poteva non chiedere “Perché le foglie in

autunno cambiano colore?”.

Gli alunni non sono riusciti a trovare una risposta ma dal dialogo è emerso che sapevano che il colore verde delle foglie è dato dalla clorofilla.

Da qui i cenni al significato del termine “pigmento” e l’accenno alla Fotosintesi

Clorofilliana sono stati naturali.

E’ a questo punto che c’è stata una revisione e un approfondimento teorico su quanto fatto alla Scuola Primaria. Il tutto tramite discussioni, schede di sintesi e filmati.

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Di seguito alencune sempж apж

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LE

PARTI

DELLE

PIANTE

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LA FOTOSINTESI

CLOROFILLIANA

Link ad alcuni flmat visionat: Fotosintesi

htps://www.youtube.com/watch?v=HHhwn2rEA_k

Filmat vari con quiz

htp://www.digiscuola.org/scienze/?p=2090

Morfologia foglie

htps://www.youtube.com/watch?v=VqqzIwbIyfU

I colori delle foglie

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LA STRUTTURA

INTERNA DI UNA

FOGLIA

E’ proprio per la comparsa, in questo schema, del termine cellula che in seguito si è reso necessario afrontare la tematca.

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STEP 2 – Descrizione qualenitaita di una foglenia$

Con delenlene schede fornite lenoro, i ragazzi descritono una delenlene foglenie che hanno pж scuolena$ La foglenia tiene essiccata e consertata nelen quaderno pж

uilenizzata pж

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STEP 3 - Fase lenaboratorialene: Estrazione delenlena clenoroflenlena$

I ragazzi a copж quanto serte pж

➔Sminuzzano con lene forbici lene foglenie, qualencuno lene schiaccia nelen pж

alencoolen$

➔Le metono in un beacher contenente alencoolen$ La clenoroflenlena si scioglenie in alencoolen e leno colenora

di terde$ Poiché hanno lenatorato a tempж lenentamente$

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L’alencoolen è ditentato di colenore terde ma ciò che ha colenpж trasformazione subita dai pж

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STEP 4 – Attità di lenaboratorio: cromatografa delenlena clenoroflenlena$

➔I ragazzi tagleniano una strisciolenina di carta assorbente, fanno colen lenapж

leninea$

➔Metono lena strisciolenina in un beacher contenente un pж

che len’alencoolen non supж

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STEP 5 – Attità di lenaboratorio: descrizione quanitaita di una foglenia$

➔I ragazzi pж

dimensioni maggiori: lenarghezza massima e lenunghezza massima esclenuso ilen

➔Su un foglenio di carta milenlenimetrata ne tracciano ilen contorno$

➔Tracciano lena supж

len’area pж apж

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STEP 6 – Attità lenaboratorialene: lena crescita delenlene foglenie$

➔I ragazzi pж

ramo o comunque delenlena stessa pж

➔Le incolenlenano in ordine crescente su carta o cartoncino, lene pж

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➔ Ne misurano lene 2 dimensioni massime (come già fato nelenlena pж

raccolengono in una tabelenlena, assieme alen talenore delen rapж

➔Si chiede ai ragazzi se

tedono qualenche relenazione tra lene due dimensioni$ Rispж cresce, cresce anche len’alentra e che i rapж grandezze sono

abbastanza ticini$

➔Si fa costruire un grafco

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➔Costruiscono un grafco sulenlena carta milenlenimetrata pж

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Confrontando lene misure sulen pж cartesiano si tede che i pж addensano nelenlene ticinanze di una reta

che pж

Cioè apж lenunghezza sono diretamente

Ciò è dotuto alen fato che lene foglenie di molente pж cioè mantengono lena forma$ Dalen pж

tista biolenogico signifca che ilen numero delenlene celenlenulene aumenta uniformemente in

tute lene direzioni$

Si rifete anche sulen moito pж

ripж

Emerge che alencune foglenie, pж sono state raccolente a terra o non

apж

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STEP 7 - Approfondimento teorico: la cellula (resosi necessario vista la struttura interna della foglia) STEP 8 - Progettazione e realizzazione dei modelli di cellule.

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VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI

Effettuata tramite:

osservazioni in itinere;

ascolto delle domande poste dagli

alunni e delle riflessioni durante le

discussioni;

le ipotesi di soluzione dei problemi

che via via si ponevano;

le relazioni e gli elaborati prodotti

dagli alunni al termine delle attività;

Verifiche tradizionali a domande aperte, scelta

multipla ecc.;

compilazione di schede;

test online;

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RISULTATI OTTENUTI

L’attività è stata portata avanti dai ragazzi con interesse e

curiosità, generando in loro oltre alle conoscenze nozionistiche il

potenziamento e lo sviluppo di molteplici abilità.

C'è stato:

Potenziamento delenlene abilenità manualeni$

Potenziamento delenlena capж

Uilenizzo delenlena pж

Accrescimento delenlene conoscenze discipж

Hanno (pж

a rapж

a simare aree di fgure irregolenari;a descritere in modo detagleniato;

Ad eseguire in modo autonomo e con accuratezza espж

a stendere una relenazione; a rifetere sugleni errori;terminolenogia spж

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VALIDITA’ DEL PERCORSO DIDATTICO SPERIMENTATO

Le attività laboratoriali sono sempre accolte con interesse dai ragazzi,

soprattutto quelle svolte nel laboratorio scientifico.

Il risultato finale è stato apprezzabile e i ragazzi hanno lavorato con

motivazione e passione, impegnandosi al massimo in tutte le attività.

Anche il coinvolgimento emotivo è segno della validità del percorso.

Tutti gli alunni hanno potuto esprimersi secondo le loro potenzialità e i

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