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La Città Metropolitana vista da Torino

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Academic year: 2021

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federalismi.it – Osservatorio Città metropolitane n. 1/2014

L

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C

ITTÀ METROPOLITANA VISTA DA

T

ORINO

28 luglio 2014

La transizione dalla Provincia alla Città Metropolitana di Torino è stata seguita fin dall’avvio del dibattito politico e parlamentare sulla legge 56/2014, a causa della concomitante presenza ai vertici delleassociazioni nazionali degli enti locali (Anci e Upi) del Sindaco di Torino e del Presidente della Provincia di Torino.

Sin dalle prime versioni del disegno di legge, quindi, si è attivato sul territorio un processo di informazione e disseminazione di conoscenze che ha interessato l’intera classe politica degli amministratori locali. Dapprima il Consiglio Provinciale di Torino (e poi a seguire tutti i consigli delle otto province piemontesi) hanno svolto una adunanza dedicata all’esame di quello che, ancora lo scorso inverno, era un semplice disegno di legge in corso di discussione nelle aule parlamentari. L’iniziativa del Consiglio Provinciale ha avuto, come seguito, l’organizzazione di analoghe adunanze dei Consigli Comunali delle 12 principali città della Provincia di Torino. All’esito di tali incontri, l’informazione tecnica e l’avvio della discussione politica sulla riforma aveva interessato circa 1500 amministratori comunali, sui 3820 che compongono il particolare “corpo elettorale” per la prossima elezione del Consiglio metropolitano.

In parallelo alla disseminazione di conoscenze, all’indomani dell’approvazione della legge 56/2014, su iniziativa congiunta del Sindaco di Torino e del Presidente della Provincia è stato costituito un tavolo paritetico (Città-Provincia) di natura tecnico-politica, al quale sono stati affidati due compiti: la redazione di una bozza tecnica dello statuto metropolitano e di un regolamento per le elezioni di secondo grado. Il tavolo di lavoro prevede di concludere dette attività entro il mese di luglio, per consegnare al futuro Consiglio un testo-base sul quale innestare la discussione politica.

Nei mesi di giugno e luglio, il Sindaco Metropolitano e il VicePresidente Vicario della Provincia di Torino hanno rinnovato il giro di incontri che era stato svolto prima dell’approvazione della legge, al fine di informare gli amministratori delle regole definitive e

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di sensibilizzarli nei confronti dell’opportunità offerta dalla legge, di articolare il vasto e disomogeneo territorio della Città Metropolitana di Torino in zone omogenee da disciplinare per via statutaria.

Il 15 luglio u.s. il Sindaco Metropolitano e il VicePresidente Vicario della Provincia hanno poi incontrato per la prima volta in assemblea plenaria gli amministratori comunali depositari del diritto di elettorato attivo e passivo, e in data 23 luglio sono state incontrate le parti sociali. Nel mentre, l’associazione Torino Strategica ha presentato il 18 luglio il documento intermedio volto alla realizzazione del terzo Piano Strategico di Torino; in quella occasione, il Sindaco Metropolitano ha annunciato la necessità che il piano strategico estenda il proprio

committment fino a comprendere la totalità dei 315 comuni costituenti il nuovo Ente.

Sono altresì in programma nelle prossime due settimane i provvedimenti di indizione delle elezioni (a cura del Sindaco metropolitano) e di regolamentazione dell’ufficio elettorale (a cura del VicePresidente Vicario della Provincia di Torino, subentrato al Presidente Saitta che è stato dichiarato decaduto a seguito dell’assunzione della carica di assessore regionale). Nel rispetto di quanto suggerito dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 34/2014, si prevede di svolgere le consultazioni elettorali domenica 28 settembre 2014, dalle ore 10 alle ore 20. Anci Piemonte e Unione Province Piemontesi hanno concordato di svolgere, nella prima settimana di settembre, almeno quattro incontri (di cui uno nella Città Metropolitana di Torino) per informare i sindaci e i segretari comunali in merito alle regole e agli adempimenti procedurali per l’elezione del Consiglio, in considerazione del fatto che si prevede di tenere le consultazioni elettorali in almeno 10-11 “seggi” (recte: sottosezioni) nelle principali città, al fine di favorire quanto più possibile la partecipazione degli amministratori dei comuni più lontani dal capoluogo.

Oltre al piano di lavoro connesso alla rinnovazione della forma di governo, si è aperto un lavoro di relazione istituzionale intenso e strutturato con la Regione Piemonte e con lo Stato, per il tramite delle rispettive associazioni regionali e nazionali. Il tavolo di lavoro regionale ha prodotto una completa ricognizione delle funzioni amministrative conferite dalla Regione alle province nelle passate stagioni di decentramento amministrativo, in vista del riordino delle funzioni non fondamentali previsto dai commi da 89 a 95 della legge 56/2014. Il tavolo di lavoro nazionale ha permesso di codificare puntualmente le regole per la gestione della fase transitoria delle province, i relativi poteri e status degli amministratori uscenti, nonché la produzione degli emendamenti alla legge 56/2014 poi approvati con il D.L. 90/2014 in via di conversione in legge.

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I documenti di approfondimento sono reperibili nella sezione “Verso la Città Metropolitana” sul sito istituzionale della Provincia di Torino

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